FLEX Monoclonal Mouse Anti-Human CD79α α Clone JCB117 Ready-to-Use (Link) Codice IR621 Uso previsto Per uso diagnostico in vitro. FLEX Monoclonal Mouse Anti-Human CD79α, Clone JCB117, Ready-to-Use, (Link) è destinato per essere utilizzato nell’immunoistochimica congiuntamente a strumenti Autostainer Link. Questo anticorpo marca i linfociti B ed è utile per l'identificazione di neoplasie linfociti B di tutti gli stadi di maturazione (1). L’interpretazione clinica di un’eventuale colorazione o della sua assenza deve essere integrata mediante studi morfologici avvalendosi di controlli adeguati e deve essere valutata nell’ambito dell’anamnesi del paziente e di altri test diagnostici da parte di un patologo qualificato. Sinonimi per l'antigene Ig-α, mb-1 (2). Cenni e spiegazioni CD79 è un eterodimero transmembranoso con legame di disolfuro con una massa molecolare di 82–95 kDa appartenente alla superfamiglia dell'immunoglobulina. Comprende le due glicoproteine, CD79α con una massa molecolare di 40–45 kDa e CD79β con una massa molecolare di 37 kDa. CD79 è associato in modo non covalente alle Ig di superficie, formando il complesso recettore dei linfociti B, necessario per il riconoscimento dell'antigene. CD79 è essenziale per una espressione efficace di superficie del recettore dei linfociti B ed è inoltre necessario per la trasmissione del segnale nel citoplasma dopo il legame dell'antigene alle Ig di superficie. La porzione citoplasmatica di CD79αe CD79β contiene diverse chinasi. Segnali di fosforilazione tramite tali chinasi generano l'attivazione dei linfociti B, la differenziazione e, in alcuni casi, l'apoptosi (2, 3, 4). L'espressione del CD79 è abbondantemente ristretta ai linfocifi ti ceppo B, ma il CD79α viene coespresso con il CD3 in una proporzione di leucemie/linfomi linfoblastici dei linfociti T (5). Nei linfociti B precursori, le catene della proteina CD79 sono già espresse nel citoplasma (CyCD79). L'espressione in superficie di CD79 inizia nello stadio dei prolinfociti B e persiste per tutta la differenziazione dei linfociti B. CD79α è espressa più fortemente dai linfociti B nella zona del mantello follicolare che non dai linfociti B del centro germinale, a suggerire che l'attivazione dei linfociti B maturi diminuisce l'espressione di CD79. L'espressione di CD79 cessa all'inizio della differenziazione delle plasmacellule, dove solo una parte delle plasmacellule contiene CD79 (2, 4). Fare riferimento alle General Instructions for Immunohistochemical Staining della Dako o alle istruzioni sul sistema di rilevazione per le procedure IHC per: 1) Principio della procedura, 2) Materiali necessari ma non forniti, 3) Conservazione, 4) Preparazione dei campioni, 5) Procedura di colorazione, 6) Controllo della qualità, 7) Risoluzione dei problemi, 8) Interpretazione della colorazione, 9) Limiti generali. Reagente fornito Anticorpo di topo monoclonale pronto per l’uso fornito in forma liquida in un tampone contenente la proteina stabilizzante e 0,015 mol/L sodio azide. Clone: JCB117 (1). Isotipo: IgG1, kappa. Immunogeno Proteina ricombinante contenente parte della porzione extracellulare del polipeptide CD79α (mb1) (1). Specificità L'anti- CD79α, umano, Clone JCB117, è stato inserito in un cluster come anti- CD79α al 6th International Workshop and Conference on Human Leucocyte Differentiation Antigens (6° gruppo di lavoro e conferenza internazi onale sugli antigeni di differenziazione dei leucociti umani) (4). Nel Western blotting di lisato di linfociti B Ramos, l'anticorpo marca una banda corrispondente a CD79α in condizioni di riduzione, e una banda corrispondente a CD79αβ in condizioni di non riduzione (1). L'analisi SDS-PAGE degli immunoprecipitati formati fra l'anticorpo e il lisato marcato 125I, leggermente denaturato e ridotto di linfociti B Ramos, mostra una debole reazione con un polipeptide 43 kDa corrispondente a CD79α. Precauzioni 1. Per uso professionale. 2. Questo prodotto contiene sodio azide (NaN3), una sostanza chimica fortemente tossica in forma pura. Sebbene alle concentrazioni indicate non sia classificato come prodotto a rischio, il contenuto di NaN3 può reagire con il rame e il piombo delle tubature formando azidi metalliche fortemente esplosive. Durante lo smaltimento, sciacquare le tubature con abbondante acqua per prevenire l'eventuale accumulo di azide metallica. 3. Adottare le normali procedure previste per il trattamento dei prodotti di origine biologica. 4. Indossare indumenti di protezione personale adeguati, per evitare il contatto con gli occhi e la pelle. 5. Smaltire la soluzione inutilizzata nel rispetto delle disposizioni locali, regionali e nazionali in materia. (117526-003) Dako Denmark A/S IR621/IT/MNI/2009.12.04 p. 1/3 | Produktionsvej 42 | DK-2600 Glostrup | Denmark | Tel. +45 44 85 95 00 | Fax +45 44 85 95 95 | CVR No. 33 21 13 17 Conservazione Conservare a 2–8°C. Non utilizzare dopo la data di scadenza stampata sulla fiala. Se i reagenti sono conservati in condizioni diverse da quelle specificate, le loro condizioni dovranno essere verificate dall'utente. Non sono stati osservati segni evidenti che suggeriscano l’instabilità di questo prodotto. pertanto, è opportuno analizzare un controllo positivo e un controllo negativo insieme ai campioni dei pazienti. Qualora si ottenga una colorazione imprevista, che non sia cioè giustificata da un cambiamento delle procedure di laboratorio ma sia dovuta ad un probabile problema dell'anticorpo, contattare l’Assistenza Tecnica di Dako. Preparazione dei campioni compresi i materiali necessari ma non forniti L’anticorpo può essere utilizzato per marcare sezioni di tessuto fissate in formalina, incluse in paraffina. I campioni di tessuto devono essere tagliati in sezioni di approssimativamente 4 µm. È necessario pretrattare con smascheramento termoindotto dell'epitopo (HIER, Heat-Induced Epitope Retrieval) utilizzando Dako PT Link (Codice PT100/PT101). Per i dettagli, vedere la Guida Utente PT Link. Si ottengono ottimi risultati pretrattando i tessuti con EnVision FLEX Target Retrieval Solution, High pH (50x) (codice K8000/K8004). Sezioni incluse in paraffina: si consiglia il pretrattamento di sezioni di tessuto fissate in formalina, incluse in paraffina, utilizzando la procedura di preparazione dei campioni 3 in 1 Dako PT Link. Attenersi alla procedura di pretrattamento delineata nel foglietto illustrativo di EnVision FLEX Target Retrieval Solution, High pH (50x) (Codice K8000/K8004). Nota: Una volta completata la procedura di colorazione, le sezioni devono essere disidratate, diafanizzate e montate utilizzando un mezzo di montaggio permanente. Sezioni deparaffinate: si consiglia il pretrattamento di sezioni di tessuto deparaffinate fissate in formalina, incluse in paraffina, utilizzando Dako PT Link e seguendo la stessa procedura descritta per le sezioni incluse in paraffina. Dopo la colorazione dei vetrini montare i vetrini utilizzando un mezzo di montaggio acquoso o non acquoso. Evitare che le sezioni di tessuto si secchino durante il trattamento o nella successiva fase di colorazione immunoistochimica. Affinché le sezioni di tessuto aderiscano perfettamente ai vetrini, si consiglia di utilizzare FLEX IHC Microscope Slides (codice K8020). Procedura per la colorazione compresi i materiali necessari ma non forniti Il sistema di visualizzazione consigliato è EnVision FLEX, High pH, (Link) (Codice K8000). Il ciclo di colorazione e i tempi di incubazione sono preimpostati nel software Autostainer Link. Il volume di applicazione del reagente consigliato è 1 x 200 µL o 2 x 150 µL per vetrino. Per istruzioni dettagliate sul caricamento di vetrini e reagenti, consultare la guida utente di Dako Autostainer Link. Se i protocolli non sono disponibili sullo strumento Autostainer utilizzato, rivolgersi all'Assistenza Tecnica Dako. Tutte le fasi di incubazione devono svolgersi a temperatura ambiente. Le condizioni ottimali possono variare a seconda del tipo di campione e del metodo di preparazione adottato, pertanto dovranno essere definite autonomamente da ogni laboratorio. Se il patologo desidera un’intensità di colorazione diversa, è possibile regolare la durata di incubazione e la scelta del sistema di visualizzazione EnVision FLEX/EnVision FLEX+. È possibile contattare un Esperto delle Applicazioni/Esperto dei Servizi Tecnici di Dako per ricevere informazioni su come riprogrammare il protocollo. Verificare che l’esecuzione del protocollo ritoccato sia ancora valida valutando che lo schema di colorazione sia identico allo schema di colorazione descritto in “Caratteristiche prestazionali”. Si consiglia la colorazione di contrasto in ematossilina utilizzando EnVision FLEX Hematoxylin (Link) (Codice K8008). Si consiglia di usare un mezzo di montaggio permanente e non acquoso. I controlli positivi e negativi devono essere analizzati contemporaneamente utilizzando lo stesso protocollo dei campioni dei pazienti. Il tessuto di controllo positivo deve comprendere cellule di tonsille e le cellule/strutture devono evidenziare gli schemi di reazione descritti per il tessuto in questione in “Caratteristiche prestazionali” in tutti i campioni positivi. Il reagente di controllo negativo consigliato è FLEX Negative Control, Mouse (Link) (Codice IR750). Interpretazione dei risultati della colorazione Le cellule marcate dall'anticorpo presentano una colorazione citoplasmatica e/o della membrana. Caratteristiche prestazionali Tessuti normali: plasmacellule normali nei campioni di tessuto sono fortemente positive con l'anticorpo (1). Nelle tonsille, l'anticorpo marca fortemente i linfociti B presenti nelle aree dei linfociti T. I linfociti B nella zona mantellare della tonsilla mostrano una reazione di colorazione da moderata a forte, mentre i linfociti B nei centri germinativi della tonsilla mostrano una reazione di colorazione da debole a moderata. Tessuti patologici: l'anticorpo ha marcato tutte le 331 neoplasie dei linfociti B, compresi 41 linfomi/leucemie linfoblastiche, 28 linfomi linfocitici a cellule piccole, 36 linfomi linfoplasmacitoidi, 17 linfomi a cellule mantellari, 53 linfomi follicolari, 29 linfomi MALT, 95 linfomi a grandi cellule e 7 linfomi di Burkitt. Inoltre, 15 su 15 leucemie a cellule capellute, 13 su 15 linfomi anaplastici a grandi cellule dei linfociti B e 10 su 20 mielomi/plasmacitomi sono risultati positivi con l'anticorpo. Nello stesso studio, tutte le 98 neoplasie non linfoidi e dei linfociti T sono risultate negative con l'anticorpo, compresi 9 linfomi/leucemie linfoblastiche dei linfociti T, 10 micosi fungoide, 32 linfomi dei linfociti T periferici, 8 linfomi angioblastici dei linfociti T, 11 linfomi anaplastici a grandi cellule dei linfociti T e 28 leucemie mieloidi acute (1). Due studi successivi (5, 6), hanno evidenziato una reazione positiva con le neoplasie dei linfociti T. Quindi, nei 149 casi di linfoma/leucemia linfoblastica acuta dei linfociti CD3+ T (precursore), 14 casi hanno espresso CD79α in oltre il 90% delle cellule blastiche come accertato con l'anticorpo. In 55 casi, il 10–90% delle cellule blastiche erano positive (5). Inoltre, in 4 su 94 casi di linfomi dei linfociti T intestinali di tipo enteropatico e in 1 su 11 casi di linfomi dei linfociti T NK/T nasali che erano CD3+, la maggioranza delle cellule tumorali sono state marcate dall'anticorpo (6). Dei 149 casi di linfoma/leucemia linfoblastica dei linfociti T, il 10% ha mostrato una marcatura CD79α sufficientemente estesa con l'anticorpo (più del 90% di cellule positive) tale da causare problemi nell'identificazione delle neoplasie dei linfociti B e T. Tutte le 149 neoplasie dei linfociti T, tuttavia sono risultate positive al marcatore CD3 dei linfociti T, mentre nessuno dei 68 casi di linfoma/leucemia linfoblastica dei linfociti B è risultato positivo al marcatore CD3 (5). (117526-003) Dako Denmark A/S IR621/IT/MNI/2009.12.04 p. 2/3 | Produktionsvej 42 | DK-2600 Glostrup | Denmark | Tel. +45 44 85 95 00 | Fax +45 44 85 95 95 | CVR No. 33 21 13 17 Bibliografia 1. Mason DY, Cordell JL, Brown MH, Borst J, Jones M, Pulford K, et al. CD79a: a novel marker for B-cell neoplasms in routinely processed tissue samples. Blood 1995;86:1453–9. 2. Comans-Bitter WM, De Bruin-Versteeg S, Broe MK, De Groot R, De Vries E, Van Dongen JJM. BC20.1. CD79 workshop: intracellular CD79 expression in precursor B cells tested with the CD79 panel of monoclonal antibodies. In: Kishimoto T, Kikutani H, von dem Borne AEG, Goyert SM, Mason DY, Miyasaka M, et al., editors. Leucocyte typing VI. White cell differentiation antigens. Proceedings of the 6th International Workshop and Conference; 1996 Nov 10–14; Kobe, Japan. New York, London: Garland Publishing Inc.; 1997. p. 182–4. 3. Nakamura T. CD guide. CD79 and CD79. In: Kishimoto T, Kikutani H, von dem Borne AEG, Goyert SM, Mason DY, Miyasaka M, et al., editors. Leucocyte typing VI. White cell differentiation antigens. Proceedings of the 6th International Workshop and Conference; 1996 Nov 10–14; Kobe, Japan. New York, London: Garland Publishing Inc.; 1997. p. 1172. 4. Nakamura T. BC20. CD79 workshop panel report. In: Kishimoto T, Kikutani H, von dem Borne AEG, Goyert SM, Mason DY, Miyasaka M, et al., editors. Leucocyte typing VI. White cell differentiation antigens. Proceedings of the 6th International Workshop and Conference; 1996 Nov 10–14; Kobe, Japan. New York, London: Garland Publishing Inc.; 1997. p. 180–2. 5. Pilozzi E, Pulford K, Jones M, Müller-Hermelink H-K, Falini B, Ralfkiaer E, et al. Co-expression of CD79a (JBC117) and CD3 by lymphoblastic lymphoma. J Pathol 1998; 186:140–3. 6. Blakolmer K, Vesely M, Kummer JA, Jurecka W, Mannhalter C, Chott A. Immunoreactivity of B-cell markers (CD79a, L26) in rare cases of extranodal cytotoxic peripheral T- (NK/T-) cell lymphomas. Mod Pathol 2000; 13:766–72. Legenda dei simboli Numero di catalogo Limiti di temperatura Utilizzare entro Dispositivo medico per uso diagnostico in vitro Contiene materiale per <n> test Produttore Consultare le istruzioni per l'uso Codice lotto (117526-003) Dako Denmark A/S IR621/IT/MNI/2009.12.04 p. 3/3 | Produktionsvej 42 | DK-2600 Glostrup | Denmark | Tel. +45 44 85 95 00 | Fax +45 44 85 95 95 | CVR No. 33 21 13 17