614 " GUSSONEA " La natura del terreno fu corretta col mescolare alla sabbia vulcanica il fine terriccio dei cuscinetti di Astragalo, assai leggero e ricco di sostanze azotate. L' azione dei venti venne in gran parte mitigata dal muro di cinta del giardino alpino. Grande vantaggio risentirono infatti le piantine che si trovarono riparate direttamente dai muri di Nord e di Est. L' uso di pietre nelle aiuole, a limitare una specie da un'altra, contribuì pure a menomare l'influenza dei venti, i quali spazzando via continuamente la sabbia mobilissima fanno si che le radici rimangano scoperte ed esposte ai raggi solari. Vere rocailles non si credette opportuno di fave perchè essendo più o meno nere le rocce laviche agiscono come accumulatrici di calore riscaldando vieppiù il terreno. Poco efficace riuscì lo sfagno, preconizzato come moderatore dello stato termico, in quanto può trattenere di più l'acqua, mantenere umido lo strato superficiale del terreno, arricchire di vapor acqueo l'aria ambiente e renderla più fresca. Ma la violenza dei venti è tale che il coperto di sfagno sul mobile lapillo si rende di effimera durata. Si dimostrò, a tal riguardo, preferibile la fronda di Pteris aquilina che viene pure usata sopra Nicolosi per proteggere le giovani piante di castagni, di pomacee, etc. Un problema di non facile risoluzione gli è stato pur quello dell' annaifiamento. Fu mia cura, fin dal primo anno di sperimento, di raccogliere le acque del tetto alla Cantoniera per aumentare l'ordinaria provvigione che è assai scarsa. Alla piccola cisterna esistente lassù avevo aggiunto vasi in legno ed in zinco per la raccolta delle acque piovane, ma le precipitazioni non solo sono, come ho detto sopra, assai povere e rade, ma accompagnate da venti così impetuosi, che non riescono di alcun pratico effetto. Si dovè, perciò, ricorrere alla neve messa a squagliare nei detti serbatoi. Nel 1904 si ottenne dall'amministrazione che presiede al traffico della neve dell'Etna, di fare una tacca (magazzino di neve coperta di sabbia vulcanica) poco lungi dal giardinetto, e con tal mezzo si poterono annaffiare, benché con molta parsimonia, le piante nei mesi di Luglio e di Agosto. Nuova provvista di neve si dovè fare pei successivi mesi. Nell'anno scorso si fecero due di tali magazzini di neve, e si aumentò il numero dei'serbatoi, sia per eventuale raccolta d'acqua di pioggia che per farvi sciogliere la neve. Inoltre potei disporre