La polipectomia endoscopica a cura di dottor Gianpiero Manes Dirigente I livello UO di Gastroenterologia Ospedale "L. Sacco" Milano Che cos’è La polipctomia è l’asportazione fatta in corso di endoscopia di una lesione dell'apparato digerente che si chiama polipo. Il polipo è un rilievo della mucosa che può essere presente in qualsiasi segmento dell'apparato digerente, più spesso nel colon, ma anche nell'esofago, nello stomaco e nell'intestino tenue. Esistono diversi tipi di polipi distinguibili l'uno dall'altro con l'esame istologico: i polipi infiammatori ed iperplastici sono benigni e non danno mai origine a tumori. Gli adenomi sono tumori benigni, ma col tempo possono crescere e trasformarsi (non sempre) in lesioni maligne. I polipi possono avere diversa forma e dimensioni. Quelli che hanno una sorta di stelo, tanto da sembrare un fungo, vengono detti “peduncolati”. Quelli senza stelo, in genere più bassi e larghi, sono detti sessili. I polipi possono dare sintomi quando sono grandi (emorragie o occlusioni), ma più spesso non danno sintomi e vengono scoperti casualmente nel corso di endoscopie o radiografie. I campi di applicazione La diagnosi di un polipo comporta necessariamente che tale polipo venga asportato nella sua interezza e venga analizzato. È infatti fondamentale sapere di che tipo di polipo si tratti e se questo polipo presenti già dei segni di trasformazione verso il tumore (displasia grave) o sia già diventata un tumore e questa informazione si può ottenere solo analizzando l'intero polipo e non una sua piccola parte (biopsia). La seconda ragione per asportare sempre i polipi è che un adenoma, anche se benigno, può col tempo trasformarsi e divenire un tumore. Asportare completamente un polipo riduce dunque il rischio che si sviluppi un tumore del colon. I contenuti presenti nel documento che le viene consegnato sono curati da GlaxoSmithKline spa e pubblicati su eDott (www.edott.it), il portale di informazione medico scientifica di GlaxoSmithKline; il suo medico (che glielo consegna) ne condivide pienamente il valore scientifico. Per ogni ulteriore informazione o dubbio sulla patologia di cui lei è affetto lei dovrà comunque fare riferimento al suo medico curante. © 2006-2009 GlaxoSmithKline Group of Companies L’esame in pratica La polipectomia viene fatta nel corso di un esame endoscopico. L’asportazione di polipi piccoli (3-5 mm) viene effettuato con una semplice pinza da biopsie. Per polipi più grandi si deve utilizzare uno speciale catetere dotato di un cappio metallico all’estremità (l’ansa da polipectomia) che viene introdotto attraverso l'endoscopio e messo intorno alla base del polipo strozzandola. L'ansa è collegata ad un apparecchio che produce una corrente elettrica che, passando attraverso l'ansa, taglia via il polipo e determina contemporaneamente una coagulazione. Talvolta, soprattutto se il polipo è molto grande o non ha un peduncolo, può essere necessario iniettare con un ago nella sua base un farmaco, l'adrenalina, al fine di creare sotto al polipo un cuscinetto liquido che lo sollevi rendendolo più facilmente afferrabile con l'ansa e allo stesso tempo riduca il rischio di avere un’emorragia o una perforazione. Dopo l'asportazione il polipo dovrà essere recuperato per essere analizzato (esame istologico). Il recupero è possibile nella maggior parte dei casi, ma talvolta la presenza di feci o di particolari condizioni anatomiche (diverticoli, curve dell'intestino) rendono il recupero non possibile. Come prepararsi La preparazione alla polipectomia è la stessa della colonscopia nel corso della quale la polipectomia viene effettuata. Particolarmente importante prima della polipectomia è la valutazione di parametri di coagulazione del paziente. Se il paziente assume anticoagulanti (dicumarolici) il farmaco dovrà essere sospeso ed opportunamente sostituito dall’eparina. L’aspirina non impedisce l’esecuzione della polipectomia per cui, secondo le linee guida, non dovrà essere sospesa. In condizioni particolari anche l'aspirina può essere sostituita dall’eparina. Se il paziente è portatore di una patologia delle valvole del cuore si consiglia, prima di fare una polipectomia, di fare una breve terapia antibiotica, al fine di prevenire la comparsa di endocardite. I contenuti presenti nel documento che le viene consegnato sono curati da GlaxoSmithKline spa e pubblicati su eDott (www.edott.it), il portale di informazione medico scientifica di GlaxoSmithKline; il suo medico (che glielo consegna) ne condivide pienamente il valore scientifico. Per ogni ulteriore informazione o dubbio sulla patologia di cui lei è affetto lei dovrà comunque fare riferimento al suo medico curante. © 2006-2009 GlaxoSmithKline Group of Companies Cosa fare dopo l’esame La maggior parte delle polipectomie possono essere effettuate in ambulatorio o Day Hospital. Il paziente rimane in osservazione per alcune ore prima di essere mandato a casa. Durante l’osservazione si valuterà l’eventuale comparsa di sintomi indicativi di complicanze, quali proctorragia, dolore addominale e reazioni ai farmaci. Una volta dimesso, al paziente viene comunque consigliato il riposo e l’assunzione di una dieta leggera per le successive 24 ore e gli si dà indicazione, qualora rilevasse la presenza di sangue nelle feci, di recarsi al pronto soccorso più vicino dove l'emorragia potrà essere controllata con farmaci, con una nuova endoscopia o, in rari casi, con un intervento chirurgico. Solo nel caso di polipi particolarmente grandi o difficili da asportare (sessili o presenti nel colon destra) può essere indicato un breve ricovero al fine di prolungare l'osservazione ed avere la possibilità di trattare prontamente una eventuale complicanza. Il paziente a cui sono stati asportati dei polipi ha un rischio maggiore di sviluppare in fututo nuovi polipi. Per tale motivo, dopo la polipectomia, si consiglia una colonscopia di controllo ad un intervallo di tempo dipendente dalla caratteristiche e dal numero dei polipi asportati. Possibili complicazioni Oltre alle complicanze legate ai farmaci, le complicanze principali sono l'emorragia e la perforazione. La emorragia insorge in 1 caso su 100 polipectomie. Se l'emorragia compare durante la polipectomia verrà trattata immediatamente. Un’emorragia può comparire nelle ore o nei giorni successivi all'intervento e può manifestarsi con la comparsa di sangue rosso o nero nelle feci. Per evitare che ciò avvenga si consiglia in genere al paziente di non assumere farmaci che riducono la coagulazione (anticoagulanti, aspirina e anti-infiammatori) nei giorni immediatamente successivi. L'incidenza di perforazione è abbastanza bassa (circa un caso su 100), ed è spesso legata all’asportazione di polipi molto grandi, sessili o posti in segmenti di intestino particolarmente sottili (il cieco ed il colon destro). La perforazione si manifesta con dolore e gonfiore dell'addome e viene confermata con una radiografia dell'addome. In caso di perforazione il paziente necessita di un intervento che consenta di chiudere il buco dell'intestino. Talvolta questi sintomi possono comparire anche in assenza di perforazione, come conseguenza dell’ustione della parete dell'intestino e del peritoneo provocata dal taglio. In tal caso il trattamento è dato dal solo riposo a letto, dal digiuno e dalla somministrazione di antibiotici. Nonostante le complicanze suddette, la polipectomia è il modo più sicuro di asportare i polipi. L'alternativa alla polipectomia è l'intervento chirurgico, più complicato e rischioso. I contenuti presenti nel documento che le viene consegnato sono curati da GlaxoSmithKline spa e pubblicati su eDott (www.edott.it), il portale di informazione medico scientifica di GlaxoSmithKline; il suo medico (che glielo consegna) ne condivide pienamente il valore scientifico. Per ogni ulteriore informazione o dubbio sulla patologia di cui lei è affetto lei dovrà comunque fare riferimento al suo medico curante. © 2006-2009 GlaxoSmithKline Group of Companies Bibliografia Guidelines on the management of anticoagulation and antiplatelet therapy for endoscopic procedures. Gastrointest Endosc 2002; 55: 775-779 Hui AJ, Wong RMY, Ching JYL, et al. Risk of colonoscopy polypectomy bleeding with anticoagulants and antiplatelet agents: analysis of 1657 cases. 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