1^ guerra mondiale 2 - Scuola del Molinatto

L’italia dalla neutralità all’intervento
Dopo l’inizio del conflitto, vi fu lunga discussione in italia per decidere
un’eventuale entrata in guerra dello stato, viste le pressioni entrambi gli
schieramenti. Si scontravano dunque interventisti e neutralisti
Neutralisti = si oppongono
Interventisti = vogliono l’entrata in
all’entrata in guerra
guerra dell’italia
Socialisti vicini a turati
Socialisti massimalisti (mussolini col
“popolo d’italia”)
Cattolici
Nazionalisti ed irredentisti
(soprattutto per trento e trieste)
Liberali legati a giolitti (diplomazia)
Futuristi e uomini di cultura
(d’annunzio)
Liberali vicini a salandra
Nazionalisti ed irredentisti
(soprattutto per trento e trieste)
Entrambi gli schieramenti in guerra volevano aprire a loro favore un “fronte
italiano” e quindi chiamano lo stato al conflitto, facendo le loro proposte
Guglielmo ii:
ii vaste colonie africane + terre irredente
Ma Francesco Giuseppe rifiuta, con proposte vaghe
Patto di londra con l’intesa (cfr. p. 291): trentino-alto adige + gorizia e trieste
+ istria e dalmazia + valona in albania + colonie non meglio definite
24 maggio 1915:
1915 l’italia entra in guerra col generale cadorna contro l’austria.
Si apre un fronte meridionale lungo le alpi austriache, che porta subito alla
guerra di trincea. A fatica e con molte perdite gli italiani prendono gorizia nel
1916.
La guerra più sanguinosa della storia
La guerra si rivelò lunga e sanguinosa come nessun conflitto in passato. Le
scoperte tecniche e scientifiche venivano sfruttate come strumenti di
distruzione: aereoplani per bombardare, sottomarini, gas asfissianti,
lanciafiamme, carri armati. Le perdite erano numerosissime (verdun = 700.000
morti). La stampa fu censurata, si diffuse il razionamento dei generi alimentari e
parteciparono agli scontri anche ragazzi di 18 anni; gli operai venivano
sottoposti a disciplina militare e veniva ovunque diffuso l’odio verso il nemico,
anche con false notizie.
Il 1917: l’anno di svolta delle guerra.
Nel 1917 gli usa entrarono in guerra a fianco dell’intesa, dopa la ripresa della
guerra sottomarina tedesca.
Nel 1917 l’impero russo cadde per la rivoluzione bolscevica e in breve tempo la
russia fu costretta ad abbandonare il conflitto (vedi schema rivoluzione russa)
firmando il patto di brest-litovsk nel 1918.
Nel 1917 le truppe austriache e tedesche riuscirono a sfondare il nostro
schieramento a caporetto e invasero quasi tutto il veneto, applicando i principi
della guerra di movimento. Dopo il primo sbandamento il nostro esercito seppe
reagire, attestandosi lungo il piave, sotto la guida del nuovo comandante in
capo armando diaz.
L’entrata in guerra degli usa e il crollo
crollo degli imperi centrali
Nel 1918 l’entrata in guerra degli usa fu decisiva per le sorti del conflitto.
A berlino scoppiò una rivolta che costrinse guglielmo ii ad abdicare, mentre i
vari popoli dell’impero asburgico si ribellavano a Vienna, ispirandosi ai “14
punti” del presidente americano Wilson, che prevedeva l’indipendenza di ogni
nazionalità.
L’italia dopo la vittoria di vittorio veneto, obbligò l’autria a chiedere
l’armistizio. Carlo d’asburgo fu costretto ad abdicare. Caddero pertanto tutti
gli imperi e al loro posto nacquero numerose repubbliche. In Russia invece si
affermò il comunismo di lenin.