Michele Correale SC di Cardiologia Univ OO.RR Foggia Lo Scompenso Cardiaco Refrattario Il punto di vista del cardiologo New Approach to the Classification of Heart Failure A Stage Patient Description High risk for developing heart failure (HF) B C D Asymptomatic HF Symptomatic HF Refractory end-stage HF Hunt SA et al. J Am Coll Cardiol. 2001;38:2101–2113. Hypertension CAD Diabetes mellitus Family history of cardiomyopathy Previous MI LV systolic dysfunction Asymptomatic valvular disease Known structural heart disease Shortness of breath and fatigue Reduced exercise tolerance Marked symptoms at rest despite maximal medical therapy (eg, those who are recurrently hospitalized or cannot be safely discharged from the hospital without specialized interventions) Classification of HF: Comparison Between ACC/AHA HF Stage and NYHA Functional Class ACC/AHA HF Stage A At high risk for heart failure but without structural heart disease or symptoms of heart failure (eg, patients with hypertension or coronary artery disease) 2113. B Structural heart disease but without symptoms of heart failure C Structural heart disease with prior or current symptoms of heart failure D Refractory heart failure requiring specialized interventions Hunt SA et al. J Am Coll Cardiol. 2001;38:2101–2113. NYHA Functional Class None I Asymptomatic II Symptomatic with moderate exertion III Symptomatic with minimal exertion IV Symptomatic at rest Heart Failure … Acutely Decompensated- Heart Failure …“End-stage”Heart Failure… Aterosclerosi • Fattori di Rischio HF • Ipertensione • Dislipidemia • Diabete Ipertrofia VS Ischemia mocarfdica CAD HF “stage A” Trombosi coronarica HF “ stage “ B Infarto miocardico Tachicardiomio. Rimodellamento e Citochine e TNF insuff. Mitr. funz. Miocitolisi e C Apoptosi Scompenso: segni clinici Scompenso refrattario ADHF HF “ stage D “ End Stage MOF Exitus Dzau V. Am Heart J 1991;121:1244-63 ( modificata ) “End-stage” HF and associated sindromes Smith S.M. and Coll. Anaesth. Int. Care 1996 ; 24: 270-9 McKinlay J. Oh’s Intensive Care Manual 2004 : 113-126 SIRS risposta infiammatoria da citochine > IL-1 , IL-6 e TNF-a (spesso associata a sepsi) CID coagulazione intravascolare > tempo di coagulazione , trombocitopenia , < Prot. C e S < Fibrinogeno , < Antitr. III MOF danno multi-organo non reversibile acidosi ipossia , riperfusione , microtrombi , apoptosi, danno epato-renale ARDS edema polmonare non emodinamico Wedge = PAPm > ( associata a sepsi ) Profilo del paziente con scompenso cardiaco avanzato Sono inquadrabili in questo profilo clinico complesso pazienti con: -SC avanzato: SC caratterizzato da severa disfunzione ventricolare sinistra (frazione di eiezione ≤ 0.35) e/o da significative alterazioni emodinamiche (pressione atriale destra > 12 mmHg, pressione capillare polmonare > 20 mmHg, indice cardiaco < 2.2 l/min/m2), con importante limitazione funzionale (classe NYHA III-IV); -SC refrattario: SC avanzato che determina sintomi a riposo o nelle attività minime nonostante terapia orale massimale con i farmaci di documentata efficacia, ossia con necessità di trattamento infusionale in regime ospedaliero. -SC intrattabile: progressivo deterioramento degli indicatori clinici, strumentali e bioumorali di scompenso di circolo, con necessità d’incremento del trattamento poliinfusionale. Percorso del paziente con scompenso cardiaco avanzato Le ultime linee guida europee raccomandano programmi per la gestione dei pazienti affetti da scompenso cardiaco, soprattutto se recentemente ospedalizzati o ad alto rischio, finalizzati a valutare lo stato clinico, ad identificare gli obiettivi e programmare una strategia terapeutica efficace. ESC Guidelines on diagnosis and treatment of Acute and Chronic Heart Failure 2008. Eur.Heart J. 2008 Obiettivi dei programmi di intervento: Ottimizzazione della terapia Verifica della stabilità emodinamica Individuazione precoce delle fasi di instabilità Consensus Conference “Il Percorso Assistenziale del Paziente con Scompenso Cardiaco” Comitato Regionale Puglia Percorso del paziente con scompenso cardiaco avanzato Ruolo della equipe ambulatorio scompenso Completamento dell’inquadramento diagnostico Completa stratificazione prognostica Educazione del paziente Identificazione dei potenziali fattori determinanti instabilità Ottimizzazione della terapia cardiovascolare Identificazione di eventuali comorbilità Consensus Conference “Il Percorso Assistenziale del Paziente con Scompenso Cardiaco” Comitato Regionale Puglia L’ospedale della Rete Per la presa in carico del paziente con SC avanzato, l’ospedale di Rete dovrà disporre di un’organizzazione adeguata, generalmente incentrata su di un ambulatorio dello SC, a cui il paziente fa riferimento nel corso della valutazione per l’inserimento in lista trapianto cardiaco e/o nel follow-up in generale. L’assenza di queste dotazioni o di una simile organizzazione, pur non impedendo la presa in carico del paziente con SC avanzato, rende difficile una gestione multidisciplinare, personalizzata, orientata sul problem solving, in continuità assistenziale, almeno nelle fasi più critiche della malattia. Il paziente con scompenso cardiaco avanzato - Il paziente con SC severo è prevalentemente in carico alle cure specialistiche. -La presa in carico del paziente complesso richiede un ambulatorio dello SC, o un’équipe medico-infermieristica dedicata. - Il follow-up dei pazienti con SC severo stabili o che necessitino di inquadramento diagnostico od ottimizzazione terapeutica può essere svolto da équipe dedicate alla cura dello SC, mentre pazienti instabili, candidabili al trapianto cardiaco o in previsione di soluzioni chirurgiche non tradizionali sono sotto la cura diretta del PTC, in regime di ricovero o di controlli ambulatoriali ravvicinati secondo necessità. Tuttavia la maggioranza dei pazienti con SC severo o refrattario non viene inserita in lista d’attesa o sottoposta a TC, per età avanzata e/o presenza di comorbilità, e rappresenta una popolazione ad elevata complessità clinica, con necessità di un programma assistenziale intensivo, specialistico e multidisciplinare, ad alto utilizzo di risorse umane, strutturali ed economiche. Percorso del paziente con scompenso cardiaco avanzato Pazienti Stabili Rischio Non Elevato VO2 picco ≥12 ml/Kg/min FE ≥ 0,25 No congestione RxT Non rialzo dei PN o < al 50% * o NT-pro-BNP <2000 pg/mL o BNP< 500 pg/mL **, *** visita cardiologica 3 mesi • ECG, RxT, Eco, VO2 di picco ogni 6 mesi. • Se candidati a TC: cateterismo card. destro solo se peggioramento clinico e riduzione VO2 di picco ≥ 3 ml/Kg/min e/o comparsa di pattern restrittivo Eco Rischio Elevato VO2 picco ≤12 ml/Kg/min FE <0,25 Congestione RxT Rialzo dei PN >50% * o NT-pro-BNP ≥2000 pg/mL o BNP> 500 pg/mL **, *** Pattern restrittivo all’eco visita cardiologica mensile • ECG, RxT, Eco, ogni 3 mesi. VO2 di picco ogni 6 mesi. • Candidati a TC: cateterismo card. destro annuale e se peggioramento clinico e strumentale Consensus Conference “Il Percorso Assistenziale del Paziente con Scompenso Cardiaco” Comitato Regionale Puglia Percorso del paziente con scompenso cardiaco avanzato Rischio molto elevato -Pazienti instabilizzati -Paz in valutazione per alternative non Convenzionali (es. LVAD) Follow-up personalizzato secondo le esigenze cliniche Consensus Conference “Il Percorso Assistenziale del Paziente con Scompenso Cardiaco” Comitato Regionale Puglia Percorso del paziente con scompenso cardiaco avanzato Ruolo del personale infermieristico - Follow-up telefonico -Titolazione dei farmaci - Gestione delle valutazioni programmate - Educazione dei pazienti e dei loro familiari dei sintomi, delle terapie e degli effetti collaterali dei farmaci - Assistenza domiciliare - Monitoraggio remoto Consensus Conference “Il Percorso Assistenziale del Paziente con Scompenso Cardiaco” Comitato Regionale Puglia Percorso del paziente con scompenso cardiaco avanzato Ruolo del Medico di Medicina Generale - Condivisione con l’ambulatorio scompenso del programma assistenziale. - Gestione del paziente nelle fasi di stabilità clinica e dopo la definizione del suo piano diagnostico terapeutico. - Supporto ed interazione nella gestione domiciliare. - Gestione delle problematiche non cardiologiche. Consensus Conference “Il Percorso Assistenziale del Paziente con Scompenso Cardiaco” Comitato Regionale Puglia Scompenso Cardiaco: Trattamento non farmacologico Terapia Strumentale Terapia Chirurgica • AICD • Trapianto cardiaco • Stimolazione biventricolare • CABG • Assistenza Circolatoria Meccanica • Chirurgia riparativa della valvola mitralica • Sistemi di assistenza ventricolare (VAD) • Ricostruzione ventricolare chirurgica • CorCap Scompenso Cardiaco: Trattamento non farmacologico Altri Strumenti….interdisciplinari • Ventilazione non invasiva • Ultrafiltrazione Riabilitazione cardiorespiratoria Restrizione salina (2g/die) Riduzione dell’apporto di liquidi Riduzione del Peso Corporeo CPAP (CONTINOUS POSITIVE AIRWAY PRESSURE) Dispositivo Meccanico Ventilatorio capace di mantenere una Pressione Positiva Continua delle Vie Aeree a valori controllati per tutta la durata del ciclo respiratorio. La CPAP previene il collabimento degli alveoli e determina quindi il risparmio dell’energia che sarebbe necessaria per la loro riapertura, riducendo in tal modo il lavoro respiratorio, con minor impegno anche della muscolatura accessoria. Utilizzo della CPAP nell’insufficienza respiratoria acuta ipossica da EPA CPAP (CONTINOUS POSITIVE AIRWAY PRESSURE) APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO APPARATO RESPIRATORIO - Aumenta la P intrator. Aumenta la CFR Aumenta la compliance Riduce il lavoro Aumenta la ventilazione alveolare (reclutamento) Riduce lo shunting intrapolmonare Riduce la dispnea - - Riduzione del precarico Riduzione del postcarico (riduzione della pressione transmurale del ventricolo sin per aumento della pressione sulla sua parete) Riduzione dello shift del setto interventricolare Diminuzione delle resistenze vascolari polmonari Migliora ossigenazione del sangue arterioso Migliora la funzione cardiaca nei paz.non precarico dipendenti L.Brochard Eur.Resp.J.2003;22 suppl.47:31s-37s EMOFILTRAZIONE Utilizza apparecchiature assai simili a quelle usate per l’emodialisi. Il sangue passa in un circuito veno-venoso o artero-arterioso dove una membrana semipermeabile filtrante lascia passare l’acqua e soluti con peso molecolare <50.000 Dalton. L’efficacia è limitata nel tempo. Può essere utile in attesa di trapianto cardiaco, nell’insufficienza renale evolvente verso l’oliguria, nei paz con EPA, nei paz con insufficienza refrattaria ed edemi periferici imponenti. Ultrafiltrazione (SCUF) E’ una tecnica che permette la sottrazione di acqua plasmatica in maniera precisa e controllata. Ultrafiltrazione lenta (SCUF) L’ultrafiltrazione è ottenuta mediante un gradiente di pressione, che causa un passaggio di acqua (ultrafiltrato) dal compartimento plasmatico a quello dell’ ultrafiltrato. Pace-Maker Fino a tempi recenti il loro impiego era limitato a turbe della conduzione avanzate sintomatiche per sincopi o lipotimie recidivanti ( BAV 2° e 3°) Nel BAV 1° la sistole atriale non ha la giusta sequenzialità con la diastole ventricolare e il riempimento diastolico si riduce del 10-30% con conseguente calo della gittata cardiaca, per cui in caso di scompenso cardiaco in fase avanzata la conseguenza può essere una grave instabilizzazione correggibile con un PM bicamerale che stimola in sequenza breve atrio e ventricolo. Razionale della Terapia di Resincronizzazione Cardiaca Diffusa fibrosi interstiziale + il tessuto cicatriziale Eterogenea Propagazione degli Impulsi Elettrici La contrazione coordinata dipende dalla normale attivazione Elettrica Comparsa di asincronia di contrazione (intraventricolare, atrioventricolare ed interventricolare) ↑ Volume telesistolico Rigurgito mitralico Allungamento QRS ↓ FE e tempi d’eiezione Si allunga PQ Ritardo di attivazione del Musc Papillare Posteriore Fusione onde E ed A Ritardo di attivazione del Vsn rispetto al Vdx Terapia di Resincronizzazione Cardiaca: Effetti Stimolazione Biventricolare Invertire Rimodellamento Ventricolare con ↓Volume Ventricolare Sn e ↑ FE • ↑ Press. Sistolica Aortica • ↑ Gittata Sistolica • ↑ Stroke Volume • Migliora Classe NYHA • ↑ VO2 picco • ↑ metri nel 6MWT • ↑ qualità di vita AICD con Stimolazione Biventricolare • Razionale: nonostante i benefici emodinamici nei paz scompensati trattati con Stimolazione Biventricolare, la Mortalità restava comunque alta. • Poiché l’obiettivo del trattamento dei pazienti con Scompenso è ridurre la mortalità cardiovascolare, sia migliorando la funzione ventricolare, sia prevenendo la Morte Improvvisa, è stato proposto l’impianto di AICD con Stimolazione Biventricolare, per ottenere una resincronizzione cardiaca che migliori la performance ventricolare e di trattare sia le bradiaritmie che le tachiaritmie ventricolari maggiori. CRT e defibrillatore impiantabile • L’utilizzo dell’ICD, in aggiunta alla CRT (dispositivo CRT/D), deve basarsi sulle raccomandazioni alla terapia con ICD in termini di prevenzione primaria o secondaria della morte improvvisa Scompenso Cardiaco: Trattamento non farmacologico Dispositivo per L’assistenza Cardiocircolatoria Meccanica: • IAB: Pallone Intra-aortico per Contropulsazione • VAD: Dispositivo per l’Assistenza Ventricolare (Pompa per sostituzione o supporto Vdx o Vsn) • TAH: Cuore Totalmente Artificiale Contropulsazione Aortica Il dispositivo è inserito in arteria femorale, fatto avanzare in aorta, con l’estremità appena sotto l’arteria succlavia sinistra Il pallone si sgonfia in sistole e si gonfia in diastole • La metà dei posizionamenti avviene nel postoperatorio • E’ diventato un ausilio per i trapianti cardiaci • Le complicanze: ischemia degli arti inferiori e setticemia Scompenso Cardiaco: Trattamento non farmacologico IAB: Pallone Intra-aortico per Contropulsazione • dispositivo intravascolare montato su catetere con palloncino e posizionato nell’aorta discendente; • Si gonfia in corrispondenza dell’incisura dicrota della curva della Pressione. • Determina ↑Pres. diastolica nella radice aortica = ↑ flusso coronarico e apporto O2 • Determina ↑perfusione coronarica = 1. ↓disfunzione ventricolare sn 2. ↓ Insufficienza mitralica 3. ↓ Pressione capillare polmonare d’incuneamento Scompenso Cardiaco: Trattamento non farmacologico IAB: Pallone Intra-aortico per Contropulsazione • Ruolo nello shock cardiogeno refrattario dopo cardiochirurgia o IMA • Ruolo nel paz. Scompensato in attesa di trapianto: stabillizzazione del paziente in attesa di VAD • Nei paz. Scompensati non può restare a lungo questo presidio per rischio di infezioni e perché non permetterebbe una riabilitazione Contropulsazione Aortica Indicazioni: • Circolazione extracorporea • Trapianto cardiaco • Infarto miocardico acuto con shock cardiogeno • Insufficienza mitralica acuta • Angina instabile Controindicazioni: • Insufficienza aortica • Dissezione aortica • Protesi in aorta toracica Scompenso Cardiaco: Trattamento non farmacologico TAH: Cuore Totalmente Artificiale posizionato ortotopicamente all’interno del pericardio; sostituzione completa della funzione del cuore TAH Pneumatico TAH Elettrico Assistenza Ventricolare Meccanica (VAD) Supporto Ventricolare inserito in serie tra il Ventricolo sinistro e il Circolo Arterioso, “funziona come una terza camera del ventricolo sinistro”. All’ingresso e all’uscita della pompa ci sono valvole Artificiali Biologiche Durante la sistole il sangue passa dal Vsn alla Pompa Meccanica riempiendola; manda il sangue nell’aorta ascendente mentre il Vsn è in diastole. Candidati all’impianto di VAD a) A1) Indicazione d’Emergenza: Situazione resasi critica in attesa di trapianto urgente. A2) in attesa di trapianto come situazione d’appoggio per uno scompenso che non risponde ai farmaci b) Alternativa al trapianto nei pazienti non candidabili c) Temporanea (< 30gg): possibile svezzamento dalla macchina, qualora le condizioni del Vsn avessero recuperato dopo un periodo di “Unloading”. Effetto di “Unloading” di VAD a) Riduzione delle dimensioni cardiache. b) Aumento della FE c) Riduzione delle Pressioni Capillari Polmonari d) Riduzioni delle Resistenze Vascolari Polmonari Controindicazioni del VAD a) Protesi aortica. b) Insufficienza aortica severa. c) MOF irreversibile d) Coagulopatia e) Disfunzione Epatica Severa Scompenso Cardiaco: Trattamento non farmacologico Terapia Chirurgica • Trapianto cardiaco • CABG (Stadio C, FE< 30%) • Chirurgia riparativa della valvola mitralica (IM grave con FE> 30%) • Ricostruzione ventricolare chirurgica (rimozione del 20-40% del Vsn, dando una nuova forma al Vsn) • CorCap TRAPIANTO CARDIACO TRAPIANTO ORTOTOPICO: viene conservata la parete posteriore degli atri del Ricevente Suture all’aorta e a livello della arteria polmonare TRAPIANTO ETEROTOPICO: preserva il cuore nativo, affiancandogli un nuovo cuore, a cui si da carico in parte o in toto della pompa cardiaca. Four anastomoses: between the right (RA) and left atrium (LA), on the aorta (AO) and on the pulmonary artery (PA). The connection between the donor's and the recipient's pulmonary artery is maintained using a vascular prosthesis. TRAPIANTO CARDIACO Per la scelta dei candidati bisogna considerare i criteri di immissione nella lista, in relazione a tutte le possibili controindicazioni, indispensabili per filtrare il cospicuo numero di potenziali riceventi. TRAPIANTO CARDIACO: indicazioni Potenzialmente candidati sono i pazienti con insufficienza cardiaca avanzata di varia eziologia, severa limitazione funzionale, tendenza alla progressione nel tempo nonostante l’adeguatezza della terapia medica refrattarietà alle cure tradizionali; non hanno indicazioni ad ulteriori procedure interventistiche o cardiochirurgiche alternative sono costretti a frequenti ospedalizzazioni TRAPIANTO CARDIACO: criticità nella selezione dei pazienti Allocazione degli organi: -Equità (età dei riceventi, residenza geografica, coesistenza di deficit cognitivi, malattie psichiatriche) -Urgenza (paz ospedalizzati non svezzabili da terapie endovenose o indimissibili per elevata instabilità clinica Vs paz “stabili” ambulatoriali) -Probabilità di successo dell’intervento (diventa prioritaria la selezione clinica dei candidati) TRAPIANTO CARDIACO: LINEE GUIDA Il beneficio del trapianto cardiaco nei pazienti stabilmente o frequentemente ospedalizzati, dipendenti dalla terapia infusionale o da sistemi meccanici di assistenza al circolo, in assenza di controindicazioni, è abbastanza palese. Il problema decisionale si pone nei pazienti in insufficienza cardiaca avanzata ambulatoriali. Le LG indicano il test cardiopolmonare come metodica principale per valutare la necessità o meno di trapianto cardiaco, sebbene il consumo massimo di ossigeno (VO2 max) non debba essere utilizzato come unico criterio su cui basarsi per candidare un paziente. TRAPIANTO CARDIACO: LINEE GUIDA VO2 max ≤ 14 mL/Kg/min (se non in terapia con beta-bloccanti) VO2 max ≤ 12 mL/Kg/min (se assumono terapia con betabloccanti) Percentuale rispetto all’atteso nelle donne o nei pazienti con età inferiore ai 50 anni (soglia per la candidatura a trapianto <50% del predetto), o corretto per la massa magra nei pazienti obesi con BMI > 30 (VO2 picco < 19 mL/Kg di massa magra/min). TRAPIANTO CARDIACO: controindicazioni Comorbidità (possono pesantemente compromettere la riuscita dell’intervento) Situazioni socioculturali e psicologiche (possono compromettere l’aderenza alla terapia e alle prescrizioni mediche) Malattie sistemiche (riducono la sopravvivenza e aumentano la mortalità posttrapianto, soprattutto per le complicanze legate all’immunosoppressione): Infatti, nello Scompenso secondario a Amiloidosi e Sarcoidosi i successi del trapianto sono inficiati dalla progressione della Malattia Sistemica con coinvolgimento del graft TRAPIANTO CARDIACO: controindicazioni Grazie ai progressi della medicina alcune patologie che prima rappresentavano controindicazioni importanti (diabete, BPCO, pregressa cardiochirurgia, epatopatie da virus B e C, insufficienza renale) oggi non lo sono più, mentre resta controindicazione assoluta la presenza di ipertensione polmonare ad elevate resistenze non reversibile con test farmacologici Deficit cognitivi o psichiatrici possono diventare controindicazioni relative e non assolute a trapianto qualora esistesse un supporto familiare integro TRAPIANTO CARDIACO: ipertensione polmonare L’ipertensione polmonare è uno dei maggiori fattori di rischio per il trapianto e quando non reversibile diventa una controindicazione. Circa il 20% delle morti precoci dopo trapianto cardiaco sono da attribuire a insufficienza del ventricolo destro del cuore trapiantato, che si trova improvvisamente a lavorare contro resistenze elevate. È fondamentale una valutazione tramite il cateterismo cardiaco destro. TRAPIANTO CARDIACO: ipertensione polmonare Le LG raccomandano una valutazione dell’emodinamica destra ogni 3-6 mesi con un test farmacologico di reversibilità se la pressione polmonare sistolica (PAPs) è maggiore o uguale a 50 mmHg, e/o il gradiente transpolmonare è ≥ a 15 mmHg, e/o le resistenze vascolari polmonari > 3 unità Wood. O2 ad alto flusso, nitroprussiato di sodio, a dosi crescenti e/o in associazione a dobutamina, inibitori delle prostacicline, l’epoprostenol, l’NO, il Levosimendan ed il Sildenafil. L’assistenza meccanica ventricolare sinistra può superare questo problema, permettendo nel lungo periodo un decondizionamento del circolo arterioso polmonare a seguito dell’unloading protratto del ventricolo sinistro. TRAPIANTO CARDIACO: controindicazioni relative -Insufficienza cardiaca refrattaria con danno d’organo persistente -Pregressa cardiochirurgia (numero di pregresse sternotomie, toracotomie, impiego di entrambe le mammarie per CABG) o coagulopatie o pregressa irradiazione mediastinica -Obesità (BMI pre-trapianto> 30 Kg/m2 associato a rischio post operatorio elevato, prima del trapianto calo ponderale con BMI< 30Kg/m2) -Vasculopatia polidistrettuale -Diabete mellito con danno d’organo ( e HbA1C ≥7,5) -Insufficienza renale -Neoplasie (almeno 2 anni liberi da cancro, comportamento differente in base al tipo di tumore, risposta a terapia e presenza di metastasi) -BPCO o altre Pneumopatie severe -Età avanzata (>70 anni: programmi alternativi) TRAPIANTO CARDIACO: controindicazioni relative -Severa Osteoporosi -Epatite virus B o C o Epatopatie severe -Infezioni da HIV -Ulcera peptica (trattata e guarita prima dell’intervento) -Diverticolosi (rischio di infezione post-trapianto da tener presente) -Fumo attivo di tabacco (fattore di rischio se presente nei sei mesi prima del trapianto) (educazione comportamentale prima e dopo) -Alcol e/o sostanze stupefacenti: non devono essere sottoposti a trapianto se resta la dipendenza dopo programma riabilitativo -Ritardo mentale o demenza -Cachessia cardiaca o malacia e calcificazioni dell’aorta toracica TRAPIANTO CARDIACO: controindicazioni relative -Insufficienza Renale: importante fattore di rischio per il risultato precoce e a lungo termine post-trapianto (terapia immunoppressiva include farmaci nefrotossici, ciclosporina e tacrolimus) Filtrato glomerulare o clearance della creatinina, in terapia ottimizzata Se evidenza di disfunzione renale, approfondire ulteriormente con Ecografia, proteinuria, Doppler arterie renali per escludere malattia intrinseca renale 2/3 dei centri US per trapianto considerano controindicazione assoluta valori > 3 mg/dl di creatinina Terapie endovenose periodiche • 1) diuretici • 2) inotropi Sintomi/funzione cardiaca/sopravvivenza EFFETTO DEI FARMACI SULLA FUNZIONE CARDIACA E SULLA STORIA NATURALE DELLO SCOMPENSO CARDIACO storia naturale ACE-inibitori Sartani ß-bloccanti Inotropi Diuretici Tempo Types of Inotropes • • • • • • Noradrenaline (Norepinephrine) Adrenaline (Epinephrine) Dopamine Dobutamine Vasopressin Levosimendan Catecholamines Adrenergic receptor activity of sympatomimetic amines Alpha Peripheral Beta1 Cardiac Beta2 Peripheral Norepinephrine ++++ ++++ 0 Epinephrine ++++ ++++ ++ Dopamine* ++++ ++++ ++ Isoproterenol 0 ++++ ++++ Dobutamine + ++++ + ++++ 0 0 Methoxamine * Causes renal and mesenteric dilatation by stimulating dopaminergic receptors. Table 10 from Sonneblick, E. H., et al: Dobutamine: A new synthetic cardioactive sympathetic amine. N. Engl. J. Med. 300:18, 1979 Catecholamines Some receptor action of catecholamines ADRENOCEPTOR SITE Myocardium Beta1 ACTION Sinoatrial node Increase atrial and ventricular contractility Increase heart rate Atrioventricular conduction system Enhance atrioventricular conduction Arterioles Vasodilation Lungs Broncodilation Peripheral arterioles Vasoconstriction Beta2 Alpha Table 9 from Sonneblick, E. H., et al: Dobutamine: A new synthetic cardioactive sympathetic amine. N. Engl. J. Med. 300:18, 1979 INOTROPI Gli inotropi sono indicati in presenza di ipoperfusione periferica (ipotensione e/o oliguria) con o senza congestione o edema polmonare. Attualmente ve ne sono di tre categorie: • SIMPATICOMIMETICI (dopamina, dobutamina, noradrenalina e adrenalina) • INIBITORI DELLE FOSFODIESTERASI (amrinone, milrinone ed enoximone) • SENSIBILIZZATORI AL CALCIO (levosimendan) Inotropic drugs DOBUTAMINA INTERMITTENTE • Farmaco inotropo positivo da somministrazione endovenosa che induce aumento della portata cardiaca riduzione delle pressioni di riempimento ventricolare e delle resistenze periferiche. • L’uso domiciliare o ambulatoriale in pazienti selezionati si è dimostrato efficace per somministrazioni settimanali di 48-72 ore. • Si preferisce in questi pazienti impiantare un port-a-cath. • Si tratta generalmente di pazienti in III IV classe NYHA con frequenti periodi di instabilità clinica in terapia farmacologica piena tollerata. Levosimendan • Calcium sensitizer • Increase calcium sensitivity of myocyte by binding to cardiac troponin C • Vasodilatory effect (decrease afterload) • C/I: renal or hepatic failure, severe hypotension or tachycardia, history of Torsades LEVOSIMENDAN • Nei pazienti affetti da scompenso cardiaco acuto l’infusione determina un miglioramento della gittata sistolica e della portata cardiaca con riduzione delle resistenze vascolari sistemiche e polmonari. • EFFETTI INDESIDERATI Il trattamento porta ad un lieve incremento della FC e riduzione della PA soprattutto durante la dose di carico. G Ital Cardiolo Vol.10 Marzo 2009 Trials clinici di ridotta mortalità in HF • LEVOSIMENDAN ( Ca++ sensitizer and ATP–dependent K+ Channel opener ) versus Dobutamina . LIDO : < mortalità a 31 gg. CASINO : < ridotta mortalità a 180 gg . SURVIVE : = mortalità a 180 gg. ( 1327 paz. in totale ) **Trattamento intermittente a ciclo fisso di 20-30 gg . BNP guidato** Conclusioni Levosimendan Risulta superiore rispetto alla dobutamina: • Storia precedente di Scompenso Cardiaco con “Instabilizzazione” ovvero Scompenso Cardiaco Cronico “Riacutizzato” • Paz già in uso con betabloccanti • Eziologia ischemica Conclusioni Levosimendan Altre indicazioni: Si può usare il Levosimendan per svezzare il paz dalla Dobutamina (o dalla adrenalina) Reversibilità della PH in paz in lista trapianto di cuore Conclusioni Levosimendan Si rammenda: • PAS >100 mmHg • Infusione di 24 ore “personalizzata” • Mantenere la PVC <12 mmHg (correggendo l’ipovolemia) Durante l’infusione monitorare: • Diuresi, PVC, PA, Ecg, K e Mg Controindicazioni a levosimendan (ciclico) • • • • • • PAS ≤85 mmHg. Creatinina >2,5 mg/dl (eGFR: 28-30) Epatopatia Cronica nota Aritmie severe non controllate Gravi comorbilità Consenso informato Inotropi a Domicilio • Dobutamina infusione continua come trattamento palliativo (“tunnellizzazione”) • Levosimendan ogni 3-4 settimane (1° ciclo durante la degenza, se buona risposta si avvia ad infusioni periodiche di levosimendan, altrimenti dobutamina continua) Terapie future: • Cellule Staminali • Terapia Genetica Per il futuro è auspicabile che opzioni innovative, come il trapianto cellulare, che non prevedono la sostituzione completa dell’organo, acquisiscano la stessa affidabilità terapeutica del trapianto a beneficio di una popolazione crescente di pazienti bisognosi. Grazie per l’attenzione