FDA approva nuovo farmaco per la nausea e il vomito da

FDA approva nuovo farmaco per la nausea e il
vomito da chemioterapia
Da AIFA - Pillole dal Mondo n. 837
08/09/2015
La Food and Drug Administration ha approvato Varubi (rolapitant) per prevenire la nausea e il
vomito in fase ritardata indotti da chemioterapia. Varubi è approvato in soggetti adulti in
combinazione con altri farmaci (agenti antiemetici) che prevengono la nausea e il vomito associati
con i cicli iniziali e ripetuti di chemioterapia per il cancro che induce il vomito (emetogena e
altamente emetogena).
Nausea e vomito sono gli effetti collaterali comuni riportati dai malati di cancro sottoposti a
chemioterapia. I sintomi possono persistere per giorni dopo la somministrazione dei farmaci
chemioterapici. La nausea e il vomito che si verificano da 24 ore a 120 ore dopo l'inizio della
chemioterapia sono definiti “nausea e vomito ritardati o in fase ritardata”, e possono portare a gravi
complicazioni di salute. Nausea e vomito prolungati possono causare nei pazienti oncologici perdita
di peso, disidratazione e malnutrizione che portano al ricovero in ospedale.
Varubi è un antagonista del recettore neurochinina-1 (NK-1) per la sostanza P. L'attivazione dei
recettori NK-1 gioca un ruolo centrale nella nausea e nel vomito indotti da certe chemioterapie per
il cancro, in particolare nella fase ritardata. Varubi è fornita ai pazienti in forma di compresse.
La sicurezza e l'efficacia di Varubi sono stati stabiliti in tre studi clinici controllati in doppio cieco
randomizzati, in cui Varubi, in combinazione con granisetron e desametasone, è stato confrontato
con una terapia di controllo (placebo, granisetron e desametasone) in 2.800 pazienti che hanno
ricevuto un trattamento chemioterapico con farmaci altamente emetogeni (come cisplatin e la
combinazione di antraciclina e ciclofosfamide) e moderatamente emetogeni. I pazienti trattati con
Varubi hanno avuto una maggiore riduzione del vomito e hanno un minore ricorso a farmaci di
salvataggio per nausea e vomito durante la fase ritardata rispetto a quelli trattati con la terapia di
controllo.
Varubi inibisce l'enzima CYP2D6, che è responsabile della metabolizzazione di alcuni farmaci ed è
controindicato con l’uso di tioridazina, un farmaco metabolizzato dall'enzima CYP2D6, perché i
due farmaci insieme possono aumentare la quantità di tioridazina nel sangue e causare anomalie
anche gravi del ritmo cardiaco.
Gli effetti indesiderati più comuni nei pazienti trattati con Varubi sono neutropenia, singhiozzo,
diminuzione dell'appetito e vertigini.