TUNISIA NOTA CONGIUNTURALE Paese già a prevalente vocazione turistica ed agricola, la Tunisia, per la sua posizione strategica e la sua stabilità economico/politica, si presenta fortemente orientata all’Europa ed impegnata a diventare snodo industriale tra il mondo arabo e quello occidentale e un trampolino per i mercati europei ed africani, con una posizione privilegiata verso l’Italia. Da un punto di vista macro-economico la Tunisia si colloca al 1° posto nel contesto regionale (Maghreb, Africa), al 3° posto nel mondo arabo (dietro a Kuwait e Qatar) e al 40° posto a livello mondiale su un totale di 133 paesi. Le istituzioni governative restano il punto di forza del paese, con un alto livello di sicurezza ed un sistema educativo che assicura una buona qualità di formazione. Allo stesso tempo, la Tunisia presenta un sistema infrastrutturale ben sviluppato. L’adozione di un’economia liberale e aperta sul mondo esterno, costituisce una grande opportunità per l’industria manifatturiera. Negli ultimi anni, l’economia tunisina ha conosciuto un notevole sviluppo, grazie anche al progressivo abbandono del rigido controllo statale a favore del libero scambio. Il Fondo Monetario Internazionale ha confermato i significativi progressi della Tunisia nel raggiungere come obiettivo il livello economico dei Paesi di fascia inferiore dell’OCSE. Il reddito reale pro-capite e’ aumentato di circa il 20% dal 2000, il tasso di disoccupazione è stabile e gli equilibri macro-economici rimangono sotto controllo. Vi sono state, negli ultimi anni, delle iniziative di carattere legislativo volte ad accelerare lo sviluppo economico del paese, come ad esempio i sostanziali incentivi agli investimenti in attività di esportazione e di sviluppo regionale: attualmente più del 90% delle importazioni è libera. Attraverso la creazione di uno “Sportello Unico” presso l’Agenzia di Promozione delle Industrie (A.P.I) si è voluta dare assistenza agli imprenditori, snellendo la burocrazia legata alla costituzione di una nuova società. Questo sportello esperisce tutte le procedure amministrative e legali necessarie; le prestazioni dello sportello sono destinate non solo agli investitori tunisini, ma anche a quelli stranieri, residenti. In Tunisia sono presenti oltre 2700 imprese straniere, di cui circa 2300 europee, delle quali oltre 2000 nel settore manifatturiero. L’80% di tali imprese si sono stabilite in Tunisia per riesportare la totalità della loro produzione in altri paesi; oltre la metà di queste imprese sono società a capitale interamente straniero. La Tunisia offre vantaggi molto importanti per gli investitori; il nuovo codice d’investimento del 1993 stabilisce il principio della libertà d’investimento nel settore industriale e dei servizi non finanziari. I promotori sono tenuti soltanto ad una dichiarazione d’investimento da depositare presso le autorità competenti. “L’investimento straniero é trattato alla stessa stregua dell’investimento nazionale”. Congiuntura Nel corso del 2008, nonostante una congiuntura internazionale difficile e le ricadute della crisi finanziaria mondiale avvertite a partire dagli ultimi mesi dell’anno, l’economia nazionale tunisina è riuscita a raggiungere un tasso di crescita del 4.6% in termini reali, contro 6,3% del 2007. Questa progressione è dovuta, oltre al consolidamento degli scambi con l’estero, al vigore della domanda interna, in particolare i consumi familiari e gli investimenti privati, soprattutto con gli importanti flussi di investimenti esteri diretti (IDE), grazie alle riforme intraprese, e al miglioramento del clima degli affari. Esclusi i settori dell’agricoltura e della pesca, il tasso di crescita economica ha raggiunto il 5.2% contro il 6.7% dell’anno precedente, grazie soprattutto al dinamismo dei servizi a pagamento, in particolare, trasporti, turismo e comunicazioni. Commercio Estero La Tunisia ha intrapreso la liberalizzazione del proprio commercio con l’estero nel 1990, divenendo membro del GATT. Sono previsti 3 regimi di importazione: - i prodotti liberi all’importazione che rappresentano oltre il 90% dei prodotti importati; - i prodotti esclusi dal tale regime e sottomessi ad autorizzazione all’importazione dal Ministero del Commercio, ovvero i prodotti della sanità, dell’igiene, della sicurezza, della protezione della flora e della fauna, e altri beni (tappeti, vini) particolarmente protetti; - i prodotti esclusi a titolo transitorio dal regime della libertà, e sottomessi a speciale autorizzazione (es.: vetture da turismo). Va rilevato che circa il 75% dell’interscambio è realizzato con l’Unione Europea, con la quale a partire dal 1996 si è avviata, complessivamente con successo, la fase di abbattimento tariffario prevista dall’Accordo di Associazione che si è conclusa il 1° gennaio 2008, data di entrata in vigore dell’Area di libero scambio con i Paesi UE per i prodotti industriali. L’azzeramento dei dazi doganali con l’UE prevede limitatissime eccezioni, anche se permangono meccanismi di fatto di contingentamento delle importazioni di alcuni prodotti. Andamento della bilancia commerciale Per quanto riguarda l’interscambio commerciale, i principali partner della Tunisia si confermano la Francia e l’Italia, con l’UE come principale mercato di sbocco dei prodotti tunisini. BILANCIA COMMERCIALE TUNISIA (1° semestre 2007-2009) Valori in milioni di DT – 1 DT = € 0,54 (media 2009) TOTALE Genn-Giu 2007 Genn-Giu 2008 Genn-Giu 2009 VAR.% 2008/2007 VAR.% 2009/2008 IMPORTAZIONI Regime Gen. Regime Off-shore ESPORTAZIONI Regime Gen. Regime Off-shore DEFICIT COMMERCIALE 11.695 7.504 4.191 9.818 3.705 6.113 -1.877 14.970 10.549 4.421 12.235 5494 6741 -2.735 12.030 8.232 3.797 9.517 3.695 6.741 -2.512 28.0 40.6 5.5 24.6 48.3 10.3 45.7 -19.6 -22.0 -14.1 -22.2 -32.7 -13.6 -8.1 TASSO DI COPERTURA % Regime Gen. % Regime Off-shore% Fonte: elaborazioni ICE su dati I.N.S. 83.9 49.4 145.8 81.7 52.1 152.5 79.1 44.1 153.3 -2,6 -3.2 Il trend di crescita che nel triennio 2006-2008 è stato in linea di massima positivo sia per le Esportazioni che per le Importazioni, ha subito una battuta d’arresto nei primi sei mesi del 2009 con una diminuzione, rispettivamente del 22.2% e del 19.6% dovuta, come già accennato, al notevole impatto negativo della crisi finanziaria mondiale. Un impulso positivo, che ha in parte contribuito a ridurre l’incidenza del deficit, continua ad essere dato dagli investitori esteri, in particolare la Francia e l’Italia (ma anche la Germania ed il Belgio) che agiscono in regime di off-shore, cioè riesportando il 100% delle proprie produzioni o almeno il 70% di quanto prodotto localmente. La bilancia commerciale tunisina nei primi sei mesi del 2009 ha presentato un saldo negativo pari a -8.1% mentre il tasso di copertura (importazioni/esportazioni) è a livelli simili a quelli dello stesso periodo del 2008, con un lieve calo del 3.2% passando dall’83.9% registrato nel primo semestre 2007 all’81.7% nel 2008 ed infine al 79.1% nello stesso periodo del 2009. Tuttavia, il disavanzo è in parte bilanciato dalle entrate turistiche e il deficit corrente è tendenzialmente rimasto attorno al 3% del PIL. IMPORTAZIONI TOTALI TUNISIA ( per macrosettori – 1° semestre 2008– 2009) Valori in milioni di DT – 1 DT = € 0,54 ( media 2009) IMPORTAZIONI Gen.-Giu 2008 Gen - Giu 2009 VAR. % 2009/2008 15.042 1.588 2.553 2.175 2.175 301 1.874 5.602 902 47 12.245 1.248 1.084 1.791 1.923 288 1.635 5.202 912 85 -18.6 -21.5 -57.6 -17.7 -11.6 -4.4 -12.8 -7.2 1.1 80.8 Totale Agroalimentare/Ind.Agroali-mentare Energia e Lubrificanti Min. Fosf. e derivati Tessile/abbigliam/Cuoio Cuoio calz. Tessile ed abbigliam. Macchine, materiali ed Ind. meccanici ed elettrici Altre Ind. Manifatturiere Altre varie (inclusi i tabacchi) Fonte: elaborazioni ICE su dati I.N.S. ESPORTAZIONI TOTALI TUNISIA (per macrosettori ) 1° semestre 2008-2009 Valori in milioni di DT – 1 DT = € 0,54 ( media 2009) ESPORTAZIONI Totale Agroalimentare/Ind.agroalimentare Energia e Lubrificanti Min. Fosf. e derivati Tessile/abbigliam/Cuoio Cuoio e calz Tessile ed abbigliam. Macchine, materiali ed ind. mecc.ed elettrici Altre Ind. Manifatturiere Altre varie (inclusi i tabacchi) Fonte: elaborazioni ICE su dati I.N.S. Gen.-Giu. 2008 12.235 1.229 1.728 2.168 3.344 491 2.853 3.168 577 21 Gen.-Giu. 2009 9.517 1.002 1.175 1.256 2.834 415 2.419 2.670 552 28 VAR. % 2009/2008 -22.22 -18.5 -32.0 -42.0 -15.3 -15.5 -15.2 -15.8 -4.4 33.3 IMPORTAZIONI TUNISINE DALL’ITALIA (1° semestre 2008 – 2009) Valori in milioni di DT – 1 DT = € 0,54 ( media 2009) Gen.-Giu. 2008 Gen.-Giu. 2009 TOTALE Agroalimentare Energia & Lubrificanti Miner. Fosf. & Derivati Tessile & Abb./Cuoi & Calz. * (di cui Cuoio & calzature) * tess./Abbig. Ind. Mecc. & Elettriche Altre Ind. Manifatturiere Altre varie (inclusi i tabacchi) Fonte: elaborazioni ICE su dati I.N.S. 2.837 136 409 282 791 168 623 1.054 161 4 2.070 91 80 244 672 158 514 813 167 3 VARIAZ.% 2009/2008 -27.1 -33.1 -80.5 -13.5 -15.1 -17.5 -6.0 -22.9 3.7 -25.0 SALDO -767 -45 -329 -38 -119 -10 -109 -241 6 -1 ESPORTAZIONI TUNISINE VERSO L’ITALIA (1° semestre 2008 – 2009) Valori in milioni di DT – 1 DT = € 0,54 ( media 2009) TOTALE Agroalimentare Energia & Lubrificanti Miner. Fosf. & Derivati Tessile & Abb./Cuoi & Calz. Tessile & Abb * Cuoio & calzature) Ind. Mecc. & Elettriche Altre Ind. Manifatturiere Fonte: elaborazioni ICE su dati I.N.S. Gen.-Giu. 2008 2.602 404 398 170 1.126 902 224 425 77 Gen.-Giu. 2009 2.139 261 374 96 984 752 233 349 74 VARIAZ.% 2009/2008 -17,8 -35.4 -6.1 -43.6 -12.7 -16.7 4 -17.9 -3.9 SALDO -463 -143 -24 -74 -142 -150 9 -76 -3 Investimenti Diretti Esteri e diritto di insediamento La Tunisia offre vantaggi molto importanti per gli investitori esteri (mano d’opera qualificata, abbondante e a basso costo, procedure amministrative semplificate del tipo “sportello unico” per le imprese, legislazione favorevole, infrastrutture funzionali ed in costante miglioramento). Dopo il 1996 sono sensibilmente aumentati anche gli afflussi di investimenti diretti al Paese che attualmente hanno raggiunto una dimensione in grado di coprire circa i 4/5 del deficit delle partite correnti. Anche le società totalmente esportatrici godono di vantaggi fiscali quali l’esenzione totale dall’imposta sui benefici per i primi 10 anni d’esercizio, riduzione o esonero dei diritti di dogana per i beni di investimento relativi al progetto, contributi statali agli investimenti nelle regioni sottosviluppate). Il Paese attraversa la fase avanzata di un processo di sviluppo e di rinnovata apertura. Iniziato più di dieci anni fa con l’avvio del programma di privatizzazioni e di ammodernamento dell’economia (programme de mise à niveau) che ha stimolato i finanziamenti e gli investimenti esteri come dimostrano i notevoli aumenti dei flussi netti: gli investimenti esteri diretti verso la Tunisia si sono attestati a 870 Milioni di Euro in media annua nel corso degli ultimi dieci anni. contro i 756 Milioni di USD realizzati dal Marocco ed i 1.006 Milioni di USD realizzati dall’Egitto, mercati di taglia decisamente più grande. Nello stesso tempo, la Tunisia ha assorbito oltre il 6% dell’insieme dei flussi d’investimento destinati al continente africano. Questi contributi di capitali hanno permesso di coprire i quattro quinti del deficit corrente tunisino (612 Milioni di Euro, in media annua). La stabilità politica, economica e sociale così come lo snellimento delle procedure legate al settore degli investimenti, realizzato grazie alle numerose riforme portate a compimento, hanno contribuito al raggiungimento di risultati estremamente positivi. Nel corso del 2008 gli investimenti esteri diretti (IDE) hanno raggiunto un ammontare record di 3.127.3 milioni di dinari (escluso portafoglio), con un aumento del 51% in rapporto all’anno precedente. Questa dinamica è stata favorita dallo sviluppo degli investimenti nei settori del turismo e immobiliare che hanno beneficiato di 192.3 milioni di dinari, contro solo 72 nel 2007. Nell’insieme. il settore dei servizi ha registrato 646.7 milioni di dinari (contro 146.4 del 2007). Gli investimenti nelle industrie manifatturiere ammontano a 641.6 milioni di dinari (contro 485.7 nel 2007). Il governo prevede un contributo degli IDE al PIL dell’ordine del 26.1% da qui al 2016. Al 2008 il numero complessivo delle imprese italiane registrato dalle autorità tunisine è aumentato da 653 a 672. Permane, quindi, l’interesse delle aziende italiane verso questo Paese. Il settore merceologico con maggiore presenza è quello del tessile ed abbigliamento dove operano circa 260 imprese, in prevalenza piccole e medie. Si ricorda peraltro la presenza di noti gruppi industriali come BENETTON, che a giugno 2008 ha ricevuto il premio “miglior investitore per il 2008”, il Gruppo Tessile MIROGLIO-GVB, il Gruppo MARZOTTO e CUCIRINI. Gli investimenti italiani sono diretti, in varia misura, verso tutti i settori. Si menziona la presenza di COLACEM, del Gruppo italiano SAFAS e delle Fonderie Fratelli Gervasoni. Fonte: ICE Tunisi