P74 UN RARO CASO DI ORIGINE ANOMALA DELLA CORONARIA SINISTRA DALL’ ARTERIA POLMONARE: ISCHEMIA MIOCARDICA ED ATTIVITÀ SPORTIVA Francesco Maria Lauri1, Elisa Salustri1, Cosimo Commisso2, Chiara Lanzillo2, Leonardo Calò2, Silvio Romano1, Maria Penco1 1 Scuola di Specializzazione in Cardiologia, Università di L’Aquila, L’ Aquila 2 UOC Cardiologia, Policlinico Casilino, Roma Introduzione: L’origine anomala delle coronarie è un reperto di frequente riscontro nella popolazione generale (5.64%) e nella maggioranza dei casi (85%) rappresenta una variante benigna dell’anatomia coronarica. Raramente essa può essere causa di manifestazioni cliniche che vanno dal dolore toracico alla morte cardiaca improvvisa. Caso clinico: Ragazza di 14 anni atleta agonista (pallavolo) con normale sviluppo psico-fisico, priva di fattori di rischio cardiovascolare e di precedenti anamnestici di rilievo; anamnesi familiare negativa per morte cardiaca improvvisa. Asintomatica per angor, dispnea, cardiopalmo, in assenza di episodi sincopali e presincopali. Precedenti visite medico-sportive riferite nella norma con regolare rilascio dell’idoneità sportiva agonistica. Giunge alla nostra osservazione per essere sottoposta ad ulteriori accertamenti in merito al riscontro in corso di visita medico-sportiva di tachicardia sinusale inappropriata con anomalie diffuse della ripolarizzazione ventricolare all’elettrocardiogramma. All’ECG Holter evidenza di extrasistolia ventricolare frequente isolata, monomorfa e talora complessa con un episodio di tachicardia ventricolare non sostenuta di 8 battiti. Il test ergometrico eseguito al cicloergometro ha evidenziato comparsa di sottoslivellamento orizzontale di 2 mm in V2-V6 in assenza di sintomi al carico di 50 W con associata extrasistolia ventricolare isolata all’acme. L’ecocardiogramma ha evidenziato un ventricolo sinistro di normali dimensioni e spessori parietali con normale funzione sistolica globale ed apparati valvolari di normale morfologia. L’emergenza della coronaria di destra è risultata correttamente campionabile a livello della cuspide coronarica di destra mentre l’ostio della coronaria sinistra non è risultato individuabile. Al color-Doppler è stato riscontrato un flusso turbolento (aliasing) in corrispondenza del tronco dell’arteria polmonare. La paziente è stata sottoposta in primo luogo ad una RMN con mdc che ha confermato i normali volumi di entrambi i ventricoli in assenza di potenziamenti del miocardio patologici dopo la somministrazione di mdc e ha evidenziato la mancata origine del tronco comune dalla cuspide sinistra. Infine si procedeva all’esecuzione di una Angio-TC coronarica con evidenza di origine anomala della coronaria sinistra dalla parete inferiore del tronco polmonare. In considerazione del quadro clinico-strumentale la paziente è stata sottoposta ad intervento correttivo di reimpianto del tronco comune. Conclusioni: L’origine anomala della coronaria sinistra dal tronco dell’arteria polmonare è una rara forma di anomalia congenita delle coronarie potenzialmente fatale, compatibile con la vita intrauterina, che tuttavia fin dai primi mesi di vita può manifestarsi con sintomi di ischemia miocardica e/o insufficienza mitralica per ischemia dei muscoli papillari. Se non corretta, la mortalità dovuta a questa condizione morbosa è pari all’80% nel primo anno di vita. Può essere quindi considerata una rarità il riscontro in età giovane-adulta in sportiva agonista. Ad oggi l’intervento chirurgico correttivo di reimpianto della coronaria sinistra in aorta rappresenta l’unica strategia terapeutica in grado di ridurre la mortalità e morbilità di questa patologia.