Experential Marketing Prof Alberto Piglia 23.11.2015 Alcuni esempi di marketing non convenzionale Experiential Marketing Viral Marketing Tribal Marketing Sustainability Marketing L’importanza delle esperienze Le attività di consumo sono un elemento centrale della nostra vita. Sia per lavorare (studiare) che nel tempo libero viviamo una serie di diverse di esperienze. Quindi il consumo è sempre più caratterizzato da aspetti edonistici, di ricerca del piacere e della gratificazione Il consumatore di oggi preferisce vivere esperienza di consumo anziché acquistare meri servizi e prodotti. Inoltre il consumo diventa sempre di più un fatto sociale: momenti, valori, significati condivisi con altri, amici familiari o persone che hanno la nostra stessa passione Quindi non si tratta più di fare acquisti ma vivere esperienze di consumo, alle quali le persone scelgono di partecipare e di conservarne il ricordo collegandolo ad un marchio o ad un prodotto sulla base delle proprie esigenze ma non solo. Le esperienze non sono solo nell’ambito del divertimento Possono riguardare diversi prodotti Our mission, passion and obsession is to delight all those who cherish the quality of life, through our search for the best coffee nature can provide, enhanced by the bestavailable technologies and by our search for beauty in everything we do. Il packaging è un’esperienza di consumo L’arte si associa al brand: Unire al piacere sensoriale del caffè quello estetico dell’arte L’esperienza viene infine trasportate nel punto vendita con una forte attenzione agli stimoli sensoriali Sampling Strategy Creare fiducia Adventurous events Brand Club Culture Sport Strategy Differe nziare Identifi care Si tratta di mixare i diversi benefici che l’azienda può offrire Benefici Funzionali: quelli correlati alla tipica funzione d’uso del prodotto Benefici Simbolici che sono connessi alla capacità del prodotto di trasferire su chi li acquista o li consuma i suoi valori riconosciuti nel contesto sociale di riferimento Benefici esperienziali, ossia quelli relativi alle emozioni ed all’apprendimento per chi acquista o consuma un prodotto Il mix dei tre tipi di benefici dipende dalle categorie merceologiche, ma è una scelta dell’azienda e di come si vuole rivolgere ai propri clienti e dipende dalle vari fasi del customer journey L’esperienza dal punto di vista della domanda e dell’offerta PRE-ACQUISTO A livello di cliente A livello Aziendale ACQUISTO UTILIZZO RI-ACQUISTO L’esperienza di eccitazione iniziale: consiste nel ricercare, pianificare, valutare economicamente, e anche immaginare l’esperienzali L’esperienza d’acquisto, che comprende la scelta, il pagamento, il confezionamento, l’incontro con il personale del punto di vendita e con il luogo L’esperienza propriamente detta che include le sensazioni che da l’esperienza L’esperienza di ricordo che si fa attraverso la condivisione con gli altri delle immagini, dei racconti per portare al riutilizzo Brand Image Politiche di comunicazione Scelte dei canali Brand Image Ambiente di acquisto Category Management Display Atmosfera Interazione con il personale Stimoli sensoriali Brand Image Prodotto/Servizio Servizi Accessori Packaging Brand Image Merchandising Tangibilizzazione dell’esperienza per veicolare il ricordo Le leve che ha l’azienda LE CARATTERISTICHE DEL BRAND – Le componenti edonistiche del prodotto. Se ha il vantaggio di offrire musica, arte, luoghi ha prodotti che lavorano sulle componenti emotive. Altrimenti devi trovarle – La comunicazione: e’ una leva fondamentale per trasformare anche prodotto (non esperienziali) in prodotti esperienziali associando al prodotto attributi di immagine LE CARATTERISTICHE DEL CONTESTO – L’ambiente fisico. Disegnare l’ambiente fisico in modo tale da poter far partecipare il cliente ad un’esperienza dandogli piacere ed eccitazione (modello PLEASURE piacere nell’ambiente, ABBUNDANCE di merce DOMINANCE – certezza di trovare) – La dimensione sociale: Riuscire a legare il tuo prodotto o servizio ad attributi sociali permette di far vivere esperienze. Pensate al mondo del lusso, ma anche al mondo delle comunità legate a passioni (sportive, ludiche etc) LE CARATTERISTICHE E LA CONOSCENZA DELL’INDIVIDUO – Le motivazioni, gli stati mentali e le emozioni che guidano le scelte dei consumatori. Le emozioni: Definizione – L’emozione è una intensa reazione affettiva di breve durata, che si manifesta all’improvviso, determinata da uno stimolo ambientale. Comporta degli stati affettivi vissuti soggettivamente, delle reazioni fisiologiche, viscerali, espressive e fisiologiche. LE EMOZIONI UNIVERSALI SONO l’espressione di felicità, paura, sorpresa, rabbia, tristezza e disgusto-disprezzo è universale, uguale in tutte le popolazioni. Secondo C. Izard sono emozioni semplici interesse, dolore, disgusto, tristezza, collera, sorpresa, paura, gioia (alcuni autori aggiungono anche sconforto e vergogna). Sentimenti e passioni I sentimenti sono delle reazioni affettive meno intense delle emozioni, ma più durature. – La passione è una emozione particolarmente intensa e duratura. 10 Emozioni e ambiente – Le emozioni svolgono un ruolo molto importante nel processo di adattamento dell’individuo all’ambiente. – Non sono gli eventi in sé a determinare le emozioni, ma il rapporto che tali eventi hanno con gli scopi perseguiti dalle persone. LE EMOZIONI SONO ATTIVTE DAI NOSTRI SENSI Come valorizzare i sensi: la vista Gli stimoli visivi sono da sempre le leve manageriali molto importanti nel marketing. Si può lavorare in termini di colori, forme e di materiali. La vista: Il packaging è storytelling L’esperienza nel punto vendita: la regola delle 4 A Assortimento: Bisogna dare al consumatore la possibilità di scelta ma bisogna pure aiutarlo nella scelta senza confonderlo Abbondanza: avere molti prodotti significa che c’è movimento di prodotti, essi sono freschi e nuovi Allestimento: Il prodotto deve essere messo in scena come un protagonista di un film Avvicinamento: Bisogna poter toccare, provare annusare il prodotto Come valorizzare i sensi: L’udito Lo studio dei nuovi prodotti (o anche dei brand) ormai include anche lo studio della sonorità legate ad essa. L’utilizzo delle sonorità è ancora più vero nei punti vendita. Aumentare il volume diminuisce il tempo trascorso, ma non gli acquisti, aumentare il ritmo aumenta il flusso nel punto di vendita, Riconoscete questi suono Come valorizzare l’olfatto l Marketing Olfattivo è una speciale branca del marketing sensoriale che studia e utilizza l’enorme potenziale dei profumi come mezzo di comunicazione, emozione e ricordo. Il Marketing Olfattivo si basa sull’impiego di particolari fragranze studiate con l’obiettivo di alimentare diverse emozioni nelle persone, agendo positivamente sul morale dei pazienti, sul comportamento d’acquisto dei clienti aumentando il loro tempo di permanenza e imprimendo il ricordo di un’esperienza piacevoli (Bloomingdale -Borotalco nei reparti bimbi, cocco nella zona mare caffè nella zona cucina-coin) e attirando nei punti di vendita. Si usano pure sui posti di lavoro (lavanda per i calcoli, menta concentrazione) Flagranza Effetti emotivi Impieghi Mughetto Rende felici, stimola In contesti giocosi musei cinema Abete Rilassa, diminuisce emozioni negative In momenti critici del CJ (file). Heathrow airport Tuberosa Rilassa, aumenta sensualità In ristoranti romantici Osmanto Rende felici, riduce depressione In contesti difficili quali ospedali Vaniglia Riduce stress ed ansia In contesti misti dove si devono gestire diverse. Negozi Sony Tratto da ad uso e consumo di Michela Addis ed elaborato da Olfactory Research fund L’uso del tatto e del gusto I negozi REI organizzano demo dei prodotti, organizzano escursioni in zona vicine, hanno pareti per climbers da 20 metri, stanze dove provare I prodotti Gorotex Appiani Light. Toccare per credere Luxottica e cioccolata. Luxottica organizza un Tour sui retailer amerciano e offer fontane e prodtti a base di cioccolata per dare un ricordo positivo Per approfondimenti si consiglia il libro «Ad uso e consumo di Michela Addis» da cui parte di questo materiale è stato tratto Il “Tribal Marketing” Il marketing tribale (in inglese tribal marketing) è una strategia del marketing mirante a creare una comunità collegata al prodotto o servizio che si intende promuovere. Analizzando come l'antropologia le tribù postmoderne il marketing tribale crea e fortifica il sentimento comunitario dei consumatori, attraverso prodotti e strategia appositamente studiate per catalizzare la formazione delle comunità e supportarne lo sviluppo, l'auto-riconoscimento e l'auto-sostentamento. Definizione Neo Tribu e “Tribal Marketing” DEFINIZIONE Secondo Bernard Cova, con il tribal marketing non si intende creare un vincolo personale con il consumatore, piuttosto, si cerca di “mantenere il legame fra i clienti stessi, aiutandoli a condividere le loro passioni grazie […] a un prodotto o un servizio che abbia valore di legame”. CONCETTI CHIAVE La neo-tribù è Un insieme di individui non necessariamente omogeneo (in termini di caratteristiche sociali obiettive), ma interrelati da un’unica soggettività, affettività o etica, e capaci di svolgere azioni micro-sociali vissute intensamente benché effimere, il tutto in un modo fortemente ritualizzato L’appartenenza ad una tribù è il risultato di un’esperienza comune della realtà Secondo il marketing tribale le persone non cercano solo prodotti che li aiutano a soddisfare bisogni, ma cercano prodotti che li aiutano a connettersi con altri. Il ruolo del marketing tribale è di FACILITARE queste connessioni capendo le passioni e gli elementi che uniscono i membri della tribàù tra loro ed al loro brand.. Elementi chiave del “Tribal Marketing” Secondo il marketing tribale le persone non cercano solo prodotti che li aiutano a soddisfare bisogni, ma cercano prodotti che li aiutano a connettersi con altri. Il ruolo del marketing tribale è di FACILITARE queste connessioni capendo le passioni e gli elementi che uniscono i membri della tribù tra loro ed al loro brand. Il marketing tribale deve FACILITARE esperienze Il marketing tribale deve FACILITARE la creazione di luoghi dove possano crearsi condivisioni. INTERNET: ha consentito la formazione di un nuovo spazio, intimo, localizzato, ristretto, in accordo con il desiderio di comunità: quello delle neotribù Le tribù virtuali di consumatori non sono composte solo di malati di informatica o di motociclette, ma anche di pensionati, casalinghe, persone in carriera La tribù fondata sulla passione per un prodotto/servizio può diventare una comunità che sostiene emotivamente i suoi membri Tutte le informazioni fornite dalla comunità rappresentano una risorsa per l’azienda che sa coglierle e comprenderle Come identificare una tribù La prima cosa da fare è quella di individuare i raggruppamenti tribali. Una tribù non è mai un oggetto chiuso, ma un sistema aperto. E’ necessaria un’attenta ED UMILE osservazione della tribù. Una ricerca di tipo documentario su giornali, riviste, libri, chat list, forum e newsgroup su Internet, dedicati all’universo della tribù prescelta Interviste semi-guidate o non guidate ai membri della tribù, soli o in gruppo nei luoghi tribali L’osservazione partecipativa o non partecipativa di alcuni spazi in cui la tribù si raduna, con particolare attenzione ai dettagli dei suoi riti Cosa fare con una tribù (1/2) OFFRIRE LEGAMI PIÙ CHE MERCI Quale apporto può dare la nostra azienda alla costruzione, allo sviluppo e al consolidamento dei legami tribali all’interno di un gruppo di consumatori? Come posso favorire il rituale della tribù I cinque supporti di un rituale: 1. Le cose (oggetti di culto – moto, tavola da surf) 2. Gli abiti (costumi rituali – denim scarpe, attrezzature) 3. Gli spazi (i luoghi del culto o della memoria) 4. Le parole (formule magiche, gesti, ) 5. Le immagini (idoli e icone) Cosa fare con una tribù (2/2) Mettere in comune le competenze della tribù. Nelle tribù di consumatori fanatici, lo scambio di competenze è al massimo. Tali gruppi di appassionati hanno un potere di convinzione che può essere sfruttato, ma è necessaria molta cautela: non bisogna strumentalizzarli o manipolarli, è necessario agire insieme con loro. Dare anticipazioni, far provare, chiedere suggerimenti, far vivere esperienze uniche di contatto con l’azienda. I membri della tribù hanno di solito notevole competenza e sono contenti di metterla in gioco Il caso DUCATI: L’azienda ha vissuto un processo di rilancio e riposizionamento del marchio, basato sulla consapevolezza che le moto Ducati rappresentano per molti appassionati dei veri e propri “oggetti di culto” dal 1996 (acquisto da parte di Minoli Texas Pacific Group) Creare il senso di appartenenza è diventata la linea guida di tutti i processi aziendali e di tutte le attività di marketing. Viene nominato il tribe director non il marketing manager: La compagnia facilita eventi Ducati Weekends and the World Ducati Week. Aiuta I “ducatisti” a incontrarsi ed a creare esperienze. I ducatisti hanno identificato I totem di ducati • I cilindri a L • I tubi di scappamento • Il rumore del motore the engine's roar (patented) • the Desmodromic drive (a Ducati exclusive) In tal senso la funzione di marketing è stata integralmente sostituita dalla funzione “community” e il concetto di tribù è stato progressivamente introdotto in azienda per indicare non tanto il generico mondo dei possessori di moto Ducati, bensì una comunità di individualità differenti con ruoli diversi nella società, che si riconoscono tuttavia nel totem, inteso come oggetto di una passione condivisa che unifica il Salomon - Snowboard Salomon - roller Appendix SUM | Le emozioni Emozioni complesse Le emozioni complesse derivano dalla composizione delle emozioni primarie. – Ottimismo – Amore da aspettativa e gioia. da gioia e accettazione. – Sottomissione – Spavento da accettazione e paura. da paura e sorpresa. – Delusione – Rimorso da sorpresa e tristezza. da tristezza e disgusto. – Disprezzo – Aggressività da collera e disgusto. da collera e aspettativa. SUM | Le emozioni Emozioni complesse 29/11/2016 36 Prof. Gianni Ferrarese