ElapE1 23/11/2015 Ing. Informatica/Telecomunicazioni ELETTRONICA APPLICATA E MISURE Sistemi elettronici SENSORI Dante DEL CORSO Leonardo REYNERI CONDIZIONAMENTO INGR. CONVERSIONE AD ELABORAZIONE CONVERSIONE DA CONDIZIONAMENTO OUT Dispositivi di potenza Limiti operativi Analisi termica Circuiti di comando Problemi: - gestire alte correnti (tensioni) - dissipazione/temperatura - ottenere buona efficienza AA 2015-16 23/11/2015 - 1 ElapE1 - © 2015 DDC 23/11/2015 - 2 ElapE1 - © 2015 DDC Gruppo E: Gestione dell’energia • Caratteristiche di componenti “di potenza” • Dispositivi: modelli e parametri (da Sist e Tecn. ELN) – Diodi raddrizzatori, Zener, Transistori: MOS, BJT, altri • Come fornire energia a un sistema elettronico • Limiti operativi – Alimentatori – Batterie primarie e secondarie (ricaricabili) – V, I Safe Operating Area – Temperatura di giunzione Analisi termica • Esempi di circuiti di potenza • Dispositivi BJT e MOS usati come interruttori Stadi di uscita Protezioni Alimentatori e regolatori lineari Regolatori a parzializzazione (commutazione) 23/11/2015 - 3 Lezione E1: circuiti di potenza • Parti “di potenza” in un sistema elettronico – Limiti di correnti/tensioni – Problemi termici, Safe Operating Area (SOA) – – – – • Riferimenti: – M. Zamboni: Elettronica dei sistemi di interc. e acq.: cap. 6 – F. Maloberti: Understanding Microelectr…: - - ElapE1 - © 2015 DDC 23/11/2015 - 4 ElapE1 - © 2015 DDC Dove occorre gestire potenza • Alimentatore (fornisce energia quasi costante) Altri moduli funzionali “di potenza” • Conversione dell’energia – Fornire energia ai vari moduli, partendo da – – – – » Tensione di rete (220/110V, 50/60 Hz) » Batterie, accumulatori, celle solari, … – Tensione di uscita ben definita, al variare di » Energia di ingresso (rete, stato batterie, …) » Energia richiesta in uscita (corrente al carico) » Temperatura e altri parametri ambientali – Meccanica ↔ AC/DC: generatori e motori – Altro: Celle solari , … – Visti come “alimentatori variabili” • Per tutti: alto rendimento/basse perdite • Per entrambi: alto rendimento/basse perdite © 2015 DDC ACDC: “alimentatore” classico DCDC: alimentazioni a batteria, alim. isolate, regolatori, … DCAC: inverter (generare 220V da batterie) ACAC: trasformatori – Chimica ↔ DC: batterie, accumulatori • Amplificatori/circuiti di potenza (energia variabile) 23/11/2015 - 5 ATTUATORI SISTEMA DI ALIMENTAZIONE E1 – CIRCUITI DI POTENZA » » » » CIRCUITI DI POTENZA ElapE1 - © 2015 DDC 23/11/2015 - 6 ElapE1 - © 2015 DDC 1 ElapE1 23/11/2015 Esempio 1: Conversione AC DC • Ogni giunzione ha una tensione di “breakdown” • Raddrizzatore a una semionda – VI è AC – C per tensione di uscita costante (DC o quasi) – VO è DC con ondulazione Diodi Zener – Normalmente occore evitare di causare breakdown (possibili danni permanenti a circuiti/dispositivi) VI VO • Alcuni dispositivi sono progettati per lavorare in zona di breakdown senza danni: diodi ZENER • Circuito base per la conversione da AC a DC • Usati per – Circuiti di protezione – Regolatori di tensione (per basse potenze) – Generare tensioni di riferimento (a basso costo) – Lezione E2 (Alimentatori) 23/11/2015 - 7 ElapE1 - © 2015 DDC 23/11/2015 - 8 ElapE1 - © 2015 DDC Caratteristica i(v) di diodo Zener • IZ e VZ hanno polarità invertita rispetto a Id e Vd Circuito equivalente del diodo Zener • VZ0: – I diodi standard lavorano in polarizzazione diretta/inversa » Il breakdown è una situazione di malfunzionamento ID – corrente minima per uscire dalla zona di ginocchio I Limite da Pdmax ElapE1 - © 2015 DDC Izmin • Pdmax (o IZmax): – Tensione di breakdown VZ – La tensione di uscita è pari a VZ, anche in caso di variazioni della tensione di ingresso V ElapE1 - © 2015 DDC Diodo Zener: punto di funzionamento • Caratteristica I(V) del bipolo di sinistra (Vs + R) Rs + Vsu • Caratteristica I(V) dello Zener • Punto di funzionamento nell’intersezione – V = Va – Zener in breakdown: piccole variazioni di V al variare di I e Vsu – Regolazione della V • Per analisi dettagliata – Tener conto della corrente a riposo ElapE1 - © 2015 DDC 23/11/2015 - 12 I V Dz Vsu/Rs • Tensione di uscita V: • La resistenza R limita la corrente nel diodo V Vzo 23/11/2015 - 10 Impiego del diodo Zener • La tensione di breakdown inversa può essere usata per generare un riferimento stabile di tensione VZO Pendenza ΔV/ΔI = RZ; uso come regolatore – limitate dall’incremento di temperatura 23/11/2015 - 9 © 2015 DDC V • IZmin: VZ + – ΔV/ΔI (resistenza differenziale rz) IZ 23/11/2015 - 11 RZ • R Z: – Gli Zener lavorano in polarizzazione inversa (breakdown) vD I – VZ per I = 0 (modello lineare) I Va, Ia Zona di breakdown V Vsu ElapE1 - © 2015 DDC 2 ElapE1 23/11/2015 Dispositivi bipolari (BJT) di potenza • Relazione base per transistori bipolari: Interruttore o amplificatore? • Amplificatore – Ic = β Ib – Vce, Ic ≠ 0 – Regione attiva • Parametri più significativi per applicazioni di potenza: – Vcebr – Icmax –β – Vcesat tensione C-E di breakdown massima corrente di collettore guadagno di corrente (basso per correnti alte) tensione C-E in saturazione • Interruttore ON – Vce ≈ 0 – Saturazione Ic Ib • Interruttore OFF – Parametri termici » Potenza massima (Pdmax) » Resistenza termica (Rθ) V be 23/11/2015 - 13 – Ic ≈ 0 – Interdizione (Cutoff) V ce ElapE1 - © 2015 DDC 23/11/2015 - 14 ElapE1 - © 2015 DDC Transistore BJT come interruttore • Punti di funzionamento sulla retta di carico (load line) Parametri critici in saturazione • Funzionamento basato sui portatori minoritari – Dinamica lenta, dipendenza dalla temperatura • Elevata Vcesat (dipende da IC; circa 0.1 1 V) • β diminuisce per correnti elevate – Basso guadagno (5 … 20), inferiore per dispositivi alta V RB • Comportamento critico in prossimità della saturazione – IC elevata, residua VCE elevata potenza dissipata • Criteri di progetto – Garantire saturazione profonda (elevata corrente IB, configurazioni Darlington, …) 23/11/2015 - 15 ElapE1 - © 2015 DDC 23/11/2015 - 16 ElapE1 - © 2015 DDC Modello per BJT in interdizione • IB = 0 IC = 0 (caso ideale) MOS-FET di potenza • Dispositivi a bassa corrente – Strutture planari – IMAX e Vbreakdown dipendono da W e L del canale • Corrente di perdita della giunzione BC: ICB0 – Se la Base è aperta, Icbo rientra come IB ICE0 = β ICB0 • Iceo causa dissipazione – Incremento di temperatura maggiore corrente di perdita ulteriore incremento T … Thermal runaway • Dispositivi ad alta corrente – Strutture verticali – Vbreakdown legata a drogaggio e spessore dello strato N (verticale) – Imax funzione di W e L – Struttura verticale: adatta per elevate V e I • Dispositivi multipli, con ripartizione di corrente • Rimuovere ICB0 dalla Base – Resistenza verso massa – Polarizzazione inversa giunzione BE (senza breakdown!) 23/11/2015 - 17 © 2015 DDC ElapE1 - © 2015 DDC 23/11/2015 - 18 ElapE1 - © 2015 DDC 3 ElapE1 23/11/2015 Componenti parassiti nei MOS-FET MOS-FET: caratteristiche di uscita • La struttura verticale crea una giunzione pn tra body (S) e substrato (D) • La corrente può sempre scorrere da S a D S G • Il MOS di potenza è un interruttore a 1-quadrante • Interruttore ON • Interruttore OFF D • Amplificatore – 1-quad. unica polarità di V e I – Interruttori a 4-quadranti richiedono almeno due MOS – La struttura verticale crea anche un BJT parassita (non indicato) 23/11/2015 - 19 – Saturazione nei MOS ha diverso significato (nel BJT è detta “regione attiva”) ElapE1 - © 2015 DDC 23/11/2015 - 20 ElapE1 - © 2015 DDC Parametri di MOS in commutazione • ON: Confronto MOS-FET / BJT • Il MOS-FET usa portatori maggioritari – Resistenza equivalente Ron – Elevata velocità di commutazione – Ridotta dipendenza dalla temperatura • OFF: • Il MOS-FET richiede circuiti di pilotaggio più semplici – Corrente di perdita Ioff – No corrente DC nel Gate carica di capacità Gate-body – Commutazione rapida pilotaggio di carico capacitivo • Parametri dinamici • Stato ON – Capacità GS – Capacità DS – Capacità parassite verso il substrato – Modello per BJT : tensione VCEsat (+RON) – Modello per MOS : RON • Stato OFF – Modello per entrambi : corrente di perdita (leakage) 23/11/2015 - 21 ElapE1 - © 2015 DDC 23/11/2015 - 22 ElapE1 - © 2015 DDC Dispositivi a quattro strati (4-layer) • Esistono dispositivi particolari progettati per lavorare solo in commutazione: SCR nei circuiti digitali CMOS • Integrati CMOS: struttura SCR intrinseca – Può entrare un conduzione (latch up) per: – Struttura fisica particolare (pnpn: 4-strati o più) – Usabili come interruttori (non per amplificatori lineari) » Tensioni di ingresso esterne all’intervallo GND-Vcc » Particelle ad alta energia (applicazioni spaziali) • Esempi: – Silicon Controlled Rectifier (SCR), Tyristori, … – TRIAC/DIAC • Un SCR parassita è presente negli ingressi CMOS © 2015 DDC ElapE1 - © 2015 DDC S n+ – Se ON, la corrente elevata può danneggiare il dispositivo – Richiede precauzioni di progetto 23/11/2015 - 23 nMOSFET pMOSFET VDD G p+ D D p+ n+ G S n+ T1 p-well VSS p+ T2 n-substrate 23/11/2015 - 24 ElapE1 - © 2015 DDC 4 ElapE1 23/11/2015 Lezione E1: circuiti di potenza • Dispositivi: modelli e parametri (richiami) Limiti operativi • Tensione di Breakdown – Con tensioni troppo alte vengono perforati gli isolamenti • Limiti operativi • Corrente massima • Dispositivi BJT e MOS di potenza – Se I è troppo alta, fili o piste possono fondere • Limiti operativi • Potenza massima – Safe Operating Area – Dissipazione di potenza – Modelli termici – La potenza dissipata determina incremento di temperatura • Temperatura massima – Silicio e metallo possono fondere, modificando i drogaggi • Interruttori con BJT • Applicazioni speciali • Interruttori con MOS-FET – Resistenza alle radiazioni (spazio), vibrazioni, …. 23/11/2015 - 25 ElapE1 - © 2015 DDC 23/11/2015 - 26 ElapE1 - © 2015 DDC Safe Operating Area Safe Operating Area (BJT) • Ogni dispositivo elettronico ha limiti di tensione, corrente, potenza gestibile Corrente limite • La regione di V, I, P accettabili è detta Safe Operating Area (SOA), definita da limiti di Potenza (V x I) limite Flusso I non uniforme; elevata dissipazione locale – Potenza (V x I > PdMAX) » Potenza eccessiva determina innalzamento di temperatura » Breakdown secondario: riscaldamento locale e deriva termica Tensione limite (breakdown) Active & Safe Operating Area (SOA) – Tensione (V < VBRK) » Tensione eccessiva causa breakdown della giunzione – Corrente (I < IMAX) » Corrente eccessiva causa riscaldamento dei conduttori 23/11/2015 - 27 ElapE1 - © 2015 DDC 23/11/2015 - 28 ElapE1 - © 2015 DDC Potenza dissipata • Un dispositivo elettrico dissipa una potenza Pd = V I Derating della potenza • Il fabbricante specifica – La potenza dissipata causa aumento di temperatura – Ogni dispositivo ha limiti in temperatura limiti di potenza • Dissipazione modellata da circuito equivalente termico – Potenza – Temperatura – Conduzione del calore corrente tensione ai nodi resistenza termica θr (°C/W) • Diodi/MOS/BJT dissipazione alle giunzioni – Il calore deve essere portato fuori del dispositivo, attraverso » Giunzione-contenitore – parametri forniti dal fabbricante » Contenitore-ambiente – controllati dal progettista (dissipatore) 23/11/2015 - 29 © 2015 DDC ElapE1 - © 2015 DDC – Massima potenza dissipabile: PDmax – Massima temperatura di giunzione: TjMAX • La dissipazione determina incremento di temperatura • La potenza dissipabile diminuisce al crescere della temperatura ambiente (Ta) • Se TA = TjMAX PD = 0 23/11/2015 - 30 ElapE1 - © 2015 DDC 5 ElapE1 23/11/2015 Modello termico • Il comportamento termico viene modellato con una rete elettrica Rθ dalla giunzione all’ambiente • “percorso termico” dalla giunzione all’ambiente: – Giunzione Case: θJC – Potenza PD generatore di corrente – Temperatura T tensione – Conduzione del calore resistenza termica θ (°C/W) » Resistenza termica legata al contenitore Giunzione – Case dissipatore: θCS • Rete elettrica equivalente Case » Bloccaggio Case/dissipatore – Dissipatore ambiente: θSA • Tj – TA = PD θJA » Dissipatore e condizioni operative (ventilazione) • Tjmax = TA + PDmax θJA – Dispositivi in silicio: Tjmax = 150 °C Dissipatore • Il progettista può intervenire su θCS e θSA 23/11/2015 - 31 ElapE1 - © 2015 DDC Ambiente 23/11/2015 - 32 ElapE1 - © 2015 DDC Esempio: specifiche termiche Lezione E1: circuiti di potenza • Dal datasheet TIP30 (transistore di potenza) • Dispositivi: modelli e parametri (richiami) • Limiti operativi • Dispositivi BJT e MOS di potenza • Limiti operativi • Uso di dispositivi BJT e MOS come interruttori – Parametri nello stato ON – Parametri nello stato OFF – Circuti di comando • Esempio: calcolare temp. di giunzione per Pd = 0,8 W – ΔTj = PD RθJA = 62,5 x 0,8 = 50°C – Tj = Ta + ΔTj = 75°C 23/11/2015 - 33 ElapE1 - © 2015 DDC 23/11/2015 - 34 ElapE1 - © 2015 DDC Pilotaggio di SW da circuiti logici • Parametri elettrici del circuito logico pilota Potenza dissipata • Condizioni ON o OFF potenza nulla (minima) – (Pd = V x I; V oppure I sono prossimi a 0) • Parametri del carico – – – – • Stati intermedi (regione attiva) Tipo: R, L, C, I, V V e I richiesti Tempi di transizione (sovratensione, EMI, …) Richieste particolari (isolamento galvanico, …) – – – – • Parametri del dispositivo di potenza – – – – • Pd max durante i transitori commutazione rapida! V, I, Pmax; SOA Configurazione: High/Low side, fluttuante Parametri dei dispositivi attivi (guadagno, Vt, …) Comportamento dinamico 23/11/2015 - 35 © 2015 DDC Attraversata nei transitori V e I sono ≠ 0 Potenza dissipata Pd = V x I Pd massima per Vce = Val/2 (derivare Pd per trovare max) – Commutazioni veloci disturbi elevati (EMI) – Valutare compromesso potenza/EMI ElapE1 - © 2015 DDC 23/11/2015 - 36 ElapE1 - © 2015 DDC 6 ElapE1 23/11/2015 Pilotaggio low-side di SW BJT MOS-FET come interruttori VS • Con BJT npn – Emettitore a massa – Carico sul Collettore – Comando alla Base (prossima a GND) • OFF: RL L – Vgs < Vt Id=0 (interdizione) IC IB • ON • Stato ON – Vgs > Vt Id=Vds/Rd (regione a triodo) – Icon = Vs/Rl – Fornire sufficiente corrente di Base: Ib > Icon/β • Stato OFF • Rd dipende da – Corrente di base nulla: Vbe sotto soglia o inversa – Evitare breakdown inverso della giunzone BE (5 V circa) – Evitare fuga termica per moltiplicazione della Icbo 23/11/2015 - 37 ElapE1 - © 2015 DDC – Vgs, Vds, Temperatura, ….. 23/11/2015 - 38 ElapE1 - © 2015 DDC Pilotaggio low-side di SW MOS Pilotaggio SW MOS da circuiti logici • Carico collegato a VS, interruttore verso massa • Con dispositivi n-MOS – – – – Source a GND, carico su Drain Comando al Gate (prossimo a GND) ON: VGS > VT; OFF: VGS < VT Comandabile da logiche standard • Con dispositivi p-MOS • Se VT < VH pilotaggio diretto – OK per MOS di potenza medio-bassa VS • I MOS di potenza hanno elevata capacità di Gate RL L – Transizioni rapide per limitare la dissipazione – Elevata corrente (dinamica) per carica veloce di Cgate – Richiede circuiti di pilotaggio particolari ID VGS • L’induttanza parassita di Gate e il condensatore formano un risonatore LC con elevato Q – Usabile se VS negativo – Tensione di controllo riferita a VS – Può richiedere livelli non standard necessario un traslatore di livello 23/11/2015 - 39 – Può determinare sovratensioni sul Gate – Necessaria resistenza di smorzamento (damping) collocata in prossimità del Gate ElapE1 - © 2015 DDC 23/11/2015 - 40 ElapE1 - © 2015 DDC Pilotaggio di SW MOS fluttuanti Carico fluttuante – ponte a H • Usato per Sample/hold o carichi fluttuanti (floating) • Carico fluttuante: ponte a H con comandi complementari sui due lati – D e S sono a tensioni variabili; come imporre VGS? • Permette di invertire V e I sul carico • VGS ottenuta come caduta di tensione su un resistore fluttuante • 2 x Valim, 4 x potenza • Necessati due comandi – Active/OFF – Direction • Pilotaggio con trasformatore • Nessun consumo quando il carico è OFF • Usato anche per amplificatori (no DC a riposo) 23/11/2015 - 41 © 2015 DDC ElapE1 - © 2015 DDC 23/11/2015 - 42 ElapE1 - © 2015 DDC 7 ElapE1 23/11/2015 Protezioni da sovratensioni Lezione E1: verifica conclusiva • Descrivere la caratteristica I(V) dei diodi Zener. • I carichi induttivi possono generare sovratensioni significative all’apertura • Come possiamo garantire che un BJT si porti nello stato ON? – Prevedere un percorso per lL nel passaggio ON OFF – Limitare la tensione su Collettore/Drain • Diodo di clamp (Catch) – Fornisce un percorso a bassa impedenza per l’energia accumulata nell’induttanza • Elencare i parametri più significative dei transistori MOS e BJT usati come interruttori. • Quali paramteri definiscono i limiti della SOA per i MOS di potenza? SW ILON • Traciare un circuito che permetta di pilotare un interruttore MOS fluttuante con un segnale logico. I’LON • Tracciare la caratteristica di uscita V(I) di dispositivi di potenza MOS o BJT, e identificare le diverse zone operative. » SW chiuso: corrente = 0 SW aperto: la corrente I’LON “accumulata” in L può circolare attraverso il diodo • Quali parametri definiscono i limiti della “Safe Operating Area” (SOA)? – Nei MOS di potenza diodo è già presente, ma … • Come potremmo misurare la temperatura effettiva delle giunzioni di un dispositivo bipolare di potenza? » Può dissipare energia limitata 23/11/2015 - 43 © 2015 DDC ElapE1 - © 2015 DDC 23/11/2015 - 44 ElapE1 - © 2015 DDC 8