Hello, Dolly! Scritto da Giulia Berto Nel 1964 fa la prima comparsa sui palcoscenici di Broadway Hello,Dolly! musical creato grazie alla collaborazione tra Jerry Herman, liricista e compositore, e Michael Stewart, autore dei testi. Ebbe da subito un grandissimo successo di pubblico e di critica, vincendo nello stesso anno di produzione nove Tony Awards come miglior musical. La storia narra di una intraprendente signora, Dolly Levi che, rimasta vedova, decide di cimentarsi nel combinare matrimoni. Diventata ormai famosa a New York inizia ad operare anche a Yonkers, una vicina cittadina. É qui che conosce Orazio Vandergelder, burbero ma ricco commerciante di mangimi, che si affida a lei proprio per combinare il suo matrimonio con Irene Molloy, la bella proprietaria di un negozio di cappelli a New York. Si intuisce fin da subito che Dolly prova un particolare interesse per il Sig. Vandergelder e che ha in mente un piano per poter sposare lei stessa lo scorbutico commerciante. In occasione della parata organizzata dall’associazione della 14esima strada, Dolly e Orazio si recano a New York per chiedere la mano della bella Irene Molloy. Il piano escogitato da Dolly per distogliere l’attenzione di Orazio da Irene si serve dei due giovani garzoni del Sig.Vandergelder, Cornelio Hackl e Barnaby Tucker. I due, desiderosi di uscire almeno per una volta dai confini della noiosa Yonkers, si recano in quello stesso giorno proprio al negozio di cappelli di Irene, seguendo il suggerimento di Dolly che ha fatto intendere loro di poter trovare nel negozio le avventure che da tanto desiderano. Cornelio e Barnaby conoscono così Irene e la sua assistente Minnie e riescono a strappar loro un’uscita a cena al ristorante consigliato dalla stessa Dolly, l’ Harmonia Gardens, il più rinomato e prestigioso di New York. Orazio, recatosi anch’esso al negozio di Irene, sentendo delle voci maschili provenire dagli armadi, gli stessi Barnaby e Cornelio nascostisi per scampare dalle grinfie di Orazio, si indigna e decide di annullare la proposta di matrimonio. Quella stessa sera presenzieranno all’Harmonia Gardens anche Ermengarda Vandergelder, nipote di Orazio, e il fidanzato Ambrosio Kemper, giovane artista, che lo zio Orazio non ritiene degno di sposare Ermengarda perché con il suo impiego non potrà assicurarle un futuro certo. E’ sempre la stessa Dolly ad aver suggerito ai due giovani di recarsi al prestigioso ristorante per partecipare alla gara di Polka sotto gli occhi ignari di zio Orazio, che sarà presente alla serata grazie sempre ad uno dei complotti escogitati dalla scaltra Dolly. I due innamorati potranno così dimostrare al Sig. Vandergelder che Ambrosio sarà capace di sostentare la fidanzata nonostante la sua attività di artista. I piani escogitati da Dolly hanno l’intento comune di far incontrare tutti i protagonisti delle sue 1/2 Hello, Dolly! Scritto da Giulia Berto trame all’Harmonia Gardens in cui lei è da anni l’ospite più gradito e conosciuto. Mentre tutti sono seduti al proprio tavolo intenti a cenare, Dolly fa la sua entrata trionfale tra gli applausi e l’ammirazione generale. Dopo una serie di divertenti equivoci e rocambolesche situazioni tutte le vicende hanno una lieta conclusione. Anche Orazio alla fine cede al fascino della furba Dolly che riesce nel suo intento di diventare la Sig.ra Vandergelder. L’originale e divertente storia di Hello,Dolly! fu in realtà tratta dall’operetta comica di Thornton Wilder "The Matchmaker" del 1938, ricavata da un precedente lavoro di poco successo dello stesso autore The Merchant of Yonkers , in cui il ruolo di Dolly era meno significativo. In verità lo stesso lavoro di Wilder era ispirato all’operetta austriaca “ Einen Jux will er sich machen ” del 1842 di Johann Nestroy, basata a sua volta su un’opera inglese del 1835 intitolata “ A Day Well Spent “. Prima di debuttare a Broadway lo spettacolo fu testato sui palcoscenici di Detroit e Washington D.C. e, dopo aver sentito le critiche di pubblico e addetti ai lavori, gli autori decisero di apportare alcune modifiche ai testi e alle musiche, aggiungendo tra le altre cose la canzone "Before the Parade Passes By ” una delle liriche più belle del musical. Anche la scelta del nome fu travagliata; all’inizio lo spettacolo era intitolato “Dolly, A Damned Exasperating Woman ” ma quando Merryck, il produttore, sentì Armstrong cantare una delle canzoni dello spettacolo “ Hello, Dolly! ” decise di rinominarlo utilizzando appunto il titolo Hello, Dolly! . Giunto finalmente nel 1964 sui palcoscenici newyorkesi divenne il musical più replicato di Broadway con 2.844 spettacoli. Nel 1969 ne fu fatta la celebre versione cinematografica diretta da Gene Kelly e interpretata da Barbra Streisand, nel ruolo di Dolly, e Walter Matthau, nei panni del Sig. Vandergelder. Nel 2002 ne è stata fatta una versione italiana dalla Compagnia della Rancia che vedeva come protagonista Loretta Goggi. per approfondire Aprile il spario 2/2