Il MOSFET (Metal Oxide Semiconductor Field Effect Transistor). La figura 1 mostra la sezione di una porzione di fetta di silicio in corrispondenza di un dispositivo MOSFET a canale n. In condizioni di funzionamento lineare gli elettroni fluiscono dal Source (S) al Drain (D) attraverso i due pozzetti ed il canale di elettroni (strato di inversione) sottostante il film sottile di ossido di silicio, mentre il verso convenzionale della corrente va, in questo caso, dal Drain al Source. Figura 1. Esiste anche la possibilità di costruire un dispositivo MOSFET a canale p, partendo da una fetta di silicio drogata di tipo n e costruendo i pozzetti con un drogaggio (consistente p+ ) consistente di atomi accettori. La figura 2 mostra, in sezione, un MOSFET a canale p. Figura 2. In questo caso la corrente esterna è dovuta agli elettroni, mentre quella interna, tra i pozzetti ed il canale, è dovuta alle lacune ( elettroni in banda di valenza). I simboli circuitali dei due tipi di MOS sono quelli raffigurati nella figura sottostante : Le caratteristiche di uscita di un MOSFET a canale n sono rappresentate nella figura 3. VGS rappresenta la tensione di gate. Figura 3 In prima approssimazione tali caratteristiche sono descritte, nel primo tratto di tipo parabolico dalla relazione semplificata I DS = µ nCOX VDS 2 W V V V − − ( ) G T DS L 2 (1) Dove µn = mobilità degli elettroni nel canale; COX = Capacità dell’ossido di gate; W = larghezza della regione di gate; L = lunghezza della regione di gate; VG = Tensione presente al gate; VT = Tensione di soglia del MOS; VDS = Tensione Drain -Source. Nella regione di saturazione delle caratteristiche, in prima approssimazione, la corrente IDS è data da: I DS = µ nCOX W 2 (VG − VT ) 2L (2) In pratica questa regione è caratterizzata da rette non parallele all’asse IDS=0. Figura 4. Configurazione Source Comune Si consideri la configurazione circuitale a sorgente comune rappresentata nella figura 4, e per essa cerchiamo di determinare il circuito equivalente per piccoli segnali, in regime lineare e di bassa frequenza. In questo contesto la corrente drain-source iD può essere espressa come funzione della tensione gate-source vGS e drain-source vDS , cioè : iD = F ( vGS , vDS ) (3) Considerando incrementi finiti di vGS e vDS si può scrivere: ∆iD = ∂iD ∂vGS ∆vGS + vDS ∂iD ∂vDS ∆vDS (4) vGS che, considerando la notazione in uso per piccoli segnali, diventa id = ∂iD ∂vGS vgs + vDS ∂iD ∂vDS vds (5) vGS Introducendo le seguenti definizioni: gm = Transconduttanza ∂iD ∂vGS rds = Resistenza differenziale di canale iD vgs → vDS ∂vDS ∂iD → vGS vds id (6) vds (7) vgs allora la (5) si può scrivere come: id = g m vgs + vds rds (8) Inoltre se definiamo µ, coefficiente di amplificazione del MOSFET, come: µ=− ∂vDS ∂vgS ≅− iD vds vgs (9) id la (8) diventa µ = g m rds (10) Ora siamo nelle condizioni di generare il circuito equivalente per piccoli segnali, per la configurazione circuitale source comune. La (8) si può scrivere, infatti: 0 = −id rds + g m v gs rds + vds (11) A cui corrisponde i circuiti di figura 5a, oppure il circuito di figura 6a Figura 5b. Circuito equivalente nella configurazione source comune: rds=r0 Figura 5a. Circuito equivalente generato dalla (11) dove rds=r0 Utilizzando la (10) nella (11) si ottiene la condizione per generare un altro tipo di circuito equivalente (figura 6 a e b) .Infatti dalla (11) e (10) si ha : 0 = −id rds + µ vgs + vds (12) Valutiamo il guadagno in tensione dal circuito equivalente di figura 5 b, cioè nel source comune : Av = vo − g m vgs ( rds * RL ) = vi vi ( rds + RL ) vgs =vi → Av = − g m ( rds * RL ) ( rds + RL ) (13) Quindi: Av = − g m RL rds a) (14) b) Figura 6 a) Circuito equivalente generato dalla formula 12. b) Circuito equivalente della configurazione Source Comune Esempio g m = 30 ⋅10−3 mhos 4 rds = 10 Ω 4 R L = 10 Ω Av = − 30*10 −3 *108 = −150 2*104 (15) Il segno meno indica che il segnale in uscita è sfasato di 180° rispetto a quello presente in ingresso. Il guadagno in potenza è teoricamente infinito e essendo pari a zero la potenza presente in ingresso. Amplificatore a Drain Comune. La configurazione a drain comune di un mosfet è mostrata in figura 7. Figura 7 Per quanto attiene il circuito equivalente si consideri la figura 8 o anche la figura 9 dove si è passati dal circuito equivalente di Norton a quello di Thevenin Figura8 Figura 9 Dalla figura 9 si ha : is = g m vgs rds Rs + rds (16) Poichè vgs = vi − RS iS (17) si ha che : RS g m rds vi RS 2 g m rds is vo = iS RS = − = RS + rds RS + rds R g r is RS 1 + S m ds RS + rds A= RS g m rds vi = RS + rds RS + rds vo RS g m rds = vi RS + rds RS g m rds + RS + rds (18) Se rds>>RS allora A≅ g m RS <1 1 + g m RS Se gm= 30*10-3 mho e RS=200Ω 20*10−3 * 200 A≅ = 0.8 1 + 20*10−3 * 200 (19) Per quanto attiene l’impedenza d’uscita conviene trasformare il circuito di figura 9 in quello della figura sottostante. Si agisce applicando la tensione vo cortocircuitando il gate vgs= - vo e calcolando il rapporto tra vo e –i2 : i1rds + v0 g m rds + (i1 − i2 ) RS = 0 v0 + RS (i2 − i1 ) = 0 (20) Risolvendo il sistema si ha: Z0 = v0 RS rds 1 = = RS rds −i2 RS g m rds + RS + rds gm (21) Esempio Se RS = 100Ω 4 r ds = 10 Ω −3 g m = 30*10 mho Z0 = 102 *10 4 106 ≅ = 25Ω 104 + 3*10−2 *106 + 100 4*104 Si noti che il segnale d’uscita in questa configurazione è in fase con quello d’ingresso ; l’impedenza d’ingresso è alta , mentre l’impedenza d’uscita è piccola e minore della RS. Questo circuito può essere impiegato come trasformatore d’impedenza (separatore). Amplificatore a Gate Comune. La configurazione di un MOSFET a gate comune e’ quella di figura 10. Figura 10 Ed i circuiti equivalenti di Norton e Thevenin sono mostrati nelle figure 11a e 11b. a) b) Figura 11 Dalla figura 11b si può scrivere: iRL − vi + iRS + g m vgs rds + irds = 0 vgs = iRS − vi (22) da cui si ottiene i= vi (1 + g m rds ) RS g m rds + RS + rds + RL (23) Per quanto attiene l’impedenza d’ingresso si ha: Zi = v i RS g m rds + RS + rds + RL = i 1 + g m rds Per quanto riguarda il guadagno di tensione, con uscita nel drain: (24) Av = RL (1 + g m rds ) v0 iRL = = vi vi RS g m rds + RS + rds + RL (25) Esempio RL = 104 Ω g m = 20*10−3 mho rds = 10 4 ohm RS = 100 ohm Dalla 25 si ottiene Av = 104 (1 + 20*10−3 *104 ) 104 + 104 + (1 + 20*10−3 *104 )100 ! 50 (26) MOS COMPLEMENTARE Figura 12 E’ costituito da due MOS (QP), uno a canale n, l’altro a canale p, connessi come in figura 12. Per tensioni applicate in ingresso fino a Vγ (tensione di soglia d’ingresso) il canale formato è quello del mos 1, pe rcui la tensione d’uscita è pari a vu=VDD. Non passa corrente nel canale di lacune. Per tensioni applicate superiori a Vγ il canale formato e’ quello del MOS 2 (QN), per cui la tensione d’uscita assume circa il valore di massa. Non passa corrente nel canale di elettroni. Questo circuito ha la caratteristica di dissipare potenza trascurabile nelle condizioni stazionarie, mentre nei transitor viene dissipata potenza ma di piccola entità. Questo circuito, in campo digitale, viene impiegato come invertitore, quindi come struttura di base per costruire I blocchi logici fondamentali come le porte AND , NAND etc.