Rabbia e paura è meglio impararle da bambini

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la Repubblica
MARTEDÌ 5 LUGLIO 2011
@
SALUTE LA PSICOLOGIA
■ 30
PER SAPERNE DI PIÙ
journals.cambridge.org/action/displayJournal?jid=JCL
www.tandf.co.uk/journals/titles/15248372.asp
✑
Emozioni
Uno studio dell’università Bicocca sulle parole
che indicano gli stati d’animo: ecco come influenzano
il mondo interiore dei piccoli, relazioni e comportamenti
In libreria
Pediatria
COME CAPIRE
PIANTI E GORGHEGGI
Decifrare i comportamenti
dei bambini che ancora non
hanno compiuto i tre anni
d’età È il tema del libro scritto
dalla psicoterapeuta
che ha fondato a Milano
il primo “asilo psicoanalitico”
(centro giochi di Masal)
Alcuni esempi? Il bisogno
di amore e di affetto,
la vergogna, la voracità:
come si manifestano?
DIZIONARIO
AFFETTIVO
Masal Pas
Bagdadi
232 pagine
12 euro
Giunti
Ambiente
PIANTE AI MARGINI
TRA VELENI E TERAPIE
La prima storia culturale
di quel tipo di piante
“che intralciano i nostri piani
o le nostre mappe ordinate
del mondo”, come le descrive
l’incipit di questo interessante
e originale volume. Si tratta cioè
di piante che possono essere
tanto causa, per esempio,
di atroci avvelenamenti
quanto di cure al limite
del miracoloso. Un manuale
per erboristi e non solo
ELOGIO
DELLE
ERBACCE
Richard Mabey
348 pagine
19,50 euro
Ponte alle Grazie
Veterinaria
LA GUIDA COMPLETA
PER AIUTARE I PETS
La guida medica più autorevole
sulla salute degli animali
domestici più diffusi. Sintomo
per sintomo, malattia
per malattia, il classico di Merck
accompagna il lettore attraverso
i problemi più comuni fino
alle patologie più gravi del cane
e del gatto. C’è anche un ricco
promemoria per vaccinazioni
e controlli e una serie di consigli
di pronto soccorso
IL MANUALE
MERCK
PER LA SALUTE
DEL CANE
E DEL GATTO
804 pagine
32 euro
Raffaello Cortina
Ambiente
L’AMORE PER IL VERDE
SI IMPARA GIOCANDO
Un gruppo di ragazzi
che decide di prendersi cura
di un quartiere difficile
di Palermo. Un’esperienza
sociale, civile, ma anche
un esperimento di innovazione
didattica ed educativa
Un racconto che è diventa
un manuale per educatori,
insegnati ed educatori pronti
a integrare la loro professionalità
con i temi dell’ecologia
ECOLOGIA
IN CITTÀ
Alessia Maso
104 pagine
14 euro
La Meridiana
Rabbia e paura
è meglio impararle
da bambini
TINA SIMONIELLO
S
onoarrabbiato. Ho paura. Mi sento felice. Sono
geloso. Imparare a utilizzare fin da piccoli
queste espressioni, tipiche del
lessico della psiche, migliora le
capacità di comprendere gli stati mentali, le emozioni proprie e
di chi ci sta intorno. E di capire
che il mondo interiore influenza
le relazioni e i comportamenti. In
una parola: i bambini che imparano il lessico della mente sono
più competenti in quella che gli
esperti chiamano “Teoria della
mente”. E già nella prima infanzia, utilizzando giochi di parole.
«A 170 bambini di 3 e 4 anni abbiamo raccontato storie ricche
di vocaboli psicologici: rabbia
paura vergogna, felicità, ecc.. In
seguito li abbiamo divisi in 2
gruppi. Per due mesi con alcuni
di loro (gruppo sperimentale)
abbiamo “giocato” con le nuove
parole. Si è trattato di giochi linguistici semplici: si “lancia”, cioè
si propone un vocabolo ascoltato nelle narrazioni e con tecniche
ad hoc se ne stimola l’uso attivo
da parte dei bambini. Con gli altri invece (gruppo di controllo) ci
siamo limitati alla sola narrazione di storie. Alla fine del training,
tramite test standardizzati, abbiamo valutato la capacità di individuare e riconoscere gli stati
mentali in tutti bambini coinvolti. Nonostante tutti e 170 partissero da un livello linguistico-cognitivo simile, chi ha giocato con
“Il linguaggio
è uno strumento
in più per avere
un buon rapporto
con gli altri”
le parole mentalistiche è risultato sensibilmente più competente». A parlare è Ilaria Grazzani,
associato di psicologia dello sviluppo e dell’educazione alla Milano-Bicocca e coautrice di due
studi recenti, pubblicati su Journal of Cognition and development e Journal of Child Language, sul ruolo dei giochi linguistici
nella comprensione degli stati
mentali dei più piccoli.
«Gli adulti — spiega — tendono a sottovalutare il linguaggio
come strumento di potenziamento nei bambini e sottostimano le loro potenzialità di apprendimento e uso del lessico mentalistico. Un peccato, perché la
consapevolezza del proprio e altrui mondo interiore migliora sia
le capacità cognitive sia, e soprattutto, incrementa le competenze socio-emotive cioè la capacità di condividere e rispettare
e regolare le emozioni proprie e
degli altri». Anna Oliverio Ferraris, psicologa dello sviluppo alla
Sapienza di Roma: «I bambini vivono emozioni intense, che non
LA
SCHEDA
LA RICERCA
I RISULTATI
IL LESSICO
LA TEORIA
A un gruppo di 170
bambini di 3-4 anni
per due mesi sono state
narrate storie e usate
le parole che indicano
stati emotivi
Il gruppo dei bimbi
che ha giocato
con le parole è risultato
nei test migliorato
nelle capacità cognitive
e relazionali
Pensare, arrabbiarsi,
credere, avere paura,
fanno parte del lessico
“mentalistico”
Si acquisisce intorno
ai due anni
Si chiama “teoria della
mente”: comprensione
del mondo interiore
proprio e altrui
Si acquisisce intorno
ai 3/4 anni
sanno distinguere e nelle quali
non si sanno orientare. Stimolarli a dare nomi a queste emozioni, e a utilizzarli, permette di
comunicare ad altri i propri stati
d’animo, di condividerli, e di
conseguenza di sdrammatizza-
re le emozioni negative, o di circoscriverle: conoscere le parole
giuste e usarle tranquillizza. Sappiamo, infatti, che adolescenti
non abituati a nominare e comunicare le emozioni ne sono più
facilmente vittime». Riprende
Ferraris: «Per abituare i bambini
a usare le parole della mente vanno utilizzate le occasioni di ogni
giorno, evitando l’invadenza».
Ma un bambino più consapevole, è un bambino più felice? «Per
usare un’espressione evoluzio-
nistica — conclude Grazzani — è
più “adatto” ad affrontare il
mondo delle relazioni». E Ferraris: «Il linguaggio è uno strumento in più per avere un buon rapporto con gli altri».
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LA RICERCA
DALLA PELLE
SI RICREANO
I NEURONI
ANTI-PARKINSON
N
euroni umani
dopaminergici
prodotti
direttamente dalla pelle:
una tecnica innovativa che
potrebbe significare molto
nella lotta al Parkinson. È
su Nature che è stato
pubblicato il lavoro di
collaborazione tra San
Raffaele di Milano, Sissa
di Trieste, Istituto italiano
di tecnologia di Genova
che illustra come sia stato
possibile “convertire”
fibroplasti di pelle umana
o di topo in neuroni del
cervello che producono
dopamina, uno sviluppo
della tecnologia di
riprogrammazione
genetica proposta da
Shinya Yamanaka di
Kyoto per la generazione
di cellule staminali
riprogrammate (iPS), ma
senza la generazione di
cellule staminali
(potenzialmente tumorali)
e quindi può essere da
subito utilizzato in studi
pre-clinici della malattia.
La nuova tecnica si basa
sull’attivazione di soli 3
geni. La malattia di
Parkinson colpisce solo in
Italia 200.000 persone. I
sintomi iniziali causano
disturbi motori di varia
natura causati dalla
degenerazione dei
neuroni dopaminergici
della sostanza nera
mesencefalica e dalla
perdita della dopamina, il
neurotrasmettitore da loro
prodotto.
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