XIII° CORSO PER ALLENATORI SPECIALITA’ RAFFA , VOLO E PETANQUE FEDERAZIONE ITALIANA BOCCE ROMA 31-08 1 / 2 SETTEMBRE 2012 ASPETTI DI FISIOTERAPIA PREVENZIONE , CURA E RIABILITAZIONE NELLE LESIONI DA ATTIVITA’ SPORTIVA BOCCISTICA MARCO BASILIO La prevenzione allenatore Fattori di rischio atleta L’attività sportiva La vita di tutti i giorni L’età e suoi effetti Costituzione stili di vita Prestazione ottimale Allenamento come terapia mantenimento della salute Nell'ambito lavorativo la "prevenzione" è definita dall'art. 2 lett. n) del D.Lgs.81/2008 come «il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell'integrità dell'ambiente esterno». Consigli e raccomandazioni utili agli utenti ovvero CITIUS ALTIUS FORTIUS – Salubrius ? H. DIDON PRIMUM NON NOCERE -IPPOCRATE - SALUS POPULI SUPREMA LEX Cicerone - De Legibus Non pensare a ciò che fanno gli altri per te ma pensa a ciò che fai per te stesso . J.F.K La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non consiste soltanto in un’assenza di malattia o di infermità". “LA SALUTE E’ UNO STATO DI COMPLETO BENESSERE FISICO, PSICHICO E SOCIALE E NON MERAMENTE L’ASSENZA DI MALATTIA O INFERMITA’, E’ UN FONDAMENTALE DIRITTO UMANO E IL CONSEGUIMENTO DEL PIU’ ALTO LIVELLO POSSIBILE DI SALUTE E’ IL PIU’ IMPORTANTE OBIETTIVO SOCIALE DEL MONDO INTERO, LA CUI REALIZZAZIONE RICHIEDE L’AZIONE DI MOLTI ALTRI SETTORI SOCIALI ED ECONOMICI OLTRE AL SETTORE DELLA SALUTE” “La Carta di Ottawa” "La promozione della salute è il processo che conferisce alle popolazioni i mezzi per assicurare un maggior controllo sul loro livello di salute e migliorarlo. Questo modo di procedere deriva da un concetto che definisce la salute come la misura in cui un gruppo o un individuo possono, da un lato, realizzare le proprie ambizioni e soddisfare i propri bisogni e dall’altro, evolversi con l’ambiente o adattarsi a questo. La salute è dunque percepita come risorsa della vita quotidiana e non come il fine della vita: è un concetto positivo che mette in valore le risorse sociali e individuali, come le capacità fisiche. Così, la promozione della salute non è legata soltanto al settore sanitario: supera gli stili di vita per mirare al benessere". SELF CONTROL STIMA CURA PASSIONE SPECIALE EMOZIONI DIFENSIVA TENSIONE PROBITA’ CARATTERE TATTICA OFFENSIVA INTEGRAZIONE DEL CAMPIONE TECNICA SOCIALE RISPETTO ACCOSTO TIRO CONFRONTO ALTITUDINE AMBIENTE PSICOLOGIA FISIOLOGIA FIDUCIA FREDDO CALDO GEARIN UP OF PERFORMANCE DR HOWIE WENGER MODIFICATO SALUTE FITNESS ORARIO CIBO IMPEGNO A I A II AZIONE RAPIDA , EFFICAE E SICURA QUANDO SI PRODUCONO ALTERAZIONI DELLA SALUTE AZIONI ATTE AD IMPEDIRE O A RIDURRE ALTERAZIONI DELLA SALUTE SI DEVONO RIPISTINARE LE CONDIZIONI DI EFFICIENZA E DI RISTABILIMENTO CAPACITA’ DI CARICO A III INFLUENZA DIRETTAMENTE I DISTURBI CRONICI CHE NON POSSONO ESSERE ELIMINATI COMPLETAMENTE OCCORRE VERIFICARE LA FUNZIONALITA’ DELL’ORGANISMO RISPETTO AL TIPO DI DANNO ED ALLE CARATTERISTICHE DELLO SPORT IN ALCUNI CASI I CARICHI SPORTIVI DI FITNESS SONO ADDIRITTURA CONSIGLIATI PREVENZIONE INFORTUNI Attività intensa ipocinesi Cause Decorso infortuni Compiti non corretti Strumenti tecnici posture Errori esecuzione impianti effetti mialgie Dolori lombari Squilibri muscolari Problemi articolari Scadimento prestazione Lesioni permanenti prevenzione riscaldamento defaticamento Analisi atleta Riequilibrio Esercizi mob. articolare Educazione posturale rafforzamento Carichi corretti esercizi e metodi idonei Corretta alternanza carico recupero Esecitazioni propriocettive Tecniche corrette Fattori importanti per la salute nello sport: come riconoscere i fattori di rischio? Stato dello organismo Carico Modo di vivere Ambiente Anatomico Carico fisico (quantità ed intensità) Organizzazione della giornata (anche orari dei pasti) Clima Funzionale Tecnica del movimento Sonno Sostanze inquinanti Psichico Carico psichico Alimentazione Condizioni degli impianti I fattori di rischio possono essere prodotti sia dallo stato dell’organismo, sia da un carico non adeguato per quello stato particolare, da un modo di vivere non da atleta, dalle condizioni ambientali PREVENZIONE Saper costruire il chi è • raccolta dati -test- da aggiornare nel tempo •le caratteristiche potenziali •il livello della preparazione •Parte da dove? Per differenziare nell’individualizzazione •Osservare le risposte e decidere come cosa e quanto fare con il tempo che si ha •Analisi Medico sanitaria •Problemi fisici – infortuni, traumi, decorsi malattie , analisi sangue , Pliche, dieta peso , haltezza, IMC, •esame ortopedico, simmetria bacino spalle e colonna, mobilità articolare,funzionalità articolazioni , spalla ginocchio piede, sviluppo muscolare , squilibrio addominali dorsali •Ripresa video dei gesti tecnici per valutare nel temp e confrontare •Un corretto e positivo atteggiamento mentale serve a stimolare la concentrazione ed un atteggiamento fortemente orientato alla prestazione •Un approccio negativo attenua fino ad annullarne gli effetti Tecniche di riscaldamento muscolare Passivo docce calde, massaggi, onde corte diatermiche Attivo Generale movimenti generalizzati per lo sport praticato ma fondamentale per l’attivazioni delle funzioni di sistemi ,apparati ed organi Attivo Specifico attività psicofisica che coinvolge funzioni di sistemi ,apparati ed organi specificamente attivi durante la gara Volume intensità • Esercizi multilaterali su m. agonisti ed antagonisti e allungamenti • Esercizi generali e speciali • Utilizzo forme di movimento aspecifiche/specifiche forme • A seconda • dello stato di allenamento dell’atleta; età; momento della giornata; attività successiva • Della tipologia “caratteriale” • flemmatica > intensità • nervosa = più blando ma più prolungato • Durata: • Gara: 20-40 min • allenamento: 15-30 min • Mantenersi “riscaldatati” tutta la gara • Iniziare con esercizi che interessano tutto il corpo di intensità crescente • Aggiungere esercizi tecnici speciali • Aumentare gradatamente l’intensità • Il programma si deve orientare sulla struttura del movimento specifico svolgimento Reazioni Regolazioni Regolazioni motorie psichiche fisiologiche Riduzione probabilità infortuni Lavoro preliminare sul processo specifico di movimento Per > elasticità muscoli tendini legamenti MUSCOLO Scioltezza e allungamento eliminazione tensioni > elasticità e mobilità TESSUTO OSSEO E CONNETTIVO > Irrorazione tutte le parti dei tessuti > elasticità e mobilità Raggiungere stato ottimale di capacità di reazione SISTEMA CARDIOVASCOLARE Creare una corretta disponibilità agonistica in funzione della tipologia “caratteriale” Creare uno stato ottimale di eccitazione > Gittata portate cardiache Mobilitazione depositi di sangue RESPIRAZIONE > Ventilazione –freq e prof - METABOLISMO > Temperatura Migliore trasformazione energia e eliminazione cataboliti Aumentare sensibilità recettori Abbassare la soglia di stimolo nervoso Creare uno stato ottimale di concentrazione riferita al compito principale Per > mobilità articolare >disponibilità a reagire Indolenzimenti muscolari da sforzo con dolore diffuso, muscoli gonfi, duri e sensibili ad ogni movimento con l’impossibilità di produrre attività motorie di una certa rilevanza – allenamento, gara Compaiono DM ACUTO – durante le fasi conclusive della seduta Causa: – allenamenti duri subito dopo un lungo periodo di inattività – Utilizzo es. diversi o diverse esecuzioni – Allenamenti eccentrici - pliometrici – ESERCIZI ESEGUITI A FREDDO IN STATO DI AFFATICAMENTO – ALLA COMPARSA INTERROMPERE LA SEDUTA O EVITARE ESERCIZI CHE PEGGIORINO LA SITUAZIONE – Può essere foriera di Stiramenti Lacerazioni DOMS dopo 1 o 2 gg – dolore tardivo – che è provocato non dall’acido lattico come comunemente si crede ma da lesioni alle strutture muscolari PER IL RECUPERO : dedicarsi ad attività rigenerative es di allungamento, Corsa lenta, nuoto , attività acqua gym, saune bagni caldi ….. MIALGIE DOLORI LOMBARI • • • • • • • • • • • Posture scorrette Ipertono da stress Sovrappeso Ipotono regione addominale lombare dorsale Movimenti – attività motorie che prevedono impegno muscolare rilevante inabituali o eseguite in modo scorretto Prevalenza esercitazioni corsa e salto Carenza esercitazioni di compenso e di scarico del rachide riscaldamento inesistente o inefficace Defaticamento inesistente , inefficace o svolto con esercizi che rappresentano ulteriore carico interno Es. di allungamento non eseguiti o eseguiti saltuariamente Nell’allenamento della forza – Utilizzo sovraccarichi non corrispondenti alle caratteristiche , capacità ed abilità dell’atleta – Tecniche di esecuzione difettose La flessione del tronco porta a: prevenzione - un peso maggiore sui muscoli estensori posteriori e sui legamenti della schiena; -rispetto alla stazione eretta si rende necessario un aumento di forza di contrazione muscolare – corretta posizione del rachide – Esercizi di scarico della colonna – Con inesperti o giovani meglio utilizzare forme alternative di esercitazioni Alternanza e variabilità del carico fisico multilateralità nella specializzazione Retto addome obliquo interno obliquo esterno Psoas iliaco Retroversione effetto anti lordosizzante piriforme Quadrato lombi Grande gluteo sacrospinale Bicipite femorale Retto femorale Tensore fascia lata Semitendinoso Semimebranoso Upper Crossed Syndrome Inhibited Facilitated Deep cervical flexors Upper Trap / Levator Scapula Upper Crossed Syndrome Suboccipitals Facilitated SCM / Pectoralis Inhibited Lower Trap / Serratus Ant. Lower Crossed Syndrome Lower / Middle Trap. Inhibited Facilitated Abdominals Thoraco-lumbar extensors Quadratus Lumborum Facilitated Inhibited Rectus Femoris / Iliopsoas Gluteus Min / Med/ Max Figure 1 : Janda's Muscle Imbalance Syndromes Lower Crossed Syndrome Analisi del muscolo ileo - psoas L'atleta, sdraiato su un tavolo, flette una gamba al ginocchio. Se il muscolo ileo psoas non è retratto, l'altra coscia rimane verso il basso. Se la seconda gamba, invece, si solleva, il muscolo è accorciato e deve essere allungato. Gambe piegate rip : 1 x 3 “ max 75 rip Esecuzione sollevare scapole da materassino angolo 30 ° % 0-29 30-39 40-49 50-59 90 75 75 75 74 80 56 69 75 60 70 41 46 67 45 60 31 36 51 35 50 27 31 39 27 40 23 26 31 23 30 20 19 26 19 20 13 13 21 13 10 4 0 13 0 60° COME • La mobilità articolare deve (dovrebbe) essere allenata 1 o 2 volte al giorno tutti i giorni * • Programmi di stretching : minimo (4 esercizi),di base (10 esercizi) e allargato Prevenzione traumi ? Calcio campionato 2010-2011 si sono verificati 600 infortuni nelle venti squadre impegnate in campo Milan, l’Inter, la Juventus e la Roma hanno totalizzato da sole il 30% degli infortuni (complessivamente 165 infortuni); dalle analisi emerge che il 55% dei problemi è di natura muscolare e il 25% riguarda crack che impediscono ai calciatori di giocare per almeno un mese. Effetti sperati: tollerabilità carico per > cap allungamento allungamenti attività Cosa fare risveglio NO: momento peggiore della giornata; meglio prima riscaldamento affaticati NO: > soglia eccitabilità con aumento soglia dolore e contrazione riflessa Prima della gara tradizionale NO: abbassa di molto la cap. di sorveglianza e attenzione e diminuisce il tono muscolare prevalenza nel riscaldamento NO : può deprimere il sistema con conseguente disabilità in attivazione muscolare, forza, potenza, sprint, reazione e timing , equilibrio Dopo navetta e staffetta NO : Cellule gonfie e danno rigidità Prima corsa rigenerativa – diminuzione acidosi - poi S Dopo carichi aerobici impegnativi NO: S determina compressione vasi e ristagno senza favorire smaltimento Dopo carichi lattacidi NO : Vedi navetta e staffetta; diminuzione ATP con scorrimento filamenti precaria; S brevi ed intensi 10 sec x 3 4 rip poi massaggi Dopo esercizi forza rapida NO: Aumento tono causato da attività spossante ; > rigidità cellulare determina aumento eccitabilità fusi Coinvolgimento più articolazioni NO: diversi distretti potrebbero non essere sollecitati Carichi eccentrici NO : potrebbe peggiorare la situazione - microlesioni DOMS e aumentare stiffnes Allenamento combinato F M.A. OK : più efficace per i 2 sistemi . Allenamento unilaterale F porta accorciamento sarcomeri Regolazione psichica SI unitamente a controllo respirazione; favorisce la • Retto • obliqui • DORSALI SU PLINTO –Strato profondo degli estensori del dorso Strato superficiale del trapezio muscoli dorsali regione scapolare –Appoggiando tronco Si scaricano i muscoli dorsali estensori della regione lombare che tendono ad accorciarsi favorendo iper lordosi • tutti i giorni Ritmo lento 10 - 15 rip per 3 – 4 serie rec serie 3 min . Respirazione • tutti i giorni Ritmo lento 10 - 15 rip per 3 – 4 serie rec serie 3 min . •Anziani neofiti espirazione andata- ascesa inspirazione ritorno - discesa Respirazione •Atleti ritmata - inspirazione apnea espirazione •Anzianiallenati neofiti :espirazione andata inspirazione ritorno Tono di riposo PREVENZIONE –CORRETTO RISCALDAMENTO –ES. RIEQUILIBRIO SCOMPENSI MUSCOLI DELL’ARTICOLAZIONE DELLA SPALLA • • EFFETTI: IMPINGEMENT PROBLEMI ALLA BORSA ED ALLA CUFFIA DEI ROTATORI BORSITE TENDINITE –INSTABILITA’ ANTERIORE Muscoli che intervengono nello slancio del braccio in avanti e in alto - fino a circa 60°: Deltoide (De) (fasci anteriori), Coracobrachiale (Co) e Gran pettorale (Gp) (fasci superiori); - oltre i 60°: Gran dentato (Gd) e Trapezio (Tr) (fasci superiori e inferiori) che, ruotano esternamente la scapola. Di conseguenza il braccio viene portato fino a circa 120°; - la verticale viene raggiunta grazie ai muscoli che estendono il tronco. Appoggio arto inferiore : Catena cinetica aperta Arto di lancio: catena cinetica aperta impingement SOTTOSPINATO SOTTOSPINATO SOVRASPINATO Gli esercizi per eccellenza sono le extra e le intra rotazioni dell'omero, eseguite l'esercizio è svolto con sovraccarico max 2K Max 15-20 rip Spalla sotto i 90° di elevazione e braccio in posizione anteriore SOTTOSPINATO SPOTTOSCPOLARE G. E P. ROTONDO SOVRASPINATO Ginocchio •ROTULA: deve avere un corretto allineamento •Puleggia •Aumenta il braccio di leva del QF •Guida tendine QF e delle forze muscolari che si trasferiscono al TR •Amplia area contatto del tendine QF su femore Xr9IWuxJ • il controllo assoluto di un azione motoria consente un dispendio minimo di energia e la fatica si produrrà in modo meno veloce ed inibente ECONOMIA DEL LAVORO MUSCOLARE • FORZA NELLE SUE DIFFERENZIAZIONI • RESISTENZA • CAPACITA’ SENSOPERCETTIVE • CAPACITA’ DI MOVIMENTO AUMENTARE MANTENERE LA CAPACITA’ PSICOFISICA DI PRESTAZIONE PREVENZIONE TRAUMI CADUTE INFORTUNI • COORDINAZIONE INTER INTRA MUSCOLARE • FLUSSI PERCETTIVI REAZIONE • GESTIONE DISEQUILIBRIO –VISTA • MOBILITA’ ARTICOLARE • VALUTAZIONE CAPACITA’ COMPETENZE VITA QUOTIDIANA MANTENIMENTO DELLA FIDUCIA DELLA CONVINZIONE E DELL’ AUTOEFFICACIA • PERCEZIONE IN POSITIVO DELLE PROPRIE COMPETENZE E MAGGIORE FIDUCIA NELLE PROPRIE PRESTAZIONI • CONTROLLO EFFICACE NELLE SITUAZIONI PIU’ DIVERSE Rafforzamento di tutti i distretti muscolari • programma con molti esercizi, basato non soltanto sulla intensità del carico, bensì anche sulla coordinazione e la sensibilizzazione (occorre fare una scelta di esercizi per i vari distretti e possibilmente organizzarli … sedute diverse) • da risultati concreti per la prestazione e non è “un di più” e non si rivela una noiosa perdita di tempo • Sviluppare la forza e l’efficienza del piede, degli arti superiori ed inferiori, di muscolatura addominale e pelvica, di muscolatura dorsale ….. • Miglioramento propriocettiva • reclutamento nervoso • controllo tono e della coordinazione intra e intermuscolare – Aumento forza e rendimento muscolare – Ottimizzazione capacità prestazione muscolare • Rilassamento e allungamento muscolatura posturale • Miglioramento controllo disequilibrio Progettare l’esecuzione Bipodalico monopodalico Statico dinamico Stabile instabile previsto improvviso Appoggio Fisso - mobile Carico naturale - sovraccarico un obiettivo più obiettivi Tecnica FORZA: 2-3 SEDUTE 10-15 ES PER 8-10 RIPETIZIONI REC 45 SEC INTENSITA’ CONTROLLATA QUALITA’ ESECUTIVA attività aerobiche Allenamento con sovraccarichi Allenamento con sovraccarichi • Da 2 a 5 sedute settimanali • Da 20 a 60 min per sessione riscaldamento Attività aerobica sovraccarichi I • Intensita’ relativa da valutare in base • FC • Livello sforzo personale • Talk test Esercizi di allungamento statici •2 – 3 settimana •Quotidianamente • Diversi settori coinvolti • Circuit training riscaldamento Attività aerobica leggera 5-10 min Esercizi di allungamento statici I • Serie singole o multiple rip. 10” • velocità controllate • Archi movimento completi – salvo contro indicazioni Carico • Neofiti: Relativamente leggeri con molte ripetizioni 40% 50% • Esperti : resistenze più alte meno ripetizioni • Dal 60% al 90% con rip 16 /4 Esercizi sovraccarichi defaticamento Carico • Neofiti : 5 – 10 min I 45 % • In buona salute: 75% FC max con possibilità di aumento Esercizi stiramento statici defaticamento V/I/D defaticamento Recupero fatica mentale profilassi per la prevenzione di infortuni Pone le basi per il lavoro successivo Da modo di effettuare in modo sostenibile di altre (successive) diverse attività supercompensazione alleggerimento tensione rimozione fattori spiacevoli esame situazione motivazione fisica centrale e periferica es compensatori scarico rigenerazione fisioterapia massaggi bagni alimentazione/reintegro utilizzo farmaci consentiti -prescritti- La prevenzione allenatore Fattori di rischio atleta L’attività sportiva La vita di tutti i giorni L’età e suoi effetti Costituzione stili di vita Prestazione ottimale Allenamento come terapia mantenimento della salute MA PRIMA 15 DOMANDE PER 15 RISPOSTE … PER 15 MINUTI QUESTIONARIO ANONIMO DI AUTOVALUTAZIONE DA COMPILARE CON CALMA E SERENITA’ PERCHE’ SERVE SOLO A VOI E SOLO VOI, VOLENDOLO, NE POTRETE CONSULTARE I RISULTATI IN FUTURO na grama lavandera a treuva mai na bona pera Proverbio piemontese Bibliografia • • • • • • • • L’ALLENAMENTO OTTIMALE - J. WEINECK – Calzetti e Mariucci 2007 LA PREPARAZIONE FISICA AGLI SPORT DI SQUADRA – C. TRACHELIO- LIBRERIA DELLO SPORT 1997 PRINCIPI DI MECCANICA IN ATLETICA – G. DYSON EDIZIONI DI ATLETICA LEGGERA 1971 SPORT BOCCE INIZIAZIONE PERFEZIONAMENTO ALLENAMENTO E. ROBBIANO FIB VALLE D’AOSTA 1997 ATLANTE ANATOMICO MULTIMEDIALE BIOMEDIA DIZONARIO OXFORD DI MEDICINA E SCIENZA DELLO SPORT - IL PENSIERO SCIENTIFICO 1996 FISIOLOGIA DELL’ESERCIZIO FISICO E DELLO SPORT – J. H. WILMORE , D. L. COSTILL - CALZETTI E MARIUCCI 2005 METODI MODERNI DI POTENZIAMENTO MUSCOLARE ASPETTI PRATICI – G. COMETTI - CALZETTI E • • • IL MANUALE DEL PERSONAL TRAINER NSCA CALZETTI E MARIUCCI 2011 PROPRIOCETTIVITA’ E GESTIONE DEL DISEQUILIBRIO – D. RIVA, GP SOARDO, G. KRATTER SUISM TORINO PREVENIRE GLI INFORTUNI – PRESUPPOSTI , STRATEGIE E PROTOCOLLI DI LAVORO PER LE GRANDI ARTICOLAZIONI A. GIANNOTTI – R. BENIS STARTPERFORMANCES FIPAV MILANO 2005 PER STAR BENE – MANUALE DI EDUCAZIONE FISICA M. ANDOLFI F. GIOVANNINI E. LATERZA ZANICHELLI 2003 TEORIA DELMOVIMENTO UMANO - ATTI LEZIONI CORSO DI LAUREA ANNO 2000-01 SUISM TORINO TEORIA DELL’ALLENAMENTO P. BELLOTI - ATTI LEZIONI CORSO DI LAUREA ANNO 2000-01 SUISM TORINO IL MOVIMENTO ED IL GIOCO – PASQUALE BELLOTTI M.D. - DISPENSE ATENEO PONTIFICIO REGINA APOSTOLORUM ROMA A.A. • • • • • • • • • • • • • • MARIUCCI 1998 2008-2009 ALLENAMENTO SPORTIVO – P. BELLOTTI – E. MATTEUCCI UTET TORINO LE BASI E LA TECNICA DELLA GINNASTICA CORRETTIVA – S. PIVETTA – ISEF LOMBARDIA 1967 MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA - A. DIAFERIA ATTI LEZIONI CORSO DI LAUREA ANNO 2000-01 SUISM TORINO LE QUALITA’ FISICHE DELLO SPORTIVO V.M. ZACIORSKIJ – EDIZIONI ATLETICA LEGGERA MILANO 1977 MANUALE PROFESSIONALE DI STRETCHING U. MOSCA RED EDIZONI 1994 ATLANTE DI ANTOMIA DELL’UOMO SOBOTTA BECHER USES EDIZIONI SCIENTIFICHE FIRENZE 1972 IL SISTEMA NERVOSO PROF. EUGENIO MEDA DISPENSA ISEF TORNO 1985° APPUNTI E DISPENSE SEMINARI PREPARAZIONE GIOVANILE –C.O.N.I. ROMA 2012 PRAPARAZIONE ALLE PROVE DI TIRO PROGRESSIVO INDIVIDUALE E TIRO VELOCE A STAFFETTA – M. BASILIO -TESI DI LAUREA SUISM TORINO 2001 www.scienzaesport.com