Schema per studio di funzione 1. Dominio: (a) per ogni (b) per ogni q 2n a(x) deve essere a(x) ≥ 0; N (x) D(x) deve essere D(x) 6= 0; (c) per ogni log a(x) deve essere a(x) > 0; (d) per ogni tg a(x) deve essere a(x) 6= π 2 + kπ; (e) per ogni arcsen a(x) deve essere |a(x)| ≤ 1; (f) per ogni arccos a(x) deve essere |a(x)| ≤ 1. Tutte le condizioni di esistenza vanno poste in sistema. 2. Eventuali parità: si cerca se x compare solo con potenze pari; |x|; cos x. La funzione è pari quando f (−x) risulta uguale a f (x). Eventuali disparità: si cerca se x compare solo con potenze dispari; sen x, tg x. La funzione è dispari quando f (−x) risulta uguale a −f (x). Prodotti o quozienti di funzioni pari o dispari seguono regola analoga a quella dei segni: pari per pari = pari, pari per dispari = dispari, dispari per dispari = pari. 3. Eventuali periodicità: sen x, cos x hanno periodo 2π, tg x ha periodo π. 4. Intersezioni con gli assi: si risolvono i due sistemi di equazioni tra y = f (x) e y = 0, x = 0 rispettivamente (quest’ultima NO se 0 non appartiene al dominio della funzione!). 5. Segno della funzione: si risolve la disequazione f (x) ≥ 0. 6. Limiti agli estremi del dominio ed eventuali asintoti: (a) se limx→∞ f (x) = l, con l finito, allora y = l è asintoto orizzontale; (b) se limx→c f (x) = ∞, con c finito, allora x = c è asintoto verticale; (c) se limx→∞ f (x) = ∞, e limx→∞ f (x) = m con m finito, x e limx→∞ (f (x)−mx) = q con q finito, allora y = mx+q è asintoto obliquo. 7. Derivata prima: studiando f ′ (x) ≥ 0 nel dominio di f (x) si trovano gli intervalli in cui f (x) cresce o decresce, quindi gli eventuali massimi, minimi, o flessi a tangente orizzontale, di cui, trovata la x, si calcola anche la y = f (x). Se il dominio di f (x) ha estremi al finito, conviene studiare anche i limiti della derivata prima per tali estremi. Se in un punto del dominio di f la f ′ ha una discontinuità, si può avere o un flesso a tangente verticale (limiti destro e sinistro della derivata infiniti concordi), o una cuspide (limiti destro e sinistro della derivata infiniti discordi), o un punto angoloso (limiti destro e sinistro della derivata finiti distinti). 8. Derivata seconda: studiando f ′′ (x) ≥ 0 nel dominio di f (x) si trovano gli intervalli in cui f (x) ha concavità verso l’alto o verso il basso, quindi gli eventuali altri flessi (a tangente obliqua), di cui si trova anche la y = f (x) e magari la equazione della tangente. 9. Grafico: si riportano nel grafico tutti i punti, con le coordinate segnate chiaramente sugli assi cartesiani, gli asintoti, poi si traccia il grafico tenendo conto di tutte le indicazioni: crescere, decrescere, concavità, avvicinamento agli asintoti, eventuali punti angolosi ecc. Si deve verificare nel grafico la COERENZA di tutte le informazioni trovate.