EDS09-02G 23-02-2009 12:38 Pagina 12 medicina Cattiva digestione? Un valido aiuto dall’Agopuntura Dott. Annunzio Matrà Medico Agopuntore, Docente Scuola Matteo Ricci - Bologna Membro dell’Osservatorio per le Medicine non Convenzionali dell’Emilia Romagna L’Agopuntura e la Medicina Tradizionale Cinese possono essere una buona risorsa terapeutica per il trattamento di molteplici disturbi del primo tratto del canale digerente che è formato dall’esofago e dallo stomacoduodeno. E’ la porzione del canale digerente dove inizia la digestione, in particolare quella delle proteine, derivate soprattutto L’Agopuntura risulta particolarmente efficace nelle sindromi digestive caratterizzate da alterata motilità dei movimenti dei visceri dagli alimenti di origine animale, ad opera degli enzimi e dell’acidità presente nello stomaco. Gran parte delle malattie dell’apparato digestivo sono correlate proprio alla presenza di acido nello stomaco. Si tratta dell’acido cloridrico, un acido molto forte ed aggressivo capace di creare, se 12 non ben contenuto, infiammazione con erosioni e perfino perforazioni. Oltre alla patologia correlata alla presenza di acido nello stomaco, un altro grande gruppo di patologie è rappresentato dai disturbi della mobilità esofagea e gastrica. Il cibo, infatti, deve percorrere questo primo tratto delle vie digerenti attraverso movimenti attivi, la cosiddetta peristalsi esofagea e gastrica. La prima permette il transito lungo l’esofago e l’arrivo nello stomaco del cibo masticato. La peristalsi gastrica permette non solo un corretto svuotamento dello stomaco, ma impedisce, insieme al corretto tono dello sfintere gastrico superiore, detto cardias, la risalita del cibo, degli enzimi digestivi e dell’acido nell’esofago che non ha pareti attrezzate a sopportare l’aggressione degli acidi. Malattie dell’esofago Il disturbo principale è l’Esofagite da Reflusso, vi sono poi i disturbi marzo/aprile 2009 Filo diretto con la redazione • telefono 051 307004 • 10,00 – 13,00 dovuti ad alterazione della motilità esofagea. L’Esofagite da Reflusso è un disturbo molto diffuso, dovuto al refluire del contenuto acido dello stomaco a livello dell’esofago. Il Reflusso talora può risalire fino al tratto più alto dell’esofago, fino alla faringe e laringe potendo addirittura coinvolgere le vie respiratorie. Accanto ai disturbi tipici dell’Esofagite quali il bruciore in regione retro sternale, disfa- EDS09-02G 23-02-2009 12:38 Pagina 13 medicina gia, cioè difficoltà a deglutire o sensazione fastidiosa al passaggio del cibo lungo l’esofago e dolore toracico, possono essere presenti disturbi dell’apparato respiratorio, quali raucedine cronica, tosse secca persistente, attacchi d’asma. Fra i disordini della motilità esofagea vi sono soprattutto gli spasmi esofagei e l’acalasia, una forma patologica che comporta una persistente difficoltà a deglutire. Malattie dello stomaco-duodeno Anche per lo stomaco si può parlare di disturbi infiammatori quali la Gastrite e la Gastroduodenite, vi è poi la malattia peptica sia gastrica sia duodenale e disturbi della mobilità quali la dispepsia e il vomito. La Gastrite è un disturbo infiammatorio di tipo acuto o cronico dovuto a diverse cause. La forma acuta può manifestarsi anche con erosioni e sanguinamenti. Il sintomo prevalente è la gastralgia, comunemente denominato “mal di stomaco”. La malattia peptica è la classica ulcera, che può colpire sia lo stomaco sia il duodeno con i tipici dolori “da fame”, vale a dire migliorati dall’introduzione di cibo. L’ulcera può avere manifestazioni cliniche anche gravi e può arrivare al sanguinamento e, nei casi più gravi, alla perforazione della parete gastrica. La dispepsia è un disturbo molto frequente. Si manifesta prevalentemente con dolore nella forma simil-ulcerosa e con fastidio addominale, senso di pienezza dopo i pasti, nausea e distensione addominale nella forma similfunzionale. Il vomito può accompagnare molte malattie dello stomaco. L’Agopuntura La concezione che sta alla base della Medicina Tradizionale Cinese è che le funzioni dell’organismo siano governate, oltre che dai processi funzionali noti alla nostra Medicina, anche da flussi energetici che si sovrappongono ed integrano i precedenti. In questo senso l’Agopuntura può quindi essere efficace nelle malattie dell’esofago e dello stomaco. Essa consiste nell’infissione di aghi sottili in punti della superficie corporea. Questi punti sono situati lungo percorsi denominati “meridiani” o canali che sono collegati agli organi di cui riflettono l’energia. La stimolazione di punti che tonificano l’energia dello stomaco permette di favorirne i movimenti di discesa e pertanto di coadiuvare i processi digestivi dello stomaco, risolvendo i rallentamenti ed i ristagni digestivi. Inoltre contrastando i movimenti di risalita, è in grado di migliorare o addirittura risolvere la problematica dei reflussi acidi in esofago. Usando dei punti che armonizzino l’energia del fegato, si previene la sua negativa influenza sulla funzioni dello stomaco e si contrasta la produzione di calore che abbiamo visto essere nefasto per lo stato delle pareti gastro-duodenali ed esofagee. La stimolazione di punti che abbiano un’azione rilassante e riequilibrante sull’emotività consente ulteriormente di ridurre gli effetti dello stress sulla funzionalità gastrica e digestiva. Vi è un punto di Agopuntura a livello della parte interna del polso dotato di una forte efficacia sui movimenti dello stomaco. Tale punto, capace di “far scendere” efficacemente l’energia dello Stomaco, è usato con buona efficacia anche per trattare la nausea dovuta alla sensibilità al movimento, la cosiddetta “cinetosi” (mal d’auto, mal di mare ecc.) ed è usato anche in Oncologia per mitigare l’effetto della chemioterapia sullo stomaco, in quanto capace di contrastare la nausea ed il vomito spesso ad essa conseguenti. In genere il trattamento prevede un ciclo di dieci sedute, inizialmente a ritmo bisettimanale prima e settimanale in seguito, con qualche seduta di richiamo a distanza. Fitoterapia Anche la fitoterapia cinese risulta molto efficace per il trattamento di disturbi gastrici. Tali preparati possono essere assunti sotto forma di decozione o di estratti secchi. Un semplice accorgimento atto a favorire la digestione, è l’assunzione, dopo il pasto, di un piccolo decotto preparato facendo bollire in acqua, per qualche minuto, delle fettine di zenzero fresco e miele. La stimolazione di punti che abbiano un’azione rilassante e riequilibrante sull’emotività consente di ridurre gli effetti dello stress sulla funzionalità gastrica e digestiva marzo/aprile 2009 elisir di salute • il punto di vista di medici e ricercatori 13 EDS09-02G 23-02-2009 12:38 Pagina 14 medicina Alimentazione Una corretta assunzione degli alimenti è fondamentale in presenza di disturbi dello stomaco. La dietetica cinese ha sviluppato una serie di indicazioni di fondamentale importanza, alcune di que- nociva, a meno che non si soffra di “freddo” allo stomaco. Fin qui le norme di igiene dell’alimentazione, ma la dietetica cinese classifica gli alimenti anche in base alla natura, cioè in base all’impatto energetico che un dato alimento ha ere alche Per favorire la digestione dopo il pasto, può essere utile un decotto facendo bollire in acqua, per qualche minuto, delle fettine di zenzero fresco e miele ste coincidono con quelle della nostra tradizione medica. Innanzi tutto viene sottolineata l’importanza di masticare bene, evitando di mangiare in fretta. Si dice che mangiare parlando di lavoro, mangiare in piedi, mangiare leggendo, indebolisca le funzioni dello stomaco. È dannoso assumere cibi o bevande troppo fredde durante il pasto. Nella tradizione cinese si usa assumere, nel corso del pasto, una bevanda calda, un tè o un decotto. È importante non riempire eccessivamente lo stomaco, soprattutto mangiare di meno durante il pasto serale e non mangiare di notte. Viene infatti riconosciuto un ritmo giornaliero della funzionalità energetica dello stomaco che conviene rispettare! L’assunzione di cibi freddi rallenta i processi digestivi, l’assunzione di cibi caldi può essere altrettanto 14 sull’organismo. Gli alimenti vengono classificati in cinque categorie: caldi, tiepidi, neutri, freschi e freddi. Alimenti caldi sono gli alimenti speziati, quelli freddi le verdure. L’alimentazione deve comprendere alimenti in equilibrio fra loro, se una persona soffre di acidità e calore allo stomaco dovrà eliminare alimenti caldi come gli alimenti piccanti e speziati e preferire alimenti rinfrescanti. Su queste norme si costruiscono le diete individualizzate finalizzate a correggere i disequilibri digestivi. Massaggio cinese Il massaggio cinese (denominato Tuina), opera con manovre manipolatorie lungo le vie energetiche o meridiani. Esso ha la funzione di attivare e regolare il funzionamento del sistema digestivo. Si può utilizzare efficacemente nel trattamento dei disturbi marzo/aprile 2009 Filo diretto con la redazione • telefono 051 307004 • 10,00 – 13,00 digestivi. Può essere usato proficuamente nei bambini, per i quali l’utilizzo dell’Agopuntura può risultare problematico. Qi Gong La Ginnastica Medica Cinese è di particolare utilità nel trattamento dei disturbi digestivi. La sua peculiare capacità di armonizzare la mente e il corpo fa sì che gli esercizi di Qi Gong siano particolarmente efficaci quando è utile un riequilibrio generale dell’organismo sottoposto a tensioni emotive e stress. Un peculiare vantaggio è che, una volta appresi, gli esercizi possono essere praticati autonomamente dal Paziente, a casa, quotidianamente, con la possibilità di dare la necessaria continuità alla cura. Da sempre la Medicina Tradizionale Cinese ha considerato i disturbi digestivi, ne ha inquadrato le varie manifestazioni e ne ha proposto il trattamento, utilizzando le varie tecniche che, nel tempo, sono state messe a punto. L’utilizzo dell’Agopuntura risulta particolarmente efficace nelle sindromi digestive caratterizzate da alterata motilità dei movimenti dei visceri. Abbiamo visto come questi disturbi siano una congrua parte dei disturbi digestivi cosiddetti funzionali. In tutti i casi l’utilizzo dell’Agopuntura e delle altre tecniche della Medicina Tradizionale Cinese non deve essere considerato come un’alternativa all’utilizzo dei farmaci “tradizionali” (occidentali) e soprattutto non esclude la possibilità di una corretta diagnosi, mediante l’utilizzo degli strumenti diagnostici della Medicina Occidentale. Essa deve essere vista come una possibilità in più offerta ai Pazienti, per migliorare i loro disturbi e pertanto utilizzata in un’ottica di integrazione fra le diverse possibilità ● terapeutiche.