Elementi di Primo Soccorso nell’infortunistica Sportiva Prof. Arrigo Giombini Dipartimento di Medicina e Scienze della Salute Università Degli Studi del Molise Lesioni traumatiche minori DISTORSIONE LUSSAZIONE LESIONI MUSCOLARI TRAUMI OCULARI EPISTASSI Distorsione DEFINIZIONE • Modificazione della normale anatomia capsulo-legamentosa che comunque non comporta una perdita di contatto tra le superfici articolari CAUSE • DA CONTUSIONE O TRAUMATISMO DIRETTO • Contatto fisico con l’avversario • DA MOVIMENTI INNATURALI ARTICOLARI • Terreno di gioco sconnesso • Situazioni di gioco • Insufficiente tono muscolare o stanchezza Distorsione - Trattamento • • • • “R.I.C.E.” COMUNE AL TUTTI I TIPI DI DISTORSIONE “R” REST: RIPOSO “I” ICE: CRIOTERAPIA – – – – – • “C” COMPRESSION: BENDAGGIO – – • BORSA DEL GHIACCIO BUSTA ISTANTANEA SPORTY COOL CON BENDA DI COMPRESSIONE GHIACCIO SPRAY SALONPAS GEL BENDAGGIO COMPRESSIVO TUTORE “E” ELEVATION: ARTO SOLLEVATO – – CORRETTA POSTURA NEI CASI PIU’ GRAVI EAMBULAZIONE CON CANADESI Lussazione DEFINIZIONE • Si distingue dalla distorsione perchè l’allontanamento delle superfici articolari è permanente da contusione o traumatismo diretto CAUSE • CONTATTO FISICO CON L’AVVERSARIO • Trauma diretto contro superfici fisse • DA MOVIMENTI INNATURALI DELLE OSSA “MOBILI” • Terreno di gioco sconnesso • Situazioni di gioco • Insufficiente tono muscolare o stanchezza • Predisposizione per traumi pregressi Lussazione della spalla DINAMICA EPIDEMIOLOGIA VALUTAZIONE COMPLICANZE TRATTAMENTO LUSSAZIONE ANTERIORE • IL MECCANISMO TRAUMATICO CHE CAUSA LA PRIMA LUSSAZIONE E’ UNA CADUTA CON IL BRACCIO IN ABDUZIONE E ROTAZIONE ESTERNA LUSSAZIONE POSTERIORE • ESTREMAMENTE RARA E PER TRAUMA DIRETTO • E’ LA PIU’ FREQUENTE PERCHE’ LA SPALLA E’ UN’ARTICOLAZIONE MOLTO MOBILE E POCO VINCOLATA • ESTREMAMENTE DOLOROSA (SHOCK VAGALE) SEGNI • APPIATTIMENTO DEL MONCONE DELLA SPALLA (“SEGNO DELLA SPALLINA”) • SEGNO DEL “COLPO D’ASCIA” SUL LATO ESTERNO DEL BRACCIO • GOMITO ALLONTANATO DAL CORPO CON BRACCIO IN ABDUZIONE; • IMPOSSIBILITA’ AD AVVICINARE IL GOMITO AL CORPO • ALLA PALPAZIONE SI AVVERTE UN “VUOTO” SOTTOACROMIALE MENTRE LA TESTA OMERALE VIENE PALPATA IN ASCELLA Lussazione della spalla • RIDUZIONE DI LUSSAZIONE DI SPALLA • DEVE ESSERE LA PIU’ PRECOCE POSSIBILE (TECNICA DI MILCH O BERREHAIL IN ANESTESIA TOTALE O SEDAZIONE). • LA RIDUZIONE SUL CAMPO E’ SCONSIGLIATA PERCHE’ E’ IMPOSSIBILE PREVEDERE LE COMPLICANZE E COMUNQUE RISERVATA A PERSONALE ESPERTO • TRANQUILLIZARE IL PAZIENTE • PORLO IN POSIZIONE ANTISHOCK SE PRESENTE SHOCK VAGALE • PROCEDERE ALL’IMMOBILIZZAZIONE • BENDAGGIO A TRIANGOLO CON CUNEO BRACHIO/TORACICO E RIEMPIMENTO DEL CAVO ASCELLARE CON MATERIALE MODELLABILE • TUTORE DI CONTENIMENTO • TUTORE PNEUMATICO • ANTIDOLORIFICI • RICOVERO IN OSPEDALE CON URGENZA Lesioni muscolari DEFINIZIONE • Episodio doloroso ad insorgenza acuta ,provocato da un trauma diretto o indiretto a carico delle fibre muscolari • Incidenza compresa fra il 15 e il 30% di tutti i traumi sportivi FATTORI PREDISPONENTI • SCARSO ALLENAMENTO • INADEGUATO RISCALDAMENTO • ECCESSIVA FATICA • ELEVATA UMIDITA’ E BASSA TEMPERATURA ESTERNA • TERRENI ACCIDENTATI Lesioni muscolari - Classificazione Si basa sul numero delle fibre lesionate • CONTRATTURA: ASSENZA DI LESIONI • STIRAMENTO O ELONGAZIONE MUSCOLARE: • ALTERAZIONE FUNZIONALE DELLE MIOFIBRILLE • STRAPPO O ROTTURA MUSCOLARE: – DI PRIMO GRADO: LACERAZIONE DI POCHE MIOFIBRILLE MA NON DEL FASCIO MUSCOLARE – DI SECONDO GRADO: LACERAZIONE DI UNO O PIU’ FASCI MUSCOLARI CHE COINVOLGE MENO DEI ¾ DELLA SEZIONE ANATOMICA DEL MUSCOLO – DI TERZO GRADO: ROTTURA MUSCOLARE CHE COINVOLGE PIU DEI ¾ DELLA SEZIONE ANATOMICA DEL MUSCOLO, A SUA VOLTA DIVISA IN: • ROTTURA PARZIALE • ROTTURA TOTALE Lesioni muscolari - Segni SINTOMATOLOGIA • E’ VARIABILE IN RELAZIONE ALLA ENTITA’ DEL TRAUMA • DOLORE ACUTO • IMPOSSIBILITA’ AD APPOGGIARE L’ARTO (DIPENDE DALLA GRAVITA’) • COMPARSA DI EMATOMA O ECCHIMOSI SUPERFICIALE CHE SPESSO AFFIORA A DISTANZA DAL PUNTO DI LESIONE • SUL PIANO CLINICO IL CONFINE TRA STIRAMENTO E LESIONE DI I° GRADO E’ MOLTO SFUMATO SPECIE IN FASE PRECOCE PRIMA DELLA COMPARSA DELL’EMATOMA • PIU’ MARCATA LA SINTOMATOLOGIA NELLA ROTTURA PARZIALE E/O COMPLETA (IMPOTENZA FUNZIONALE) Lesioni muscolari COMUNE AL TUTTI I TIPI DI LESIONE “R.I.C.E.” • CORRETTA POSTURA • NEI CASI PIU’ GRAVI DEAMBULAZIONE CON CANADESI Lesioni tendinee caratteristiche TENDINE DI ACHILLE • DOLORE ACUTO • SENSAZIONE DI STRAPPO O LACERAZIONE • SENSAZIONE DI “SASSATA” O DI CALCIO DA DIETRO • SEGNO DI THOMPSON (LA PRESSIONE DEL POLPACCIO NON PROVOCA LA FLESSIONE PLANTARE DEL PIEDE DEL LATO ROTTO) CAPO LUNGO DEL BICIPITE • EVIDENTE TUMEFAZIONE (MUSCOLO RETRATTO) • DEPRESSIONE VISIBILE SUL TRAGITTO DEL TENDINE Traumi oculari TRAUMI DELLA PARTE ANTERIORE (O DELLA PARTE VISIBILE DALL’ESTERNO) • PALPEBRA • CONGIUNTIVA • SCLERA • CORNEA • IRIDE E PUPILLA TRAUMI INTERNI (O DELLA PARTE NON VISIBILE DALL’ESTERNO) • UMOR VITREO • RETINA • COROIDE • VASI RETINICI TRAUMI DI NOTEVOLE ENTITA’ CHE INTERESSANO LA REGIONE OSSEA ORBITARIA E VANNO TRATTATI COME TRAUMI CRANICI Traumi oculari SINTOMATOLOGIA • VIVO DOLORE ALL’OCCHIO INTERESSATO • ARROSSAMENTO PRECOCE • LACRIMAZIONE • IPERSENSIBILITA’ ALLA LUCE • IMPOSSIBILITA’ ALLA VISIONE • BRUSCO RALLENTAMENTO DELLA FC (STIMOLAZIONE DEL PARASIMPATICO) FINO ALLA LIPOTIMIA Traumi oculari TERAPIA SUL CAMPO • Non permettere alla persona di strofinarsi (avvertire il soggetto di un possibile aggravamento della sintomatologia) • Non tentare l’apertura delle palpebre se questa manovra non risulta facile • Mettere a riposo l’occhio sano coprendolo con fazzoletto pulito o garze • In caso di penetrazione non cercare di rimuovere il corpo estraneo (tentare solo se schegge di ferro con adeguata matita inneodimio) • Se l’oggetto si sposta liberamente nell’occhio asportarlo con adeguato lavaggio oculare: • aprire l’occhio leso • versare acqua tiepida per 10 minuti dall’angolo nasale verso l’esterno • esistono in commercio confezioni di soluzioni saline sterili monouso con tappo oculare Epistassi TRATTAMENTO • Tranquillizzare il paziente • Far reclinare la testa in avanti per evitare ingestione di sangue • Dopo qualche minuto eseguire una compressione sulla narice con indice e medio o con pollice ed indice su entrambe le narici della durata di almeno 10 minuti • Impacchi freddi sulla radice del naso • Se il sanguinamento non diminuisce ripetere la compressione ed eventualmente ricovero al pronto soccorso • Non applicare tamponi di cotone (recidiva ed infezione) • Semmai tamponi gonfiabili se in dotazione • ATTENZIONE! IN CASO DI SOSPETTO TRAUMA CRANICO ED EPISTASSI IL PAZIENTE NON VA ASSOLUTAMENTE MOSSO (POSSIBILE FRATTURA DELLA BASE CRANICA) GRAZIE PER L’ ATTENZIONE