MODULO 3 – A SINTESI MACROMOLECOLARI Sebbene vi siano differenze nella struttura della parete cellulare delle varie specie batteriche, sia dal punto di vista chimico che morfologico, la sintesi dei peptidoglicano è simile nei vari microrganismi. Il PEPTIDOGLICANO o MUREINA è la componente fondamentale della parete cellulare dei batteri. È un enorme polimero le cui unità strutturali sono due carboidrati azotati: · l’N-acetilglucosamina (NAG); · l’acido muramico. Il loro legame β,1-6 può essere scisso dal lisozima. La SINTESI DEL PEPTIDOGLICANO implica 3 tappe: 1. stadio: SINTESI DEL PRECURSORE. La reazione iniziale della sintesi avviene nel citoplasma e determina la sintesi dei suoi precursori N-acetilglucosamina (NAG) e acido muramico. Una molecola di NAG-fosfato si lega ad una molecola di uridinatrifosfato (UTP) dando origine ad una molecola di uridina difosfatoacetilmuramil-pentapeptide (UDP-NAG o NUCLEOTIDE DI PARK). L’UDP-NAG si lega ad una molecola di fosfo-enolpiruvato (PEP), formando una molecola di UDP-NAG-piruvato: questa reazione è catalizzata dalla fosfo-enolpiruvato-transferasi. Il piruvato viene ridotto ad acido lattico con formazione di acido N- acetilmuramico (NAM) che legato all’UDP (forma UDP-NAM), è un accettore per alcuni amminoacidi che sono: L-alanina, D-glutamico, Llisina e D-alanina. Gli inibitori della prima fase sono: § D-CICLOSERINA: è analogo alla D-alanina; blocca la sintesi peptidoglicano mediante due enzimi (Alanina racemasi e D-alanilD-alanina sintetasi). § FOSFOMICINA: agisce legandosi covalentemente ad un residuo di cisteina nell’enzima fosfo-enolpiruvato. 2. stadio: TRASFERIMENTO DEL PRECURSORE AD UN CARRIER LIPIDICO. Il NAM-pentapeptide, liberato dell’ UDP, lascia il citoplasma legandosi ad un vettore lipidico della membrana citoplasmatica, rappresentata da una molecola di BACTOPRENOLO o UNDECAPRENILFOSFATO. Al NAM-pentapeptide viene aggiunta una molecola di Nacetilglucosamina, con la formazione di una completa unità basale del peptidoglicano. La reazione più importante di questo processo è la TRANSGLICAZIONE, ovvero l’aggiunta del nucleotide di Park alla membrana. Nel secondo stadio vi è la formazione del ponte. Gli inibitori della seconda fase sono: § BACITRACINA: si lega all’unidecaprenil pirofosfato che rimane dopo che il disaccaride pentapeptide è stato trasferito alla catena nascente del peptidoglicano. 3. stadio: TRSFERIMENTO TRASMEMBRANA, POLIMERAZIONE E TRANPEPTIDIZZAZIONE . La reazione iniziale di questo stadio consiste nell’ aggancio del disaccaride-decapeptide all’ accettore. I corti polimeri di peptidoglicano sono liberati dall’ undecaprenildifosfato e trasferiti all’esterno della membrana cellulare dove di stacca una molecola di D-alanina. La fase extracellulare è una fase di completamento della sintesi del peptidoglicano e serve a renderlo stabile. Il processo della TRANSPEPTIDAZZIONE è il meccanismo responsabile della formazione di legami crociati; corrisponde all’eliminazione dell’ultimo amminoacido del pentapeptide (D-alanina terminale 5). Gli inibitori della terza fase sono racchiusi in due grossi gruppi: § GLICOPEPTIDI: peptidi legati agli zuccheri. Agiscono tramite l’ IMGOMBRO STERICO, fenomeno prodotto dalla repulsione elettrostatica tra le nubi elettroniche degli atomi e dei legami che formano una molecola dovuta alla loro sovrapposizione o eccessivo avvicinamento. Impediscono l’inserimento di nuove catene glicaniche. Sono: Vancomicina; Ristocetina; Teicoplania. § Β-LATTAMICI: agiscono a livello della transpeptidizzazione; impediscono la formazione del legame tra il ponte e il terzo residuo amminoacidico della catena glicamica. Hanno come bersaglio degli enzimi che sono chiamati PENICILLIN BINDING PROTEIN (PBP) (sono proteine essenziali per la crescita batterica).