22txt_appI_Layout 1 14/03/11 06:43 Pagina 427 Appendice 22A La regola di Taylor Qualunquesialapoliticaperilfuturodichiaratadalle banchecentrali,bisognaprestareparticolareattenzione alle politiche in atto. Quali variabili economiche sonocorrelatealledecisionidellebanchecentraliin meritoaltassod’interesse?IlprofessoreJohnTaylor dellaStanfordUniversityhaaffermatochelamaggior partedellebanchecentralicambianoitassid’interesse inrispostaalcambiamentodiduevariabili:ilreddito nazionaleel’inflazione. Secondo la regola di Taylor, un banca centrale alza (abbassa) i tassi d’interesse se si aspetta che l’inflazione e il reddito saranno al di sopra (al di sotto) del livello obiettivo. Questaregolaèstataoggettodiampiadiscussione. Lebanchecentraliapplicanotassid’interesseche sono,inultimaanalisi,determinatidalmercato. L’inflazione attesa e il reddito atteso (rispetto al redditopotenziale)sarebberogliobiettiviintermedia cuirispondonoledecisionisuitassidapartedellebanchecentrali. SeunabancacentraleseguisselaregoladiTaylor, significherebbechelabancapersegueunapoliticadi stabilitàdelredditoedeiprezzi.Tuttavia,ledeviazioni del reddito rispetto al suo livello potenziale consentono di fare qualche previsione sul futuro corso dell’inflazione.Iperiodidiespansionetendonoaprodurreinflazione,iperiodidirecessionetendonoaridurla.Quindi,laregoladiTaylorèanchecompatibile conl’interpretazionechelabancacentralesipreoccupidell’inflazionesia nel presente sia nei periodi futuri.Empiricamente,èdifficiledistinguerequestedue interpretazioni. L’affermazione di Taylor che le banche centrali adeguinoitassid’interesseinragionedelleprevisioni d’inflazione e di scostamento del reddito dal livello obiettivoèstataverificata,nellapratica,sullamaggior partedelleprincipalibanchecentrali,comelaBanca d’Inghilterra, la Federal Reserve, la tedesca Bundesbank(finoall’introduzionedell’euro)elanuovaBancaCentraleEuropea.Tuttelebanchecentraliperòdicono di prestare attenzione agli obiettivi monetari e di preoccuparsi poco delle fluttuazioni del reddito. L’intuizionediTaylorècosìlargamenteusatachevienechiamatalaregoladiTaylor. Nellaformulazionedel1993,iltassod’interesse obiettivo–dellapoliticamonetaria–dipendedaldivariotrailredditodiequilibrioequellopotenzialee daltassod’inflazione:1 it 5 r*1 pt 1 0,5(pt 2 p*)1 0,5ỹt 5 5 r*2 0,5p*1 1,5pt 1 0,5ỹt Iltassod’interesseobiettivoit dipendedar*,ovveroil tassod’interessediequilibrio,dapt,ovveroiltassod’inflazione,daldivariodellostessorispettoaltassod’inflazioneobiettivop*edalgaptraredditooprodottodi equilibrioeredditooprodottopotenziale,ỹt 5 yt 2 y*. t I pesi dei due divari o gap sono stati assunti da Taylorparia0,5,mentreiltassod’inflazioneobiettivo equellod’interessediequilibriosonostatiassuntipari al2%,perfettamenteaderentiallapoliticamonetaria statunitensedeiprimiannidipresidenzadelBoardof Governors del Federal Reserve System statunitense dapartediAlanGreenspan. 1 TaylorJ.B.,Discretionversuspolicyrulesinpractice,Carnegie-Rochester Conference Series on Public Policy,n.39, pp.195-214,1993. TaylorJ.B.,TherobustnessandefficiencyofmonetarypolicyrulesasGuidelinesforinterestratesettingbytheEuropean Central Bank, Journal of Monetary Economics, n. 43,pp.655-679,1999. TaylorJ.B.,Theroleoftheexchangerateinmonetarypolicy rules, American Economic Review, n. 91, pp. 263-267, 2001. Economia 4/ed David Begg, Gianluigi Vernasca, Stanley Fischer, Rudiger Dornbusch © 2011, McGraw-Hill