“ILLUMINISMO PRIMA Prima dell’I. la civiltà europea era caratterizzata da una sorta di immobilismo nei costumi e nella società. Il potere era concentrato nelle mani di un’aristocrazia ristretta e i rapporti sociali erano codificati dalla tradizione. Ciò che caratterizzava più nettamente la società dell’antico regime, era il non riconoscimento del principio dell’uguaglianza civile : gli uomini non erano sottoposti alla medesima legge e non godevano dei medesimi diritti. La legge sanciva formalmente i privilegi , tantè che la società era divisa in ordini ( il primo: clero -Il secondo: Nobiltà -Il terzo : terzo stato). La cultura dell’ancien regime era basata sul concetto di autorità: i due più grandi poteri, quello religioso e quello politico, esercitavano un forte controllo sulle coscienze in quanto ritenevano di essere depositari della verità assoluta. Il clima di intolleranza colpiva artisti ( es. Goya, Caravaggio), scienziati ( es. Galileo) uomini di cultura e di fede (es.Giordano Bruno) che tentavano di esprimere un pensiero autonomo. Lo stato non riconosce alcun diritto e trova un saldo alleato nella Chiesa che non si fa scrupolo nell’utilizzare severi strumenti di controllo e di repressione (inquisizione). A causa del successo del DIALOGO SOPRA I MASSIMI SISTEMI, in poco tempo l’atteggiamento della Chiesa nei confronti di G., mutò radicalmente. IL dialogo fu esaminato da una commissione pontificia che proibì la diffusione del libro. Nel 1633 G. ormai anziano e ammalato, fu costretto a recarsi a Roma davanti al tribunale dell’inquisizione. Il processo si concluse con la condanna dello scienziato, costretto alla sottomissione e all’abiura, cioè al riconoscimento della falsità della propria convinzione riguardo alle tesi eliocentriche e a quella del moto della terra. IL Dialogo venne inserito nell’Indice dei libri proibiti. Con la celebre formula ‘Abiuro, maledico e detesto’ Galileo è costretto a rinnegare le proprie convinzioni di scienziato dichiarando che mai più si occuperà del moto della Terra, considerato ormai eresia. Tuttavia , pare che uscendo dal tribunale abbia detto " eppur si muove ! ", riferito alla Terra. DOPO L’illuminismo segnò una rottura con il passato ed elaborò una nuova coscienza politica e culturale. Questo movimento culturale dichiarò un’assoluta fiducia nella ragione in grado di illuminare le menti contro le superstizioni e i pregiudizi della religione e contro tutti quegli elementi sociali e culturali che limitavano la libertà dell’uomo. Tale libertà venne intesa come diritto di ogni persona a manifestare il proprio pensiero e ad essere tutelata dalla legge. Lo Stato si deve fondare su un contratto tra il popolo ed il sovrano e la sovranità dello Stato deve essere espressione della cioè volontà generale della volontà del popolo ( Rousseau). I PENSATORI VOLTAIRE (la libertà ) Fu soprattutto un intellettuale anti-conformista, protagonista di una battaglia civile per il rinnovamento della società. Non per nulla le sue “ lettere inglesi”, che esaltavano l’Inghilterra sia per la sua realtà culturale che politica, sono state definite la “prima bomba scagliata contro l’antico regime”L’obiettivo di V. era una società rispettosa delle libertà individuali, retta da uno Stato tollerante,ma capace di imporre il rispetto delle leggi, poiché la libertà consiste “nel non dipendere da null’altro che dalla legge”. Era necessaria una battaglia contro le ingiustizie dell’antico regime, da condurre con la forza della ragione, attraverso una mobilitazione dell’opinione pubblica che imponesse al potere le necessarie riforme. In quest’ottica la filosofia non serviva a definire una ideologia, ma a risolvere problemi concreti. MONTESQUIEU (separazione dei poteri) “Lo spirito delle leggi” fu uno dei testi illuministici che esercitarono un’importante influenza in tutta l’Europa. Alcuni sovrani si fecero ritrarre con in mano il volume di M. proprio per testimoniare la loro volontà di intraprendere, nei loro paesi, riforme illuminate. In particolare la teoria della divisione dei tre poteri- legislativo, esecutivo, giudiziario – è stata considerata uno dei presupposti delle moderne democrazie. Occorre però ricordare che M. si muove ancora all’interno di una società divisa per ordini, pertanto i tre poteri a cui il pensatore fa riferimento, prima ancora che istituzioni dello Stato ( parlamento, governo, magistratura) sono il monarca, i nobili, il popolo. Nella sua prospettiva quindi i tre poteri fanno riferimento ai tre soggetti fondamentali dell’antico regime : l’esecutivo al sovrano, il legislativo alla nobiltà e il giudiziario al popolo: un misto di monarchia. Oligarchia e democrazia. ROUSSEAU (uguaglianza) Nel “DISCORSO SULL’ORIGINE E I FONDAMENTI DELL’INEGUAGLIANZA TRA GLI UOMINI” R. si oppose alla concezione ottimistica della storia condivisa dalla maggior parte degli illuministi. Per R. la storia non segna un progressivo incivilimento dell’uomo, ma è invece segnata dalla decadenza e dalla corruzione. L’uomo si è allontanato da un originario stato di natura dove tutti erano uguali e innocenti. Per ricostruire una società libera , giusta e uguale, R. ritiene che l’unica via possibile sia quella di creare uno Stato democratico e repubblicano. Nel “Contratto sociale” R. afferma che contro la disuguaglianza e l’oppressione, occorre stipulare un patto tra gli uomini dove ognuno rinunci alla sua illimitata libertà per ricevere dagli altri la stessa rinuncia. Solo in questo modo la sovranità dello Stato può diventare espressione della volontà generale. Un tale modello di società può realizzarsi solo in uno Stato di piccole dimensioni governato da una democrazia diretta (come le polis greche del passato). KANT (la ragione) Il filosofo tedesco sintetizzò la sua risposta alla domanda cos’è ill. nella frase “ SAPERE AUDE” (osa sapere). Con queste parole K. Invitava l’uomo ad usare il proprio intelletto in modo autonomo per uscire dallo stato di ignoranza in cui veniva tenuto dalle autorità costituite. Une delle principali caratteristiche dell’illuminismo è infatti il “razionalismo progressista” : se l’uomo utilizza la ragione inevitabilmente la società progredisce. Questo appello alla ragione conteneva un profondo ottimismo sulla capacità dell’uomo di intervenire sulla storia. La storia per gli illuministi è caratterizzata da due fattori : la vittoria della libertà sulla servitù e quella della ragione sulla religione. L’uomo deve avere il coraggio di servirsi della propria intelligenza, di diradare le nebbie dell’ignoto , di rifiutare il principio di autorità e di andare avanti con le sue sole forze. Rivolgersi ad “un’auctoritas “significa accettare una tesi come vera, non per la sua evidenza, ma per l’autorità di cui gode chi l’ha formulata. E l’Illuminismo non è più l’età della completa accettazione di principi imposti; è il periodo del razionalismo, dello sviluppo scientifico e dell’ “uscita dell’uomo dal suo stato di minorità”. La storia ci insegna comel’auctoritas abbia impedito l’invezione culturale e artistica: si pensi ad esempio alla cultura della controriforma che ha prodotto un Tasso inquieto, tormentato, timoroso ,sempre ……….. La celebre incisione intitolata "Il sonno della ragione genera mostri" del pittore Francisco Goya in cui è rappresentato un uomo addormentato e perseguitato da terribili mostri cioè dalle menzogne della religione che solo la ragione può sconfiggere, esprime, senza ombra di dubbio,un messaggio universale ed attuale. Questo invito a scuotere le menti utilizzando la ragione per capire, conoscere e riflettere, è un invito che ognuno di noi deve far proprio in un mondo sempre più caratterizzato dall’intolleranza, dalla sopraffazione del più forte nei confronti del più debole, dal controllo sociale dei mass media, dalla violenza e dalla morte. Goya lasciò un segno indelebile , un grande insegnamento per le generazioni future. EREDITA’ Le moderne democrazie sono senza dubbio debitrici nei confronti degli ideali dell’ill. A quest’epoca risalgono infatti, molte idee su cui si fonda la nostra convivenza democratica, come la difesa dei diritti individuali, il concetto di uguaglianza sociale, il riconoscimento delle libertà individuali. La nostra Costituzione , varata dopo la dittatura fascista così come “la dichiarazione universale dei diritti umani” voluta dall’ONU dopo la seconda guerra mondiale, costituiscono la più grande eredità che l’ill. ha lasciato. Un esempio per tutti: La tolleranza religiosa che viene dagli illuministi riconosciuta come un principio necessario per una pacifica convivenza fra gli uomini, costituisce una riflessione di grande attualità se si considerano le odierne guerre di religione e di civiltà. C’è infine un altro importante aspetto da non dimenticare. Con l’I. e con una maggiore circolazione delle idee attraverso i giornali o i centri culturali, nacque l’opinione pubblica che era l’espressione di cittadini consapevole dei loro diritti e doveri, dotati di coscienza civile e partecipi , anche soltanto come spettatori, del dibattito politico. IL pubblico dell’epoca era costituito da lettori di giornali e riviste, cioè da un elite di cittadini illuminati, per lo più borghesi, consapevoli delle necessità di un cambiamento sociale. Oggi invece l’opinione pubblica si è allargata a fasce sempre più estese di popolazione e rischia di essere manipolata e strumentalizzata dai mass media . Tutti possono virtualmente esprimere e rendere pubbliche le proprie idee attraverso mezzi di comunicazione (come la televisione o internet) sicuramente di maggior impatto sull’opinione p. rispetto ai giornali o ai salotti di un tempo ma sicuramente molto più subdoli rispetto a quelli di un tempo. Questi sono oggi i “nuovi pericoli” CONCLUSIONE Un’ultima riflessione Ho compreso, studiando l’illuminismo, una verità che prima mi lasciava molto perplesso: è possibile cambiare la storia con la sola forza degli ideali e ognuno di no,i può adoperarsi per modificarne anche una piccola parte con la proprie singole azioni. Ogni volta che combattiamo per un ideale o per un’ingiustizia abbattiamo il muro dell’oppressione ne dell’ignoranz TESTI Testo dell’abiura di Galileo ( Galileo Galilei 22 giugno 1633) PAG 68 italiano “Il sonno della ragione genera mostri” ( Francisco Goya - Incisione 1796-98) “ Sapere aude” (KANT “Critica della ragion pura” 1781 ) pag 55 storia pag.54 storia “Le catene della servitù si sono formate per opera della muta dipendenza……” (Rousseau-“L’origine della disuguaglianza” a cura di G. Preti, Feltrinelli Mi. 1988- pp.69-70, 80) “In ogni Stato vi sono tre poteri……” ( Montesquieu- “Lo spirito delle leggi” Libro XI, cap.VI, Rizzoli, Mi 1989, pp. 309-311) I primi tra articoli della Costituzione italiana ( art.1, art. 2, art. 3-1948) La dichiarazione universale dei diritti umani (1948)