SCULTURA GRECA

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SCULTURA GRECA: schema
3 fasi:
ETA’ ARCAICA VIII-VI sec a.C.
ETA’ CLASSICA V- IV sec a.C.
ETA’ ELLENISTICA III-II sec a.C.
Nella scultura greca il soggetto più rappresentato è la figura umana in quanto l’uomo e’ al centro dell’interesse artistico perchè
misura di tutte le cose. Si rappresentano soprattutto dei e atleti come tipi ideali (il meglio dell’uomo reale)
ETA’ ARCAICA: rappresentazione di giovani donne e uomini in pietra o marmo detti KORES (ragazza) e KUROS: sono sculture
votive, erette con scopo propiziatorio, rigidamente frontali, sembrano chiedere benevolenza alla divinità. Volumi forti, semplici,
proporzioni massicce del corpo, aspetto statico e immobile.
ETA’ CLASSICA: rappresentazione di dei e atleti, evidenziano l’interesse per l’anatomia e la rappresentazione del movimento e la
perfezione.
Fisico atletico, volto sereno, riflettono equilibrio e sicurezza di sè. Ideale dell’uomo eroico e vittorioso.
Le divinità che hanno forma Umana, comunicano l’idea di una bellezza perfetta, idealizzata incorruttibile nel tempo, immortale;
perfezione nel corpo e nello spirito.
Ricerca dell’armonia e proporzione tra le parti del corpo, movimento sinuoso; resa della muscolatura precisa, morbidezza della
pelle, liscia e levigata.
Invenzione del canone (schema fisso che regola le proporzioni del corpo maschile) da parte di Policleto: la testa deve stare 8 volte
nell’altezza del corpo. Posa classica della figura in piedi in atteggiamento di riposo (pondus)
ETA’ ELLENISTICA: L’ideale dell’uomo greco perfetto viene abbandonato. Ci si allontana dalla bellezza idealizzata e irreale ,e
dall’equilibrio classico, le immagini riproducono i difetti fisici e le caratteristiche di volti e corpi non più solo giovani ed atletici.
Si sviluppa la ritrattistica, si cerca di scrutare l’individualità e la psicologia delle persone. Si rappresentano nuovi eroi come
condottieri, uomini politici, filosofi, poeti, artisti. Lo scopo e’ celebrativo ed espressivo: comunicare attraverso l’espressività del
volto, la personalità del soggetto rappresentato.
Le forme sono più grandiose, i volti sono straziati dalla sofferenza, in quanto l’ellenismo esprime la sofferenza e la sconfitta
dell’uomo. Accentuazione della libertà di movimento nello spazio e del dinamismo.
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SCULTURA GRECA: schema
3 fasi:
ETA’ ARCAICA VIII-VI sec a.C.
ETA’ CLASSICA V- IV sec a.C.
ETA’ ELLENISTICA III-II sec a.C.
Nella scultura greca il soggetto più rappresentato è la figura umana in quanto l’uomo e’ al centro dell’interesse artistico perchè
misura di tutte le cose. Si rappresentano soprattutto dei e atleti come tipi ideali (il meglio dell’uomo reale)
ETA’ ARCAICA: rappresentazione di giovani donne e uomini in pietra o marmo detti KORES (ragazza) e KUROS: sono sculture
votive, erette con scopo propiziatorio, rigidamente frontali, sembrano chiedere benevolenza alla divinità. Volumi forti, semplici,
proporzioni massicce del corpo, aspetto statico e immobile.
ETA’ CLASSICA: rappresentazione di dei e atleti, evidenziano l’interesse per l’anatomia e la rappresentazione del movimento e la
perfezione.
Fisico atletico, volto sereno, riflettono equilibrio e sicurezza di sè. Ideale dell’uomo eroico e vittorioso.
Le divinità che hanno forma Umana, comunicano l’idea di una bellezza perfetta, idealizzata incorruttibile nel tempo, immortale;
perfezione nel corpo e nello spirito.
Ricerca dell’armonia e proporzione tra le parti del corpo, movimento sinuoso; resa della muscolatura precisa, morbidezza della
pelle, liscia e levigata.
Invenzione del canone (schema fisso che regola le proporzioni del corpo maschile) da parte di Policleto: la testa deve stare 8 volte
nell’altezza del corpo. Posa classica della figura in piedi in atteggiamento di riposo (pondus)
ETA’ ELLENISTICA: L’ideale dell’uomo greco perfetto viene abbandonato. Ci si allontana dalla bellezza idealizzata e irreale ,e
dall’equilibrio classico, le immagini riproducono i difetti fisici e le caratteristiche di volti e corpi non più solo giovani ed atletici.
Si sviluppa la ritrattistica, si cerca di scrutare l’individualità e la psicologia delle persone. Si rappresentano nuovi eroi come
condottieri, uomini politici, filosofi, poeti, artisti. Lo scopo e’ celebrativo ed espressivo: comunicare attraverso l’espressività
del volto, la personalità del soggetto rappresentato.
Le forme sono più grandiose, i volti sono straziati dalla sofferenza, in
quanto l’ellenismo esprime la sofferenza e la sconfitta dell’uomo. Accentuazione della libertà di movimento nello spazio e del
dinamismo.
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