COMUNICATO STAMPA Sabato 13 giugno 2015 alle ore 16 presso la Sala d'Arte di Palazzo Robellini, Piazza Levi, sarà inaugurata la mostra “DELLA NEVE ALLA NEBBIA. Affinché quel tempo non vada via” di Garbarino Roberto che resterà aperta al pubblico sino al 27 giugno 2015 con il seguente orario: da lunedì a sabato 15­18. Domenica chiuso. Roberto Garbarino è nato a Genova nel 1964 dove vive. Le sue opere figurano in diverse collezioni private. Diverse pubblicazioni in Antologie di Storia della Letteratura Italiana del ventesimo secolo di arte contemporanea e Filosofia. Questa mostra di pittura intende riassumere il percorso dell'arte nell'ambito del novecento accentuandone gli aspetti fenomenici rappresentati nei vari contesti del secolo trascorso ai giorni nostri. Cosa può produrre la pittura di nuovo? Si comprende pertanto che l'arte può concedere la sostanza escatologica di un nuovo realismo morale e sociale in nuovi canoni informali o figurati possibili, in stretta sintonia con i tempi odierni e in connubio con la Filosofia e la Letteratura e di tutte le nuove espressioni d' arte e che conceda alle persone la testimonianza visiva delle certezze di cui hanno bisogno. Un' arte che si definisce utile nel suo paradigma trovando in esso il suo senso e in stretta colleganza nella vita di tutti i giorni. L'uomo ha forse perso la distanza delle cose nella ragione del suo stesso funambolico esistere ? L'artista evidenzia la beltà del possibile essere, l'ambire, la Koinè del nuovo, nella tracotanza sognante del sublime. L'arte in genere diviene allora la parusia di un mondo più bello e l'artista un educatore ispirato dal lascito morale dei maestri e artisti del passato. Idea che crea , idea ispirata formula e concede nuova arte. Vi e' un istante in certi giorni in certi momenti, un attimo, dove il tempo non più tempo.. Un tempo prima della neve dove le cose appaiono nella loro immediata liceità d'essere; il paesaggio appare la proiezione infinita in quiete soffusa delle elevate iraticità umane. In tali assunti di tempo immobile si comprende tutta l'esperienza umana nell'evidenza che si rivela. Quell' essere nella purezza essenziale del cogito, nella stessa derivazione e coniugazione delle attitudini dello spirito umano e i pianeti e le galassie come mondi di nebbia in nuove evoluzioni. Vi e' allora il desiderio ludico di fermare quel tempo affinché non vada via. E' un lieve istante, un soffio un senso escatologico di esistenza e poi viene la neve, una manna che induce alla benevolenza suprema, e poi il calore che da colore e colora il perimetro universale e tutte le cose appaiono nella loro verità d'essere e l'universo si unisce a noi umani per ricordarci cio' che eravamo nella saggezza andata del tempo amorevole ,nella semplicità d'essere e bastava poco per essere contenti.