MicroImmunoTerapia: lettura degli esami di laboratorio Dipartimento Scientifico GUNA S.p.A. Ci occuperemo di: definizione dei singoli protagonisti dell’immunità (cellule) e loro ruolo pannello delle sottopopolazioni linfocitarie (significato e lettura) riattivazione virale: significato Chi è il paziente «arruolabile» per la Micro-Immuno-Terapia? Pazienti portatori di patologia virale acuta: -Mononucleosi infettiva (CMV) -Infezioni da Herpes Simplex (tipo 1 e 2) HHV1-2 -Varicella ed Infezione da Herpes Zoster -Infezioni da Citomegalovirus -Stati di immunodeficienza da virus stagionali NOTA BENE: Gli Herpesvirus umani, cioè quelli che attaccano l'uomo, o Human Herpes Virus, sono indicati con la sigla HHV. Attualmente sono noti 8 Herpes virus umani, suddivisi in 3 gruppi: Alphaherpesviridae: (virus dell'Herpes simplex e Varicella-zoster); sede di latenza: terminazioni nervose del SNC) HHV-1 Herpes Simplex Virus 1 (HSV-1) HHV-2 Herpes Simplex Virus 2 (HSV-2) HHV-3 Virus varicella-zoster (VZV) Betaherpesviridae: (Cytomegalovirus); sede di latenza: endotelio e epitelio di ghiandole salivari e tubuli renali) HHV-5 Cytomegalovirus (CMV) HHV-6 Herpesvirus umano 6 HHV-7 Herpesvirus umano 7 Gammaherpesviridae: (virus di Epstein-Barr); sede di latenza: cellule linfoidi HHV-4 Epstein-Barr Virus (EBV) HHV-8 Herpesvirus umano 8 (o KSHV o Virus del Sarcoma di Kaposi) Pazienti portatori di sindrome da fatica cronica -quadri clinici associati a «riattivazione virale» -quadri clinici associati a stress psico-fisico Patologie cronico-degenerative -Malattie autoimmuni Tiroiditi Artrite reumatoide LES Vasculiti M. di Crohn M.di Sjogren - Epatopatie croniche -Malattie degenerative del SNC e SNP -Cancro Le forze in campo Immunità naturale = si forma durante la vita fetale; è già perfettamente efficiente alla nostra nascita (es. linfociti Natural Killer, granulociti) Immunità acquisita (adattativa) = necessita di elaborazione dell’informazione (antigene) e di progressivo riconoscimento del sist. Immune (es. APC, linfociti, Th, T8, etc) Immunità cellulo-mediata = mediata da cellule Immunità umorale = anticorpale (IgA, G, M, etc) Immunità naturale/innata I protagonisti - 1 Linfociti NK (Natural Killer) Le cellule Natural Killer o cellule NK o Linfociti NK sono cellule del sistema immunitario, particolarmente importanti nel riconoscimento e distruzione di cellule tumorali e infette da virus. Sono in grado inoltre di produrre citochine, come l'interferone gamma (che attiva i macrofagi). Le NK non necessitano di attivazione, sono infatti indipendenti dal sistema immunitario specifico ed esplicano un'importante azione come prima difesa, tipica dell'immunità cellulo-mediata innata. I protagonisti - 1 Linfociti NK (Natural Killer) Essendo le uniche in grado di riconoscere e combattere le cellule tumorali queste sono importante oggetto di studio nella ricerca contro il cancro. Sono le uniche cellule del sistema immunitario che NON vengono prodotte durante la vita dell'organismo, si formano infatti durante la dodicesima settimana di sviluppo dell'embrione. Queste cellule sono le meno specializzate del sistema immunitario e distruggono ogni elemento cellulare riconosciuto come "non-self". Il riconoscimento avviene grazie a interazioni con il complesso maggiore di istocompatibilità (MHC-I) I protagonisti - 1 Linfociti NK (Natural Killer) A differenza dei linfociti Tcitotossici le cellule NK riconoscono come non-self le cellule con bassa espressione di MHC-I come le cellule tumorali, inducendone la lisi; infatti le NK non trovando i giusti recettori self liberano intorno alla cellula estranea o modificata le perforine e i granzimi, le prime formano dei pori nella membrana plasmatica e i secondi, entrando attraverso questi pori, inducono la cascata caspasica e quindi la morte della cellula per apoptosi. Cellule con alta espressione di MHC-I sono resistenti alla citotossicità mediata dalle cellule NK perché queste ultime posseggono sulla loro superficie una famiglia di recettori inibitori (KIRs) che, ingaggiati nel legame con il complesso MHC-I mediano una cascata di segnali che prevengono il rilascio dei granuli citotossici. Altri protagonisti dell’immunità innata: granulociti neutrofili eosinofili basofili monociti macrofagi Rappresentazione di una reazione immunitaria innata Immunità acquisita/adattativa Immunità acquisita/adattativa Il complesso maggiore di istocompatibilità (MHC-I e II) Gruppo di geni polimorfici costituito da 30 unità, localizzato sul cromosoma 6. I prodotti genici tipici del complesso MHC legano frammenti di antigeni ad una porzione di tale molecola, rendendoli visibili ai recettori dei linfociti T. MHC-I MHC-II su tutte le cellule nucleate solo su alcune cellule immunocompetenti: cellule dendritiche, APC, macrofagi, linfociti B Antigene + MHC-I = CD8+ = T8 (suppressor o citotossici) (virus e oncogeni) Antigene + MHC-II = CD4+ = Th (helper) (batteri e parassiti) Nell'uomo l'MHC prende il nome di Human Leukocyte Antigen (HLA). I protagonisti – 2 APC (Antigen Presenting Cell) E’ il “mediatore culturale” del sistema immunitario, ovvero la cellula che trasforma la complessità molecolare dell’antigene non-self nella semplicità di un messaggio comprensibile, fruibile dalle nostre difese, al fine di organizzare una risposta opportuna. Es. quando non capiamo bene una parola al telefono, chiediamo di farci lo “spelling”; l’APC fa analoga cosa, al fine di farsi ben comprendere. Classificazione dei linfociti T Esistono diversi tipi di linfociti T, caratterizzati dal diverso funzionamento e meccanismo d'azione: linfociti Thelper (Th / CD4+) = solo MHC di classe II. Si dividono a loro volta in Th1 o Th2 secondo il tipo di risposta, cellulo-mediata per i primi e umorale per i secondi (Ig = immunoglobilinica/anticorpale), Th3 (=Treg) e Th17 (difesa dai patogeni extracellulari, infiammazione e autoimmunità) linfociti Tregolatori (Treg / CD4+CD25+) = alcuni linfociti CD4+ (Th3) possono differenziarsi in linfociti Tregolatori, che esprimono CD25+. Sono essenzialmente coinvolti nello spegnimento della risposta immunitaria e nel mantenimento della tolleranza periferica, producono e liberano in soluzione grandi quantità di IL-10 e TGF-β1 (“off” dell’infiammazione) linfociti Tcitotossici (T8c / CD8+) = I linfociti Tcitotossici riconoscono ed inducono alla lisi le cellule infettate (uccidono la cellula “corrotta”, sono i cosiddetti T KILLER) Linfociti Tsuppressor (T8s / CD8+CD28-) I linfociti Tsuppressor svolgono specifica azione inibitoria nei confronti delle cellule T CD4+ (helper), rendendole irresponsive (anergiche), ovvero tollerigene. I protagonisti - 3 Linfociti T I linfociti T giocano un ruolo fondamentale nell’immunità cellulo-mediata acquisita. Si distinguono dagli altri linfociti, quali i linfociti B e le cellule Natural Killer per la presenza di uno specifico recettore presente sulla loro superficie chiamato recettore delle cellule T (T Cell Receptor, TCR). I linfociti T riescono a riconoscere un antigene solo se esso viene "presentato" (vedi: APC, Antigen Presenting Cell) sulla superficie di una cellula complessata con le proteine del complesso maggiore di istocompatibilità (MHC), e non quindi nella sua forma solubile. I linfociti T possiedono un sistema di recettori, TCR/CD4-CD8 (CD= Cluster of Differentiation), tramite i quali riescono a riconoscere il peptide antigenico, presente in un complesso associato alle proteine dell'MHC. I protagonisti - 3 Linfociti T I linfociti T entrano in gioco non solo in presenza di un antigene “non-self” (estraneo al ns organismo), ma anche in caso di frammenti proteici derivati dall’azione del proteosoma, ovvero molecole “self”. Posseggono sia una funzione effettrice capace di eliminare cellule tumorali, infette e organismi patogeni, sia una funzione regolatrice tramite la produzione di linfochine, molecole che sono alla base di fenomeni di cooperazione cellulare nella risposta immunitaria. Le cellule a funzione effettrice possiedono la molecola di riconoscimento CD8 (sono dette CD8+) e sono i linfociti Tcitotossici; le cellule con funzione regolatrice sono marcate dalla CD4 (dette CD4+) e sono i linfociti Thelper. I protagonisti - 3 Linfociti T - ATTIVAZIONE Le cellule APC (Antigen Presenting Cell – vedi in precedenza), presentano l'antigene ai linfociti Tnaïve (= vergini, che NON sono mai venuti a contatto prima con un antigene) e attivano quei cloni linfocitari che legano lo specifico MHC-peptide mediante uno specifico TCR (recettore per le cellule T). Il linfocita Tnaïve attivato inizia a produrre sia la citochina IL2 che il suo recettore IL-2R, in questo modo, per via autocrina, stimola se stessa a crescere e a dividersi determinando espansione clonale per lo specifico antigene presentato dalla APC. Se l'antigene è complessato con MHC (HLA) di classe I il linfocita attivato sarà CD8+ (T8) e l’agente infettante un virus o un oncogeno; se è invece complessato a MHC (HLA) di classe II il linfocita attivato sarà CD4+ (Th) e l’infettante un batterio o un parassita. I protagonisti - 4 Linfociti B Immunoglobulina Anticorpo I linfociti B sono cellule del sistema immunitario che giocano un ruolo primario nell'Immunità umorale acquisita. La principale funzione dei linfociti B è quella di produrre anticorpi contro uno specifico antigene; i linfociti B memoria trattengono l’informazione ricevuta dopo l’attivazione da contatto con un antigene. I linfociti B in seguito a stimolazione, sono capaci di proliferare e trasformarsi in cellule effettrici, le plasmacellule, queste ultime capaci di produrre anticorpi (IgA, IgD, IgE, IgG, IgM). Rappresentazione di un’immunità specifica Il referto Il pannello delle sottopopolazioni Il referto Il pannello delle sottopopolazioni Limite alto dell’intervallo di norma Intervallo di norma Limite basso dell’intervallo di norma Il pannello delle sottopopolazioni linfocitarie Da sinistra a destra: LEU = Leucociti totali (tutti i glob. bianchi) LYM = Linfociti totali (tutti i linfociti) T3 = Linfociti T3 (CD3+) = APC (Antigen Presenting Cell) T4 = Linfociti T4 (CD4+CD3+) = Riconoscono Ag presentati da MHC di II classe (batteri e parassiti) T8 = Linfociti T8 (CD8+CD3+) = Riconoscono Ag presentati da MHC di I classe (virus e oncogeni) (T4 e T8 valutano un 1° e 2° criterio di valutazione di soggettiva risposta immunitaria - adeguatezza) T4/T8 = rapporto T4/T8 Il pannello delle sottopopolazioni linfocitarie B = Linfociti B totali (CD19 +) = Prod. di anticorpi Ta = Linfociti T attivati (CD3+HLA-DR+) = esprimono i linfociti che entrano in contatto con un Antigene (self o non-self). Si suddividono in: linfociti T4a e linfociti T8a T4a = CD3+CD4+HLA-DR+ T8a = CD3+CD8+HLA-DR+ NK = Linfociti Natural Killer (CD3- CD56+) T8c = Linfociti T8citotossici (CD8+ CD57-) Il pannello delle sottopopolazioni linfocitarie T8s = Linfociti T8suppressor (CD8+CD57+) T8c/s = Rapporto T8citotossici/T8suppressor = questo rapporto costituisce un 3° criterio di valutazione di reattività soggettiva T4v = Thelper = T4 effettori (v sta per “veri”) = Attivano i macrofagi nelle risposte immunitarie cellulo-mediate - Stimolano la produzione di anticorpi da parte dei linfociti B nelle risposte immunitarie umorali Il pannello delle sottopopolazioni linfocitarie T4n = T4naïve (CD4+CD45RA+) = T4 “vergine” che non ha ancora incontrato un antigene T4v/n = rapporto T4v/T4n (T4effettori/T4naïve) = evidenzia la potenzialità del S.I. ad avviare una risposta adeguata T dipendente (4° criterio di valutazione della reattività soggettiva) Treg = Tregolatori (CD4+CD25+) essenzialmente coinvolti nel controllo della risposta immunitaria e nel man tenimento della tolleranza periferica, producono e liberano in soluzione grandi quantità di IL-10 e TGFβ1 (“off” dell’infiammazione) e inibiscono l’attivazione dei linfociti T e delle cellule dendritiche (APC) Il pannello delle sottopopolazioni linfocitarie LYM% % dei linfociti, dei T4 e dei T8 rispetto al totale dei LEUCOCITI ( LEU - prima T4% colonna a sx del pannello) T8% rsIL2 = recettore solubile dell’Interleuchina 2 = clinicamente l’aumento dei livelli serici di questa proteina rappresenta un indicatore di forte stimolazione antigenica (5° criterio di valutazione della reattività soggettiva) Ruolo della IL 2 IL2 è necessaria per la sopravvivenza e per la funzione dei Treg, che limitano le risposte immunitarie verso Ag self IL2 stimola sopravvivenza, proliferazione e differenziazione dei linfociti attivati dall’Ag IL2 induce proliferazione e differenziazione di cellule NK Ruolo della IL 2 Recettore solubile IL2 (rsIL2): 5° criterio di valutazione di reattività soggettiva Razionale dei 5 criteri di valutazione della reattività soggettiva 1. T4 2. T8 3. T8c/T8s 4. T4v/T4n 5. rsIL2 se tutti i criteri sono nella norma e almeno uno è al di sotto IPO-REATTIVITA’ idonei prodotti IMMUNITARIA se tutti i criteri sono nella norma e almeno uno è al di sopra IPER-REATTIVITA’ idonei prodotti IMMUNITARIA PANNELLO SOTTOPOPOLAZIONI LINFOCITARIE: I 5 CRITERI (PALLINO GIALLO) 1° e 2°criterio di valutazione dello stato immunitario Riguarda il valore percentile dei linfociti T4 e T8 Considerazioni relative al deficit di T4 Abbiamo visto come i T4 servano per l’avvio della risposta di difesa, fondamentali per il riconoscimento antigenico e l’attivazione di un’immunità consona al controllo dell’invasore: i T8 servono invece a ucciderlo. Analizzando il pannello precedente (HIV) possiamo dedurne: • valore molto SOTTO norma dei T4 (CD4+) e del rapporto T4/T8, poiché, invece, alle stelle i T8 (compenso) • rapporto T8c/s normale (no autoimmunità) • alle stelle il rsIL 2 (stimolazione T4, NK, Treg, compenso) Mesotelioma: terapia chirurgica e talcaggio …la chirurgia si avvale anche del talcaggio, tecnica questa che viene praticata in pleuroscopia, tramite il pleuroscopio si asporta il liquido presente e si introduce del talco che creando una reazione infiammatoria locale fa aderire i due foglietti pleurici impedendo il riformarsi del versamento che in modo significativo riduce il performance status del paziente. A questa tecnica deve seguire una radioterapia sulla breccia toracoscopia per limitare o evitare una potenziale inseminazione di cellule neoplastiche che provocano la formazione di noduli sottocutanei che complicherebbero il quadro. Considerazioni relative al deficit di T8 Generalmente sono i linfociti Tkiller (T8c) e riconoscono antigeni presentati da MHC di I classe (virus e oncogeni). In questo caso clinico (mesotelioma) possiamo dedurre che sono fortemente DEFICITARI (come anche i B, i T8c e i T8s), nonostante una conservata capacità di riconoscimento (nella norma i T4). Alta invece la produzione di rsIL 2 (stimolazione T4, NK – che risultano nella norma – , Treg), a significare il tentativo di compenso del S.I. per aumentare le difese di fronte all’aggressione della neoplasia, con particolare riguardo al controllo di crescita self - Treg. Significato dei Linfociti NK Le cellule NK (Natural Killer) agiscono nelle risposte immunitarie innate per uccidere cellule infettate da microbi e attivare fagociti mediante la secrezione di INFγ Si attivano nella risposta tumorale Significato dei Tregolatori (Treg) controllano l’ampiezza della risposta immunitaria e assicurano la tolleranza immunitaria inibiscono l’attivazione dei linfociti T (Ta) e delle cellule dendritiche (APC) Classificazione delle neoplasie (4 stadi, da 0/1 a 3/4 da meno grave a più grave) G = Grading = grado di differenziazione della neoplasia (da 1 = più differenziato – meno grave – a 4 = meno differenziato – più grave) T = Grandezza della lesione = da 1 (piccolo) a 4 (grande). Può essere “is”, ovvero “in situ” (delimitato, NON infiltrante la membrana basale del tessuto, a basso rischio di diffusione) es. TisN0M0 N = Stato dei linfonodi vicini al tumore (di cui fa parte il cosiddetto “sentinella”) = 0 se indenni, 3 se gravemente alterati M = Presenza di eventuali metastasi = 0 (assenza di metastasi), 1 (presenza di metastasi) x = parametro in attesa di valutazione – risposta diagnostica certa (TAC, RMN, scintigrafia ossea. etc) Es: G2T2N1Mx significa: neoplasia di medio-bassa differenziazione, di grandezza medio-piccola, con poche alterazioni dei linfonodi vicini, in attesa di referti comprovanti la presenza di metastasi. Facciamo alcune considerazioni… La paziente è affetta da Lichen planus, patologia autoimmune correlata ad un’alterata immunoregolazione mediata dai linfociti T citotossici (da cui il danno tissutale) L’attività delle cellule T8 è tenuta sotto controllo dai Treg (T regolatori) che sopprimono la risposta immunitaria e mantengono la tolleranza al self Nelle patologie autoimmuni è stata dimostrata una correlazione negativa tra i livelli di Treg e dei linfociti T8c In corso di processo infiammatorio, la risposta infiammatoria (↑ dei T8c) è correlata ad un notevole decremento dei meccanismi regolatori cellulo-mediati, rappresentati dai Treg. Al contrario, in "fase di guarigione" si osserva un aumento delle cellule Treg ed una diminuzione delle cellule T citotossiche. Immagini caratteristiche del pannello delle sottopolazioni Rapporto T8c/T8s Immagine a CATTEDRALE Immagine a PODIO Immagine a scala ASCENDENTE Immagine a scala DISCENDENTE Immagine a CATTEDRALE Rapporto T8c/T8s SIGNIFICATO dell’immagine a “cattedrale” Rapporto T8c/T8s Aggressione virale (sierologia) Confronto dei T8 citotossici e dei T8 suppressor Rivela la capacità di adattamento del S.I. nella risposta del soggetto all’aggressione del virus T8c T8sT8c/s Aggressione virale = Cattedrale – sistema immunitario con adeguata reattività T8citotossici in intervallo norma; T8suppressor sotto intervallo norma; rapporto T8citotossici/T8suppressor in intervallo norma verso i limiti superiori Significato immagine a PODIO Rapporto T8c/T8s Aggressione virale (sierologia) Nel rapporto T8citotossici e T8suppressor il valore maggiore (ben fuori norma dai limiti superiori dei T8s) rivela che il S.I. è inadeguato nei confronti dell’aggressore virale Aggressione virale = Podio Il rapporto T8citotossici e T8suppressor sotto la norma rivela che il S.I. è inadeguato nei confronti dell’aggressore virale T8c T8sT8c/s Interpretazione clinica delle immagini cattedrale e podio (T8c/T8s) Aggressione virale Aggressione virale CATTEDRALE PODIO Sistema immunitario soggettivo Sistema immunitario soggettivo ADEGUATO INADEGUATO Il CICLO LITICO e il CICLO LISOGENO sono i due modi in cui i virus sopravvivono utilizzando le cellule umane parassitate. Entrambi i cicli cominciano con l'iniezione dell'acido nucleico virale nella cellula ospite. Questa fase rappresenta un bivio tra i due possibili cicli. Nel CICLO LITICO il genoma virale prende il controllo della cellula ospite inducendola a sintetizzare nuovo acido nucleico virale e proteine che, una volta assemblate con il genoma, andranno a costituire nuovi virioni, i quali usciranno dalla cellula uccidendola in una fase detta lisi o verranno da essa secreti. Nel CICLO LISOGENO il genoma virale, invece, si inserisce nel DNA della cellula ospite, prendendo il nome di provirus e mantenendo molti dei suoi geni disattivati. Una volta che la cellula si duplica viene trasmesso anche il DNA virale alle cellule figlie formando così in un breve periodo una vasta colonia di genomi virali senza che avvenga la lisi. Il genoma del provirus reprime la maggior parte dei suoi geni, che vengono riattivati in caso di danni alla cellula ospite, dando il via ad un ciclo litico. Un esempio a tutti familiare è quello dell'Herpesvirus umano, i cui provirus vengono indotti da stress termici, psicologici o da radiazioni ultraviolette, dando origine alla cosiddetta febbre nascosta. Esempio: Epstein-Barr Virus Malattia acuta = mononucleosi infettiva (sierologia: positive IgM) Infezione cronica = mononucleosi cronica (sierologia: positive IgG) Infezione persistente = riattivazione virale (sierologia: positive IgG) Riattivazione virale Principali sintomi collegati a una sospetta riattivazione virale quadro di astenia fisica prolungata febbricola cefalea eruzioni cutanee aftosi polimialgie e poliartralgie parestesie disturbi motori alterazioni dell’umore (ansia, depressione, stati psicotici maggiori) Il laboratorio e le sierologie specifiche vanno ricercati i titoli anticorpali IgG (in dosaggio quantitativo). se questi superano il valore massimo (limite superiore di norma) di 5 volte, è possibile parlare di riattivazione virale Principali titoli anticorpali da ricercare anticorpi anti-EBNA (ac. nucleici EB) anticorpi anti-EA (early antigen = giovani) anticorpi anti-VCA IgG (capside virale) anticorpi anti-CMV IgG anticorpi anti-Herpes 1 e 2 IgG anticorpi anti-Varicella/Zona (Zoster) IgG ATTENZIONE! numerose patologie cronico-degenerative (autoimmuni, oncologiche, neurologiche) possono essere correlate ad uno stato di riattivazione virale. su questo argomento esiste una ricca documentazione bibliografica in letteratura ma questa correlazione deve solo far supporre che il virus partecipi e/o alimenti uno stato di malattia. Non ne rappresenta la sua patogenesi! Si ringrazia il Dr. Cesare Santi, responsabile europeo per la MIT, per la gentile concessione di molte immagini di questa relazione Dove eseguire gli esami (pannello sottopopol. e sierologia) http://www.cam-monza.com Elenco sedi periferiche CAM http://www.cammonza.com/pagine/pagina.aspx?ID=Dovesiamo001&L=IT Grazie dell’attenzione!