GASTROENTEROLOGIA ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA
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NOTA INFORMATIVA SULLA POLIPECTOMIA
Gentile paziente,
durante l’indagine endoscopica spesso vengono evidenziati polipi che sarà necessario asportare. La procedura con
cui il polipo viene asportato è detta polipectomia. Successivamente il polipo verrà, se possibile, recuperato e
successivamente analizzato. La preghiamo di leggere attentamente questo documento che le fornisce tutti i dettagli
necessari per comprendere in cosa consiste e quali rischi comporta questa procedura.
CHE COS’È UN POLIPO
I polipi sono protuberanze della mucosa intestinale e dello stomaco, di natura per lo più benigna. Una minima parte
di polipi (adenomi) possono, se lasciati in sede, crescere, degenerare nel corso degli anni e diventare maligni. È
infatti accertato che la maggior parte dei tumori maligni dell'intestino derivano da polipi (adenomi) inizialmente
benigni. Per tale motivo i polipi dello stomaco e dell'intestino dovrebbero essere asportati.
Oggi è possibile fare questo per via endoscopica e non più con un intervento chirurgico, come era necessario in
passato.
COME SI ASPORTA UN POLIPO
La polipectomia viene effettuata nel corso di un esame endoscopico, strozzando la base del polipo con un piccolo
bisturi fatto a forma di cappio metallico (ansa) che viene introdotto attraverso l’endoscopio. L’ansa è collegata ad un
apparecchio che produce una corrente elettrica che passa attraverso l’ansa e permette di recidere il polipo alla base,
determinando contemporaneamente una coagulazione.
I polipi possono avere diversa forma e dimensioni. Quelli che hanno una sorta di gambo, ed hanno quindi la forma di
un fungo, vengono detti peduncolati (Fig.1).
Fig. 1
Fig. 2
L’ESAME ISTOLOGICO
Dopo l’asportazione il polipo, se possibile, dovrà essere recuperato per essere analizzato in laboratorio attraverso
esame istologico che consente di capire la natura del polipo e l’eventuale presenza di displasie (alterazioni cellulari
che indicano la possibilità di una futura trasformazione in tumore).
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Quelli senza stelo e a base larga sono detti sessili (Fig. 2) e può essere necessario,
specie se sono di grosse dimensioni, staccarli pezzo per pezzo; potrebbe quindi
occorrere più di una seduta per asportarli completamente.
In alcuni casi si utilizzano strumenti particolari (Hot pinza o Argon Plasma) per
completare l’asportazione ed eliminare tutti i residui del polipo, al fine di evitare che
si riformi.
QUALI SONO I RISCHI DELLA POLIPECTOMIA
La polipectomia è una procedura sostanzialmente sicura, ma come tutti gli atti medici può dar luogo a complicanze.
È necessario innanzitutto che la capacità di coagulazione del sangue del paziente sia normale. È inoltre
importante che segnaliate al medico se state assumendo farmaci (anticoagulanti, antiaggreganti come aspirina, o
antinfiammatori) che possono modificare la coagulazione del sangue. Se Lei non avrà interrotto l’assunzione di
questi farmaci la polipectomia non potrà essere effettuata.
L'incidenza di complicanze della polipectomia è relativamente bassa.
Le principali complicanze sono l'emorragia (2-3 casi su 100) nella sede di asportazione del polipo, e la perforazione
(2-3 casi su 1000). Il rischio di complicanze aumenta quando si asportano polipi grossi, senza peduncolo, o posti in
segmenti di intestino particolarmente sottili (colon destro).
L’emorragia che può insorgere in fase di asportazione del polipo viene arrestata durante l’esame. Se compare
un’emorragia nelle ore o nei giorni successivi all’intervento, verrà eseguito un nuovo esame endoscopico per attuare
le manovre volte ad arrestare il sanguinamento; se ciò non fosse possibile il paziente verrà tenuto in osservazione.
Solo in rari casi si renderà necessario l’intervento chirurgico.
La perforazione si manifesta con dolore e gonfiore dell’addome e viene in genere confermata effettuando esami
radiografici. In caso di perforazione il paziente viene inviato in chirurgia per un intervento.
In molti casi questi sintomi possono comparire anche in assenza di perforazione, come conseguenza
dell’infiammazione della parete dell’intestino provocata dal taglio. In tal caso il trattamento è dato dal solo riposo a
letto e dalla somministrazione di antibiotici.
CONTROINDICAZIONI
Visto che la degenerazione dei polipi richiede anni, ci sono casi in cui le possibili complicanze della polipectomia
risultano più rischiose rispetto alla scelta di non asportare il polipo e lasciarlo in sede. Pertanto l’opportunità
dell’asportazione dovrà essere valutata dal medico endoscopista, caso per caso, in base all’età del paziente ed alle
sue condizioni di salute, che determinano il livello di rischio operatorio.
QUALI SONO LE ALTERNATIVE ALLA POLIPECTOMIA
Nonostante le complicanze suddette, la polipectomia endoscopica è il modo più semplice e sicuro di asportare i
polipi.
Se dovesse rinunciare alla polipectomia l’unica alternativa è l’intervento chirurgico, più complicato, rischioso e
fastidioso per il paziente e con una degenza ospedaliera più lunga.
ANESTESIA E CONTROLLO DEL DOLORE
L’asportazione del polipo in sé non comporta dolore perché la mucosa interna, dello stomaco e dell’intestino, non ha
terminazioni sensitive. La polipectomia pertanto seguirà l’approccio stabilito preventivamente per la procedura
endoscopica.
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