Nome………………………….Cognome………………. 8 Novembre 2011 classe 5D VERIFICA di matematica Svolgi 6 dei seguenti esercizi x −1 se x ≤ 0 1) Data la funzione y = ax + 2 trova per quali valori di a e b la funzione è x 2 + 2x + b se x > 0 continua in x=0 e ha un asintoto verticale di equazione x= - 4. Rappresenta poi la funzione ottenuta. Si tratta di una funzione iniettiva ? 2) Enuncia il teorema degli zeri. Dimostra che la funzione f ( x) = 2 − x − x 2 − 1 nell’intervallo [1;2] ammette uno zero e conferma graficamente il risultato. 3) Enuncia il teorema di Weierstrass e verifica che ed indica se è applicabile alla funzione π f ( x) = 3 sin x + cos x nell’intervallo 0; . In caso affermativo determina massimo e minimo. 2 ln(1 + x) + ln(1 − x) cos(3 x) − 1 x →0 4) Dai la definizione di lim f ( x) = l . Calcola lim 5) Dai la definizione di infinitesimo per x → x0 e di ordine di infinitesimo. x→ x0 Discuti al variare del parametro k il seguente limite: 6) (e 2 x − 1) sin 2 x lim xk x →0 Indica quali sono le forme di indecisione che coinvolgono le potenze e calcola i seguenti limiti: x +1 a) lim x → +∞ 2 x − 1 x 2 −1 x x2 +1 b) lim 2 x → +∞ x + x 2x c) lim (5x ) 2 2 ln 3 x x →0 + 7) Dai la definizione di funzione continua in un punto e descrivi quali sono i possibili punti di discontinuità. Determina e classifica i punti di discontinuità delle seguenti funzioni: x + 2 ln x e2x − e2 1 + 2x − 1 b) y = c) y = a) y = 2 sin(πx) x+2 x Verifica 8 Novembre 2011 5D 1 SOLUZIONI Esercizio 1 x −1 se x ≤ 0 Data la funzione y = ax + 2 trova per quali valori di a e b la funzione è continua in x 2 + 2x + b se x > 0 x=0 e ha un asintoto verticale di equazione x= - 4. Rappresenta poi la funzione ottenuta. Si tratta di una funzione iniettiva ? Dalla definzione di continuità e di asintoto verticale si deducono le seguenti condizioni sulla funzione: lim f ( x) = lim f ( x) x →0 − x→0 + lim f ( x) = ∞ x →−4 x −1 = lim ( x 2 + 2 x + b) lim − ax + 2 x→0 x→0+ x −1 =∞ lim x → −4 ax + 2 La funzione è quindi: 2x − 2 se x ≤ 0 x + 4 y= x 2 + 2x − 1 se x > 0 2 La prima espressione rappresenta una funzione omografica con centro in (−4;2) , la seconda è una 3 parabola con asse verticale, di vertice (−1;− ) , di 2 ciascuna funzione si prende solo la parte corrispondente alle x indicate. Dal grafico si deduce che la funzione non è iniettiva perché ad x distinte corrisponde la stessa y. 1 − 2 = b − 4 a + 2 = 0 ⇒ a = 1 2 y 8 6 4 2 x −12 −10 −8 −6 −4 −2 2 4 6 −2 −4 −6 −8 Esercizio 2 Enuncia il teorema degli zeri. Dimostra che la funzione f ( x) = 2 − x − x 2 − 1 nell’intervallo [1;2] ammette uno zero e conferma graficamente il risultato. Il teorema dice che: Una funzione continua in un intervallo chiuso e limitato [a;b] che agli estremi dell’intervallo assume valori discordi, ammette almeno uno zero nell’intervallo (a;b). Data f ( x) = 2 − x − x 2 − 1 2 − x ≥ 0 x ≤ 2 C.E. 2 ⇒ quindi D = (− ∞; − 1] ∪ [1;2] x ≤ −1 ∨ x ≥ 1 x − 1 ≥ 0 f(x) è continua in [1;2], inoltre f (1) = 1 , f (2) = − 3 , cioè agli estremi assume valori discordi, quindi sono verificate le ipotesi del teorema degli zeri, cioè l’equazione zero nell’intervallo (1;2) Verifica 8 Novembre 2011 5D 2 − x − x 2 − 1 = 0 ammette uno 2 Volendo risolvere l’equazione graficamente è possibile riscriverla come: 2 − x = x 2 − 1 e tracciare le due funzioni: y = 2 − x e y = x 2 − 1 , si tratta rispettivamente di una mezza parabola con asse y ≥ 0 orizzontale, infatti y = 2 − x è equivalente a 2 x = y + 2 y ≥ 0 2 E di una mezza iperbole, infatti y = x − 1 è equivalente x 2 2 x − y = 1 y Dal grafico si osserva che esiste un’intersezione tra le due curve nell’intervallo (1;2) come previsto dalla tesi del teorema degli zeri. 4 2 x −2 2 Esercizio 3 Enuncia il teorema di Weierstrass e verifica che ed indica se è applicabile alla funzione π f ( x) = 3 sin x + cos x nell’intervallo 0; . In caso affermativo determina massimo e minimo. 2 Il teorema di Weierstrass dice che una funzione continua in un intervallo chiuso e limitato [a;b] ammette minimo e massimo assoluti. π Poiché f ( x) = 3 sin x + cos x è definita e continua in tutto R, a maggior ragione lo sarà in 0; . 2 Quindi sono verificate le ipotesi del teorema; per determinare max e min si può tracciare il grafico della funzione, dopo averla π riscritta con il metodo dell’angolo aggiunto: f ( x) = 2 cos x − 3 Il grafico si ottiene da quello del coseno, traslandolo a destra di π e dilatandolo di 2. Dal grafico si deduce che min=1 e max=2 3 y 2 x −2 2 −2 Verifica 8 Novembre 2011 5D 3 Esercizio 4 ln(1 + x) + ln(1 − x) cos(3 x) − 1 x →0 Dai la definizione di lim f ( x) = l . Calcola lim x→ x0 Definizione ∀ε > 0 ∃ δ ε > 0 / ∀x ∈ I δε ( x0 ) ∩ D f ( x) ∈ I ε (l ) ln(1 + x) + ln(1 − x) 0 = F .I . cos(3 x) − 1 0 x →0 Osserviamo che non è possibile utilizzare l’asintotico a numeratore perché otterremmo 0; applichiamo quindi prima le proprietà dei logaritmi, poi l’asintotico derivante dai limiti notevoli: 2 ln(1 + x) + ln(1 − x) ln(1 − x 2 ) ~ 1− x = 2 = cos(3 x) − 1 cos(3 x) − 1 x→0 9 − (3 x) 2 2 Calcolo del limite: lim Esercizio 5 Dai la definizione di infinitesimo per x → x0 e di ordine di infinitesimo. (e 2 x − 1) sin 2 x Discuti al variare del parametro k il seguente limite: lim xk x →0 Una funzione f(x) è un infinitesimo per x → x0 se lim f ( x) = 0 , detto g(x) l’infinitesimo di x → x0 riferimento α è l’ordine di infinitesimo di f(x) se f ( x) lim g ( x) x → x0 α = numero ≠ 0 Per discutere il limite osserviamo che il numeratore può essere scritto in una forma più comoda, (e 2 x − 1) sin 2 x 2x ⋅ x 2 = 2 x 3− k , di conseguenza utilizzando gli asintotici derivanti dai limiti notevoli: k k x x x →0 ~ il valore del limite dipenderà da quello di k: lim x x →0 3− k 0 se k < 3 = 2 se k = 3 ∞ se k > 3 Esercizio 6 Indica quali sono le forme di indecisione che coinvolgono le potenze e calcola i seguenti limiti: x 2 −1 x x +1 a) lim x → +∞ 2 x − 1 x2 + 1 b) lim 2 x → +∞ x + x 2x c) lim x →0 + ( ) 2 2 ln 3 x 5x Le forme di indecisione legate alle potenze sono 1∞ ; 0 0 ; ∞ 0 x 2 −1 x ∞ x +1 Nel calcolare il lim si ha una forma di indecisione del tipo alla base e ∞ x→+∞ 2 x − 1 all’esponente, tali forme di indecisione sono facilmente risolubili. Utilizzando gli asintotici si ottiene a) che la base tende a x 2 −1 x 1 x +1 , mentre l’esponente a + ∞ . Si ha così lim 2 x→+∞ 2 x − 1 Verifica 8 Novembre 2011 5D 1 = 2 +∞ = 0+ 4 2x x2 +1 si ha una forma di indecisione del tipo ∞ alla base, tale forma b) Nel calcolare il lim 2 ∞ x→+∞ x + x di indecisione è facilmente risolubile, infatti utilizzando gli asintotici si ottiene che la base tende a 1. Si [ ] 2x x2 +1 = 1+∞ F .I . . ha così lim 2 x→+∞ x + x Riscriviamo il testo nel modo seguente: x 2 +1 ln 2 x + x e 2x 2x x 2 +1 2 x ln 2 x + x e x 2 +1 −1 2 x ln 1+ 2+x x e 2 x ln 1 + x +1 = = = =e x2 + x Ora è possibile utilizzare l’asintotico derivante dal limite notevole: 2 1− x 2 x ln 1+ x2 + x e 2 x⋅ e ~ x →+∞ lim (5 x ) 2 2 ln 3 x c) x →0 + 1− x x2 + x =e 2 x−2 x2 x2 + x e ~ x →+∞ −2 x2 x2 1− x x2 + x = e −2 [ ] = 0 0 F .I . Riscriviamo il testo nel modo seguente: ( ) 2 2 ln 3 x 5x = 2 2 ln 5 x ln 3 x e = 2 ⋅ln 5 x 2 ln 3 x e =e 2 ln 5 x 2 ⋅ ln 3 x = 2(ln 5+ 2 ln x ) e ln 3+ln x ~ 4 ln x e ln x = e4 x→+∞ Esercizio 7 Dai la definizione di funzione continua in un punto e descrivi quali sono i possibili punti di discontinuità. Determina e classifica i punti di discontinuità delle seguenti funzioni: x + 2 ln x e2x − e2 1 + 2x − 1 a) y = b) y = c) y = 2 sin(πx) x+2 x Una funzione f(x) è continua in x0 se lim f ( x) = x → x0 f ( x0 ) , se ciè non avviene si ha un punto di discontinuità che può essere di 1° specie se i limiti destro e sinistro esistono finiti ma diversi; di 2° specie se uno die due limiti è infinito o non esiste; di terza specie se esiste finito il limite ma è diverso da f(x0). Data una funzione i punti di discontinuità si determinano a partire dal dominio: a) y = e2x − e2 C.E. sin(πx) ≠ 0 ⇒ πx ≠ kπ ⇒ x ≠ k sin(πx) e2x − e2 bisogna calcolare quindi lim osserviamo che per ogni k il denominatore tende a 0, mentre il x → k sin( πx ) numeratore tende a 0 solo se k=1, in tutti gli altri casi tende ad un numero diverso da 0; quindi se e 2 x − e 2 numero = = ∞ se k ≠ 1 quindi x=k con k ≠ 1 sono punti di discontinuità di 2° specie lim 0 x → k sin( πx ) Verifica 8 Novembre 2011 5D 5 se k=1 e2x − e2 0 = F .I . , ma raccogliendo e2 e utilizzando gli archi associate ci si riconduce a due limiti lim 0 x →1 sin( πx ) notevoli e 2 x − e 2 e 2 (e 2 x −2 − 1) e 2 (2 x − 2) 2e 2 ( x − 1) 2e 2 = = = − , quindi k=1 è un punto di discontinuità ~ sin( πx) sin(π − πx) x→1 π − πx − π( x − 1) π di 3° specie. 1 + 2x − 1 x2 1 + 2 x ≥ 0 1 C.E. ⇒ D = − ;0 ∪ (0;+∞ ) 2 x ≠ 0 1 + 2x −1 0 = F .I . x=0 lim 0 x2 x →0 b) y = 1 1 2/ x/ (1 + 2 x) 2 − 1 / 2 utilizzando il limite notevole lim = . lim 2/ = ∞ x2 x x →0 x →0 quindi x=0 è un punto di discontinuità di 2° specie. x + 2 ln x c) y = x+2 x > 0 C.E. ⇒ D = (0;+∞ ) x ≠ −2 Nel dominio x + 2 = x + 2 quindi la funzione è: y = ln x che in x=0 ha una discontinuità di 2° specie (basta pensare al grafico) Verifica 8 Novembre 2011 5D 6