“UNO STRANO DECORSO DI AKI IN HIV” Dr. Stefano Pini – Dr.ssa Leda Cattarin Scuola di Specializzazione in Nefrologia Dr.ssa Silvia Bettini Scuola di Specializzazione in Medicina Interna CONSULTANTS Dr. Giuseppe Puma – Nefrologia Clinica Dr. Eugenio De Carlo – Clinica Medica III TUTORS Prof. Antonio Piccoli – Nefrologia Clinica Prof. Roberto Vettor – Clinica Medica III Scuola di Specializzazione in Nefrologia Scuola di Specializzazione in Medicina Interna Uomo, 78 anni Trasportato dal 118 per distress respiratorio in edema polmonare, trattato sul territorio con morfina 2 mg x 3, furosemide 40 mg, nitroglicerina 2.5 mg, C-PAP con PEEP 7 cm H20 APERTURA DEA- 22/03/2015 ore 03:36 Codice rosso Breve anamnesi: HIV+, DM2, cardiopatia ischemica sottoposto a stenting, in attesa di sostituzione valvola aortica Non allergie a farmaci • Parametri vitali: PAO 199/110, FC 134 R, spO2 94% in C-PAP con PEEP 7 cmH20 • E.O.: Vigile, orientato, dispnoico, apiretico, nega dolore toracico. Cute cianotica e sudata. Turgore giugulare bilaterale. Al torace rantoli crepitanti bilateralmente fino ai campi superiori; toni cardiaci tachicardici ritmici, soffio sistolico 4/6 ubiquitario. Addome trattabile. Lievi edemi declivi improntabili bilateralmente. Polsi periferici iposfigmici, simmetrici. ECG RS 125 bpm, asse elettrico ventricolare in posizione intermedia (+20°), P-Q 0.16”, conduzione normale, segni di sovraccarico ventricolare sinistro, turbe secondarie della ripolarizzazione. ECOGRAFIA TORACICA Sindrome alveolo-interstiziale: white lung bilaterale fino ai campi superiori, versamento pleurico bilaterale. Non versamento pericardico. VCI 1,74 cm fasica. RX DEL TORACE Diffusa accentuazione del disegno polmonare. Concomita riduzione di trasparenza di tipo alveolare, 2/3 inferiori. Fondo velato pleurico. Opacamente delle basi in retrocardiaca. Ombra cardiaca ingrandita. Esami Ematochimici in PS Terapia in PS EGA Nitroglicerina pH 7.34 CPAP con PEEP 10 cmH20 e FiO2 100% FiO2 80% pCO2maschera 43 mmHgreservoir PEEP 5cmH2O FiO2 50% pO2 104 mmHg HCO3 23 mmol/L Si posiziona catetere vescicale AnGapmmHg, 13 mmol/L Parametri vitali: PAO 70/150 FC 90 R, FR 12, SpO2 99% Ricovero Anamnesi Anamnesi fisiologica Padre missionario in Malawi, rientrato in Italia l’8 Marzo 2015 per sottoporsi a valutazione cardiologica. Alloggia con le due sorelle. Autonomo. Dieta varia, digestione regolare. Alvo e diuresi regolari. RSV conservato. Nega allergie. Anamnesi patologica prossima Da qualche giorno il paziente riferiva dispnea ingravescente per sforzi lievi e notturna con contrazione della diuresi. Eseguiva visita cardiologica di follow-up il 19 Marzo u.s. dove veniva incrementata la posologia della furosemide da 25 a 50mg/die. Anamnesi patologica remota • cardiopatia ischemica (coronaropatia critica trivasale sottoposta a PTCA e duplice stent medicato su ramo DA al II e III tratto nel 2008, stenosi critiche di DA, CX III tratto, MO) • stenosi aortica serrata in previsione di intervento • ipertensione arteriosa in terapia farmacologica • diabete mellito tipo 2 in ADO • IRC nota almeno dal 2006 (non chiara l’eziologia) • HIV+ in terapia con antiretrovirali, ultima visita infettivologica di controllo il 19 marzo (‘’ottima risposta immunovirologica con perfetta aderenza alla terapia; non tossicità significative’’) • pregressa HBV • malaria dal 1971, ultima crisi nel 2014 in Malawi • episodio di ematemesi in gastropatia antrale e pregressa ulcera duodenale (2011) Terapia domiciliare • • • • • • • • • • • • Furosemide 25 mg 2 cpr ore 8 Carvedilolo 6.25 mg 1/2 cpr x 2 ore 8-20 Cardioaspirin 100 mg 1 cpr ore 12 Lansoprazolo 30 mg 1 cpr ore 8 Clopidogrel 75 mg 1 cpr ore 8 Telmisartan 80 mg 1 cpr ore 8 Metformina 500mg 1cpr x 2 ore 12-18 Diamicron 30 mg 1 cpr ore 8 Ritonavir (Norvir) 100 mg 1 cpr ore 8 Darunavir (Prezista) 800 mg 1 cpr ore 8 Raltegravir (Isentress) 400 mg 1 cpr x 2 ore 8-20 Rosuvastatina 10 mg 1 cpr ore 22 All’ingresso in Reparto il paziente si presentava... .....vigile, collaborante, eupnoico, apiretico •PAO 140/76mmHg, FC 90 bpm R, SpO2 96% in maschera semplice (6L/min) •Lieve turgore giugulare bilaterale •Torace: MV ridotto su TAP, crepitii inspiratori a piccole-medie bolle ai campi medio-inferiori bilateralmente •Cuore: toni cardiaci validi, ritmici, soffio eiettivo olosistolico ubiquitario 4/6 irradiato al giugulo •Addome: globoso, meteorico, non dolente alla palpazione S/P, epatomegalia (2 cm dal margine costale), peristalsi presente •Lieve succulenza pretibiale e segni di insufficienza venosa cronica agli arti inferiori bilateralmente; lesioni da grattamento agli AA II Agli esami ematochimici... PROFILO EMATOLOGICO P-LEUCOCITI 11050x10.9/L P-ERITROCITI 5,09 x10.12/L P-EMOGLOBINA 150 g/L P-EMATOCRITO 0,451 MCV 88,6 fL MCH 29,5 pg MCHC 333 g/L RDW 14,4 P-PIASTRINE 257 x10.9/L P-NEUTROFILI 7,32 x10.9/L P-LINFOCITI 2,7 x10.9/L P-MONOCITI 0,84 x10.9/L 9,3 % P-EOSINOFILI 0,13 x10.9/L 11,2 % P-BASOFILI 0,06 x10.9/L 0,5 % P-RETICOLOCITI (%) 1,2 % P-RETICOLOCITI v.a. 61,6 x10.9/L P-IRF 11,2% P-VES 40 mm/h -ATTIVITA’ PROTROMBINICA 81 -RATIO NORMALIZZATO 1,03 INR P-APTT 23 s P-FIBRINOGENO 4,6 g/L S-PCR 82 44,5mg/L P-TROPONINA I 1.31 1.31 1.35 ug/L COSTITUENTI BIOCHIMICI P-GLUCOSIO 180 mg/dl P-UREA 7,7 mmol/L P-CREATININA 161 umol/L P-SODIO 143 mmol/L P-POTASSIO 3,8 mmol/L P-CLORO 100 mmol/L eGFR (CKD-EPI) 34.8 mL/min/1.73mq P-ACIDO URICO 0,48 mmol/L P-BILIRUBINA TOTALE 8,3 umol/L P-BILIRUBINA CONIUGATA 3,5 umol/L P-BILIRUBINA NON CONIUGATA 4,8 umol/L P-ALBUMINA 38 g/L P-CALCIO 2,25 mmol/L P-FOSFATO INORGANICO 0,76 mmol/L P-FERRO 9,1 umol/L P-MAGNESIO 0,81 mmol/L P-AST 23 U/L P-ALT 15U/L P-gGT 36 U/L P-ALP 79U/L P-LAD 214 U/L P-COLESTEROLO TOTALE 175 mg/dL P-HDL COLESTEROLO 45mg/dL P-LDL COLESTEROLO 121 mg/dL P-TRIGLICERIDI 111mg/dL Hb1Ac 59 mmol/mol ELETTROFORESI DELLE PROTEINE PLASMATICHE S-PROTEINE TOTALI 72,7 g/L ZONA ALBUMINICA 47,4 % ALFA 1 4,6 % ALFA 2 15 % BETA 1 6,8 % BETA 2 8,5 % GAMMA 17,4 % Commento: Quadro elettroforetico compatibile con stato infiammatorio PROFILO URINARIO Esame Chimico Fisico: U-pH 7 U-GLUCOSIO 5,5 mmol/L U-PROTEINE 3,00 g/L U-EMOGLOBINA 0,005 U-CORPI CHETONICI 0,00 g/L U-BILIRUBINA 0,00 umol/L U-UROBILINOGENO 3,2 umol/L U-PESO SPECIFICO 1 016 Esame Microscopico Automatizzato del Sedimento (analisi d’immagine): Eritrociti 120 el/uL Leucociti 34 el/uL Cilindri ialini Rari Altri esami ematochimici...per ematochimici... indagare la proteinuria • S-C3 1,01 g/L negativo • S-C4 0,27 g/L negativo • ANTICORPI ANTI ANTIGENI NUCLEO ESTRAIBILI (SSA, SSB, SmD, U1RNP, Jo1, Scl70, Cenp-B) 0,6 ratio negativo • ANTICORPI ANTI DNA NATIVO negativo • IMMUNOCOMPLESSI CIRCOLANTI: S-ICC C1q 2,3 ugEq/mL negativo S-ICC C3d 5,0 ugEq/mL negativo Terapia iniziale in Reparto Ecocardiogramma (30/03) Stenosi aortica calcifica medio-serrata con insufficienza di grado lievemoderato (probabile sottostima dei gradienti per disfunzione contrattile); VS severamente dilatato, diffusamente ipocinetico, con aree di acinesia e funzione di pompa severamente ridotta (FE 30%), segni indiretti di aumentate pressioni di riempimento; VD di normali dimensioni e funzione di pompa. Consulenza cardiologica Paziente noto. Alla luce dell’attuale stato di compenso emodinamico e considerata l’insufficienza renale si consiglia esecuzione di cateterismo destro e sinistro con angiografia coronarica per valutare l'eventuale correzione del vizio aortico valvolare, previa adeguata idratazione. Coronarografia (07/04) previa opportuna idratazione!!! acetilcisteina 600mg x 3) (SF 1.5L in 18 h e Stenosi valvolare aortica di grado serrato (gradiente picco-picco 30 mmHg, AVA 0.63 cmq, AVAI 0.3 cmq/mq), con insufficienza di grado lieve, normali pressioni nel circolo polmonare, indice cardiaco severamente ridotto (IC 1.82 L/min/mq), ventricolo sin di normali dimensioni con funzione sistolica severamente depressa; IM di grado trascurabile; coronaropatia critica trivasale con restenosi critica intrastent su DA al II tratto e all'edge prossimale di pregresso stent medicato su DA al III tratto. Colloquio multidisciplinare con emodinamisti e cardiochirurghi Esclusa l'opzione chirurgica tradizionale... si decide per posizionamento di stent e successiva esecuzione di TAVI. Quindi...nuova coronarografia (09/07) PTCA e duplice stenting medicato intrastent in overlap su DA al I-II-III tratto; eseguita PTCA e stenting medicato su TC-DA in overlap con recenti stent e su CX ostiale perfezionato con Kissing Balloon su TC-DACX e POT su TC; eseguita PTCA e duplice stenting medicato in overlap su CDX al I-II tratto. Agli esami ematochimici... 7/04 P-TROPONINA I 9/04 0.039 ug/L P-LEUCOCITI 7700x10.9/L P-ERITROCITI 4,41 x10.12/L P-EMOGLOBINA 12,6 g/L P-EMATOCRITO 0,404 MCV 91,7 fL MCH 28,6pg MCHC 312 g/L P-PLTS 284x10.9/L P-UREA 9.5 mmol/L P-CREATININA 156 umol/L P-SODIO 143 mmol/L P-POTASSIO 3,3 mmol/L P-CLORO 109 mmol/L eGFR (CKD-EPI) 36.1 mL/min/1.73mq P-TROPONINA I 13.01 ug/L Per il resto esami sostanzialmente invariati, in particolare non peggioramento della funzionalità renale Intanto il paziente presenta un picco ipertensivo per cui si intraprende nitroglicerina ev Dopo qualche giorno (12/04)... Stabilità emodinamica Parametri vitali nei limiti di norma (si sospende nitroglicerina) Troponina in calo Comparsa di ipostenia agli arti inferiori e, in minor misura agli arti superiori, in assenza di altri sintomi neurologici. Non dolore, non parestesie. Affaticabilità. IPOSTENIA AGLI ARTI INFERIORI? DD Deficit neurologico focale acuto Neuropatia periferica HIV-correlata Neuropatia diabetica Miastenia gravis Miopatia Deficit neurologico focale acuto La diagnosi è: - Clinica -Radiologica TAC encefalo diretta (14/04): Lieve atrofia cerebrale e cerebellare. Moderata ipodensità della sostanza bianca dei centri semiovali su base vascolare ischemica cronica. In asse le strutture della linea mediana. Calcificazioni dei sifoni carotidei. Neuropatia periferica HIV relata • Polineuropatia infiammatoria demielinizzante cronica. Ricadute e remissioni • Mononeurite multipla. Arterite necrotizzante dei nervi periferici • Polineuropatia distale simmetrica. Nella maggior parte dei casi deficit sensitivi (dolore/bruciore a piedi e gambe); alterazioni motorie moderate e limitate ai piedi • Polineuropatia infiammatoria demielinizzante acuta (sindrome di Guillan-Barrè). - - debolezza muscolare a esordio acuto o subacuto agli AA, solitamente a evoluzione ascendente distribuzione distale e simmetrica, esordio nel 50% dei casi con parestesie o disestesie dolorose difetto prevalentemente motorio con gravità diversa, fino alla paralisi patogenesi poco definita, nel 60% dei casi nelle 2-4 settimane precedenti l’esordio clinico riscontro anamnestico di vaccinazione o infezione respiratoria o GI (tra gli agenti più spesso coinvolti: CMV, EBV, Coxsackievirus, Campylobacter jejuni, Mycoplasma pneunoniae, HSV, HBV, HIV, Varicella Zoster) Frequente presenza di anticorpi anti gangliosidi (paziente: Ab Anti GM1 negativi) Collega infettivologo... possibile interazione statina-farmaci antiretrovirali •Si sospende simvastatina Neuropatia diabetica • Polineuropatia simmetrica periferica, spesso di tipo misto (sensitivo, motorio, autonomico) • Mononeuropatia, (nervi cranici e periferici) quali le neuropatie dei nervi cranici (III, IV, VI) e tunnel carpale • La diagnosi è principalmente clinica...poco probabile Consulente Neurologo Il paziente presentava ipostenia globale agli AA II, e a distanza di 48 ore, comparsa di disfagia. Ipofonesi, lieve disartria, deficit ai muscoli flessori del collo (4/5 MRC), deltoidi (3/5), extrarotatori (3/5), bicipite dx (4/5), bicipite sin (4+/5), estensori ok, ileopsoas 3/5, glutei 4/5, non deficit distali. ROT molto torpidi ai quattro arti, simmetrici. Sensibilità integra. Romberg neg. •Quadro miopatico in prima ipotesi •Sospendere statina •Autoanticorpi •EMG; RM cerebrale/rachide/cingolo scapolare dx/cingolo pelvico/AA II Miastenia gravis • Abnorme affaticabilità muscolare, che segue un esercizio fisico e si aggrava nelle ore pomeridiane • Eziologia: blocco di placca post-sinaptico per distruzione autoimmune dei recettori dell’Ach con atrofia delle fibre muscolari di tipo II. 10-20% dei pz sieronegativi. • Sintomi: -ptosi e diplopia (miastenia oculare) -disfonia e disfagia (miastenia bubare) -debolezza dei muscoli prossimali e respiratori a carattere fluttuante (miastenia generalizzata) • Decorso progressivo (3 stadi a partire dall’esordio della malattia) Miastenia iatrogena Alcuni farmaci possono indurre la comparsa di eccessiva affaticabilità muscolare o rendere evidente una miastenia subclinica Paziente: Clinica non predittiva + Ab anti-recettore dell’acetilcolina negativi Elettromiogramma 15/04 Reperti elettrofisiologici compatibili con una polineuropatia sensitivo-motoria agli AA II a carattere demielinizzante, di grado modesto e senza segni di denervazione associati. Si segnala come reperto collaterale sindrome del tunnel carpale di grado lieve a sinistra. Non segni di miopatia associati. RMN cerebrale e del rachide 17/04 Lieve atrofia cerebrale (MTA-score: 2-3). Marcata alterazione di segnale della sostanza bianca dei centri semiovali su base vascolare ischemica cronica (fazekas 3). Non anomalie della linea mediana. Non anomale impregnazioni dopo somministrazione di mezzo di contrasto. Moderate alterazioni degenerative nel tratto cervicale medio-inferiore. In C5-C6 estrusione discale paramediana sinistra e concomitante debordanza delle strutture ligamentose posteriori determinano marcata compressione del midollo spinale che non presenta peraltro sicure alterazioni di segnale. In L2-L3 ispessimento dei ligamenti gialli determina moderata stenosi del canale rachideo. Non altre significative alterazioni nel tratto dorso-lombare. RM del cingolo scapolare destro, del cingolo pelvico e degli arti inferiori A livello del cingolo scapolare destro si evidenzia moderata sostituzione fibroadiposa del tessuto muscolare nel contesto del deltoide e del gran dorsale. A carico dei muscoli pettorale, sovraspinato, sottospinato, grande dorsale e dei muscoli paravertebrali si evidenzia, nelle sequenze sensibili ai liquidi, un aumento di segnale come da edema muscolare. Lieve falda liquida nella guaina del capo lungo del bicipite. Marcata sostituzione fibroadiposa del tessuto muscolare del cingolo pelvico bilateralmente e dei muscoli delle cosce e delle gambe, specie nel comparto posteriore. Nelle sequenze sensibili ai liquidi si evidenzia un marcato aumento del segnale come da edema muscolare a carico della muscolatura del cingolo pelvico da ambo i lati e del compartimento posteriore di cosce e gambe bilateralmente ed al vasto intermedio. Si segnala falda liquida intrarticolare a livello delle ginocchia e distensione liquida della borsa del gastrocnemio-membranoso bilateralmente. Lieve idrocele bilaterale più evidente a sinistra. Abbondante contenuto di feci nell'ampolla rettale. Catetere di Foley. Collega Neurologo: Neurologo nel sospetto di polimiosite si intraprende terapia corticosteroidea con metilprednisolone 80 mg, controllando CMV-DNA ogni settimana (in accordo con Collega Infettivologo) Malattie reumatologiche • - Nei paziente con HIV: 33% artralgie; 5-10% artrite reattiva (più frequente con il declino delle difese immunitarie); artrite subacuta pauciarticolare coinvolge le grandi articolazioni, come ginocchia e anche; - sindrome dolorosa articolare Nel paziente la clinica non è predittiva Polimiosite - patogenesi: fattore esogeno infettivo o ambientale (virus, batteri, farmaci) - infiammazione del muscolo scheletrico a cui segue l’atrofia - sintomo più specifico: astenia muscolare prossimale e simmetrica (cingolo scapolare, pelvico, muscoli del collo); rara la mialgia - se decorso aggressivo interessamento anche di muscoli faringei ed esofagei (disfagia) e respiratori (IR restrittiva) - Diagnosi: clinica laboratorio: indici di flogosi aspecifici (VES, PCR); indici di miocitolisi (CPK, aldolasi, AST, ALT, mioglobina). Ab miosite-specifici e Ab miositeassociati. alterazioni EMG/ RMN muscolare diagnosi di certezza: biopsia muscolare Esami ematochimici 14/04 15/04 Urea (mmol/L) 6,7 8,3 Creatinina (umol/L) 143 135 Rabdomiolisi •Si contattano i Colleghi Nefrologi AST (U/L) 442 612 ALT (U/L) 102 153 CPK (U/L) v.n.20-180 18131 25984 Aldolasi (U/L) v.n. 1-7,7 73,5 Mioglobina (ug/L) v.n. 12-70 34232 Mioglobina Urinaria (ug/L) >100000 Rabdomiolisi Sindrome caratterizzata dal danno del muscolo scheletrico e dal rilascio nella circolazione sistemica del contenuto intracellulare (CK, aldolasi, LDH, GOT, mioglobina, potassio) La severità delle manifestazioni cliniche varia da forme asintomatiche, rilevate dall’incremento dei livelli sierici di creatinfosfochinasi (CPK), a forme potenzialmente fatali, quando associate a severe complicanze come l’insufficienza renale acuta (IRA) e l’iperkalemia. Aspetti storici Prima descrizione storica di rabdomiolisi: Antico Testamento fra gli Israeliti dopo consumo di quaglie durante il loro esodo dall'Egitto. Risultato dell'intossicazione da cicuta, consumata dalle quaglie durante la loro migrazione stagionale. Nel 1944 Bywaters e Beall descrissero per la prima volta lo sviluppo di AKI secondaria a crush syndrome durante i bombardamenti di Londra nella II Guerra Mondiale. Epidemiologia La prevalenza globale non è nota ed è certamente sottomistimata (non disponibili studi epidemiologici su larga scala) Il tasso di incidenza dell’AKI secondaria a rabdomiolisi: 7-10% di tutte le ARF 15%-50% dei pazienti con rabdomiolisi sviluppa ARF Clinica Mialgia Miastenia Mioglobinuria, urine scure Nel 50% dei casi dolore con impotenza funzionale prevalentemente localizzato alla muscolatura prossimale Al quadro clinico si possono addominale, nausea e vomito. associare Più del 50% dei pazienti risulta asintomatico febbricola, dolore Eziologia Trauma, crush syndrome Esercizio muscolare intenso Farmaci e tossine Ipossia muscolare Infezioni Difetti genetici Alterazione della temperatura corporea Disordini metabolici/elettrolitici Forme idiopatiche Trauma incidenti autostradali, ustioni severe, lesioni da corrente elettrica, chirurgia maggiore Crush syndrome: Determinata dall ‘applicazione prolungata di una forza compressiva sulle masse muscolari con compromissione della circolazione locale Ipoperfusione cellulare ed ischemia edema e lisi dei miociti con rilascio nello spazio interstiziale del contenuto intracellulare Quando il muscolo viene liberato dalle forze compressive i prodotti della necrosi cellulare vengono trasportati nella circolazione sistemica •Danno primario: provocato direttamente dalle forze traumatiche compressive •Danno secondario: originato dal massivo afflusso intramuscolare di liquidi e dall’aumento della pressione compartimentale che determina compressione microvascolare ed ischemia cellulare. Esercizio muscolare intenso Eccessivo stress muscolare: seizure, agitazione psicomotoria severa (delirium tremens, psicosi) Alterazione della temperatura corporea Heat stroke, ipertermia maligna, sindrome maligna da neurolettici, sindrome serotoninergica, ipotermia Disordini elettrolitici Ipokaliemia, ipofosforemia, iponatriemia, coma iperosmolare, chetoacidosi diabetica Ipossia muscolare Immobilizzazione prolungata, trombosi, embolia, sickle cell disease Infezioni Virali: influenza virus A e B, coxsackie virus, CMV, EBV, rotavirus, enterovirus, HIV; Batteriche: Streptococco β emolitico gruppo A, S.pneumoniae, S.aureus, Salmonella, Shigella, Legionella, Clostridium Malattie genetiche Malattia di McArdle, altri disturbi della glicolisi/glicogenolisi, del metabolismo lipidico e della catena respiratoria Altre.... Polimiosite, dermatomiosite, ipotiroidismo Farmaci e sostanze tossiche Fattore eziologico principale in oltre l’81% dei casi di rabdomiolisi ! Statine Agosto 2001: la cerivastatina venne ritirata dal commercio per l’insorgenza di severi casi di miopatia e rabdomiolisi fatale. Al momento del ritiro la FDA riportò 31 decessi a seguito di rabdomiolisi correlati all’utilizzo di cerivastatina (il 60% assumeva il dosaggio massimo 0.8 mg/die), 12 dei quali insieme al gemfibrozil. Secondo le indicazioni attuali: - sospensione della Tp se CPK > 10x la norma + astenia o mialgie. -Nei pz asintomatici con aumento moderato della CPK (3-10x norma): controlli biochimici settimanali e riduzione dosaggio o sospensione tp. Meccanismo patogenetico (ipotesi): riduzione dei livelli di Coenzima Q (componente della catena di trasporto degli elettroni)e interferiscono con la sintesi di ATP a livelo muscolare Fattori di rischio • Tipologia di statina: Statine metabolizzate dal CYP3A4: atorvastatina, simvastatina, lovastatina Statine non metabolizzate dal CYP3A4: rosuvastatina, pravastatina, fluvastatina •Comorbilità (miopatie, ipotiroidismo) • Fattori genetici • Interazioni farmacologiche Nel 60% dei casi la rabdomiolisi è correlata all'interazione delle statine con altri farmaci, in particolare se metabolizzati dal citocromo P450 e dall'isoenzima CYP3A4 Gli inibitori delle proteasi sono potenti inibitori del citocromo P450 CYP3A4 Sostanze di abuso Alcool: azione tossica diretta sui miociti, può inoltre favorire disordini elettrolitici e acido/base che alterano le funzioni del sarcolemma. Indirettamente può causare letargia e immobilizzazione. Cocaina: blocco re-uptake presinaptico di dopamina e noradrenalina. Danno diretto ai miociti e alterazioni croniche della funzione dopaminergica Eroina: azione tossica diretta, immobilizzazione e coma Meccanismi Fisiopatologici Muscolo a riposo: i canali ionici (compresi Na/K+ pompe + e Na scambiatori +/Ca2+) sulla membrana plasmatica mantengono basse concentrazioni intracellulari di Na+ e Ca2+ e alte concentrazioni di K nella fibra muscolare. La depolarizzazione muscolare determina l’afflusso di Ca2+ dalle riserve del reticolo sarcoplasmatico e la contrazione delle cellule muscolari attraverso la formazione di ponti actinamiosina. Tutti questi processi sono subordinati alla disponibilità di ATP Danno diretto ai miociti Deplezione di ATP Perdita dell’equilibrio ionico intracellulare Aumento del Na+ intracellulare edema cellulare Aumento del Ca intracellulare (dovuto al danno diretto della membrana muscolare e alla disfunzione delle pompe transmembrana e del reticolo sarcoplasmatico) che determina un’interazione patologica di actina e miosina, l’attivazione della fosfolipasi A2, delle proteasi e rilascio di enzimi litici con produzione di specie reattive dell’ossigeno Risultato finale : cascata infiammatoria che si autoalimenta e provoca necrosi delle fibre muscolari e rilascio del contenuto muscolari nello spazio extracellulare e nel circolo Diagnosi Dosaggio della CPK e della mioglobina sierica e urinaria Livelli sierici di mioglobina aumentano dopo 1-3 h, raggiungono l’apice in 8-12 h e ritornano a valori normali entro le 24 h dall’esordio del danno acuto. Emivita breve (2-3 h). La CPK si eleva dalle prime 2-12 h e raggiunge il picco a 24-72 h dall’evento acuto per tornare a valori di base nei successivi 3-5 giorni CPK: marker diagnostico e di stima del danno muscolare più affidabile rispetto al dosaggio della mioglobina, poiché rimane a livelli elevati per tempi più lunghi (emivita 1-1,5 giorni). Analisi sedimento urinario: riscontro di cilindri di mioglobina e cristalli di acido urico Diagnostica radiologica: la RM può evidenziare l’edema muscolare (riduzione del segnale in T1, incremento del segnale muscolare nelle sequenze T2 e STIR) Ricerca dell’eziologia: accurata anamnesi farmacologica, esame tossicologico, biopsia muscolare, test genetico, test da sforzo ischemico Mioglobina Una catena polipetidica di 135 aminoacidi (globina) + una molecola eme. Peso molecolare: 18 kD ( circa 25% dell’emoglobina) La bassa affinità sierica e il basso peso molecolare ne favoriscono la filtrazione glomerulare. In condizioni fisiologiche è riassorbita dal tubulo contorto prossimale per endocitosi e proteolizzata in globina e gruppo eme. Una piccola quantità della quota filtrata (0.01-5%) viene normalmente escreta nelle urine. Se la sua concentrazione urinaria nella preurina supera la capacità di riassorbimento la quantità in eccesso appare nelle urine (mioglobinuria). Complicanze •AKI (15-50%) •Disionemie (iperkaliemia, iperfosfatemia, ipocalcemia, ipercalcemia) •Sindrome compartimentale •CID AKI: patogenesi IPOVOLEMIA e pH urinario ACIDO favoriscono entrambi il danno •Vasocostrizione renale e ischemia •Ostruzione tubulare •Danno tubulare diretto •Iperkaliemia •Iperfosfatemia e acidosi metabolica •Ipocalcemia/ipercalcemia •Iperuricemia Rhabdomyolysis and Acute Kidney Injury. Xavier Bosch, M.D., Ph.D., Esteban Poch, M.D., Ph.D., and Josep M. Grau, M.D., Ph.D.N Engl J Med 2009 Prevenzione e trattamento • Monitorare con attenzione il potassio • Idratazione precoce e aggressiva – Target: diuresi 100-200ml/ora – Preferibilmente soluzione emitonica • Alcalinizzazione – Target: pH urinario >6.5 – Attenzione all’ipocalcemia! Prevenzione e trattamento • Diuretici/mannitolo – Furosemide se segni di sovraccarico – Mannitolo (50-200g): non chiara evidenza di efficacia • Terapia sostitutiva renale – Procedura salvavita in caso di iperkaliemia resistente alla terapia medica o sovraccarico volemico nel paziente oligoanurico • Sol.Fisiologica 500 ml->Sol.Glucosata 5% 1500ml • NaHCO3 100 ml 1 flac x 2 • Furosemide 40 mg x 2-> 40 mg x 3 Es. ematochimici 14/04 15/04 16/04 17/04 Creatinina (umol/l) 143 135 181 233 Urea (mmol/l) 6,7 8,3 10,5 15,1 1900 100 Diuresi CPK (v.n. <180 U/l) 18131 25984 29971 Mioglobina (v.n.< 70 ug/l) 34232 49421 Mioglobinuria (v.n. assente ug/l) >100000 >100000 95962 Terapia sostitutiva renale • Diverse metodiche: emodialisi intermittente e CRRT (continous renal replacement therapy) Il volume di distribuzione della mioglobina è in due compartimenti (vascolare e muscolare) che non si equilibrano rapidamente Dializzatori • Membrane ad alto flusso • Filtri ad alto cut-off (HCO) Mioglobina (18 kDa): scarsamente eliminata dalle tecniche tradizionali. I filtri HCO sono invece utile nel rimuovere questa molecola, che teoricamente ha un ruolo patogenetico nel processo rabdomiolitico. ISTAR 18/04 19/04 20/04 Creatinina (umol/l) 236 155 126 Urea (mmol/l) 19,7 11,4 8,4 Diuresi 580 5 10 CPK (v.n. <180 U/l) 38731 12007 4589 Mioglobina (v.n.< 70 ug/l) >100000 15597 6746 Inizio CRRT Fine CRRT Terapia al rientro in reparto • • • • • • • • • • • • • • Furosemide infusione continua 250mg/die -> 1g/die NaHCO3 1 flacone x 3 Sol.glucosata 1500ml/die + insulina Zariviz 1 g x 2 Urbason 100 mg Carvedilolo 6,25 mg x 2 Cardioasa 100 mg Clopidogrel 75 mg Lansoprazolo 30 mg Losartan 100 mg Norvir 100 mg + Prezista 800 mg + Isentress 400 mg x 2 Clexane 2000 UI Apidra 15+15+13 UI Lantus 18 UI Decorso • Paziente anurico!! • Necessità di emodialisi: – 6 sedute in una settimana – Dopo una settimana graduale ripresa della diuresi e sospensione della dialisi • Rivalutazione neurologica: “Non disartria, né disfagia; persiste deficit a livello dei muscoli flessori del collo 4/5 e deltoidi 3/5; restanti distretti degli AASS esenti. Agli AAII deficit ileopsoas bilaterale 4+/5, per il resto negativo. Sostituire Urbason con Prednisone 50 mg.” • Nei giorni successivi: – Sospensione dell’idratazione ev e della terapia con sodio bicarbonato – Riduzione della posologia del diuretico e shift ev --> os – Graduale riduzione della terapia steroidea fino alla sospensione – Netto miglioramento della sintomatologia muscolare • Dimesso con diagnosi di ‘’rabdomiolisi massiva in IRC con necessità di ricorso a CVVH a eziologia verosimilmente multifattoriale’’ • In settembre sottoposto a TAVI (impianto di bioprotesi valvolare aortica Edwards Sapien 3) • Alle visite di controllo infettivologiche ottima risposta immuno-virologica con perfetta aderenza alla terapia • ...............................si torna in Malawi!! ‘’Ogni qualvolta faccio il mio giretto per salutare, sorridere, incoraggiare i pazienti, provo dentro di me un’emozione grande, indescrivibile’’ Padre Missionario P.L.