Capitolo 7 Misura di capacità e fattore di perdita Si vuole determinare la misura della capacità e del fattore di perdita di un cavo elettrico per la media tensione tramite un ponte a trasformatore differenziale utilizzato come rilevatore di zero. Tali misure saranno poi riportate alla temperatura di 20°C e il fattore di dissipazione sarà confrontato con i valori riportati nella norma tecnica CEI 20-13 per determinare le prestazioni del cavo. Sezione 1 Strumentazione utilizzata e condizioni operative S TRUMENTAZIONE C ONDIZIONI O PERATIVE 1. Cavo in prova 1. Temperatura Ambiente TAMB = °C 2. Condensatore Campione PASSONI E VILLA C=100pF S.N. :05943/1996 3. Trasformatore Elevatore SIEMENS LIT 20086, F=50Hz 4. Trasformatore Voltmetrico SIEMENS 70/65236, F=50Hz 5. Variac SIEMENS 621052, F=50Hz 6. Multimetro FLUKE 45 77 Sezione 2 Descrizione del circuito di misura Il circuito è alimentato da un Variac a tre tensioni differenti. L’alimentazione è fornita tramite un Variac collegato alla rete. Le specifiche del Variac sono: Vin = 380V Vout = 0 ÷ 525V Imax(380) = 110.5A Imax(525) = 80A PApparente = 42kVA Le tensioni nominali alle quali il circuito deve essere alimentato sono: E′ = kV E′′ = kV E′′′ = kV All’uscita del trasformatore in parallelo si trovano: - la serie del condensatore (di cui vogliamo misurare la capacità e il fattore di dissipazione) e di un avvolgimento di N1 spire; - la serie del condensatore campione e di un avvolgimento di N2 Il Variac alimenta un Trasformatore Elevatore variabile con le spire; seguenti caratteristiche nominali: - un ulteriore trasformatore voltmetrico con rapporto di Vin = 500 V trasformazione 25000 k= 100 Vout = 25 - 50 -100 kV Quest’ultimo ha in uscita un multimetro che consente di misurare la tensione realmente applicata al circuito. Il rapporto di trasformazione di quest’ultimo è mantenuto a 500 k= 100000 78 Le tensioni misurate all’uscita del trasformatore voltmetrico e le corrispondenti tensioni di alimentazione sono 25000 E′k = 24.2V E′eff = E′k = 6.050 kV 100 25000 E′k′ = 47.9V E′eff ′ = E′k′ = 11.975 kV 100 25000 E′k′′ = 96.1V = 24.025 kV E′eff ′′ = E′k′′ 100 Di conseguenza le tensioni all’uscita del Variac sono 500 E′Variac = E′k = 30.25 V 100000 500 E′Variac = E′k′ = 59.875 V 100000 500 E′Variac = E′k = 120.125 V 100000 Sempre in serie, tra il condensatore campione e l’avvolgimento N2, si trova un avvolgimento N3 da cui viene prelevata la corrente IC circolante nella serie, che viene utilizzata dal circuito stesso per generare delle correnti in un ulteriore avvolgimento N5 così da poter bilanciare il ponte. Per bilanciamento del ponte si intende l’annullamento del flusso di induzione magnetica circolante attraverso gli avvolgimenti del circuito. L’avvolgimento ad N4 spire è collegato ad un rilevatore a barre che fornisce la misura desiderata. L’avvolgimento N5 invece inietta al primario una corrente I5 che consente di arrivare alla condizione di equilibrio. Tale corrente I5 proviene dalla corrente IC prelevata al primario dall’avvolgimento N3 e scomposta in due Il condensatore campione ha le seguenti caratteristiche: Cs = (100.0 ± 0.5) pF tgδs < 1 ⋅ 10−5 Vsnominale = 100 kV componenti, una IN FASE con IC e una IN QUADRATURA con IC. La corrente IC, infatti, all’uscita dall’avvolgimento N3 viene convertita anzitutto in tensione tramite un convertitore correntetensione apposito, e quindi inviata a due ulteriori circuiti connessi in parallelo (la conversione I-V è effettuata proprio per avere lo stesso valore di tensione all’ingresso di tali due circuiti). Il primo, costituito da un potenziometro digitale, ne fa variare il modulo fornendo la componente in fase (nella pratica si fa variare tale modulo ruotando le manopole corrispondenti alle cifre meno significative della misura di Cx ). Il secondo, attraverso un 79 integratore, sfasa tale tensione di 90°, fornendo quindi la componente in quadratura, e ne varia anche l’ampiezza con un ulteriore potenziometro digitale. All’uscita del secondo circuito si trova un amplificatore a guadagno variabile dal quale dipenderà l’ordine di grandezza del tgδ misurato. Tali due componenti ottenute vengono quindi sommate ed applicate all’avvolgimento N5. Trasformatore Elevatore k=500/100000 Trasformatore Voltmetrico k=25000/100 Si ottiene il bilanciamento quando è verificata la relazione N1Ix + N2 IC + N5 I5 = 0 Nella realtà tutti i calcoli sono svolti dal processore interno allo strumento di misura. Anche gli avvolgimenti e l’elettronica sovra descritta sono interni allo strumento stesso. Si raggiunge il bilanciamento quando il flusso all’interno del rilevatore è nullo e questo è segnalato da appositi display posti sullo strumento. 80 Sezione 3 Atto della misurazione Come già detto la misura è effettuata per tre valori di tensione di I valori di capacità e tgδ misurati per le tre tensioni sono dunque alimentazione differenti. Per misurare capacità e fattore di dissipazione si agisce su delle manopole poste sul rilevatore. Ne sono presenti 6 per la misura di Cx e 5 per la misura di tgδ . Per quanto riguarda le manopole che agiscono sul valore della capacità, a partire da sinistra, le prime tre effettuano una regolazione grossolana, le due successive una regolazione fine Grandezze misurate Tensioni nominali di alimentazione V1 kV V2 kV V3 kV Capacità [nF] Fattore di dissipazione e l’ultima definisce l'ordine di grandezza. Per quanto riguarda le manopole che agiscono sul valore di tgδ, a partire da sinistra, le prime quattro effettuano una regolazione fine e agiscono sulla componente in quadratura e l’ultima Nella sezione successiva si ricavano le incertezze e le misure finali sulle grandezze d’interesse. definisce l'ordine di grandezza. 82 Sezione 4 Elaborazione dei dati Non avendo effettuato misure ripetute si considerano come valori Di conseguenza si ottengono le seguenti tolleranze: attesi i valori letti. Le incertezze sono quindi, sempre per lo stesso motivo, Tensioni nominali di alimentazione Tolleranze V1 kV unicamente di categoria B e sono valutate come tolleranze utilizzando le specifiche dello strumento. La tolleranza sulla capacità è calcolabile come ΔCx = 0.01 ⋅ Crange dove nel caso in esame Crange = nF dove nel caso in esame tgδrange = V3 kV Tolleranza Capacità [pF] Tolleranza Fattore di dissipazione Le misure saranno quindi La tolleranza sul tgδ sarà calcolabile come Δtgδx = 1% ⋅ tgδxletto + 1% ⋅ tgδrange V2 kV Tensioni nominali di alimentazione Misure V1 kV Misura Capacità [nF] Misura Fattore di dissipazione ( ( ) ± ± V2 kV ) ( ( V3 kV ± ± ) ) ( ( ± ± ) ) 83 Sezione 5 Riporto a 20°C e confronto con le norme Come imposto dalla norma sono state effettuate tre prove su Si riportano quindi a 20∘C i valori di tgδ per le tre tensioni. una pezzatura di un cavo con tensione nominale di isolamento U0 verso terra superiore a 6kV (nel caso in esame si prende come tgδ(0.5 ⋅ U0)20∘C = tgδ(0.5 ⋅ U0) ⋅ α15.8∘C = riferimento la tensione nominale 12kV) a tre valori di tensione differenti 0.5 ⋅ U0 , U0 e 2 ⋅ U0 scelti concordemente alle direttive. Si opera a tensione alternata e a temperatura ambiente, pari a ∘ tgδ(U0)20∘C = tgδ(U0) ⋅ α15.8∘C = tgδ(2 ⋅ U0)20∘C = tgδ(2 ⋅ U0) ⋅ α15.8∘C = C. Secondo la norma il valore tgδ trovato a U0 riportato a 20∘C non deve superare il limite 0.020 e la differenza tra i valori di tgδ, trovati rispettivamente a 2 ⋅ U0 e 0.5 ⋅ U0, non deve superare il limite 0.0025 . Si confrontano quindi i valori ottenuti con le norme. tgδ(U0)20∘C = < 0.020 Per riportare i valori di tgδ a 20∘C li si deve moltiplicare per un tgδ(2 ⋅ U0)20∘C − tgδ(0.5 ⋅ U0)20∘C = coefficiente α che dipende dalla temperatura di esercizio e che Poichè entrambi i valori sono minori rispetto a quelli limite allora il si ricava dalla tabella allegata alle specifiche. Nel caso in esame cavo è conforme alle norme. si effettua un’interpolazione lineare tra i valori di α a 14∘C e 16∘C . < 0.0025 Si ricava così il valore del coefficiente moltiplicatore pari a α(15.8∘C ) = 84