Ernia iatale: semplici cure e facili attenzioni

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Ernia iatale: semplici cure e facili attenzioni
Autore : Nadia Fondelli
L’ernia iatale è una delle patologie più incomprese ed è chiamate
in causa spesso a sproposito in tutto l’ambito medico
L'ernia iatale è la protrusione parziale o completa dello stomaco attraverso lo iato esofageo,
ovvero quel piccolo foro del diaframma che permette il passaggio dell'esofago.
Generalmente piccole ernie in uno stadio iniziale non causano sintomi particolari, ma quando la
porzione di stomaco erniata è consistente, la risalita del contenuto gastrico nell'esofago provoca
bruciori, rigurgito, dolore al petto e in casi più gravi tosse, dispnea, asma, mal di gola, difficoltà
di deglutizione.
LE CAUSE DELL’ERNIA IATALE
Le cause dell’ernia iatale sono varie. Solitamente si tratta di una patologia ereditaria oppure
legata all’obesità, alcuni tipi di esercizi fisici come il sollevamento pesi o la tensione quando si
deve defecare. Indipendentemente dalle cause la patologia è abbastanza diffusa se si
considera che, 6 persone su 10 prima dei 60 anni ne soffre.
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I TRE TIPI DI ERNIA IATALE
Tre i tipi principali di ernie iatali. L’ernia da scivolamento che è quella più comune in cui l’ernia
va su e giù entrando e fuoriuscendo dalla cavità toracica. Solitamente sono ernie piccole e non
causano né grossi problemi né grossi sintomi. L’ernia fissa o paraesofagea in cui la parte
superiore dello stomaco rimane intrappolata nella cassa toracica; anche in questo causo i
sintomi sono trascurabili anche se maggiori sono le probabilità di avere disturbi a livello
esofageo. Il tipo più grave, ma per fortuna anche più raro è l’ernia complicata o mista in cui può
assumere forme diverse; in alcune situazioni addirittura tutto lo stomaco forma un’ernia nella
cassa toracica e spesso serve un intervento chirurgico per risolvere il problema.
QUALI CURE: SOLO SE NECESSARIO
Una terapia specifica si rende necessaria solo se l’ernia iatale provoca sintomi evidenti, come
ad esempio bruciore di stomaco cronico o difficoltà di deglutizione. Una terapia si rende
necessaria anche per le infiammazioni e per le ulcere del tratto inferiore dell’esofago.
In generale per curare il bruciore di stomaco e l’esofagite si consiglia di evitare (o usare con
moderazione) le sostanze che aumentano il reflusso dell’acido nell’esofago.
Alcuni farmaci sono efficaci per ridurre la secrezione acida dello stomaco, mentre altri
aumentano il tono muscolare della parte inferiore dell’esofago, riducendo così il reflusso.
La notte, nel letto alzate l’appoggio per la testa di circa 20-30 centimetri, mettendo dei cuscini o
dei supporti sotto il materasso questo perché la forza di gravità permette di tenere gli acidi
lontano dallo stomaco durante il sonno.
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