Disordini dello Spettro Autistico dal fenotipo alla - Frezzotti

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Latina Gennaio 2016
Antonella
Cerquiglini
Ricercatore
Universitario
Medico
Neuropsichiatra
Infantile
Disordini dello Spettro Autistico
dal fenotipo alla neurobiologia
Disturbo dello Spettro Autistico
Scuola
Riabilitazione
Famiglia
Programma
Sviluppo
Disordini dello spettro autistico
Lo sviluppo
è un processo che si svolge dal concepimento alla
maturità
prevede una sequenza evolutiva per ogni settore
dello sviluppo
correlazione con la maturazione del sistema
nervoso
espressione dell’azione di fattori interni ed esterni
genetici ed epigenetici
le varie esperienze e la vita relazionale vano ad interferire
sell’espressività dei geni stessi
I geni e l’ambiente si integrano, modellano e traducono la
nostra esperienza quotidiana in comportamenti complessi
Il bambino
apprende il mondo attraverso i sensi: il tatto,
l’odorato, il gusto, la vista, l’udito, etc.
via di accesso alla comprensione al mondo costituito
da oggetti, eventi, agenti, stati mentali propri ed
altrui
Sviluppo
Plasticità del SNC
capacità dell’encefalo di modificare la sua struttura
e la sua funzionalità in modo più o meno duraturo
dipendente dagli eventi che l’ influenzano come ad
esempio l’esperienza
dai 2-3 mesi
12-15 mesi
fase di sviluppo: innumerevoli reti neuronali
fase di “potatura”: reti neuronali
fase in cui le reti neuronali usate vengono
consolidate
Periodi sensibili
Esistenza di “periodi sensibili”
cioè particolari momenti dello sviluppo
in cui l’apprendimento
in risposta a stimoli appropriati
è maggiormente possibile rispetto ad altri periodi
Montessori: periodi sensitivi
Periodi critici
esistono “finestre” tempo-regolate di maggior
rischio per compromissione a carico delle sinapsi e
dei neuroni.
esempio: periodi critici dello sviluppo sensoriale
(vista, udito, etc.)
Deprivazione uditiva
entro i primi due anni di vita
determina una vera e propria alterazione dello
sviluppo della corteccia uditiva e del Sistema Uditivo
Centrale in generale, con conseguente mancata
organizzazione di reti neurali fondamentali per
l'acquisizione delle capacità percettivo-linguistiche
se persiste oltre i 4 anni
la situazione diviene praticamente irreversibile
i risultati ottenibili con la protesizzazione acustica sono
meno validi
Disordini del neurosviluppo
Definizione
Disordine del neurosviluppo
categoria di condizioni caratterizzate da
esordio nell’infanzia o nell’ adolescenza
ritardo o compromissione di funzioni che hanno stretta
relazione con maturazione del SNC
si esprimono attraverso il coinvolgimento di
una singola area dello sviluppo
più aree dello sviluppo
tendono ad associarsi/coesistere (vedi DF)
Quali sono?
Disordini del Neurosviluppo
Disturbo da Deficit dell’Attenzione ed Iperattività
Disturbo Evolutivo della Coordinazione Motoria
Disturbi della Comunicazione e del Linguaggio
Disturbo dello Sviluppo Intellettivo
Disturbi Specifici dell’Apprendimento
Disturbo Spettro Autistico
Disturbo da Stereotipie
Disturbo da Tic
(DSM V 2013)
Disordini dello Sviluppo
Principali aree interessate
motoria
cognitiva
attenzione, concentrazione, memoria
comunicazione e linguaggio
visuo-spaziale
socio-relazionale
Caratteristiche
Disordini del Neurosviluppo
Congeniti
Eterogenei
epoca di esordio
espressività clinica/fenotipo
decorso e prognosi
trattamento
classificazione
Caratteristiche
i sintomi si esprimono in difetto e/o in eccesso
la compromissione deve essere significativa
rispetto a quei comportamenti osservati in altri bambini
della stessa età
rispetto a quello osservato in altri bambini con lo stesso
livello di sviluppo
interferire nella vita quotidiana
in almeno due contesti (es. famiglia, scuola)
Disordini del Neurosviluppo
appartengono all’individuo in via
di sviluppo
interessano almeno il 5-10% della
fascia pediatrica
Disordini del Neurosviluppo
sono in aumento
ad oggi ancora poco conosciuti
la povertà della conoscenza si accompagna però
alla presenza di uno stigma su tali condizioni
individuazione ed intervento possono incidere
significativamente sulla prognosi
individuo
collettività
Negli ultimi 12 anni
Incremento prevalenza Autismo: 289.5%;
Incremento prevalenza ADHD: 33.0%
Prevalenza ridotta Ipoacusie: 30.9%.
Sesso maschile presenta il doppio della
prevalenza rispetto al sesso femminile
in particolare ADHD, DSA, Disordini apprendimento ,
Balbuzie
Prognosi diverse
regredire completamente senza lasciare esiti
rimanere invariati
evolvere in altra condizione
es: Disturbi di linguaggio
compromissione lettura e scrittura
disturbi socio-relazionali
disturbi comportamentali ed emozionali
La diagnosi
può essere complessa
sintomi che definiscono il disturbo
sintomi che possono associarsi riferibili ad altro disturbo
Perché tante variabili individuali?
Disfunzione Cerebrale Atipica
introduce il concetto di continuum e mette in
discussione la comorbiltà
indica condizioni risultato dell’interazione
complessa tra geni ed ambiente
dove
i diversi disturbi dello sviluppo diventano sintomi
secondari al coinvolgimento funzionale ma
variabile a carico di più aree cerebrali
contemporaneamente
espressività varia in base al timing degli eventi
maturativi del SNC e delle funzioni emergenti
contrallate
Genetica
numerosi geni associati a più di un disturbo di
sviluppo
tra questi FOXP2
CNTNAP2 [Vernes et al., 2008]
MET [Mukamel et al., 2011]
regola differenziazione e crescita neuronale
porzione lobo temporale ed occipitale
Comorbilità vera…….?
PERCHE INDIVIDUARE LA
COMORBILITA’
La condizione clinica diventa piu’ complessa
Interferisce e condiziona l’espressività del
disturbo stesso
Individuazione di interventi specifici
Modifica la prognosi
Disturbi del Neurosviluppo
Pagina 29
Comorbidità?
Co-occorrenza?
Continuum?
Comorbidità?
Co-occorrenza
concetto temporale e può esprimere una causalità
etiologica.
Continuum
esplicita il concetto di relazione, di continuità, dove la
causalità è probabile, con riferimento anche al grado di
gravità
Disturbo dello spettro autistico
Chiarotti F. Venerosi A. ISS 2012
Epidemiologia
Rapporto M/F: 4-5:1
Distribuzione geografica uniforme
Nelle famiglie con DSA
2-5% dei casi nella prole successiva
Aumentata incidenza dove presente familiarita’
per
disturbi neuropsicologici
cognitivi e/o di linguaggio
patologia psichiatrica
(depressione, psicosi, schizofrenia)
“If you’ve seen one child with
autism, you’ve seen one child
with autism”
Brenda Smith-Myles
DSA
non esiste un unico autismo
non è un disturbo “stereotipato”
età, personalità, funzionamento intellettivo, comorbilità,
famiglia, contesto sociale
lo stesso approccio non è valido per tutti
sintomatologia evidente a 2.6-3 anni
>>> 2 aa (già 6 mesi)
Definizioni
Disturbo dello Spettro Autistico
il deficit di comunicazione e delle abilità sociali
sintomo nucleare dei disturbi dello spettro autistico
Disturbo spettro autistico
Categoria caratterizzate dalla compromissione
interazione sociale
comunicazione e linguaggio
Presenza di interessi ed attivita’ stereotipate ristrette e
ripetitive
2013: DSM V
Nuova definizione per la categoria
Disordine dello Spettro Autistico
Disordine Autistico
Disordine Disintegrativo della fanciullezza
Disordine di Asperger
Disordine Pervasivo dello Sviluppo n.a.s.
Due domini
Persistente compromissione nella comunicazione e della reciprocità sociale
Comportamenti ed interessi ripetitivi, ristretti e steretipati
Iper o ipo reattività ad input sensoriali o interessi insoliti ad aspetti sensoriali ambientali (caldo, freddo,
dolore, gusto, odori, tatto, luci, oggetti)
Sintomi devono essere presenti nella prima infanzia
Sintomi devono limitare il funzionamento quotidiano
DSM IV
Disturbi Pervasivi o Generalizzati dello Sviluppo
Disturbo Autistico
Disturbo Disintegrativo dello Sviluppo
Disturbo di Rett
Disturbo di Asperger
Disturbo Pervasivo dello Sviluppo n.a.s.
ICD 10
Sindrome da alterazione globale dello sviluppo psicologico
Autismo infantile
Autismo atipico
Sindrome di Rett
Sindrome disintegrativa dell’infanzia di altro tipico
Sindrome iperattiva associata a ritardo mentale e movimenti
stereotipati
Sindrome di Asperger
Altre sindromi da alterazione globale dello sviluppo psicologico
Sindrome non specificata da alterazione globale dello sviluppo
psicologico
Disturbo Spettro Autistico
Disordine neurocomportamentale espressione della
compromissione dello sviluppo precoce dell’encefalo
Disordine fisso a carico delle funzioni cerebrali
Eterogeneo per etiopatogenesi, espressività clinica e grado di severità
Idiopatico
Secondario
Ad alto funzionamento
A basso funzionamento
Con regressione
Senza regressione
Disturbo spettro autistico
Decorso cronico
Permane in età adulta
Secondario ad evento “non noto”
Sintomatologia si modifica nel tempo
Maturazione
Fasi dello sviluppo neuropsicologico
Intervento riabilitativo
(Tuchman R, Rapin I 2006)
(Rapin I. 1991 )
SINTOMI
Disturbo Spettro Autistico
-
-
compromissione dell’interazione sociale:
sguardo diretto
espressione mimica
posture corporee e gesti che regolano l’interazione sociale
capacità di sviluppare relazioni con i coetanei adeguate al livello
dello sviluppo
ricerca spontanea della condivisone delle gioie, interessi o obiettivi
con le altre persone
reciprocità sociale o emotiva
Disturbo Autistico
compromissione qualitativa della comunicazione:
ritardo o totale mancanza dello sviluppo del linguaggio parlato
nei soggetti con linguaggio adeguato, marcata compromissione
della capacità di iniziare e sostenere una conversazione con gli
altri
uso del linguaggio stereotipato e ripetitivo
mancanza di giochi
di simulazione vari e spontanei
di giochi di imitazione sociale adeguata
Disturbo Autistico
-
attività ed interessi ristretti, ripetitivi e stereotipati:
dedizione assorbente ad uno o più interessi ristretti o stereotipati
anormali o per intensità o per focalizzazione
sottomissione del tutto rigida ad abitudini o rituali specifici
manierismi motori stereotipati o ripetitivi
persistenza ed eccessivo interesse per parti di oggetti
Cosa dicono i genitori
I genitori: qualcosa non va
Circa il 90% dei genitori si accorge che “qualcosa non
va” entro il 24°mese
Preoccupazioni più comuni riguardano
ritardo acquisizioni, in particolare il linguaggio
sospetto deficit dell’udito
eccessiva irritabilità
dorme male, non è mai tranquillo
non sta mai fermo
comportamenti ripetitivi
atipie dell’ alimentazione e/o dell’alvo
perdita di acquisizioni (mai motorie)
Età pre/adolescenziale
Condizioni di rischio:
isolamento sociale
compromissione a carico dell’inserimento e
dell’apprendimento scolastico
ridotte autonomie personali e di vita quotidiana
comportamenti maladattativi
sessualità
possibile progressiva consapevolezza
Cosa noi rileviamo
Segni clinici tipici
difficoltà nell’attenzione congiunta (Mc Evoy et al.1993;
Mundy et al., 1994; Baron-Cohen et al. 1992)
tendenza a non guardare il viso
mancanza di risposta al proprio nome
assenza del gioco condiviso e di finzione (Hertzig et al.,
1989; Osterling & Dawson, 1994)
Regressione
Aree di sviluppo soggette a regressione
linguaggio
socializzazione
Disturbo disintegrativo
condizione con grave perdita delle acquisizioni in
bambini precedentemente normali in tutte le aree dello
sviluppo
Come se da un’ epoca in poi
SNC non fosse in grado di espandere acquisizioni
conseguenza
esordio precoce
non avviene espansione dei comportamenti
permangono i comportamenti presenti all’epoca
emergono e si consolidano i comportamenti stereotipati
ristretti e ripetitivi
SINTOMI IN BASE ALL’ETA’
A 12 mesi di vita
i sintomi più frequenti
Imitazione motoria compromessa
Scarse posture anticipatorie verso le figure
familiari
Interazione sociale reciproca povera
Mimica facciale limitata, poco espressiva
Nessun interesse per l’altro
Sorriso raro
A 12 mesi di vita
Imitazione vocale compromessa
Nessuna lallazione e gestualità entro i 12 mesi
Limitata esplorazione degli oggetti
Risposte sensoriali anomale
attività ludica carente
A 12 mesi
compromissione
Regolazione del processing sensoriale
Alimentazione
Anomalie del ritmo sonno-veglia*
Compromissione della locomozione*
Scarsa attivazione dei muscoli antigravitari*
(*Tuchman, Rapin 2006)
Dai 18-24 mesi: comportamento
Ha crisi di collera-aggressività
È iperattivo, non cooperativo, provocatorio
Giocattoli
non sa come usarli
ha attaccamenti inusuali
Allinea gli oggetti
Sensibilità
é ipo/ipersensibile a fibre tessili, suoni etc.
Dai 18-24 mesi: interazione sociale
Sorriso sociale assente
È molto indipendente
Prende gli oggetti da solo
Sembra chiudere fuori i genitori e gli altri
Non è interessato agli altri bambini
Sembra preferire giocare da solo
E’ nel suo mondo
Attiva alcune competenze “precocemente”
Dai 18-24 mesi: comunicazione
Non risponde al suo nome
Il linguaggio è in ritardo
“Prima diceva qualche parola, ora non piu’ ”
Non indica
Non saluta con la mano
Non è in grado di chiedere cosa desidera
Non segue le indicazioni
Alterna momenti in cui sembra in grado di udire ad altri
no
A volte sembra sordo
Comportamenti problema
Sono espressione di difficoltà del bambino a
comprendere i comportamenti verbali e non verbali
degli altri (genitori, insegnanti e/o pari)
Gli adulti a loro volta sono in difficoltà perché non
riescono a comprendere i comportamenti del
soggetto con DSA.
Sintomi sensoriale
Sintomi o Disordini
Frequenza
Tattile
80-90%
Uditiva
5-47%
Compromissione sensoriale
disturbi sensoriali frequenti nell’autismo
alterazione a carico canali
uditivo, visivo, olfattivo, gustativo, tattile-dolorifico,
vestibolare, propriocettivo
le anomalie in genere riguardano più di un canale
sensoriale
DSA come chi ha deficit sensoriale
gli individui con deficit visivo ed uditivo possono
sviluppare DSA se diagnosticati tardivamente e non
sostenuti con idoneo intervento riabilitativo
Wing 1969: ASD compromissione sensoriale,
percettiva e motoria simile a quelli dei bambini
sordo-ciechi
DSA e sensibilità
3 pattern sensoriali prevalgono nella letteratura
per il processing sensoriale
iperreattività (eccessiva risposta comportamentale a
stimoli sensoriali)
iporeattività (ridotta risposta sensoriale a stimoli
sensoriali)
attrazione sensoriale (desiderio/attrazione a certi
stimoli)
Sensibilità
Udito: soglia (iperacusia,….)
Dolore
Olfatto, gusto
alimenazione
Processing del volto
Numerosi studi affrontano il tema della
compromissione del processamento visivo di volti
La percezione autistica in assoluto sarebbe
orientata ai dettagli
tale modalità sensoriale si esprimerebbe anche
nell’osservazione dei volti
con ripercussioni visive e sociali
Attività ed interessi stereotipati, ristretti
e ripetitivi
Stereotipie
diverse forme
pattern motori ripetitivi motorie. flapping con le mani,
muoverle davanti agli occhi, etc.
manipolazione di oggetti insolita: avvitare, sfilacciare
un tessuto, etc.
comportamentali
interessi eccessivi come per un indumento , etc
rituali: accendere e spegnere una luce, girare intorno a
qualcosa, etc.
mantenere un certo ordine etc.
Compromissione motoria
Tip toe walking
Deambulazione
Anomalie della deambulazione
toe walking, atassia, anomalie posturali del capo e del
tronco, ridotta flessione plantare, incoordinazione,
andatura con passo variabile in lunghezza, durata
con l’età la sintomatologia si attenua come da
maturazione delle vie
Disturbo della coordinazione motoria
Disprassia
Disordine della pianificazione e dell’ esecuzione di azioni
intenzionali, di gesti coordinati per raggiungere un obiettivo
più evidente con IQ < 70
ma sintomo tipico del D. Asperger
(Sabbadini 1995)
Ecoprassia
ripetizione spontanea, ripetitiva ed afinalistica di
movimenti osservati negli altri
l’individuo è incapace di reprimere la tendenza ad
imitare e produce una sorta di eco di un movimento che
ha visto fare
sintomi pediatrici
Sonno
E’ disturbo frequente : 44 - 83%
E’ uno dei sintomi iniziali
può precedere la regressione
Sintomi del sonno si modificano
con l’eta’
con la maturazione del SNC
Sonno
Insonnia: piu’ frequente
Insonnia
Cosleeping
Difficolta’ a
Prendere sonno
Mantenere il sonno
Sonno restless
Risvegli precoci
Trattare il disturbo del sonno
e comportamenti
migliorare attenzione
Sintomatologia gastrointestinale
Sintomi o Disordini
Frequenza
Selettività alimentare
30-90%
Reflusso gastroesofageo,
costipazione
8-59%
Sintomatologia alimentare
Funzione oromotoria (Feeding)
Condotta Alimentare (Eating)
Difficoltà a creare pattern alimentari stabili in relazione alla
sensazione di fame e sazietà fisiologiche
Ritardo di acquisizioni oro-motorie
Avvio normale/atipico
Resistenza al cibo posto nella bocca
Sintomi gastrointestinali
Reflusso gastro-esofageo
Dolori addominali
Stipsi
Diarrea
Encopresi
Dalla scuola primaria
Dopo l’età di 6 anni
riduzione progressiva delle ecolalie, utilizzo del pronome personale corretto
linguaggio più comunicativo: domanda e risposta collegate, costruzione di
frasi spontanee e contestualizzate
cibo accettato senza difficoltà
rumori tollerati
riduzione della collera
stereotipie assumono le caratteristiche delle ossessioni
relazione possibile con un numero limitato di persone che hanno un ruolo
nella vita del bambino
soddisfare necessità, rispondono alle ossessioni, ruolo didattico negli
apprendimenti scolastici e nello svolgere attività
a 10 anni
cercare/fare amicizia, espansione linguaggio, avviare una conversazione
Compromissione sensoriale
persistono le atipie
con l’età ed a prescindere del QI
possono causare comportamenti “non spiegabili” di
tipo aggressivo
soprattutto nel QI basso
identificarli
è utile per organizzare al routine quotidiana e
minimizzare le fonti di stress
Profilo di funzionamento
abilità performance > abilità verbali
(S. Asperger inverso)
comprensione verbale > produzione verbale
abilità fini motorie > abilità grosso motorie
Profilo di funzionamento
compromissione
ragionamento pratico
comprendere e descrivere stati mentali
Attività scolastiche
qualità della scrittura
elaborati scritti
capacità di integrazione
ragionamento logico-astratto
Aree savant
Possibili isole di competenze elevate
Visuo-percettivo
Lettura, scrittura (comprensione?)
Matematica
Musica
Comorbilità…..?
Perché individuare la Comorbilita’
Interferisce e condiziona
la sintomatologia
l’espressività
del disturbo stesso
La condizione clinica diventa piu’ complessa
Difficoltà diagnostiche differenziali
Stabilire i confini tra i sintomi di altre patologie e quelli
propri dell’autismo
Individuazione di interventi specifici
Modifica la prognosi
Comorbilità neurologica
Sintomi o Disordini
Frequenza
Convulsività ed Epilessia
43-84%
Tics
2-30%
Disturbi del sonno
37%
EPILESSIA AUTISMO
Comorbilità di Sviluppo
Sintomi o DisordinI
Frequenza
Disabilità intellettiva
40-80%
Disordine di linguaggio
50-63%
Disordine attenzione,
iperattività, impulsività
59%
Ritardo Motorio
9-19%
Ipotonia
50%
Ritardo Mentale
Circa 40% bb autistici: Q.I. < 50
Q.I. inferiore a 70
Interferisce negativamente nella prognosi
Condizioni oiu’ frequenti
Insonnia
Agitazione
Auto ed etero Aggressività
Distruttività
Stereotipie
Esplosioni di rabbia incontenibile
Comorbilità psichiatrica
Sintomi o Disordini
Frequenza
Ansia
43-84%
Depressione
2-30%
Disordine ossessivo compulsivo,
comportamenti ripetitivi
interferenti
Disordine oppositivo deviante
37%
Problemi comportamentali
3%
7%
Comorbilità psichiatrica
Sintomi o Disordini
Frequenza
Comportamenti distruttivi,
aggressivi, irritabili
8-32%
Comportamenti auto-aggressivi 34%
Sintomi espressione di disfunzioni
neuropsicologiche
Baron-Cohen et al., 1995
Il deficit primario è l’impossibilità di sviluppare
i processi cognitivi che consentono di orientarsi
socialmente
è una sorta di AGNOSIA degli stati intenzionali che
impedirebbe al soggetto di modularsi
nell’universo delle interazioni sociali
di acquisire le competenze che consentono di interagire
con le menti e le esperienze altrui
Teorie neuropsicologiche
Compromissione
Teoria della mente
Funzioni esecutive
Coerenza centrale
TEORIA DELLA MENTE
Dall’eta’ di 4 anni il bambino progressivamente e’ in
grado di riflettere su
Stati mentali propri
Stati mentali dell’altro
Riuscire a prevedere il comportamento degli altri
Non in base a quello che lui crede ma in base a quello che
gli altri pensano
Metarappresentazione
FUNZIONI ESECUTIVE
Compromissione della capacita’ di
Ideare
Organizzare
Pianificare
Scegliere strategie idonee
Inibire l’impulsivita’
Essere flessibile
Correggere il piano inizialmente formulato in base alle
informazioni di ritorno
Attenzione selettiva e sostenuta
Debolezza Coerenza Centrale
Incapacita’ di
Attivare comportamenti appropriati rispetto ad una
situazione nuova
Effettuare analisi complessiva della situazione
Integrare i diversi stimoli
Integrare i particolari nel globale
Attribuire dei significati
Valutare rispetto ad una nuova situazione quali
comportamenti adottare, cosa scegliere
→ Vantaggi
→ Svantaggi
Etiologia Biologica
AUTISMO E GENETICA
Sindrome X Fragile
Sclerosi Tuberosa
Anomalie cromosoma 15 (15q11-13)
Sindrome di Down
Neurofibromatosi tipo 1
S. Angelman e Prader Willi
S. ARX
S. Charge
S. Moebius
S. Velocardiofaciale
S. Williams
Fenilchetonuria/Iperfenilalaninemie
DISTURBI MULTIFATTORIALI
Ereditarieta’
Studi condotti
Sui gemelli omo ed eterozigoti
Sui fratelli
Sulla famiglia
Confrontando
Ambiente
Socioculturale
Risorse economiche
Paesi e culture diverse
Genetica Autismo
Genetica
>>Gemelli omozigoti (70-90%)
>>Famiglie gia’ con autismo (3%)
4-10 geni vicini ed interferenti
Cr. 7: gene HOXA1, WNT2
Trascrizione di geni sviluppo embrionale
Influenza lo sviluppo neuroembrionale
CR 13, CR 15 q11- q13, CR 16
CR X
Chiarotti F. Venerosi A. ISS 2012
Teorie biologiche
Teorie
Alterato sviluppo di connessioni non
collegato all’esperienza ed
all’apprendimento
RECENT DEVELOPMENTS IN NEUROPATHOLOGY OF AUTISM SPECTRUM
DISORDERS
Dora Polšek,1 Tomislav Jagatic,1 Maja Cepanec,2 Patrick R. Hof,3 and
Goran Šimić1,
*
Alla nascita la circonferenza della testa è normale o lievemente inferiore rispetto
alla media
Dopo alcuni mesi, la testa inizia a crescere rapidamente sino a 2 DS superiori
incirca il 59% dei DSA rispetto al 6% dei bambini con sviluppo tipico
Successivamente il processo si arresta per rientrare nei valori di media dell’adulto
Espressione dell’alterazione microstrutturale ni primi stadi dello sviluppo: divisione
cellulare, regolazione dell’ apoptosi crescita gliale eccessiva con implicazioni sulla
formazione dei normali circuiti cerebrali
Più geni sono coinvolti su tali processi: PTEN and RELN gene
ASD Connettività
non secondario alla disfunzione di un’area ma implica
molte funzioni
Belmonte et al. (2004) ridotti collegamenti di lunga
distanza ed aumentati quelli locali
deboli connessioni funzionali tra aree cerebrali
impedirebbero di compiere comportamenti cognitivi e
sociali complessi
inoltre alterato rapporto tra inibizione/eccitazione
corticale
Neuroni specchio
Implicati nello sviluppo
della socializzazione
del linguaggio e dell’empatia
Autismo
Neurotrasmettitori
Serotonina
Ruolo trofico snc
Crescita e differenziazione neurone
Sinaptogenesi
Cortigenesi
Neurotrasmettitoriale
Dopamina
Oppioidi endogeni
Beta-endorfine
Ossitocina
Vasopressina
influiscono sul comportamento sociale
AUTISMO ipotesi non confermate
Intossicazione di metalli
Tratto gastro-intestinale
Alterata permeabilita’
Deficit sistema immunitario
Intolleranza alimenti
Infezione da candida
Produzione di tossine
Endotelio vasi cerebrali alterato
Elevati livelli citochina
grazie dell’attenzione
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