DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO INDICE INTRODUZIONE SEZIONE DOCUMENTI NORMATIVI MODELLO PDP SITOGRAFIA DSA ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA COSA DICE ACCOGLIENZA ALUNNI DSA 50 INTRODUZIONE La Dislessia La Dislessia è un Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA),con questo termine ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche ed in particolare a: DISLESSIA, DISORTOGRAFIA, DISGRAFIA E DISCALCULIA. La principale caratteristica di questa categoria è la sua specificità, ovvero il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo) lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Ciò significa che per avere una diagnosi di dislessia, il bambino NON deve presentare: deficit intellettivi, problemi ambientali o psicologici, deficit sensoriali o neurologici. Tale disturbo è determinato da un'alterazione neurobiologica che caratterizza i DSA (disfunzione nel funzionamento di alcuni gruppi di cellule deputate al riconoscimento delle lettere-parole e il loro significato). La dislessia è una difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente. Leggere e scrivere sono considerati atti così semplici e automatici che risulta difficile comprendere la fatica di un bambino dislessico. Purtroppo in Italia la dislessia è poco conosciuta, benché si calcoli che riguardi il 3-4% della popolazione scolastica (fascia della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado). Il bambino dislessico può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacità e le sue energie, poiché non può farlo in maniera automatica e perciò si stanca rapidamente, commette errori, rimane indietro, non impara. La dislessia si presenta generalmente associata ad altri disturbi (comorbidità); ciò determina la marcata eterogeneità dei profili e l'espressività con cui i DSA si manifestano, comporta significative ricadute sulle indagini diagnostiche. La difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura: disortografia (cioè una difficoltà di tipo ortografico, nel 60% dei casi) e disgrafia (difficoltà nel movimento fino-motorio della scrittura, nel 43% dei casi),o nel calcolo (44% dei casi) . Tuttavia questi bambini sono intelligenti e,di solito,vivaci e creativi. 51 SEZIONE DOCUMENTI NORMATIVI Gli ultimi interventi normativi La legge 8 ottobre 2010, n. 170, Riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Per la peculiarità dei Disturbi Specifici di Apprendimento, la Legge apre, in via generale, un ulteriore canale di tutela del diritto allo studio, rivolto specificamente agli alunni con DSA, diverso da quello previsto dalla legge 104/1992. Infatti, il tipo di intervento per l'esercizio del diritto allo studio previsto dalla Legge si focalizza sulla didattica individualizzata e personalizzata, sugli strumenti compensativi, sulle misure dispensative e su adeguate forme di verifica e valutazione. Decreto MIUR N. 5669 del 12 luglio 2011- 08- 20 Individua, ai sensi dell'art. 7, comma 2, della Legge 170/2010, le modalità di formazione dei docenti e dei dirigenti scolastici, le misure educative e didattiche di supporto utili a sostenere il corretto processo di insegnamento/apprendimento fin dalla scuola dell'infanzia, nonché le forme di verifica e di valutazione per garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento (di seguito "DSA"), delle scuole di ogni ordine e grado del sistema nazionale di istruzione e nelle università. LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento allegate al decreto ministeriale 12 luglio 2011. Le Linee guida presentano alcune indicazioni, elaborate sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche, per realizzare interventi didattici individualizzati e personalizzati, nonché per utilizzare gli strumenti compensativi e per applicare le misure dispensative. Esse indicano il livello essenziale delle prestazioni richieste alle istituzioni scolastiche e agli atenei per garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA. Il documento presenta la descrizione dei Disturbi Specifici di Apprendimento, amplia alcuni concetti pedagogico - didattici ad essi connessi e illustra le modalità di valutazione per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA nelle istituzioni scolastiche e negli atenei. Un capitolo è poi dedicato ai compiti e ai ruoli assunti dai diversi soggetti coinvolti nel processo di inclusione degli alunni e degli studenti con DSA: uffici scolastici regionali, istituzioni scolastiche (dirigenti, docenti, alunni e studenti), famiglie, atenei. L'ultimo, è dedicato alla formazione. 52 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) Il nostro istituto ha scelto il seguente modello per la stesura del Piano Didattico Personalizzato: Scuola secondaria di primo grado “ Alessandro Volta” PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA ISTITUZIONE SCOLASTICA: …………………………………………… ANNO SCOLASTICO: ……………………………………………… ALUNNO: …………………………………………………. 1. Dati generali Nome e cognome Data di nascita Classe Insegnante coordinatore della classe Diagnosi medico-specialistica Interventi pregressi contemporanei al scolastico Scolarizzazione pregressa redatta in data… da… presso… aggiornata in data… Da presso… e/o effettuati da… percorso presso… periodo e frequenza….. modalità…. Documentazione relativa alla scolarizzazione e alla didattica nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria Rapporti scuola-famiglia 53 2. FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO Elementi desunti dalla Diagnosi Elementi desunti dall’osservazione in classe Elementi desunti dalla Diagnosi Elementi desunti dall’osservazione in classe Elementi desunti dalla Diagnosi Elementi desunti dall’osservazione in classe Lettura Velocità Correttezza Comprensione Scrittura Grafia Tipologia di errori Produzione Calcolo Mentale Per iscritto Eventuali disturbi nell'area motorio-prassica: Altro Ulteriori disturbi associati: Bilinguismo o italiano L2: Livello di autonomia: 54 3. DIDATTICA PERSONALIZZATA Strategie e metodi di insegnamento: Discipline linguistico-espressive Discipline logico-matematiche Discipline storico-geografico-sociali Altre Misure dispensative/strumenti compensativi/tempi aggiuntivi: Discipline linguistico-espressive Discipline logico-matematiche Discipline storico-geografico-sociali Altre Strategie e strumenti utilizzati dall'alunno nello studio: Discipline linguistico-espressive Discipline logico-matematiche Discipline storico-geografico-sociali Altre 55 4. VALUTAZIONE (anche per esami conclusivi dei cicli) L'alunno nella valutazione delle diverse discipline si avvarrà di: Disciplina Misure dispensative Strumenti compensativi Tempi aggiuntivi Italiano Matematica Lingue straniere …. …. …. …. …. …. …. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce Utilizzare schemi e mappe concettuali Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini) Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi” Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari Promuovere l’apprendimento collaborativo MISURE DISPENSATIVE All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a seconda della disciplina e del caso: la lettura ad alta voce la scrittura sotto dettatura prendere appunti copiare dalla lavagna il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti la quantità eccessiva dei compiti a casa 56 l’effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati lo studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico STRUMENTI COMPENSATIVI Altresì l’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte automatica della consegna, permettono all’alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza. A seconda della disciplina e del caso, possono essere: formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento tabella delle misure e delle formule geometriche computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico; stampante e scanner calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali) software didattici specifici Computer con sintesi vocale vocabolario multimediale STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO strategie utilizzate (sottolinea, identifica parole–chiave, costruisce schemi, tabelle o diagrammi) modalità di affrontare il testo scritto (computer, schemi, correttore ortografico) modalità di svolgimento del compito assegnato (è autonomo, necessita di azioni di supporto) riscrittura di testi con modalità grafica diversa usa strategie per ricordare (uso immagini, colori, riquadrature) STRUMENTI UTILIZZATI DALL’ALUNNO NELLO STUDIO strumenti informatici (libro digitale, programmi per realizzare grafici) fotocopie adattate utilizzo del PC per scrivere registrazioni testi con immagini software didattici altro 1 VALUTAZIONE (ANCHE PER ESAMI CONCLUSIVI DEI CICLI) 1 Cfr. D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 - Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 - art. 10. Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA) 1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologicodidattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. 57 Programmare e concordare con l’alunno le verifiche Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera) Valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze di analisi, sintesi e collegamento piuttosto che alla correttezza formale Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe concettuali, mappe cognitive) Introdurre prove informatizzate Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove Pianificare prove di valutazione formativa SITOGRAFIA DSA SITOGRAFIA www.dislessiainrete.org www.dislessiapassodopopasso.blogspot.co m www.aiditalia.org www.erickson.it www.anastasis.it www.campusdislessia.it www.dislessia-genitori.org ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA COSA DICE http://www.aiditalia.org/it/cosa_e_la_dislessia.html La dislessia: come si manifesta Come si riconosce Quando si fa la diagnosi Come si affronta Cosa fare dopo la diagnosi Cosa devono fare i genitori Cosa devono fare gli insegnanti Dislessici adulti Software 2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. 58 http://www.aiditalia.org/it/dislessia_vademecum_disturbi_specifici_di_apprendimento_1.html Un utile strumento che AID ha elaborato per venire incontro alle necessità soprattutto delle famiglie ACCOGLIENZA ALUNNI DSA All’interno del nostro Progetto Educativo d’Istituto, fondato sulla valorizzazione della persona e del suo potenziale socio- cognitivo, finalizzato al superamento di ogni forma di disagio, un’attenzione particolare viene rivolta agli alunni che presentano i Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Tale termine comprende un gruppo eterogeneo di problematiche che vanno dalla difficoltà nell’acquisizione e nell’uso di abilità di comprensione del linguaggio orale, lettura, scrittura, calcolo, organizzazione dello spazio, in una situazione in cui, nella maggior parte dei casi,, il livello scolastico e le capacità sensoriali sono adeguati all’età, Le statistiche dicono che in Italia il 3%- 5% della popolazione scolastica nella fascia dell’obbligo presenta i disturbi dell’apprendimento. I dettami Costituzionali, volti a garantire la piena partecipazione di ogni alunno alle proposte formative proposte dalla scuola, trova piena attuazione nella normativa vigente per la tutela degli alunni con DSA. I principi che il nostro Istituto mette in atto per garantire la normativa prevista si fondano su: - applicazione della normativa vigente relativa ai DSA, - conoscenza dei bisogni educativi degli alunni, - predisposizione di percorsi mirati, - attivazione di una fattiva rete di supporto con la famiglia e gli operatori professionali che seguono il bambino e l’AID - condivisione dei percorsi formativi personalizzati, - messa a punto di verifiche con l’ausilio di strumenti come previsto dalla legge. Come emerge nel RAV, la scuola cura l’ inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali, valorizza le differenze culturali, adegua l’insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo. L’inclusione viene garantita ad ogni persona. La didattica personalizzata, in presenza di alunni con bisogni educativi differenziati, favorisce l’accrescimento dei punti di forza di ciascun alunno e consente percorsi alternativi in vista di traguardi di sviluppo personali. Nelle attività di inclusione sono attivamente coinvolti diversi soggetti (docenti curricolari, di sostegno, famiglie, tutor, enti locali, associazioni) compreso il gruppo dei pari. 1. Individuazione dei casi sospetti di DSA 2. Alunni già certificati dal Servizio sanitario nazionale, che comunicano alla scuola la diagnosi di DSA all'atto dell'iscrizione 3. Alunni che comunicano la diagnosi di DSA dopo l’inizio dell’anno scolastico 4.Esami di Stato: adempimenti per gli alunni affetti da DSA 59 1. INDIVIDUAZIONE DEI CASI SOSPETTI DI DSA - Individuazione degli alunni con difficoltà di apprendimento e svolgimento di attività di recupero didattico mirato (L. 170/2010, art. 3, comma 2); - In caso di difficoltà persistenti, nonostante l’attività di recupero didattico mirato, comunicazione alla famiglia dell’esito degli interventi e segnalazione dell’opportunità che la famiglia richieda una diagnosi specialistica al Servizio sanitario nazionale; - Iter diagnostico presso le strutture del Servizio sanitario nazionale; - Comunicazione alla scuola da parte della famiglia dell’esito degli esami specialistici. ALUNNI GIÀ CERTIFICATI DAL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE, CHE COMUNICANO ALLA SCUOLA LA DIAGNOSI DI DSA ALL'ATTO DELL'ISCRIZIONE 5) La famiglia comunica alla scuola la diagnosi di DSA all’atto di iscrizione; 6) Entro il mese di settembre e comunque prima dei consigli di classe del mese di Ottobre: colloquio con la famiglia da parte del coordinatore di classe (o di altro insegnante di classe designato) e condivisione con la famiglia dell'iter procedurale (se possibile, contatto con gli operatori dei servizi sanitari che seguono l’alunno: psicologo, logopedista o altro specialista); - Primo Consiglio di classe: presentazione della situazione dell’alunno a tutti i docenti componenti il consiglio; determinazione del Piano Didattico Personalizzato (PDP), in base alla L. 170/2010 art. 5; - dopo un periodo di osservazione e non oltre tre mesi dall’avvio dell’anno scolastico: redazione del PDP da parte del Consiglio di classe, in raccordo con la famiglia; sottoscrizione del PDP da parte dei docenti del Consiglio di classe e della famiglia; registrazione a protocollo; deposito agli atti riservati dell'Istituto scolastico; - Monitoraggio dell’andamento didattico dell’alunno e dell’efficacia dei provvedimenti previsti dal PDP (L. 170/2010 art. 5, comma 3) in tutti i consigli di classe stabiliti per l'anno scolastico; individuazione e redazione di eventuali modifiche in itinere del PDP; - Maggio: comunicazione alle famiglie della possibilità di effettuare la richiesta dei libri di testo in formato digitale per il successivo anno scolastico, attraverso l’AID. 3. ALUNNI CHE COMUNICANO LA DIAGNOSI DI DSA DOPO L’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO - La famiglia comunica alla scuola la diagnosi di DSA. - Entro 15 gg. dalla comunicazione alla scuola: colloquio con la famiglia da parte del coordinatore di classe (o di altro insegnante di classe designato) e condivisione con la famiglia dell'iter procedurale (se possibile, contatto con gli operatori dei servizi sanitari che seguono l’alunno psicologo, logopedista o altro specialista); - Nel primo Consiglio di classe utile: presentazione della situazione dell’alunno a tutti i docenti componenti il consiglio; determinazione del Piano Didattico Personalizzato (PDP), in base alla L. 170/2010 art. 5; - A un mese circa dell'avvenuta convocazione del Consiglio di classe: redazione del PDP da parte dello stesso con l'interazione della famiglia; sottoscrizione del PDP da parte dei docenti del Consiglio di classe e della famiglia; registrazione a protocollo; deposito agli atti riservati dell'Istituto scolastico; - Monitoraggio dell’andamento didattico dell’alunno e dell’efficacia dei provvedimenti previsti dal PDP (L. 170/2010 art. 5, comma 3) in tutti i consigli di classe stabiliti per l'anno scolastico; individuazione e redazione di eventuali modifiche in itinere del PDP; 60 - Maggio: comunicazione alle famiglie della possibilità di effettuare la richiesta dei libri di testo in formato digitale per il successivo anno scolastico, attraverso l’AID. ESAMI DI STATO: ADEMPIMENTI PER GLI ALUNNI AFFETTI DA DSA Entro il mese di Novembre: redazione del PDP da parte del Consiglio di classe, in raccordo con la famiglia; sottoscrizione del PDP da parte dei docenti del Consiglio di classe e della famiglia; registrazione a protocollo; deposito agli atti riservati dell'Istituto scolastico. Le indicazioni del PDP e del documento riservato allegato al documento del 15 maggio (cfr. voci seguenti) costituiranno il riferimento per la predisposizione delle prove dell’Esame di Stato conclusivo del curricolo da parte della commissione d’esame. - Durante il corso dell’a. s.: adozione delle misure previste dal PDP nelle simulazioni di terza prova; - Mese di febbraio: il coordinatore di classe attraverso la segreteria fa richiesta al M.I.U.R. dell’invio di prove di esame di Stato in formato digitale per alunni con DSA, unitamente alle prove in formato cartaceo; - Documento del 15 maggio: Redazione di un documento riservato allegato al documento del 15 maggio, contenente i provvedimenti didattici adottati nel percorso scolastico dell’alunno e le informazioni sulla situazione personale utili a svolgere adeguatamente le prove di esame (cfr. OM 42 del 06/05/2011, art 12, comma 8). Il diritto all’integrazione degli alunni disabili, nelle classi comuni, è sancito dall’art.1 della legge quadro 5/12/95 n.104 per l’assistenza sociale e i diritti alla persona handicappata. Per ciascun alunno con disabilità, la nostra scuola, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio territoriale, predispone un apposito P.E.I. che terrà presente i seguenti dati: L’ambiente familiare nel suo aspetto socio- economico e culturale; La salute e lo sviluppo psico-fisico; Gli antecedenti scolastici La raccolta di questi dati si desume dagli strumenti di rilevazione (questionare, test d’ingresso…), dalla documentazione agli atti della scuola, da incontri con gli insegnanti degli anni precedenti, da colloqui con l’equipe con la famiglia. Dal rapporto e dal confronto costante di queste componenti scaturirà l’intervento educativo che avrà come obiettivo principale l’integrazione del ragazzo attraverso il recupero di determinate abilità, utili al raggiungimento di una maggiore autonomia e indipendenza. 61