“ Con il cuore e con la mente” Fondo per la ricerca sulla salute

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Presentazione del progetto
“ Con il cuore e con la mente”
Promuovere la salute mentale, contro il pregiudizio il coraggio delle cure
Sottoscrizione pubblica per il
Fondo per la ricerca sulla salute mentale ed
il miglioramento delle cure
nel Dipartimento di Salute Mentale di
Verona
Conferenza-stampa
12 novembre 2002, ore 11
Sala Arazzi della Residenza Municipale
Palazzo Barbieri
Verona
110a02
Il Dipartimento di Salute Mentale di Verona, costituto da Azienda Ulss 20, Azienda
Ospedaliera ed Università, lancia una nuova iniziativa: il progetto “Con il cuore e
con la mente”.
Il progetto si propone di:
1. informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sui disturbi mentali che
costituiscono un importante problema di sanità pubblica. Riprendendo il tema
del messaggio lanciato dall’Oms nel 2001- “Contro il pregiudizio, il coraggio
delle cure”, ci si ripromette di lanciare un messaggio di sostegno ai pazienti e alle
famiglie, coinvolgendo in particolare medici di Medicina Generale, associazioni di
familiari, media.
2. aprire una sottoscrizione per il “Fondo per la ricerca sulla salute mentale ed
il miglioramento delle cure” che sarà gestito dal Dipartimento di Medicina e
Sanità Pubblica dell’Università di Verona per il Dipartimento di Salute Mentale.
3. avviare una nuova collaborazione con i Medici di Medicina Generale, i medici
di famiglia, per migliorare l’assistenza e la capacità di copertura dei bisogni dei
pazienti schizofrenici e psicotici che non si rivolgono con continuità agli
ambulatori e le strutture del Dipartimento di Salute Mentale.
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4. valorizzare i gruppi di auto-aiuto (self-help) e i “Gruppi per familiari”,
iniziative che offrono sostegno ai malati ed alle famiglie.
5. Come primo contributo per il Fondo è stata organizzata dall’Ufficio Stampa
dell’Ulss 20 in collaborazione con la Direzione artistica del Teatro Nuovo una
rassegna teatrale che comprende gli spettacoli “Xanax” di Angelo Longoni
(teatro Nuovo 23 novembre), con Amanda Sandrelli e Blas Roca Rey, “Il Principe
di seta” di Giancarlo Marinelli (teatro Alcione, 13 dicembre 2002) di Giancarlo
Marinelli, vincitore del Premio “Scrivere per amore 2002” e “Abbracciami” di
Emanuela Giordano (teatro Nuovo, 4 febbraio 2003) con Lucrezia Lante della
Rovere. Sono tre spettacoli di giovani drammaturghi italiani, già applauditi in
varie città, i cui biglietti saranno in vendita a prezzi promozionali per incentivare il
pubblico a partecipare con un’offerta alla sottoscrizione per il Fondo. Teatro e
salute si incontrano per la seconda volta dopo il successo del gala per gli screening
con Cecilia Gasdia e Paolo Valerio del febbraio scorso: è un nuovo ambito di
comunicazione privilegiato per stabilire un contatto con i cittadini e riflettere su
problemi la cui portata è ancora misconosciuta.
Il Progetto ha come capofila il Dipartimento di Salute Mentale di Verona
costituito da Azienda Ulss 20, Azienda ospedaliera ed Università degli Studi. Vi
hanno aderito la Direzione Artistica del Teatro Nuovo, i medici di Medicina
Generale di Fimmg, Simg e Cumi-Aiss.
Un importante contributo per la rassegna teatrale a sostegno del Fondo per la
ricerca è stato offerto da Pfizer Italia.
I manifesti della rassegna sono stati realizzati ed offerti da CierreGrafica.
Perché è importante parlare all’opinione pubblica dei disturbi mentali?
Essi presentano un'elevata frequenza nella popolazione generale, in tutte le classi
d'età; sono associati a significativi livelli di menomazione del funzionamento
psicosociale (cioè, di difficoltà nelle attività della vita quotidiana, nel lavoro, nei
rapporti interpersonali e familiari, ecc.); sono all'origine di elevati costi sia sociali
che economici, per le persone colpite e per le loro famiglie.
A livello internazionale, dalla metà degli anni '70 ad oggi, oltre 45 studi realizzati su
campioni rappresentativi della popolazione generale, sia in Paesi industrializzati sia
in Paesi in via di sviluppo, hanno dimostrato che il 20-25% della popolazione in età
superiore ai 18 anni, nel corso di un anno, soffre di almeno un disturbo mentale
clinicamente significativo. Inoltre, nei 13 studi in cui è stata valutata la frequenza dei
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disturbi mentali nell'intero arco della vita dei soggetti considerati, è emerso che il
41% degli uomini ed il 30% delle donne aveva sofferto almeno una volta di un
disturbo mentale o da abuso di sostanze o di alcool.
A queste percentuali va aggiunta la quota di soggetti, pari a circa il 10% della
popolazione adulta, che soffrono di un cosiddetto 'disturbo di personalità'. In questo
caso si tratta di un disturbo che insorge in età giovanile, è radicato nelle modalità di
relazione e di comportamento della persona ed è quasi sempre all'origine di
significative difficoltà nella vita familiare e sociale.
Le ripercussioni che un disturbo mentale può avere sulla vita di una persona sono
estremamente variabili: in alcuni casi (si pensi alla schizofrenia, al disturbo bipolare,
o anche alle depressioni gravi, ad alcune gravi forme di disturbi d'ansia, o ancora
all'anoressia, ad alcuni tipi di disturbi di somatizzazione, ecc.) l'impatto sul
funzionamento nella vita quotidiana è molto profondo, investe tutte le aree della vita
di un individuo e ne può condizionare profondamente le realizzazioni in campo
familiare, lavorativo, sociale, ecc.
Psicosi e schizofrenia, in particolare, hanno un’incidenza di 15-25 nuovi casi
all’anno per 100mila abitanti e prevalenza totale 100 casi su 100mila abitanti.
Le speranze per i pazienti di oggi e di domani sono affidate alla ricerca.
Verona ha le risorse professionali per fare ricerca: dal 1987 la Cattedra di
Psichiatria diretta dal prof. Michele Tansella, direttore del Dipartimento di
Salute Mentale, è stata riconoscita quale Centro collaboratore
dell’Organizzazione mondiale della Sanità per la ricerca e la Formazione nel
campo della Salute Mentale e per la valutazione dei servizi”. Ma in Italia la
ricerca sui disturbi mentali è “orfana”, in quanto non adeguatamente
finanziata.
Contribuendo al Fondo si offrirà più futuro ai pazienti in cura nel Dipartimento
di Salute Mentale.
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Per informazioni sulle modalità del versamento per il Fondo rivolgersi a:
Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica, Sezione di Psichiatria,
Università di Verona
Tel. 045 – 508860 Fax 045 – 500873
Per il versamento è possibile utilizzare il
CC Unicreditbanca CariVerona 583 ABI 6355 CAB 11725