CONOSCERE LE ERBE “poi Dio disse: Ecco Io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è frutto che produce seme: saranno il vostro cibo” Gen 1,29 Le parole del Creatore sono un invito a utilizzare i vegetali come nostro principale alimento. Da quando l’uomo è comparso sulla terra, la sua vita è intimamente connessa col mondo vegetale, il quale gli consente di vivere, alimentarsi e di guarire le malattie. La conoscenza delle piante è andata via via aumentando presso tutte le civiltà. Il più antico erbario cinese, risale al 3000 aC e presenta già circa 400 erbe medicinali. Anche gli Egizi e i popoli della Mesopotamia erano molto esperti nella preparazione di medicinali a base di erbe. I monasteri, a partire dal Medio Evo, hanno contribuito ad aumentare le conoscenze in questo senso in tutta Europa. Dal tredicesimo secolo è un fiorire di erbari con notizie sull’utilizzo delle erbe. Ma è col Rinascimento che si approntano veri erbari con immagini più corrispondenti alla realtà a seguito dell’osservazione diretta dei vegetali. Nel ventesimo secolo c’è stato un periodo oscuro con l’avvento della preparazione di prodotti medicinali derivati dall’industria chimica, ma da qualche decennio si assiste ad una rinascita dell’uso delle erbe. Un’alimentazione più naturale’ unita ad uno stile di vita sobrio e meno agitato, attraverso l’uso di piante può essere una prevenzione a diverse malattie del nostro tempo (stitichezza, tumori intestinali, diabete, malattie cardiovascolari,…) Anche la medicina ufficiale in questi anni ci mette in guardia da un consumo eccessivo di alimenti di origine animale a favore di alimenti di origine vegetale. Un’alimentazione più ricca di vegetali, possibilmente di produzione biologica, oltre che vantaggi al nostro organismo offre vantaggi anche a livello sociale ed energetico. Pensiamo, ad esempio, allo spreco energetico negli allevamenti degli animali da carne nei quali si utilizzano da 3 a 10 calorie vegetali per ottenere 1 caloria animale. Come esempio dell’importanza dell’alimentazione possiamo ricordare anche il popolo degli Hunza che abitano un altopiano del Pakistan, definito “ il popolo della salute”che fino agli anni quaranta del secolo scorso basava la propria alimentazione prevalentemente sui cereali e la frutta. Non dimentichiamo neppure la “dieta mediterranea” nota in tutto il mondo. Oggi la conoscenza delle piante spontanee e delle loro proprietà penso possa anche aiutare ad un maggior rispetto della natura da parte dell’umanità NORME SULLA RACCOLTA E CONSERVAZIONE DELLE PIANTE Le parti delle piante che daranno la “droga” si dovrebbero raccogliere solo al momento opportuno. Si chiama TEMPO BALSAMICO il tempo nel quale le varie parti delle piante sono più ricche di principio attivo che è il componente al quale la droga deve la sua azione medicinale. Il tempo balsamico varia secondo la parte della pianta che si deve raccogliere. In linea generale ci si può attenere a quanto segue: ORGANI SOTTERRANEI (radici, rizomi, bulbi, tuberi): si raccolgono solo alla caduta delle foglie o prima che la pianta emetta nuove foglie, perché essendo organi di riserva immagazzinano tutto il materiale che serve alla pianta prima della caduta delle foglie. CORTECCE: in inverno quando hanno assorbito le sostanze fotosintetizzate dalle foglie, oppure all’inizio della primavera quando la pianta “va in succhio”, ossia il cambio è in piena attività e la corteccia è facile da staccare. GEMME: quando sono gonfie ma non ancora aperte. FIORI: si raccolgono appena sbocciati, preferibilmente al mattino, asciugata la rugiada FOGLIE: nel periodo di massimo sviluppo prima della fioritura. Nelle piante che all’epoca della fioritura non hanno foglie (es. il frassino), si raccolgono all’inizio dell’estate. Le foglie di melissa si raccolgono un mese prima della fioritura perché, alla fioritura, hanno un aroma meno gradevole FRUTTI: vanno raccolti a piena maturazione. SEMI: si estraggono dal frutto ben maturo prima che inizi la decomposizione o si sia aperto spontaneamente nel caso di frutti secchi. Dopo la raccolta si passa alla pulitura e alla cernita per liberare le droghe dalla terra e dalle parti inutili (es. i peli radicali) Per le radici è consigliabile una pulitura senza uso di acqua, ma aiutandosi con uno spazzolino o scuotendole tra loro. ESSICAMENTO Le piante, o si utilizzano immediatamente, oppure vanno essiccate per la conservazione. Se la droga deve essere distillata si deve eseguire l’operazione al più presto. L’essicamento serve a togliere acqua alla droga in modo da poterla conservare nel tempo; esso deve essere rapido e non deve alterare la droga. Le radici, i rizomi e i semi possono essere essiccati al sole mentre i fiori e le foglie vanno essiccati all’ombra possibilmente in locali ventilati. Per una essiccazione uniforme, è bene sistemare la droga in piccoli strati rivoltandola di tanto in tanto. Le attrezzature più indicate sono graticci o telai di garza,( non utilizzare la plastica); le piante che si raccolgono intere, possono essere legate a mazzi e appese sempre in locali ventilati. In caso di cattivo tempo l’essicazione naturale può essere sostituita dall’essicazione artificiale. CONSERVAZIONE La conservazione non è sempre facile perchè non tutte le droghe sono ugualmente sensibili alle varie cause dannose. Le principali sono: la luce, l’umidità e gli insetti. Oltre a queste cause esterne occorre ricordare anche le cause interne ossia legate alla natura stessa che può favorire un’alterazione dei principi. E’ buona cosa rinnovare annualmente le droghe essiccate. …E PER CONCLUDERE Si consiglia di non fare una raccolta indiscriminata di tutte le erbe presenti nello stesso luogo e di evitare i bordi delle strade e le aree particolarmente inquinate. Ricordo che l’unica pianta spontanea utilizzata nell’alimentazione e che è compresa nell’elenco delle piante protette dalla regione Lombardia è il pungitopo. Prima di iniziare la raccolta e l’utilizzazione delle piante spontanee è bene imparare a riconoscere quelle velenose presenti sul territorio. Alcune piante spontanee possono essere coltivate nel proprio orto o giardino. RICETTE BEVANDA CON FIORI DI SAMBUCO 20 infiorescenze 1 kg zucchero 8 l acqua 1 manciata di riso integrale 100 ml di aceto 1 limone tagliato a fette eliminando i semi Unire tutti gli ingredienti mescolando per fare sciogliere lo zucchero e mettere al sole per 4/5 giorni avendo cura di mescolare due –tre volte al giorno e tenendo coperto il liquido con un telo. Filtrare e imbottigliare con tappo- corona. Lasciare a riposo per circa 10 ore e sterilizzare con bollitura di circa 20 minuti. N.B. per sicurezza le bottiglie vanno avvolte con un panno per la sterilizzazione. SCIROPPO CON FOGLIE DI AMARENA 100 foglie fresche 1 l vino rosso 8 hg zucchero Mettere le foglie a macero nel vino per 10 giorni. Togliere le foglie dal vino, aggiungere lo zucchero e fare bollire per 10 minuti. Lasciare raffreddare e imbottigliare. CONFETTURA DI SAMBUCO 1 kg frutti mondati 375 g zucchero 2 limoni Fare cuocere i frutti fino a che siano disfatti. Porre sul fuoco lo zucchero con poca acqua e fare bollire per 2-3 minuti. Unire lo zucchero ai frutti e aggiungere il succo dei limoni; rimettere sul fuoco e cuocere fino alla giusta consistenza (circa 2 ore) TORTILLAS DI MAIS 1 kg mais in grani 10/15 g cenere da legno naturale non trattato Acqua 1,5 volte il volume del mais Fare bollire il mais, dopo aver aggiunto la cenere, per un’ora e lasciare raffreddare per tutta la notte. Risciacquare e ridurre in pasta con un mortaio o un vecchio tritacarne.Preparare delle focacce, aggiungendo eventualmente del sale e cuocere su piastra o in forno. SEITAN, LA CARNE DAI CEREALI Impastare della farina di grano con acqua fredda e formare una palla che va posta in un recipiente e coperta con acqua per tutta la notte o almeno per tre ore. Porre il recipiente con la pasta sotto un filo d’acqua del rubinetto e cominciare a impastarla per farne uscire l’amido. Ogni tanto eliminare l’acqua biancastra per la presenza dell’amido.che resta nel recipiente Continuare a impastare fino a che l’acqua non diventa trasparente: è il segnale che l’impasto, che si sarà scurito, è diventato glutine. A questo punto il glutine,appallottolato, va fatto bollire per 15-20 minuti in un brodo vegetale.Si può utilizzare come bistecca o come spezzatino. Lo spezzatino può essere utilizzato nel brodo al posto della pasta. CONFETTURA DI CASTAGNE Fare bollire le castagne, quindi sbucciarle e passarle al setaccio. Con lo stesso peso di zucchero e 350 g. di acqua ogni 500 g. di zucchero preparare lo sciroppo e .fare bollire con una stecca di vaniglia. Aggiungere la polpa e bollire per circa 30 minuti rimestando. Alla fine si può aggiungere del rhum. PREPARAZIONE DEI CRAUTI Tagliare a fette sottili i cavoli o altre verdure come cavolfiore, carote, barbabietole e sedano.Mescolare con sale fino (1,5 % del peso della verdura). Mettere la verdura in vasi di vetro a tenuta, schiacciandola con il pugno in modo che la verdura sia coperta dal liquido; tenere la verdura coperta dal liquido per mezzo di un oggetto pesante. Chiudere il vaso e tenerlo per 2-3 giorni in un locale a temperatura di 20°-22°, e poi al fresco in cantina.Iniziare il consumo dopo 2-4 mesi; una volta aperto, il vaso va conservato al fresco facendo attenzione che il liquido ricopra i crauti. SEMI GERMINATI Si possono utilizzare semi di cereali o di legumi come frumento, segale, lenticchie, soia,… Mettere uno o due cucchiai di grano in vaso di vetro coperto con della garza e coprire con acqua. Lasciare a macero per 6-8 ore e poi togliere l’acqua.Risciacquare i semi 2-3 volte al giorno tenendo il barattolo a temperatura ambiente. Dopo 2-3 giorni, quando il germoglio ha raggiunto la lunghezza di circa 1 cm, risciacquare e consumare in insalata o aggiunti al brodo di verdura. IL PANE DEGLI ESSENI Preparare i semi di cereali germinati ( come da ricetta precedente) Triturare il tutto aggiungendo eventualmente dell'acqua e impastare sino a formare delle focacce sottili Cuocere al sole oppure in forno a circa 40-50° BISCOTTI “PAN DE MEJ” 200 g farina gialla macinata sottile 100 g farina bianca tipo O 70 g zucchero, miele o malto. 60 g burro o olio 1 uovo (facoltativo) ½ bustina di lievito Una manciata di fiori di sambuco freschi o secchi Fondere il burro, unire gli ingredienti e impastare.Dare forma ai biscotti e infornare a 180°-200° NOCINO 35 noci raccolte attorno al 24 giugno quando il mallo è verde 2 l alcool a 95° 1,5 l acqua 1,5 kg zucchero Mettere a macero le noci tagliate a pezzi nell’alcool per 2 mesi. Preparare lo sciroppo facendo bollire acqua e zucchero per alcuni minuti. Quando lo sciroppo si è raffreddato unire i due preparati e lasciare riposare per 10 giorni. Filtrare e imbottigliare. SALSA DI CREN Radici di cren (o rafano), olio, parmigiano grattugiato Dopo aver lavato bene le radici, grattugiarle finemente (attenzione alle lacrime !); mescolare con il formaggio e l’olio e conservare in un vasetto di vetro in frigorifero. La salsa può essere utilizzata per tartine o da abbinare alle carni lessate. ACETO DI MELE, CILIEGE,... Sbucciare delle mele, possibilmente biologiche, e centrifugarle. Mettere il succo in una bottiglia con imboccatura protetta da una garza; lasciare a riposare per 6-8 settimane mescolando una volta al giorno. Filtrare e rimettere in una bottiglia senza chiusura ermetica per continuare la fermentazione. Si può fare dell'ottimo aceto anche con altra frutta ben matura ( albicocche, prugne, more, ciliege,fichi, cachi,…) Per fare l’aceto coi fichi si consiglia di aggiungere 150 ml di acqua di sorgente ogni kg di frutta. ACETO DI MIELE 1 kg miele 3 l acqua di sorgente mescolare bene i due ingredienti e porre in contenitore di vetro con imboccatura protetta da garza. Procedere come per l'aceto di mele. CATAPLASMA PER REUMATISMI E ARTROSI 250 g cavolo verza 100 g radice di cren 20 g bulbi d’aglio 5 cucchiai di aceto di vino ½ cucchiaio di senape nera in polvere Tritare finemente tutti gli ingredienti e mescolarli con l’aceto. Invasare e conservare in frigor. Applicare sulla parte dolente dopo aver ben unto di olio. Tenere in loco per un’ora. Ripetere il trattamento solo se la pelle non è arrossata. Non applicare mai sopra ferite e dermatosi. SALSA DI MENTA 100 g foglie di menta 1 dl aceto bianco 4 cucchiai di zucchero Tritare finemente le foglie, dopo averle asciugate, e unire l’aceto. Aggiungere lo zucchero e mescolare; invasare e conservare al fresco. AMARENE IN GUAZZO Asciugare al sole, dopo averle lavate, delle amarene. Metterle in vaso a tenuta alternandole con strati di zucchero (3 hg per ogni kg di frutta). Esporre al sole per circa 40 giorni. Conservare al fresco per l’inverno. LIQUORE DI ALLORO 20 foglie di alloro 2 hg alcool a 95° 4 hg zucchero 5 hg acqua Mettere a macero 14 foglie nell’alcool per 2 giorni in vaso a tenuta. Fare bollire 6 foglie nell’acqua con lo zucchero per 2-3 minuti. Lasciare raffreddare, unire i due preparati, mescolare, filtrare e imbottigliare. OLIO AL FINOCCHIO SELVATICO Riempire un vasetto di fiori di finocchio raccolti all’inizio della fioritura e fatti essiccare. Riempire con olio e lasciare a macero per un mese. I fiori possono essere lasciati a macero o tolti. ACETO ALLE VIOLE Riempire un vaso di fiori di viola e ricoprirli con aceto. Lasciare al sole per alcuni giorni e filtrare. SALSA ALLA MENTA E PREZZEMOLO CON RICOTTA Ricotta, prezzemolo, menta, olio; è possibile aggiungere aceto e/o peperoncino Tritare finemente le verdure e mescolarle con gli altri ingredienti. La menta e il prezzemolo possono essere sostituiti da basilico, cipollina, ortica, capperi. CEREALI INTEGRALI “ALLA COPERTA” Si prende il cereale (riso, orzo, farro, segale, frumento), si lava accuratamente facendo attenzione che neppure un chicco vada perso. Abbiamo così rispetto per la vita che si manifesta in ogni forma intorno a noi. Per una tazza di cereale occorrono 1,5-2 tazze di acqua e un pizzico di sale marino integrale. Si copre la pentola e si fa bollire per alcuni minuti (da 3 a 10 a seconda del cereale). Il cereale che ha subito questa breve ebollizione naturalmente non è ancora cotto. Togliamo la pentola dal fuoco e avvolgiamola in una doppia coperta; lasciamo così il cereale a cuocersi lentamente. Dentro la pentola, che non deve essere aperta se non al momento del pranzo, avviene una cottura omogenea, uguale per tutti i chicchi. Il tempo di cottura del cereale può variare, infatti possiamo lasciarlo cuocere tutta la notte(con questa cottura sono sufficienti solo pochi minuti di ebollizione preliminare) e avremo un riso cremoso, dal sapore delicato. Possiamo lasciare che il cereale cuocia anche solo un’ora sotto la coperta(con 10 minuti di ebollizione) e avremo un cereale più sgranato, gradevole per le insalate e più facile da masticare a lungo. PANE CASALINGO Preparazione pasta madre: Impastare 40 g. di farina e mezzo cucchiaino di miele con acqua tiepida per formare un impasto morbido e lasciare fermentare in luogo caldo (circa 30°) per tre giorni. Aggiungere un pugno di farina, acqua e rimpastare; lasciare fermentare ancora per due-tre giorni. Aggiungere farina e impastare fino ad ottenere un impasto non appiccicoso ma morbido. Lasciare a riposo per circa sei ore e quindi utilizzare per preparare il pane. Preparazione del pane: Dosi per circa 3 kg. di pane: 2 kg farina, 1 tazza da caffè di pasta madre, sale e acqua. 1) impastare un terzo della farina con la pasta madre tolta dal frigor da alcune ore e acqua tiepida in modo da ottenere un impasto morbido quasi come una pastella;coprire con un telo umido e lasciare a lievitare,in ambiente non esposto a correnti d’aria( nella stagione fredda si può mettere nel forno a circa 25°),per 2-3 ore. 2) aggiungere il resto della farina e il sale sciolto in acqua tiepida e rimpastare;togliere una tazza da caffè di pasta da conservare in frigor da utilizzare come pasta madre successivamente. Versare l’impasto in contenitori metallici e lasciare lievitare per circa 2-3 ore coprendo sempre con telo umido. 3) mettere in forno a temperatura massima per 10-15 minuti,abbassare la temperatura a 170° e lasciare cuocere per altri 45 minuti. DADO VEGETALE 50 g foglie di basilico 40 g prezzemolo 40 g sedano 30 g carote 10 g rosmarino 10 g salvia 220 g sale fino Tritare le verdure e unire il sale. Invasare e conservare al fresco. SCIROPPO CON FIORI DI SAMBUCO Preparare lo sciroppo con 3 kg di zucchero e 3 l di acqua. Lasciare intiepidire e aggiungere 30 infiorescenze e 3 limoni a fette ( ricordarsi di togliere i semi) e lasciare a macero per circa 48 ore. Filtrare e imbottigliare. Per conservare il prodotto, procedere alla sterilizzazione delle bottiglie per circa 20 minuti. PASTA DI NOCCIOLE, MANDORLE, ARACHIDI Tostare i semi nel forno a 120° per un'ora. A piccole quantità passare nel frullatore fino ad ottenere la consistenza di una crema. Può essere utilizzata, salata o addolcita con miele o malto, spalmata sul pane. OLIO DI IPERICO Mettere in un vaso di vetro una certa quantità di fiori di iperico (Hypericum perforatum L.). Ricoprire i fiori con olio di oliva, tappare il vaso e porre al sole a macerare per circa 40 giorni. Al termine della macerazione filtrare ed eliminare eventuali residui di acqua presenti sul fondo del barattolo. Il preparato, da conservare al riparo della luce, può essere utilizzato in caso di ferite e scottature, per massaggi e contro gli arrossamenti cutanei. NGERA ETIOPE con variante farina integrale di grano o orzo e anche grano saraceno acqua sale aromi macinati (timo, origano,...) E' il piatto tradizionale della cucina etiope preparato con pasta acida. Si impasta la farina con acqua sino ad ottenere una pastella piuttosto liquida e si lascia per almeno 36 ore a inacidire rimescolando di tanto in tanto. Aggiungere il sale e gli aromi ed , eventualmente altra acqua. Si cuoce come le crepes. Si possono utilizzare tagliate a pezzetti nel brodo o riempite di verdura lessata. MINESTRA DI MAIS E ORTICHE 150 g cime d'ortica 4 foglie di salvia 4 cucchiai colmi di farina gialla 1 spicchi d'aglio olio sale e parmigiano TAGLIATELLE VERDI ALLE ERBE Diverse erbe spontanee possono essere utilizzate per preparare la pasta o come ripieno di torte salate. Le erbe raccolte, lavate vanno cotte in acqua, sminuzzate e aggiunte all'impasto di farina e acqua ed eventualmente anche le uova. L'acqua di cottura delle erbe può essere utilizzata per l'impasto.Tra le erbe possiamo utilizzare l'ortica, la polmonaria, il chenopodio, le foglie di cavolo, di amaranto e di rapa. SALSA VERDE CON AGLIO ORSINO foglie di aglio orsino semi di girasole tostati o noci o nocciole o mandorle olio e sale Passare al frullatore la frutta secca passandola prima a tostare nel forno a circa 100°, unire la verdura tritata finemente , aggiungere olio e sale mescolando bene il tutto. IDROMIELE 10 l acqua di sorgente 5 kg miele 1 manciata di vinacce da torchio Fare sciogliere bene il miele in acqua intiepidita, aggiungere tutta l'acqua e le vinacce e lasciare fermentare mescolando giornalmente. Una variante consiglia di togliere le vinacce filtrando il tutto dopo circa una settimana. Dopo la fermentazione la bevanda può essere messa in botti a stagionare. HUMMUS DI CECI Bollire i ceci dopo averli lasciati a macerare in acqua per un giorno. Passarli nel frullatore aggiungendo aglio, succo di limone, olio, sale e cumino o altri aromi. I ceci possono essere sostituiti dalle lenticchie. SCIROPPO DI BACCHE DI SAMBUCO 1,3 kg bacche 500 g miele di acacia 2 limoni Mettere le bacche in una ciotola col miele intiepidito e il succo dei limoni; lasciare a macero per tutta la notte; passare al setaccio, portare a ebollizione e mescolando cuocere per circa 30 minuti; imbottigliare e sterilizzare. CROCCANTE per celiaci e non 100 g riso soffiato 8 cucchiai semi oleosi (girasole,zucca, lino, canapa, nocciole, mandorle, sesamo,...) 8 cucchiai malto o miele Sbriciolare il riso e i semi e farli tostare Aggiungere il malto (o miele) e cuocere a fuoco lento per amalgamare il tutto Versare in un contenitore oliato e pressare bene. FARINA DI GHIANDE Per la preparazione di pane o dolci si può preparare la farina di ghiande. Fare bollire in acqua le ghiande intere per circa 3 ore cambiando l'acqua un paio di volte. Questa bollitura ha lo scopo di eliminare il tannino presente nei frutti e può essere sostituita da una macerazione in acqua corrente per due, tre giorni. Sbucciare i frutti e porre i due cotiledoni su un piano da forno per l'essicazione in forno a circa 50-70°. I frutti seccati vanno ridotti in farina tramite un mulino o macinino. BISCOTTI ALLE GHIANDE 2 hg farina di ghiande 4 hg farina bianca 2 hg zucchero integrale di canna 100 ml olio 1 pizzico di sale 1 bustina lievito di birra acqua mescolare e impastare gli ingredienti e lasciare lievitare 2-3 ore in ambiente tiepido; rimpastare e formare i biscotti (sfere da 1,5 cm di diametro schiacciate); cuocere per 30 minuti a 180°. COTTURA LA TEMPURE pastella: 100 g farina di riso 100 g maizena 120 ml acqua minerale gassata impastare gli ingredienti utilizzando l'acqua molto fredda. Una volta ottenuta la pastella liscia e omogenea ponetela in frigor per 20 minuti in una ciotola che avrete posto dentro un recipiente più grande con dentro alcuni cubetti di ghiaccio. Utilizzare la pastella per friggere le verdure in olio di arachidi ben caldo CREPES DI CECI E SEGALE 3 cucchiai di farina di ceci 3 cucchiai di farina di segale 2 cucchiai di olio 1 pizzico di sale, noce moscata, curcuma, pepe acqua ( si possono preparare anche solo di farina di ceci o altre farine: grano, grano saraceno, miglio) PAN DI SPEZIE da rivista COOP 12/15 400 g farina segale 2 cucchiai miele 200 g malto di riso buccia di arancia gratuggiata 1 cucchiaino di semi di anice 1 cucchiaino cannella in polvere zenzero fresco gratuggiato 20 g olio 1 bustina lievito per dolci -macinare i semi di anice; fare sciogliere il miele in mezzo bicchiere di acqua calda e unire il malto; aggiungere la farina, le spezie, l'arancia e l'olio e amalgamare bene, unire il lievito e mescolare; porre l'impasto in una teglia e cuocere a 190° per circa 50 minuti. POLENTA CON LE MELE Preparare la polenta sostituendo l’acqua con latte di mucca o latte vegetale. A fine cottura addolcire con zucchero integrale di canna e aggiungere alcune mele tagliate a pezzettini; mescolare bene gli ingredienti e stendere l’impasto in una teglia dopo aver oliato e cosparso di farina il fondo. Cuocere a circa 160-180° fino al formarsi di una crosta in superficie. DOLCE RUSTICO 3 hg farina di mais 3 hg farina di grano saraceno 3 hg farina di riso integrale Una o più di queste farine può essere sostituita con farina di miglio, di farro, segale, orzo, semola 2 cucchiai da minestra dei seguenti semi: girasole, sesamo, papavero, canapa, zucca, finocchio, mandorle, noci, coriandolo. Addolcire con uno o più dolcificanti (miele, malto, zucchero di canna integrale ) Olio e un pizzico di sale Mescolare le tre farine, coprire con acqua e lasciare a macero per almeno 5-6 ore Sminuzzare i semi con macinino Unire tutti gli ingredienti mescolando bene; stendere l’impasto nella teglia, dopo aver oliato e infarinato il fondo, con uno spessore di circa 2 cm Cuocere a circa 180° ACETO DI FICHI 1 kg fichi maturi, 150 ml acqua di sorgente Sminuzzare i frutti e porli in un recipiente, aggiungere l’acqua mescolando. Coprire il recipiente con una rete sottile e tenere in ambiente a circa 20° per almeno due-tre mesi mescolando tutti i giorni.