Cos`è l`illuminismo? Quali sono gli scopi dell`illuminismo? Ambiti

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Argomenti:
L’illuminismo
La politica riformatrice negli stati italiani ed europei
I limiti del riformismo
Pagine libro
55-56
52-54
57-58
Cos’è l’illuminismo?
L’illuminismo è un movimento culturale nato in Francia nel 1700 e poi diffusosi in Europa nell’arco del 1700,
vuole combattere le tenebre dell’ignoranza mediante la luce della ragione.
Quali sono gli scopi dell’illuminismo?
1. Diffondere la cultura
2. Sconfiggere l’ignoranza e la superstizione (credenza irrazionale dovuta all’ignoranza)
3. Migliorare la vita sociale
Ambiti influenzati dalle idee illuministe
Cultura
In campo culturale gli illuministi diffusero le loro idee mediante giornali, libri, gazzette, conversazioni nei
caffè, nei salotti e nelle biblioteche, per questo nel 1752 viene pubblicata in Francia “l’Enciclopedia” o
“Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri”. Con quest’opera si vuole diffondere il sapere
e rinnovarlo, i redattori sono Diderot e D’Alembert.
Nascono scuole pubbliche e laiche con nuovi programmi educativi che danno spazio anche all’istruzione
tecnica; in alcuni stati europei l’istruzione elementare è resa obbligatoria.
Politica
Nascono nuove dottrine politiche ad opera dei filosofi illuministi:
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Montesquieu è il teorico del liberalismo, una dottrina politica che riconosce all’individuo le libertà
fondamentali (libertà di stampa, di opinione, di associazione, libertà di religione).
È il teorico della divisione dei poteri, nell’opera “Lo spirito delle leggi” del 1748, egli afferma che i
poteri fondamentali dello stato devono essere attribuiti a tre organi diversi: il potere legislativo
deve essere assegnato al parlamento, il potere esecutivo al governo, il potere giudiziario alla
magistratura. Montesquieu sostiene inoltre che la forma migliore di governo sia la monarchia
costituzionale sul modello di quella inglese.
J. J. Rousseau nel 1762 scrive il “Contratto sociale”. È il teorico della democrazia (potere del
popolo). Afferma la necessità di avere uno stato fondato sulla sovranità popolare: il popolo elegge i
propri rappresentanti in parlamento. La formazione politica che vince le elezioni governa
(maggioranza) quella che è sconfitta passa all’opposizione. Rousseau è favorevole alla repubblica
democratica.
Voltaire è il teorico dell’assolutismo illuminato in cui il re detiene tutti i poteri ma si avvale dei
consigli dei filosofi illuministi per attuare riforme che migliorano la vita dei sudditi. Voltaire
afferma anche l’importanza della tolleranza religiosa cioè del rispetto verso tutte le religioni, egli
scrive infatti un’opera intitolata “Trattato sulla tolleranza”.
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Diritto
Nel Ducato di Milano, dominato dagli Asburgo, il giurista Cesare Beccaria pubblica un trattato intitolato
“Dei delitti e delle pene” (1764) in cui condanna la tortura giudiziaria e la pena di morte (il granduca di
Toscana, Pietro Leopoldo, abolirà nel proprio stato la pena di morte nel 1786).
Vengono emanate dagli Asburgo delle leggi che riconoscono la libertà di religione (viene riaffermata la
tolleranza religiosa).
Economia
1. Maria Teresa d’Austria nel 1760 istituì nel proprio impero, quindi anche nel Ducato di Milano, il
catasto dei beni (un registro in cui venivano annotate le proprietà terriere dei sudditi) allo scopo di
di imporre un’equa tassazione basata sull’effettivo valore dei terreni. Il catasto favorirà anche lo
sviluppo dell’agricoltura poiché spingerà i proprietari terrieri a mettere a coltura vaste aree
lasciate fino ad ora incolte.
2. Vengono aboliti i dazi doganali interni ed esterni ai vari stati che ostacolavano la libera circolazione
delle merci (l’economista Adam Smith fu il teorico del liberismo economico).
3. In Austria (1785 – 1789) gli Asburgo aboliscono gli obblighi feudali dei contadini (decime, corvées,
diritti di banno).
4. Vengono sciolti gli ordini religiosi (ad esempio quello dei Gesuiti), vengono confiscate dallo stato le
loro proprietà e rivendute o affittate a imprenditori agricoli che le rendono produttive. Si afferma
perciò l’agricoltura capitalistica (gli imprenditori, proprietari terrieri o affittuari, investono i propri
capitali nei terreni acquistando fertilizzanti, scavando canali d’irrigazione, acquistando macchinari
per aumentare la produzione agricola e quindi il loro capitale).
Governo
La forma di governo più diffusa in Europa nel 1700 è l’assolutismo o monarchia assoluta (forma di governo
in cui il re detiene tutti i poteri nelle sue mani), in alcuni stati però i sovrani si avvalevano della
collaborazione dei filosofi illuministi perciò si parla di assolutismo illuminato (il re ha ancora tutti i poteri
ma ascolta i consigli degli intellettuali illuministi per attuare riforme a favore dei sudditi).
Esempi di “sovrani illuminati”.
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I limiti(gli aspetti che limitarono l’efficacia) del riformismo illuminato
1. Esclusione del popolo dalla vita politica, le riforme sono “calate dall’alto”, l’opinione pubblica non
influenza il governo.
2. Tutti i poteri sono accentrati nelle mani del sovrano.
3. Le riforme talvolta incontrano la decisa opposizione della classi privilegiate come nobiltà e clero (la
Francia è il paese in cui non fu possibile attuare riforme).
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