ASPETTI DI FISIOTERAPIA PREVENZIONE , CURA E

XIII° CORSO PER ALLENATORI SPECIALITA’
RAFFA , VOLO E PETANQUE
FEDERAZIONE ITALIANA BOCCE
ROMA 31-08 1 / 2 SETTEMBRE 2012
ASPETTI DI FISIOTERAPIA
PREVENZIONE , CURA E
RIABILITAZIONE NELLE LESIONI
DA ATTIVITA’
SPORTIVA BOCCISTICA
MARCO BASILIO
La prevenzione
allenatore
Fattori di
rischio
atleta
L’attività
sportiva
La vita di tutti i
giorni
L’età e suoi
effetti
Costituzione
stili di vita
Prestazione
ottimale
Allenamento
come terapia
mantenimento
della salute
Nell'ambito lavorativo la "prevenzione"
è definita dall'art. 2 lett. n) del D.Lgs.81/2008 come
«il complesso delle disposizioni o misure necessarie
anche secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza
e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi
professionali nel rispetto della salute della
popolazione e dell'integrità dell'ambiente esterno».
Consigli e raccomandazioni utili agli utenti ovvero
CITIUS ALTIUS FORTIUS – Salubrius ?
H. DIDON
PRIMUM NON NOCERE
-IPPOCRATE -
SALUS POPULI SUPREMA LEX
Cicerone - De Legibus
Non pensare a ciò che fanno gli altri per te ma pensa
a ciò che fai per te stesso . J.F.K
La salute è uno stato di completo benessere fisico,
mentale e sociale e non consiste soltanto in
un’assenza di malattia o di infermità".
“LA SALUTE E’ UNO STATO DI COMPLETO BENESSERE FISICO, PSICHICO E
SOCIALE E NON MERAMENTE L’ASSENZA DI MALATTIA O INFERMITA’, E’ UN
FONDAMENTALE DIRITTO UMANO E IL CONSEGUIMENTO DEL PIU’ ALTO
LIVELLO POSSIBILE DI SALUTE E’ IL PIU’ IMPORTANTE OBIETTIVO SOCIALE
DEL MONDO INTERO, LA CUI REALIZZAZIONE RICHIEDE L’AZIONE DI MOLTI
ALTRI SETTORI SOCIALI ED ECONOMICI OLTRE AL SETTORE DELLA SALUTE”
“La Carta di Ottawa” "La promozione della salute è il processo che conferisce alle
popolazioni i mezzi per assicurare un maggior controllo sul loro livello di salute e
migliorarlo. Questo modo di procedere deriva da un concetto che definisce la salute
come la misura in cui un gruppo o un individuo possono, da un lato,
realizzare le proprie ambizioni e soddisfare i propri bisogni e dall’altro,
evolversi con l’ambiente o adattarsi a questo. La salute è dunque percepita
come risorsa della vita quotidiana e non come il fine della vita: è un concetto positivo
che mette in valore le risorse sociali e individuali, come le capacità fisiche. Così, la
promozione della salute non è legata soltanto al settore sanitario: supera gli stili di
vita per mirare al benessere".
SELF
CONTROL
STIMA
CURA
PASSIONE
SPECIALE
EMOZIONI
DIFENSIVA
TENSIONE
PROBITA’
CARATTERE
TATTICA
OFFENSIVA
INTEGRAZIONE
DEL
CAMPIONE
TECNICA
SOCIALE
RISPETTO
ACCOSTO
TIRO
CONFRONTO
ALTITUDINE
AMBIENTE
PSICOLOGIA
FISIOLOGIA
FIDUCIA
FREDDO
CALDO
GEARIN UP OF
PERFORMANCE
DR HOWIE WENGER MODIFICATO
SALUTE
FITNESS
ORARIO
CIBO
IMPEGNO
A
I
A
II
AZIONE RAPIDA ,
EFFICAE E SICURA
QUANDO SI
PRODUCONO
ALTERAZIONI DELLA
SALUTE
AZIONI ATTE AD
IMPEDIRE O A
RIDURRE
ALTERAZIONI DELLA
SALUTE
SI DEVONO
RIPISTINARE LE
CONDIZIONI DI
EFFICIENZA E DI
RISTABILIMENTO
CAPACITA’ DI CARICO
A
III
INFLUENZA DIRETTAMENTE I
DISTURBI CRONICI CHE NON
POSSONO ESSERE ELIMINATI
COMPLETAMENTE
OCCORRE VERIFICARE LA
FUNZIONALITA’
DELL’ORGANISMO RISPETTO AL
TIPO DI DANNO ED ALLE
CARATTERISTICHE DELLO
SPORT
IN ALCUNI CASI I CARICHI
SPORTIVI DI FITNESS SONO
ADDIRITTURA CONSIGLIATI
PREVENZIONE INFORTUNI
Attività
intensa
ipocinesi
Cause
Decorso
infortuni
Compiti non
corretti
Strumenti
tecnici
posture
Errori
esecuzione
impianti
effetti
mialgie
Dolori
lombari
Squilibri
muscolari
Problemi
articolari
Scadimento
prestazione
Lesioni
permanenti
prevenzione
riscaldamento
defaticamento
Analisi
atleta
Riequilibrio
Esercizi mob.
articolare
Educazione
posturale
rafforzamento
Carichi corretti
esercizi e metodi
idonei
Corretta
alternanza
carico recupero
Esecitazioni
propriocettive
Tecniche
corrette
Fattori importanti per la salute nello sport: come
riconoscere i fattori di rischio?
Stato dello
organismo
Carico
Modo di
vivere
Ambiente
Anatomico
Carico fisico
(quantità ed
intensità)
Organizzazione
della giornata
(anche orari dei
pasti)
Clima
Funzionale
Tecnica del
movimento
Sonno
Sostanze
inquinanti
Psichico
Carico psichico
Alimentazione
Condizioni degli
impianti
I fattori di rischio possono essere prodotti sia dallo stato
dell’organismo, sia da un carico non adeguato per quello stato
particolare, da un modo di vivere non da atleta, dalle condizioni
ambientali
PREVENZIONE
Saper costruire il chi è
• raccolta dati -test- da aggiornare
nel tempo
•le caratteristiche potenziali
•il livello della preparazione
•Parte da dove? Per
differenziare
nell’individualizzazione
•Osservare le risposte e
decidere come cosa e
quanto fare con il tempo
che si ha
•Analisi Medico sanitaria
•Problemi fisici – infortuni,
traumi, decorsi malattie , analisi
sangue , Pliche, dieta peso ,
haltezza, IMC,
•esame ortopedico, simmetria
bacino spalle e colonna, mobilità
articolare,funzionalità
articolazioni , spalla ginocchio
piede, sviluppo muscolare ,
squilibrio addominali dorsali
•Ripresa video dei gesti tecnici
per valutare nel temp e
confrontare
•Un corretto e positivo atteggiamento mentale serve a stimolare la
concentrazione ed un atteggiamento fortemente orientato alla prestazione
•Un approccio negativo attenua fino ad annullarne gli effetti
Tecniche di riscaldamento muscolare
Passivo
docce calde, massaggi, onde corte diatermiche
Attivo Generale
movimenti generalizzati per lo sport praticato
ma fondamentale per l’attivazioni delle funzioni
di sistemi ,apparati ed organi
Attivo Specifico
attività psicofisica che coinvolge funzioni di
sistemi ,apparati ed organi specificamente attivi
durante la gara
Volume
intensità
• Esercizi multilaterali su
m. agonisti ed
antagonisti e
allungamenti
• Esercizi generali e
speciali
• Utilizzo forme di
movimento
aspecifiche/specifiche
forme
• A seconda
• dello stato di
allenamento dell’atleta;
età; momento della
giornata; attività
successiva
• Della tipologia
“caratteriale”
• flemmatica > intensità
• nervosa = più blando
ma più prolungato
• Durata:
• Gara: 20-40 min
• allenamento: 15-30
min
• Mantenersi “riscaldatati”
tutta la gara
• Iniziare con esercizi
che interessano tutto il
corpo di intensità
crescente
• Aggiungere esercizi
tecnici speciali
• Aumentare
gradatamente
l’intensità
• Il programma si deve
orientare sulla
struttura del
movimento specifico
svolgimento
Reazioni Regolazioni Regolazioni
motorie
psichiche
fisiologiche
Riduzione
probabilità
infortuni
Lavoro
preliminare sul
processo
specifico di
movimento
Per > elasticità
muscoli tendini
legamenti
MUSCOLO
Scioltezza e
allungamento
eliminazione tensioni >
elasticità e mobilità
TESSUTO OSSEO E
CONNETTIVO
> Irrorazione tutte le parti
dei tessuti
> elasticità e mobilità
Raggiungere
stato ottimale di
capacità di
reazione
SISTEMA CARDIOVASCOLARE
Creare una
corretta
disponibilità
agonistica in
funzione della
tipologia
“caratteriale”
Creare uno stato
ottimale di
eccitazione
> Gittata portate cardiache
Mobilitazione depositi di
sangue
RESPIRAZIONE
> Ventilazione –freq e prof -
METABOLISMO
> Temperatura
Migliore trasformazione
energia e eliminazione
cataboliti
Aumentare
sensibilità
recettori
Abbassare la
soglia di stimolo
nervoso
Creare uno stato
ottimale di
concentrazione
riferita al compito
principale
Per > mobilità
articolare
>disponibilità a
reagire
Indolenzimenti muscolari da sforzo con dolore diffuso, muscoli
gonfi, duri e sensibili ad ogni movimento con l’impossibilità di
produrre attività motorie di una certa rilevanza – allenamento,
gara Compaiono
DM ACUTO – durante le fasi conclusive della seduta
Causa:
– allenamenti duri subito dopo un lungo periodo di inattività
– Utilizzo es. diversi o diverse esecuzioni
– Allenamenti eccentrici - pliometrici
– ESERCIZI ESEGUITI
A FREDDO
IN STATO DI AFFATICAMENTO
– ALLA COMPARSA INTERROMPERE LA SEDUTA O EVITARE
ESERCIZI CHE PEGGIORINO LA SITUAZIONE
– Può essere foriera di Stiramenti Lacerazioni
DOMS dopo 1 o 2 gg – dolore tardivo – che è provocato non
dall’acido lattico come comunemente si crede ma da
lesioni alle strutture muscolari
PER IL RECUPERO : dedicarsi ad attività rigenerative
es di allungamento, Corsa lenta, nuoto , attività acqua gym,
saune bagni caldi …..
MIALGIE
DOLORI LOMBARI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Posture scorrette
Ipertono da stress
Sovrappeso
Ipotono regione addominale
lombare dorsale
Movimenti – attività motorie che
prevedono impegno muscolare
rilevante inabituali o eseguite in
modo scorretto
Prevalenza esercitazioni corsa e
salto
Carenza esercitazioni di compenso
e di scarico del rachide
riscaldamento inesistente o
inefficace
Defaticamento inesistente , inefficace o svolto con esercizi
che rappresentano ulteriore carico interno
Es. di allungamento non eseguiti o eseguiti saltuariamente
Nell’allenamento della forza
– Utilizzo sovraccarichi non corrispondenti alle
caratteristiche , capacità ed abilità dell’atleta
– Tecniche di esecuzione difettose
La flessione del tronco porta a:
prevenzione
- un peso maggiore sui muscoli
estensori posteriori e sui
legamenti della schiena;
-rispetto alla stazione eretta si
rende necessario un aumento
di forza di contrazione
muscolare
– corretta posizione del rachide
– Esercizi di scarico della colonna
– Con inesperti o giovani meglio
utilizzare forme alternative di esercitazioni
Alternanza e variabilità del carico fisico multilateralità nella specializzazione
Retto addome
obliquo interno
obliquo esterno
Psoas iliaco
Retroversione
effetto anti
lordosizzante
piriforme
Quadrato lombi
Grande gluteo
sacrospinale
Bicipite femorale
Retto femorale
Tensore fascia lata
Semitendinoso
Semimebranoso
Upper
Crossed
Syndrome
Inhibited
Facilitated
Deep cervical flexors
Upper Trap / Levator Scapula
Upper
Crossed
Syndrome
Suboccipitals
Facilitated
SCM / Pectoralis
Inhibited
Lower Trap / Serratus Ant.
Lower
Crossed
Syndrome
Lower / Middle Trap.
Inhibited
Facilitated
Abdominals
Thoraco-lumbar extensors
Quadratus Lumborum
Facilitated
Inhibited
Rectus Femoris / Iliopsoas
Gluteus Min / Med/ Max
Figure 1 : Janda's Muscle Imbalance Syndromes
Lower
Crossed
Syndrome
Analisi del muscolo ileo - psoas
L'atleta, sdraiato su un tavolo, flette una gamba al
ginocchio.
Se il muscolo ileo psoas non è retratto, l'altra coscia
rimane verso il basso.
Se la seconda gamba, invece, si solleva, il muscolo è
accorciato e deve essere allungato.
Gambe piegate rip : 1 x 3 “ max 75 rip
Esecuzione sollevare scapole da materassino
angolo 30 °
%
0-29
30-39
40-49
50-59
90
75
75
75
74
80
56
69
75
60
70
41
46
67
45
60
31
36
51
35
50
27
31
39
27
40
23
26
31
23
30
20
19
26
19
20
13
13
21
13
10
4
0
13
0
60°
COME
• La mobilità articolare deve (dovrebbe) essere
allenata 1 o 2 volte al giorno tutti i giorni *
• Programmi di stretching : minimo (4 esercizi),di
base (10 esercizi) e allargato
Prevenzione traumi ?
Calcio campionato 2010-2011
si sono verificati 600 infortuni nelle
venti squadre impegnate in campo
Milan, l’Inter, la Juventus e la Roma
hanno totalizzato da sole il 30%
degli infortuni (complessivamente
165 infortuni); dalle analisi emerge
che il 55% dei problemi è di natura
muscolare e il 25% riguarda crack
che impediscono ai calciatori di
giocare per almeno un mese.
Effetti sperati: tollerabilità carico per > cap allungamento
allungamenti
attività
Cosa fare
risveglio
NO: momento peggiore della giornata; meglio prima
riscaldamento
affaticati
NO: > soglia eccitabilità con aumento soglia dolore e
contrazione riflessa
Prima della gara tradizionale
NO: abbassa di molto la cap. di sorveglianza e attenzione e
diminuisce il tono muscolare
prevalenza nel riscaldamento
NO : può deprimere il sistema con conseguente disabilità in
attivazione muscolare, forza, potenza, sprint, reazione e
timing , equilibrio
Dopo navetta e staffetta
NO : Cellule gonfie e danno rigidità Prima corsa rigenerativa
– diminuzione acidosi - poi S
Dopo carichi aerobici
impegnativi
NO: S determina compressione vasi e ristagno senza
favorire smaltimento
Dopo carichi lattacidi
NO : Vedi navetta e staffetta; diminuzione ATP con
scorrimento filamenti precaria; S brevi ed intensi 10 sec x
3 4 rip poi massaggi
Dopo esercizi forza rapida
NO: Aumento tono causato da attività spossante ; > rigidità
cellulare determina aumento eccitabilità fusi
Coinvolgimento più articolazioni
NO: diversi distretti potrebbero non essere sollecitati
Carichi eccentrici
NO : potrebbe peggiorare la situazione - microlesioni DOMS e aumentare stiffnes
Allenamento combinato F M.A.
OK : più efficace per i 2 sistemi . Allenamento unilaterale F
porta accorciamento sarcomeri
Regolazione psichica
SI unitamente a controllo respirazione; favorisce la
• Retto
• obliqui
•
DORSALI SU
PLINTO
–Strato profondo degli
estensori del dorso Strato
superficiale del trapezio
muscoli dorsali regione
scapolare
–Appoggiando tronco Si
scaricano i muscoli
dorsali estensori della
regione lombare che
tendono ad accorciarsi
favorendo iper lordosi
• tutti i giorni Ritmo lento 10 - 15 rip per 3 – 4 serie rec serie 3 min .
Respirazione
• tutti i giorni Ritmo lento 10 - 15 rip per 3 – 4 serie rec serie 3 min .
•Anziani
neofiti espirazione andata- ascesa inspirazione ritorno - discesa
Respirazione
•Atleti
ritmata - inspirazione
apnea espirazione
•Anzianiallenati
neofiti :espirazione
andata inspirazione
ritorno
Tono di riposo
PREVENZIONE
–CORRETTO
RISCALDAMENTO
–ES. RIEQUILIBRIO
SCOMPENSI MUSCOLI
DELL’ARTICOLAZIONE
DELLA SPALLA
•
•
EFFETTI: IMPINGEMENT
PROBLEMI ALLA BORSA ED ALLA CUFFIA DEI
ROTATORI
BORSITE TENDINITE
–INSTABILITA’ ANTERIORE
Muscoli che
intervengono
nello
slancio del braccio in avanti e in alto
- fino a circa 60°: Deltoide (De) (fasci
anteriori), Coracobrachiale (Co) e
Gran pettorale (Gp) (fasci superiori);
- oltre i 60°: Gran dentato (Gd) e
Trapezio (Tr) (fasci superiori e
inferiori) che, ruotano esternamente
la scapola. Di conseguenza il braccio
viene portato fino a circa 120°;
- la verticale viene raggiunta grazie ai
muscoli che estendono il tronco.
Appoggio arto inferiore :
Catena cinetica aperta
Arto di lancio: catena
cinetica aperta
impingement
SOTTOSPINATO
SOTTOSPINATO
SOVRASPINATO
Gli esercizi per eccellenza sono le extra e
le intra rotazioni dell'omero, eseguite
l'esercizio è svolto con sovraccarico max
2K Max 15-20 rip
Spalla sotto i 90° di elevazione e braccio in
posizione anteriore
SOTTOSPINATO
SPOTTOSCPOLARE
G. E P. ROTONDO
SOVRASPINATO
Ginocchio
•ROTULA: deve avere un corretto
allineamento
•Puleggia
•Aumenta il braccio di leva del QF
•Guida tendine QF e delle forze
muscolari che si trasferiscono al TR
•Amplia area contatto del tendine QF su
femore
Xr9IWuxJ
• il controllo assoluto di
un azione motoria
consente un dispendio
minimo di energia e la
fatica si produrrà in
modo meno veloce ed
inibente
ECONOMIA
DEL LAVORO
MUSCOLARE
• FORZA NELLE SUE
DIFFERENZIAZIONI
• RESISTENZA
• CAPACITA’
SENSOPERCETTIVE
• CAPACITA’ DI
MOVIMENTO
AUMENTARE
MANTENERE LA
CAPACITA’
PSICOFISICA
DI
PRESTAZIONE
PREVENZIONE
TRAUMI
CADUTE
INFORTUNI
• COORDINAZIONE INTER
INTRA MUSCOLARE
• FLUSSI PERCETTIVI REAZIONE
• GESTIONE
DISEQUILIBRIO –VISTA • MOBILITA’ ARTICOLARE
• VALUTAZIONE CAPACITA’
COMPETENZE
VITA
QUOTIDIANA
MANTENIMENTO
DELLA FIDUCIA
DELLA
CONVINZIONE E
DELL’
AUTOEFFICACIA
• PERCEZIONE IN POSITIVO
DELLE PROPRIE
COMPETENZE E
MAGGIORE FIDUCIA
NELLE PROPRIE
PRESTAZIONI
• CONTROLLO EFFICACE
NELLE SITUAZIONI PIU’
DIVERSE
Rafforzamento di tutti i distretti muscolari
• programma con molti esercizi,
basato non soltanto sulla intensità del
carico, bensì anche sulla coordinazione
e la sensibilizzazione (occorre fare una
scelta di esercizi per i vari distretti e
possibilmente organizzarli … sedute
diverse)
• da risultati concreti per la
prestazione e non è “un di più” e non
si rivela una noiosa perdita di tempo
• Sviluppare la forza e l’efficienza del
piede, degli arti superiori ed inferiori,
di muscolatura addominale e pelvica,
di muscolatura dorsale …..
• Miglioramento
propriocettiva
• reclutamento nervoso
• controllo tono e della coordinazione
intra e intermuscolare
– Aumento forza e rendimento muscolare
– Ottimizzazione capacità prestazione muscolare
• Rilassamento e allungamento muscolatura
posturale
• Miglioramento controllo disequilibrio
Progettare l’esecuzione
Bipodalico monopodalico
Statico dinamico
Stabile instabile
previsto improvviso
Appoggio Fisso - mobile
Carico naturale - sovraccarico
un obiettivo più obiettivi
Tecnica
FORZA: 2-3 SEDUTE 10-15 ES
PER 8-10 RIPETIZIONI
REC 45 SEC
INTENSITA’ CONTROLLATA
QUALITA’ ESECUTIVA
attività aerobiche
Allenamento con
sovraccarichi
Allenamento con
sovraccarichi
• Da 2 a 5 sedute
settimanali
• Da 20 a 60 min
per sessione
riscaldamento
Attività
aerobica
sovraccarichi
I
• Intensita’ relativa
da valutare in
base
• FC
• Livello sforzo
personale
• Talk test
Esercizi di
allungamento
statici
•2 – 3 settimana
•Quotidianamente
•
Diversi settori
coinvolti
•
Circuit training
riscaldamento
Attività
aerobica
leggera 5-10
min
Esercizi di
allungamento
statici
I
• Serie singole o
multiple rip. 10”
• velocità controllate
• Archi movimento
completi – salvo
contro indicazioni
Carico
• Neofiti:
Relativamente
leggeri con molte
ripetizioni 40%
50%
• Esperti : resistenze
più alte meno
ripetizioni
• Dal 60% al 90%
con rip 16 /4
Esercizi
sovraccarichi
defaticamento
Carico
• Neofiti : 5 – 10
min I 45 %
• In buona salute:
75% FC max con
possibilità di
aumento
Esercizi
stiramento
statici
defaticamento
V/I/D
defaticamento
Recupero fatica
mentale
profilassi per la prevenzione di
infortuni
Pone le basi per il lavoro successivo
Da modo di effettuare in modo
sostenibile di altre (successive)
diverse attività
supercompensazione
alleggerimento tensione rimozione fattori spiacevoli
esame situazione motivazione
fisica centrale e periferica
es compensatori scarico rigenerazione fisioterapia
massaggi bagni alimentazione/reintegro utilizzo farmaci
consentiti -prescritti-
La prevenzione
allenatore
Fattori di
rischio
atleta
L’attività
sportiva
La vita di tutti i
giorni
L’età e suoi
effetti
Costituzione
stili di vita
Prestazione
ottimale
Allenamento
come terapia
mantenimento
della salute
MA PRIMA 15 DOMANDE PER 15 RISPOSTE … PER 15 MINUTI
QUESTIONARIO ANONIMO DI AUTOVALUTAZIONE
DA COMPILARE CON CALMA E SERENITA’ PERCHE’ SERVE SOLO A VOI E SOLO
VOI, VOLENDOLO, NE POTRETE CONSULTARE I RISULTATI IN FUTURO
na grama lavandera a treuva mai na
bona pera
Proverbio piemontese
Bibliografia
•
•
•
•
•
•
•
•
L’ALLENAMENTO OTTIMALE - J. WEINECK – Calzetti e Mariucci 2007
LA PREPARAZIONE FISICA AGLI SPORT DI SQUADRA – C. TRACHELIO- LIBRERIA DELLO SPORT 1997
PRINCIPI DI MECCANICA IN ATLETICA – G. DYSON EDIZIONI DI ATLETICA LEGGERA 1971
SPORT BOCCE INIZIAZIONE PERFEZIONAMENTO ALLENAMENTO E. ROBBIANO FIB VALLE D’AOSTA 1997
ATLANTE ANATOMICO MULTIMEDIALE BIOMEDIA
DIZONARIO OXFORD DI MEDICINA E SCIENZA DELLO SPORT - IL PENSIERO SCIENTIFICO 1996
FISIOLOGIA DELL’ESERCIZIO FISICO E DELLO SPORT – J. H. WILMORE , D. L. COSTILL - CALZETTI E MARIUCCI 2005
METODI MODERNI DI POTENZIAMENTO MUSCOLARE ASPETTI PRATICI – G. COMETTI - CALZETTI E
•
•
•
IL MANUALE DEL PERSONAL TRAINER NSCA CALZETTI E MARIUCCI 2011
PROPRIOCETTIVITA’ E GESTIONE DEL DISEQUILIBRIO – D. RIVA, GP SOARDO, G. KRATTER SUISM TORINO
PREVENIRE GLI INFORTUNI – PRESUPPOSTI , STRATEGIE E PROTOCOLLI DI LAVORO PER LE
GRANDI ARTICOLAZIONI A. GIANNOTTI – R. BENIS STARTPERFORMANCES FIPAV MILANO 2005
PER STAR BENE – MANUALE DI EDUCAZIONE FISICA M. ANDOLFI F. GIOVANNINI E. LATERZA ZANICHELLI 2003
TEORIA DELMOVIMENTO UMANO - ATTI LEZIONI CORSO DI LAUREA ANNO 2000-01 SUISM TORINO
TEORIA DELL’ALLENAMENTO P. BELLOTI - ATTI LEZIONI CORSO DI LAUREA ANNO 2000-01 SUISM TORINO
IL MOVIMENTO ED IL GIOCO – PASQUALE BELLOTTI M.D. - DISPENSE ATENEO PONTIFICIO REGINA APOSTOLORUM ROMA A.A.
•
•
•
•
•
•
•
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•
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MARIUCCI 1998
2008-2009
ALLENAMENTO SPORTIVO – P. BELLOTTI – E. MATTEUCCI UTET TORINO
LE BASI E LA TECNICA DELLA GINNASTICA CORRETTIVA – S. PIVETTA – ISEF LOMBARDIA 1967
MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA - A. DIAFERIA ATTI LEZIONI CORSO DI LAUREA ANNO 2000-01 SUISM TORINO
LE QUALITA’ FISICHE DELLO SPORTIVO V.M. ZACIORSKIJ – EDIZIONI ATLETICA LEGGERA MILANO 1977
MANUALE PROFESSIONALE DI STRETCHING U. MOSCA RED EDIZONI 1994
ATLANTE DI ANTOMIA DELL’UOMO SOBOTTA BECHER USES EDIZIONI SCIENTIFICHE FIRENZE 1972
IL SISTEMA NERVOSO PROF. EUGENIO MEDA DISPENSA ISEF TORNO 1985°
APPUNTI E DISPENSE SEMINARI PREPARAZIONE GIOVANILE –C.O.N.I. ROMA 2012
PRAPARAZIONE ALLE PROVE DI TIRO PROGRESSIVO INDIVIDUALE E TIRO VELOCE A
STAFFETTA – M. BASILIO -TESI DI LAUREA SUISM TORINO 2001
www.scienzaesport.com