Analisi Matematica 1 per Matematica Esercizi settima settimana Il seguente si chiama teorema di prolungamento per continuità. Teorema 1 Siano X e Y spazi topologici, con Y metrico. Sia E un sottospazio topologico di X e sia f : E → Y una funzione continua. Supponiamo che per ogni p ∈ E \ isol E esista in Y : lim f (x) x→p x∈E Per ogni p ∈ E si definisca: lim f (x) x→p f˜(p) = x∈E f (p) se p ̸∈ isol E se p ∈ isol E. Allora: • la restrizione f˜E = f . • f˜ è continua. Dimostrazione. • Poiché f è continua su E, il limite di f in un punto p di E è proprio f (p). • Siano p ∈ E e ε > 0. Per definizione di limite esiste un intorno aperto U di p in X tale che per ogni x ∈ U ∩ E si abbia: d(f (x), f˜(p)) ≤ ε (1) Si osservi che se p ∈ E la (1) sussiste anche in p. Rimane da dimostrare che la (1) sussiste anche in U ∩ (E \ E). Sia q ∈ U ∩(E \E). In tal caso q è di accumulazione per E e, poiché U è aperto, si ha che q è limite di una successione in U ∩ E. I punti di questa successione soddisfano la disuguaglianza (1) e, poiché il passaggio al limite conserva le disuguaglianze larghe, si ottiene d(f˜(q), f˜(p)) ≤ ε. Proposizione 2 Siano X e Y spazi topologici con Y di Hausdorff. Sia f : X → Y una funzione continua. Allora G = G(f ) = {(x, y) : y = f (x)} è un sottoinsieme chiuso di X ×Y. Dimostrazione. Sia (a, b) ̸∈ G. Dobbiamo trovare un intorno aperto U di a e un intorno aperto V di b tali che U × V è disgiunto da G. Siccome b ̸= f (a), esistono un intorno aperto V di b e un intorno aperto W di f (a) tali che V ∩ W = ∅. Siccome f è continua 2 l’insieme U = f ← (W ) è un intorno aperto di a. È facile dimostrare che U × V è disgiunto da G. Osservazione. La funzione f : R → R definita da f (x) = x1 per x ̸= 0 e f (0) = 0 ha grafico chiuso ma non è continua. Teniamo presente il seguente fatto, che dimostreremo nel secondo trimestre. Se una funzione f : X → Y fra spazi di Hausdorff ha codominio compatto e grafico chiuso in X × Y allora f è continua. Esercizio 1. • Dare un esempio di uno spazio compatto con esattamente due punti di accumulazione. • Dimostrare che ogni spazio discreto è localmente compatto. • Dare un esempio di uno spazio connesso E per cui esistono due punti distinti a e b tali che E \ {a, b} è connesso. Lo stesso con tre punti distinti. Esercizio 2. Ricordiamo che se p, q sono due punti del piano R2 il segmento di estremi p e q è cosı̀ definito: [p, q] = {tq + (1 − t)p : t ∈ [0, 1]} = {p + t(q − p) : t ∈ [0, 1]} Un sottoinsieme E ⊆ R2 si dice convesso se per ogni p, q ∈ E si ha [p, q] ⊆ E. • Dare un esempio di un sottoinsieme convesso non banale e con interno vuoto. • Dimostrare che le palle nelle tre metriche famose d1 , d2 e d∞ sono convesse. • Dimostrare che l’intersezione di due convessi è un convesso. Cosa si può dire per l’intersezione infinita? Cosa si può dire per l’unione? ◦ • Dimostrare che se E è convesso allora E e E sono convessi. • Sia E un aperto non vuoto, limitato e convesso. Dimostrare che fr E non può essere convesso. (Dimostrare prima che ogni semiretta che parte da un punto di E passa per la frontiera di E.) • È vero che un aperto non vuoto e convesso può avere frontiera convessa? 3 Esercizio 3. Siano A e B due sottoinsiemi non vuoti di uno spazio metrico X e sia x ∈ X. Ricordiamo che la funzione y → d(y, A) è lipschitziana e quindi continua. Si definisca: d(A, B) = inf{d(a, b) : a ∈ A, b ∈ B} = inf{d(b, A) : b ∈ B} • Supponiamo X = R2 . Dimostrare che se A è chiuso allora esiste p ∈ A tale che d(x, A) = d(x, p). Tuttavia questo non è vero in qualsiasi spazio metrico (prendere un sottospazio di R con la topologia relativa). • Se A e B sono chiusi e d(A, B) = 0, è necessariamente vero che A ∩ B ̸= ∅? • Dimostrare che se B è compatto allora esiste q ∈ B tale che d(x, B) = d(x, q). • Supponiamo che X = R2 . Dimostrare che se A è chiuso e B è compatto allora esistono p ∈ A e q ∈ B tali che d(A, B) = d(p, q). Osservare che in tal caso d(A, B) = 0 implica A ∩ B ̸= ∅. Esercizio 4. • Costruire un insieme limitato di numeri reali con esattamente tre punti di accumulazione. • Costruire un insieme compatto di numeri reali il cui derivato sia numerabile. • Dimostrare che il derivato di un sottoinsieme di uno spazio di Hausdorff è un sottoinsieme chiuso. Esercizio 5. Dimostrare che un polinomio di grado dispari a coefficienti reali ammette sempre uno zero reale. Esercizio 6. Trovare un ricoprimento aperto di ]0, 1[ che non ammette sottoricoprimenti finiti. Esercizio 7. Dimostrare che un aperto di R è unione finita o numerabile di intervalli aperti disgiunti. Esercizio 8. Siano ]a, b[ un intervallo aperto e limitato della retta reale e f : ]a, b[→ R una funzione continua. Sappiamo che G = G(f ), il grafico di f , è un sottoinsieme chiuso di ]a, b[×R ma non è in generale un sottoinsieme chiuso di R × R. • Dimostrare che G è connesso. • Dimostrare che se limx→a+ f (x) = limx→b− f (x) = +∞ allora G è chiuso in R × R. Dimostrare inoltre che in tal caso f ammette minimo assoluto. • Dimostrare che se f è limitata allora G non può essere chiuso in R × R. In tal caso dimostrare che closR×R G coincide con il grafico di una funzione se e solo se f si estende per continuità agli estremi, cioè ammette limite agli estremi. • Dare un esempio in cui closR×R G contenga una retta verticale. 4 Esercizio 9. Ogni numero razionale non nullo x può essere scritto nella forma x = dove n > 0 e m, n sono interi primi fra loro. Quando x = 0 scriviamo x = 01 . Consideriamo la seguente funzione definita su R: { 0 se x è irrazionale f (x) = 1 se x = m n n. m n, Dimostrare che f è continua su ogni irrazionale e su nessun razionale. Esercizio 10. Sia f : R2 → R cosı̀ definita: f (0, 0) = 0, f (x, y) = xy 2 x2 + y 4 Dimostrare che f è limitata, che f non è continua in (0, 0) e che la restrizione di f a ogni linea retta è una funzione continua. Esercizio 11. Dimostrare che se f : R → R è continua e periodica, allora f ammette massimo e minimo assoluto. Esercizio 12. Dimostrare che R̃ è compatto. Esercizio 13. Sia f : R → R una funzione continua. • Dimostrare che se limx→+∞ f (x) = limx→−∞ f (x) = +∞ allora f ammette minimo assoluto. • Si assuma che limx→+∞ f (x) = limx→−∞ f (x) = c ∈ R. Dimostrare che f è limitata. Dimostrare che f ammette un estremo assoluto. Dimostrare che f ammette sia massimo sia minimo assoluto se e solo se c ∈ f (R). Dare un esempio in cui f non ammette minimo assoluto.