PROSPETTOGRAFO DI ORATIO TRIGINI DE’ MARIJ. (Fonte: “Le due regole della Prospettiva Pratica di M° Jacomo Barozzi da Vignola”, 1583) Conviene ancora affidarsi alla spiegazione del Danti, e alla sua rudimentale (ma efficace) raffigurazione dello strumento. “Se non fosse che nel seguente sportello occorre molta esperienza, lo riterrei anch’esso eccellentissimo: esso mi fu mostrato da M. Oratio Trigini de’ Marij, che come uomo di bellissimo ingegno, che si è sempre dilettato di queste nobilissime professioni, oltre a molti altri strumenti ha ritrovato anche questo, il quale si fabbrica doppio, come qui si vede nella figura AEFC, dove BF sostituisce lo sportello da chiudere. Si costruisce poi un regolo GH che li attraversi entrambi, e lo si divide in parti dalla banda GL e in altrettante dalla banda LH: adattandolo in L in modo tale che possa scorrere su e giù facendo sempre angoli retti con la linea BD. Si tiri poi il filo IK, e si alzi o s’abbassi il regolo fino a produrre intersezione col filo (in una posizione allineata con l’oculare e con un punto dell’oggetto preso di mira). Si noti in quale graduazione del regolo (parte GL) si trova l’incrocio, e si ritrovi la medesima graduazione nella parte LH, ricopiandola poi con un segno sulla carta che è attaccata al quadro BF. La stessa tecnica si seguirà nel rilevare tutti gli altri punti della cosa che vogliamo porre in Prospettiva, osservando quanto alle distanze e al resto le medesime condizioni elencate per il primo sportello (quello di Alberto). Si potrà anche operare con il traguardo, senza filo: come si è fatto con gli altri due sportelli (illustrati in precedenza). Per operare con questo strumento (come ho osservato all’inizio) occorre esperienza: ciò dipende dal fatto che quando il filo tocca il regolo GL, non cadrà sempre precisamente su una delle divisioni, ma alle volte cascherà nello spazio tra una divisione e l’altra, e nel ritrovare il medesimo punto nell’altra parte LH del regolo occorrerà molta pratica: non ci potrà essere quella medesima sicurezza che c’è nel valutare l’incrocio dei fili o dei regoli negli altri sportelli….”