Esame 25/01/17 1. Supponiamo di poter pensare al corpo umano come ad una struttura a mescolamento perfetto, se si accetta questa ipotesi con riferimento allo schema a fianco Uscente Corpo umano a mesc. perfetto potremo scrivere il bilanci di Costante di espulsione del materia per l’antitumorale “A” Volume interessato Va 1°ordine kt nella seguente forma Concentrazione AT CA dC A Va V A k t C A dt Accumulo Espulso dall’organismo nell’organismo con una cinetica del 1° ordine Integrando dopo aver operato le semplificazioni è dC A k t dt C A (t ) exp[k t t ] . può CA essere determinata imponendo la condizione al contorno CA(t)=Co per t=0. Si ottiene C A (t ) Co exp[k t t ] C (t ) Per regressione lineare dei dati sperimentali nella forma Ln A vs. t si otterrà una retta la cui Co pendenza varrà –kt. 2. E’ d bgiCim dpi d m pi bgiCi dt dt dt bgi non è altro che il rapporto fra le due costanti di equilibrio bi (membrana sangue) e gi (gas membrana), quindi essa stessa costante. Cim è la concentrazione del componente “i” nel sangue del capillare, se riteniamo questo a mescolamento perfetto nel capillare è costante, quindi è d bgiCim dt Quindi 0. dp d pi bgiCim i dt dt [pi] pressione parziale del componente “i” Pa; bi=CbiB/ Cim costante di equilibrio Membrana Sangue adimensionale; gi=CgiB/ pi costante di equilibrio Gas Membrana adimensionale; bi=CbiB/ Cim Cim costante di equilibrio Membrana Sangue adimensionale; concentrazione di “i” nel sangue del capillare mg/l. 3. Si consideri l’arteria come un condotto orizzontale che convoglia il sangue. Possiamo ipotizzare che fra un punto sulla superficie dell’arteria (S) ed un punto sul suo asse (C) esista un condotto tubolare (naturalmente fittizio). Nella figura a S fianco è riportato uno schema della struttura ipotizzata, in rosso è indicata l’arteria ed in giallo il C tubo fittizio che collega i due punti “S” e “C”. Nel tubo fittizio giallo applichiamo fra i punti S e C il teorema di Bernoulli, che assumerà la forma hS g 1 2 1 v S PS hC g vC2 PC 2 2 dove naturalmente i pedici “S” e “C” riferiscono la grandezza al punto sulla superficie ed al punto al centro rispettivamente. Se supponiamo 2 cm il diametro dell’arteria è g(hS-hC)=98 Pa (≈0,7 mmHg) quindi trascurabile, inoltre vS=0 (velocità lungo l’asse del tubo quindi normale alla parete) si avrà pertanto PS PC 1 2 vC 2 1 2 vC 200 Pa ( 1,5 mmHg ) ]. Quindi la differenza fra la 2 pressione misurabile in superficie (non invasiva) è quella misurabile al centro (più corretta ma anche notevolmente invasiva) è circa 1,5 mmHg che rispetto ai valori misurati (dell’ordine di 100 mmHg) è sicuramente una quantità trascurabile. [posto che nelle arterie è vmax20cm/s è 4. Se si modella l’organismo con una struttura a mescolamento perfetto e si suppone che il farmaco venga espulso dai CL/CF reni avremo la Organismo a mescolamento perfetto , struttura rene volume Va, concentrazione del farmaco CF schematizzata nella CL/0 figura a fianco sulla dC A quale possiamo sviluppare le equazione di bilancio nella forma Va V A k R C A da cui dt integrando ed imponendo la condizione al contorno CF(0)=Co si ha C A (t ) C (t ) EXP[k R t ] o anche Ln A k R t Co Co Nota la costante di espulsione del primo ordine kR e sapendo che CF=0,1 Co potremo calcolare il tempo necessario dalla relazione t 1 Ln[0,1] kR 5. Quando si somministra un farmaco rapidamente, senza che intervengano fasi intermedie di assorbimento e senza che la somministrazione coinvolga un C tempo così lungo da poterla considerare continua, la sua concentrazione nel sangue decade nella forma indicata nel grafico a fianco. La massima concentrazione di farmaco che noi potremo avere è 8 mg/l quindi la massima dose che potremo somministrare per la prima volta sarà pari a t D1=Va*CMAX = 10* 8= 80 mg Il tempo di dimezzamento è definito come il tempo necessario perche la concentrazione nel sangue si dimezzi, Con l’ausilio di questo concetto potremo costruire la seguente tabella CF [mg/l] 8 4 2 t [h] 0 2 4 Intervallo t1/2 | t1/2 In questa tabella si riporta che se la concentrazione iniziale è 8 mg/l dopo 2 ore(t 1/2) diviene 4 mg/l dopo altre 2 ore diviene 2 mg/l. Quello che dobbiamo calcolare è il tempo necessario alla concentrazione per passare dal valore massimo che è 8 mg/l al valore minimo che è 2 mg/l. L’esame della tabella mostra che questo tempo è pari a 4 h. La seconda dose (ma anche la terza la quarta e così via) deve essere tale da riportare la concentrazione del farmaco dal valore minimo (2 mg/l) al valore massimo (8 mg/l) avremo cioè D1=Va *(CMAX-Cmin)= 10*6=60 mg 6. La quantità di A su cui è incentrato il nostro interesse non è quella che è presente quando l’equilibrio viene raggiunto ma la quantità di A A che dobbiamo mettere in soluzione A°) perché si raggiunga un equilibrio tale da supportare la A° B quantità di C attiva. Lo schema di evoluzione può somministra essere rappresentato graficamente come nella C to all’equilibrio figura a fianco, le molo di A somministrate in quantità A° danno luogo all’equilibrio che può essere rappresentato dalla seguente reazione A B+C, su questa reazione chimica di equilibrio potrà naturalmente essere scritta la formula della costante di equilibrio. Avremo pertanto la seguente situazione: Incognite del problema 5 CAo; CA; CC; CB; K essendo CAo la concentrazione della specie A come risulterebbe dalla dose somministrta prima che la reazione abbia modo di evolvere; CA la concentrazione di A all’equilibrio; CC a concentrazione di C all’equilibrio; CB la concentrazione di B all’equilibrio Equazioni stechiometriche Va(CAo-CA)=VaCC Moli di A reagite uguagliano le moli di C formate (equazione 1) VaCB=VaCC Moli di B formate uguagliano le moli di C formate (equazione 2) Equazione di equilibrio: K C B CC (equazione 3) CA Dati: 2 K=1; CC=1 Il problema è, dal punto di vista matematico, risolubile essendo 0 il suo grado di libertà. Dalla eq. 2 CB=CC=1; dalla eq. 3 e dai dati disponibili CC2=CA=1; dalla eq. 1 CAo-CA=CC=1 da cui CAo=2 7. Poiché nelle arterie sia senza stenosi che con la stenosi il moto evolve in regime laminare dovremo applicare l’equazione di Hagen Poiseuille Q PR 4 questa equazione dovrà 8L naturalmente essere applicata all’arteria senza restringimento ed all’arteria parzialmente occlusa QA PRA4 portata nell’arteria integra 8L QO PRO4 portata nell’arteria parzialmente occlusa 8L Le due equazioni possono essere divise ottenendo Q A P / 8L R A4 QO P / 8L RO4 Tenendo conto che una riduzione del diametro del 20% vuol dire che R O=0,80*RA sarà 4 QA RA 2,44 QO 0,80 R A