− unghie deboli, fissurate o desquamate − acne post

− unghie deboli, fissurate o desquamate − acne post-­‐adolescenziale − carenza di ferro, anemia − presenza di cibo non digerito nelle feci − flatulenza (gas) subito dopo i pasti. L’ipocloridria (ridotta produzione di HCl) può essere trattata con Betaina HCl (cioè Betaina cloridrato). Questa, trova in commercio sia in capsule che in forma liquida. Quest’ultima è forse più comoda perché la dose è “individuale”: va trovata cominciando con una dose minima, presa con acqua vicino a ogni pasto, aumentando pian piano ogni volta la quantità, finché si sente un leggero calore allo stomaco. Questa sensazione di calore dice che la quantità è troppa. La volta successiva va diminuita. Altri sintomi della maldigestione sono legati, invece, a carenza nella produzione di bile: − nausea − eruttazioni − necessità di bere acqua gasata o bibite gasate, soprattutto ai pasti − flatulenza (gas) lontano dai pasti − sensazione di bruciare all’epigastrio e al retrobocca − reflusso gastro-­‐esofageo − ernia iatale − feci che galleggiano − stipsi. Come l’insufficienza di HCl, enzimi gastrici e bile, si può presentare una carenza nella produzione di enzimi pancreatici. Questa insufficienza può essere trattata con pancreas di maiale o manzo (essiccato sottovuoto e in pastiglie) oppure con enzimi digestivi derivati dal fungo Aspergillus oryzae, molto più efficaci di quelli di origine animale, come vedremo. «Molti enzimi derivati dall’Aspergillus oryzae e dalle specie affini restano altamente stabili e attivi in un intervallo di pH insolitamente ampio. Queste proprietà li distinguono da enzimi animali come la pancreatina, la pepsina, la tripsina, la chimotripsina, la lipasi pancreatica e l’amilasi pancreatica, che richiedono valori di pH spesso diversi da quelle degli individui con problemi di salute. Per esempio, la pepsina è attiva solo con pH inferiori a 4,5 mentre la pancreatina svolge la sua attività digestiva solo in un mezzo alcalino. Al contrario, alcune preparazioni di enzimi di A. oryzae sono stabili e attivi per valori di pH che vanno da 2 a 12 [sono attivi sia in ambiente acido come lo stomaco, sia in ambiente alcalino come l’intestino tenue]... Un preparato di lipasi di Aspergillus oryzae – ad esempio – resiste all’inattivazione da parte degli acidi gastrici ed è attivo enzimaticamente da valori di pH da 2 a 10. Inizia dunque a digerire i grassi alimentari già nello stomaco e prosegue nell’intestino tenue. È idrosolubile, termostabile, atossico e privo di alcuni dei possibili inconvenienti della terapia sostitutiva con pancreatina [animale]»1. L’efficacia della lipasi acido stabile è stata confermata in vari studi umani e animali nel trattamento del malassorbimento e della steatorrea dovuta a insufficienza pancreatica. Le cause più comuni dell’insufficienza pancreatica nella produzione di enzimi digestivi sono la pancreatite e la fibrosi cistica. La steatorrea si riconosce dal fatto che le feci galleggiano e questo succede perché contengono grassi non digeriti e quindi non assimilati. Non è certo un vantaggio per la linea, come si potrebbe pensare, perché la mancata digestione dei grassi causa perdita di peso, ma 1
Joseph E. Pizzorno jr, Michael T. Murray, op. cit. 64