2-6 gennaio 2008: 5 giorni di neve in Valtellina - a

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2-6 gennaio 2008: 5 giorni di neve in Valtellina - a cura di Matteo Gianatti – www.meteopiateda.it
2-6 GENNAIO 2008: CINQUE GIORNI DI NEVE IN VALTELLINA. EVENTO STORICO
MANCATO?
Il ritorno della neve sul capoluogo valtellinese dopo 2 anni (nel 2007 fece solamente una
spolverata), è stato accolto come un evento insolito. Niente a che vedere con la storica
precipitazione del gennaio 2006, quando su buona parte della provincia lo strato bianco raggiunse
uno spessore di 40/80 cm. Eppure, anche quest'anno, c'erano le carte in regola per una fioccata
più clamorosa. Qualcosa, evidentemente, non è andato secondo copione. Difatti, il richiamo mite è
stato relativamente debole, non abbastanza prorompente da scatenare delle nevicate eccezionali
sulle Alpi, oltretutto, ostacolato da un'imprevista discesa catabatica su tutta la fascia pedemontana
occidentale. D'altro canto, proprio per questo, la rotazione dei venti da Meridione non ha provocato
la formazione di consistenti sacche d'aria calda in quota, con conseguente inversione termica,
limitandosi a garantire una discreta omotermia con il fondovalle, responsabile della perdurata delle
precipitazioni nevose sull'intera provincia sino al 6 gennaio. Cinque giorni di neve, dunque.
Certamente, non si vedevano da molti anni. L'ultima volta, correva il lontano 1985, quando nevicò
dal 13 al 17 gennaio. Quella di allora, però, fu una nevicata di ben altre proporzioni. Oggi è
mancata un'importante irruzione d'aria fredda dai Balcani a priori. Soltanto sul fondovalle resisteva
un buon cuscinetto, alimentato dalle inversioni termiche di fine dicembre, e dalle correnti
polari/continentali giunte a ridosso delle Alpi nei primissimi giorni di gennaio. Non certo
paragonabile, tuttavia, nemmeno al frutto delle irruzioni gelide più recenti (febbraio 1991, dicembre
1996, 13 dicembre 2001, 28 febbraio 2005). Viste le temperature al suolo non particolarmente
rigide, se il richiamo mite in quota fosse stato più accentuato, per buona parte del fondovalle si
sarebbe trattata di pioggia già a partire dal 4 gennaio.
Inizialmente, le precipitazioni sono risultate deboli e discontinue, a incominciare dal 2 gennaio. I
primi esigui accumuli risalgono alla mattinata di giovedì; l'intensificazione dei fenomeni in serata è
accompagnata da un abbassamento delle temperature (-1°/-2°).
Montagna, contrada Ca' Paini (600 m ca.), venerdì 4 gennaio 2008. Al suolo, 10 cm di
neve farinosa.
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Due immagini panoramiche di Montagna in Valtellina:
Per tutta la giornata di venerdì seguiteranno a cadere fiocchi svolazzanti, senza produrre
accumulo, col termometro poco oltre lo zero.
Sabato mattina, in seno a nuovi impulsi umidi da SO, la pioggia gira rapidamente in neve. La
precipitazione, a tratti moderata, talvolta mista a pioggia, riesce ad accumulare appena 1 cm. Dopo
una breve tregua pomeridiana, che consente un ulteriore aumento delle temperature, nella tarda
serata giunge l'ultimo peggioramento, che produce ulteriori 3/4 cm di neve umida.
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Domenica 6 gennaio, da Montagna Alta a Carnale, la situazione si presenta così:
Bella panoramica sul centro di Montagna, con vista verso Sondrio.
A Ca' Benedetti (767 m) il manto nevoso supera i 15 cm.
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Questa eloquente immagine suggerisce le conseguenze dovute all'eccessivo peso della
neve, per via del repentino aumento delle temperature nel fine settimana.
S. Giovanni (1000 m ca.); qui si misurano quasi 20 cm al suolo, ma il sole e l'aria mite
incominciano a fondere rapidamente lo strato nevoso.
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A Carnale (1300 m ca.) la coltre bianca raggiunge i 25 cm.
Foto e articolo di Matteo Gianatti
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