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N. 70
9 agosto 1999
NAUSEA E VOMITO (Seconda parte)
Vomito nei bambini
Un episodio isolato di vomito in un bambino altrimenti sano non deve destare eccessiva preoccupazione, a meno che
non compaia dopo un trauma (es. dopo aver battuto la testa) o se è accompagnato da dolori addominali, diarrea o febbre
alta. Nel bambino piccolo molte malattie possono essere causa di vomito (influenza, otite, gastroenterite, faringite). Se il
vomito non crea disagi notevoli nel bambino, non è necessario ricorrere all'uso di farmaci ma è importante suggerire di
favorire l'alimentazione con cibi semiliquidi e non caldi. Tra i 2 e i 4 anni si manifestano frequentemente episodi di
vomito che possono durare da alcune ore a 2-3 giorni, definiti vomito ciclico o "acetone", per l'odore caratteristico
dell'alito e dell'urina. Il vomito si associa spesso a mal di testa, dolori addominali e febbre, che talora è la causa
principale del vomito. Il vomito prolungato fa perdere acqua e sali minerali ed impedisce l'assunzione regolare di cibo,
perciò anche di zuccheri. In carenza di zuccheri, l’organismo utilizza a scopo energetico i grassi, i cui cataboliti
conferiscono alle urine e all’alito il caratteristico odore. Il trattamento più appropriato consiste nel far bere al bambino,
spesso e a piccoli sorsi, liquidi che contengano zucchero e sali minerali: succhi di frutta, camomilla zuccherata o con
miele, bibite dolci degassificate vanno bene ma le formulazioni reidratanti orali in commercio garantiscono un apporto
più equilibrato di elettroliti. Sono consigliabili pasti leggeri ma ad intervalli di tempo ravvicinati. Poiché l’”acetone”
non è una malattia, non necessita solitamente di farmaci antiemetici. In alcuni casi di vomito particolarmente insistente
e debilitante sarà il medico a decidere l’intervento più idoneo. Superflua è la somministrazione di vitamine e sostanze
alcalinizzanti (Biochetasi buste) che non hanno azione antiemetica, anche se l’effervescenza sviluppata può portare ad
una sensazione di beneficio soggettivo.
Il rigurgito nel lattante va distinto dal vomito: consiste infatti nell'emissione dalla bocca di piccole quantità di latte,
senza alcuno sforzo e si manifesta subito dopo la poppata. Per evitarlo o ridurlo può essere sufficiente seguire alcuni
accorgimenti pratici, quali: controllare che il foro della tettarella non sia troppo grande per evitare che venga ingurgitata
aria; fare in modo che la poppata non sia troppo rapida; tenere il bambino in braccio, in posizione verticale, per 20-30
minuti.
Vomito associato a movimento (cinetosi)
E’ dovuto ad una particolare sensibilità di alcune persone nei confronti dell'aumentata stimolazione delle strutture
dell'equilibrio situate nell'orecchio interno. E’ accompagnato spesso da malessere generale, pallore, sudorazione fredda,
ansietà, sintomi che solitamente cessano al termine del viaggio (in rari casi possono perdurare 2-3 giorni) e non danno
luogo a particolari conseguenze. Occorre tuttavia non sottovalutare il problema nei soggetti a rischio, come i
cardiopatici, nei quali potrebbero insorgere complicazioni soprattutto per lo sforzo sul torace provocato dal vomito. La
prevenzione si basa innanzitutto su alcune norme di comportamento fra cui:
1) assumere un pasto leggero prima di mettersi in viaggio e mangiare di tanto in tanto un grissino o un cracker, meglio
senza bere;
2) sistemarsi nel punto più stabile del veicolo (nella zona centrale della nave, sui sedili anteriori dell'auto, in
corrispondenza dell'ala dell'aereo) mantenendo lo sguardo circa a 45° al di sopra dell'orizzonte;
3) evitare di fissare le onde all’orizzonte o i punti in movimento; limitare i movimenti della testa e non leggere per
distrarsi perché la lettura, al contrario, aggrava i sintomi;
3) cercare di non focalizzare i pensieri sulla paura di star male ed evitare fattori nocivi come l’aria viziata,
l’affollamento delle sale comuni.
Non esiste ovviamente una soluzione valida per tutti. Quando l'esperienza personale insegna che questi provvedimenti
non sono sufficienti, si deve ricorrere ai farmaci. Poichè la zona vestibolare trasmette impulsi al centro del vomito
attraverso fibre colinergiche e istaminergiche, anticolinergici e antiistaminici sono i farmaci più utili.
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La scopolamina viene utilizzata sottoforma di cerotto transdermico (Transcop) da applicare dietro l'orecchio almeno 2
ore prima di iniziare il viaggio (l'efficacia massima si ha dopo 6-8 ore dall'applicazione). Normalmente un cerotto basta
per tutta la durata del viaggio (max. 3 giorni). Non bisogna mai applicare più di un cerotto per volta, né tagliarlo a metà.
Dopo l'applicazione del cerotto è importante lavare e asciugare accuratamente le mani, per evitare che tracce del
prodotto possano inavvertitamente venire a contatto con gli occhi. La stessa precauzione va adottata alla rimozione del
cerotto. La scopolamina è controindicata in caso di glaucoma o ipertrofia prostatica. Può dare secchezza della bocca
(può essere alleviata succhiando caramelle o masticando gomme senza zucchero), dilatazione della pupilla con
conseguenti disturbi alla vista (più frequenti dopo le 24 ore di applicazione) sonnolenza (anche se in misura
notevolmente inferiore rispetto agli antiistaminici), disturbi che possono protrarsi anche il giorno successivo, pur
avendo rimosso il cerotto. Il farmaco può talora provocare confusione mentale, agitazione o disorientamento, soprattutto
negli anziani e nei bambini. I bambini sono particolarmente sensibili agli effetti indesiderati della scopolamina. Il
cerotto è perciò controindicato sotto i 12 anni perché il quantitativo di farmaco rilasciato potrebbe risultare tossico.
Il dimenidrinato è un farmaco antiistaminico. Viene utilizzato in forma di compresse o supposte (es.: Valontan,
Xamamina) o di gomme da masticare (es.: Travelgum). Al dosaggio di 50-100 mg, la sua efficacia è paragonabile a
quella della scopolamina, ma la durata dell'effetto di una singola dose è limitato a 4-6 ore (l'assunzione può essere
ripetuta se il viaggio si protrae di più). Il farmaco va preso almeno 30 minuti prima della partenza (meglio ancora se
preso 1-2 ore prima). I possibili disturbi sono quelli comuni a molti antiistaminici, vale a dire sonnolenza (prestare
attenzione se si devono guidare veicoli subito dopo l'arrivo al luogo di destinazione), secchezza della bocca, disturbi
alla vista, stitichezza, ritenzione urinaria, soprattutto in persone con disturbi alla prostata.
E' importante evitare l'assunzione contemporanea di altri farmaci con effetti sedativi sul sistema nervoso (es. prodotti
per trattare i sintomi del raffreddore o sedativi). Per la stessa ragione vanno evitate le bevande alcoliche.
In alcuni studi ha dimostrato una modesta efficacia nelle cinetosi anche al cinnarizina (es. Toliman). Tuttavia nessuna
specialità ha questa indicazione e il farmaco è dispensabile solo con ricetta medica.
Non è reperibile in letteratura documentazione a sostegno dell’efficacia dei polsini “Sea -band”.
Bibliografia
Nausea and vomiting. In Avery’s Drug Treatment, 477,958,960 - Sykes N. The management of nausea and vomiting. The
practitioner 1990; 234:286 - .McCallum RW. Motility agents and the gastrointestinal tract. Am J Med Sci 1996; 312:19- Merck
Manual 3a Edz..
A cura della Dott.ssa Zanfi D., Farmacie Comunali Riunite, Reggio Emilia.
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