Economia Politica Microeconomia (ECN0006) 10 CFU a.a. 2012-2013 Eleonora Pierucci [email protected] La natura dell’equilibrio generale • Fino ad ora, abbiamo considerato l’equilibrio concorrenziale in un mercato isolato: abbiamo quindi condotto un’analisi di equilibrio parziale – Utile quando domanda e offerta di un bene risultano ampiamente indipendenti dalle attività relative ad altri mercati – Tuttavia, molti mercati risultano spesso interdipendenti (come nel caso, per esempio, di beni sostituti e complementi) • L’analisi di equilibrio generale è lo studio dell’equilibrio concorrenziale che si verifica simultaneamente su molti mercati – Consente di comprendere le conseguenze dell’interdipendenza fra i mercati – I fattori che influenzano domanda e offerta in un mercato possono avere effetti significativi in altri mercati – L’interdipendenza dei mercati produce effetti di retroazione (feedback) La natura dell’equilibrio generale La natura dell’equilibrio generale Equilibrio generale nel mercato dei gela2 e delle torte Quando il prezzo unitario delle torte è di 12 €, sul mercato dei gela8 la curva di domanda interseca la curva di offerta ad un prezzo pari a 6 €/Kg Equilibrio generale nel mercato dei gela2 e delle torte Quando il prezzo dei gela8 è di 6 €/kg, sul mercato delle torte la curva di domanda interseca la curva di offerta ad un prezzo pari a 12 € per ogni torta Equilibrio generale nel mercato dei gela2 e delle torte In corrispondenza di ques8 prezzi (6 €/kg per i gela8 e 12 € per ogni torta), entrambi i merca8 risultano essere in equilibrio Criteri normativi per valutare la performance economica • Gli economisti dispongono di criteri precisi per misurare l’efficienza economica, mentre equità e giustizia sono molto più difficili da determinare e valutare (profili soggettivi) • Un’allocazione delle risorse è Pareto-efficiente se non è possibile migliorare le condizioni di un consumatore senza peggiorare quelle degli altri – Assumiamo che ogni individuo sappia cosa è meglio per lui • La frontiera delle possibilità di utilità mostra i livelli associati ad ogni possibile allocazione efficiente delle risorse Frontiera delle possibilità di utilità Equità • L’equità è più difficile da definire e da misurare rispetto all’efficienza, poiché rappresenta un concetto soggettivo – Due nozioni fondamentali di equità: 1) Nozioni di equità orientate ai processi: si soffermano sulle procedure attraverso cui si giunge ad una certa allocazione delle risorse (pari opportunità) – Il libero mercato rappresenta un processo equo? 2) Nozioni di equità orientate ai risultati: si soffermano sul fatto che il processo utilizzato per allocare le risorse abbia portato ad un risultato equo oppure no – Alcuni si focalizzano sulla distribuzione del benessere (come l’utilitarismo) – Altre si focalizzano sulla divisione equa delle risorse della società (come l’egualitarismo) Funzioni del benessere sociale • Le funzioni del benessere sociale vengono usate per sintetizzare i giudizi sulle possibili allocazioni delle risorse – Per ogni possibile allocazione, la funzione assegna un numero che indica il livello totale di benessere sociale – Un numero più elevato riflette un maggiore benessere sociale • A ciascun consumatore viene associato un certo livello di utilità in base alle funzioni di utilità • Applichiamo quindi una funzione che converta queste utilità in una misura di benessere sociale – Livelli di utilità più elevati per i singoli implicano più alti livelli di benessere sociale – Possiamo catturare sia gli aspetti legati all’efficienza che quelli legati all’equità secondo una nozione orientata al risultato Figura 15.6: Applicazione delle funzioni di benessere sociale • Le curve di indifferenza più lontane dall’origine corrispondono ad un più alto livello di benessere sociale Figura 15.6: Applicazione delle funzioni di benessere sociale • Le curve di indifferenza più lontane dall’origine corrispondono ad un più alto livello di benessere sociale • Il punto A rappresenta l’esito migliore possibile Figura 15.6: Applicazione delle funzioni di benessere sociale • Le curve di indifferenza più lontane dall’origine corrispondono ad un più alto livello di benessere sociale • Il punto A rappresenta l’esito migliore possibile • Siccome il punto A giace sulla frontiera delle possibilità di utilità, tale allocazione risulta Pareto efficiente Equilibrio generale in una economia di scambio • In una economia di scambio, le persone scambiano i beni che possiedono, ma non è contemplata alcuna attività di produzione • Una dotazione rappresenta un paniere di beni di cui un individuo dispone prima che abbia luogo uno scambio • Un semplice esempio: – – – – Due soli consumatori (Andrea e Laura) Due soli beni di consumo: cibo e acqua La dotazione di Andrea è di 8 chili di cibo e 3 litri d’acqua La dotazione di Laura è di 2 chili di cibo e 7 litri d’acqua • Verifichiamo attraverso una rappresentazione grafica sotto quali condizioni si realizza l’equilibrio generale in questa economia di scambio Equilibrio generale in una economia di scambio • Andrea dispone inizialmente di 8 chili di cibo e 3 litri d’acqua e si trova quindi nel punto AA Equilibrio generale in una economia di scambio • Andrea dispone inizialmente di 8 chili di cibo e 3 litri d’acqua e si trova quindi nel punto AA • Laura è di 2 chili di cibo e 7 litri d’acqua; il suo punto di partenza è quindi rappresentato da AL Equilibrio generale in una economia di scambio • Se il cibo costa 1€/Kg e l’acqua 1€/l, il vincolo è dato dalla retta grigia Equilibrio generale in una economia di scambio • Se il cibo costa 1€/Kg e l’acqua 1€/l, il vincolo è dato dalla retta grigia – Andrea vuole collocarsi in BA (scambiando 3 kg di cibo con 3 l d’acqua) Equilibrio generale in una economia di scambio • Se il cibo costa 1€/Kg e l’acqua 1€/l, il vincolo è dato dalla retta grigia – Andrea vuole collocarsi in BA (scambiando 3 kg di cibo con 3 l d’acqua) – Laura preferisce il punto BL (scambiando 4 l d’acqua con 4 kg di cibo) Equilibrio generale in una economia di scambio • Se il cibo costa 1€/Kg e l’acqua 1€/l, il vincolo è dato dalla retta grigia – Andrea vuole collocarsi in BA (scambiando 3 kg di cibo con 3 l d’acqua) – Laura preferisce il punto BL (scambiando 4 l d’acqua con 4 kg di cibo) • Offerta e domanda non coincidono, non c’e equilibrio Equilibrio generale in una economia di scambio • Se il cibo costa 2€/Kg e l’acqua 1€/l, il vincolo è dato dalla retta celeste Equilibrio generale in una economia di scambio • Se il cibo costa 2€/Kg e l’acqua 1€/l, il vincolo è dato dalla retta celeste – Andrea vuole collocarsi in CA (scambiando 2 kg di cibo con 4 l d’acqua) Equilibrio generale in una economia di scambio • Se il cibo costa 2€/Kg e l’acqua 1€/l, il vincolo è dato dalla retta celeste – Andrea vuole collocarsi in CA (scambiando 2 kg di cibo con 4 l d’acqua) – Laura vuole collocarsi in CL (scambiando 4 l d’acqua con 2 kg di cibo) Equilibrio generale in una economia di scambio • Se il cibo costa 2€/Kg e l’acqua 1€/l, il vincolo è dato dalla retta celeste – Andrea vuole collocarsi in CA (scambiando 2 kg di cibo con 4 l d’acqua) – Laura vuole collocarsi in CL (scambiando 4 l d’acqua con 2 kg di cibo) • L’offerta eguaglia la domanda e l’economia raggiunge l’equilibrio La scatola di Edgeworth • La scatola di Edgeworth è un diagramma che mostra le opportunità e le scelte di due consumatori all’interno di in un unico grafico – Viene spesso utilizzata per descrivere una semplice economia di scambio • Ogni punto rappresenta una possibile allocazione delle risorse tra i due consumatori – Le dimensioni della scatola sono determinate dall’ammontare totale di ciascun bene disponibile all’interno dell’economia • Quando l’economia ha raggiunto l’equilibrio generale, i punti che rappresentano le scelte dei due consumatori dopo l’effettuazione dello scambio coincidono perfettamente 15-27 Figura 15.8: Equilibrio in una scatola di Edgeworth • Il punto A rappresenta le dotazioni iniziali dei due consumatori La dotazione di Andrea è di 8 chili di cibo e 3 litri d’acqua La dotazione di Laura è di 2 chili di cibo e 7 litri d’acqua 15-28 Figura 15.8: Equilibrio in una scatola di Edgeworth • Il punto A rappresenta le dotazioni iniziali dei due consumatori • Se i prezzi unitari di acqua e cibo fossero pari a 1, lo scambio avvrebbe muovendosi lungo la retta grigia La dotazione di Andrea è di 8 chili di cibo e 3 litri d’acqua La dotazione di Laura è di 2 chili di cibo e 7 litri d’acqua 15-29 Figura 15.8: Equilibrio in una scatola di Edgeworth • Il punto A rappresenta le dotazioni iniziali dei due consumatori • Se i prezzi unitari di acqua e cibo fossero pari a 1, lo scambio avvrebbe muovendosi lungo la retta grigia • Andrea vorrebbe scambiare in modo da raggiungere BA, mentre Laura vorrebbe collocarsi in BL: non c’è equilibrio 15-30 Figura 15.8: Equilibrio in una scatola di Edgeworth • Se il prezzo dell’acqua fosse 1 €/l e quello del cibo fosse 2 €/kg, lo scambio avvrebbe muovendosi lungo la retta celeste 15-31 Figura 15.8: Equilibrio in una scatola di Edgeworth • Se il prezzo dell’acqua fosse 1 €/l e quello del cibo fosse 2 €/kg, lo scambio avvrebbe muovendosi lungo la retta celeste • Entrambi i consumatori vogliono collocarsi in C e le quantità di acqua e cibo che offrono e richiedono alla controparte coincidono perfettamente: l’equilibrio economico è raggiunto Primo teorema del benessere • Primo teorema del benessere: in un equilibrio generale con informazione perfetta, l’allocazione delle risorse è sempre Pareto-efficiente ¢ Chiarisce cosa intendesse Adam Smith per “mano invisibile” Primo teorema del benessere • Primo teorema del benessere: in un equilibrio generale con informazione perfetta, l’allocazione delle risorse è sempre Pareto-efficiente ¢ Chiarisce cosa intendesse Adam Smith per “mano invisibile” ¢ Guardiamo alla scatola di Edgeworth per comprendere il 1° teorema del benessere: Primo teorema del benessere • Primo teorema del benessere: in un equilibrio generale con informazione perfetta, l’allocazione delle risorse è sempre Pareto-efficiente ¢ Chiarisce cosa intendesse Adam Smith per “mano invisibile” ¢ Guardiamo alla scatola di Edgeworth per comprendere il 1° teorema del benessere: Primo teorema del benessere • Primo teorema del benessere: in un equilibrio generale con informazione perfetta, l’allocazione delle risorse è sempre Pareto-efficiente ¢ Chiarisce cosa intendesse Adam Smith per “mano invisibile” ¢ Guardiamo alla scatola di Edgeworth per comprendere il 1° teorema del benessere: ¢ In corrispondenza dell’allocazione di equilibrio generale, i due consumatori fronteggiano gli stessi prezzi di equilibrio Primo teorema del benessere • Primo teorema del benessere: in un equilibrio generale con informazione perfetta, l’allocazione delle risorse è sempre Pareto-efficiente ¢ Chiarisce cosa intendesse Adam Smith per “mano invisibile” ¢ Guardiamo alla scatola di Edgeworth per comprendere il 1° teorema del benessere: ¢ In corrispondenza dell’allocazione di equilibrio generale, i due consumatori fronteggiano gli stessi prezzi di equilibrio ¢ La linea che passa per questi punti rappresenta la retta di bilancio per entrambi consumatori Primo teorema del benessere • Primo teorema del benessere: in un equilibrio generale con informazione perfetta, l’allocazione delle risorse è sempre Pareto-efficiente ¢ In corrispondenza dei prezzi di equilibrio, è impossibile scegliere un’allocazione diversa dall’allocazione di equilibrio che consenta ad un individuo di migliorare la propria condizione senza penalizzare l’altro Primo teorema del benessere • Primo teorema del benessere: in un equilibrio generale con informazione perfetta, l’allocazione delle risorse è sempre Pareto-efficiente ¢ In corrispondenza dei prezzi di equilibrio, è impossibile scegliere un’allocazione diversa dall’allocazione di equilibrio che consenta ad un individuo di migliorare la propria condizione senza penalizzare l’altro ¢ L’equilibrio generale risulta pertanto Pareto efficiente Efficienza dello scambio • Ogni volta che un’allocazione risulta inefficiente, esistono guadagni potenziali dallo scambio – Se l’allocazione è efficiente, non esistono invece scambi che possano essere mutuamente benefici • Condizione di efficienza nello scambio: ogni coppia di individui condivide lo stesso SMS in riferimento ad ogni coppia di beni – Vale se le curve di indifferenza del consumatore non presentano punti angolosi e hanno SMS decrescente – Quando il SMS dei consumatori è diverso, entrambi possono guadagnarci con lo scambio • La curva dei contratti mostra ogni allocazione efficiente dei beni di consumo all’interno della scatola di Edgeworth La curva dei contratti La curva dei contraI unisce tuJe le allocazioni efficien8 di consumo all’interno della scatola di Edgeworth La curva dei contratti La curva dei contraI unisce tuJe le allocazioni efficien8 di consumo all’interno della scatola di Edgeworth La curva dei contratti La curva dei contraI unisce tuJe le allocazioni efficien8 di consumo all’interno della scatola di Edgeworth La curva dei contratti La curva dei contraI unisce tuJe le allocazioni efficien8 di consumo all’interno della scatola di Edgeworth La curva dei contratti La curva dei contraI unisce tuJe le allocazioni efficien8 di consumo all’interno della scatola di Edgeworth La curva dei contratti La curva dei contraI unisce tuJe le allocazioni efficien8 di consumo all’interno della scatola di Edgeworth La curva dei contratti La curva dei contraI unisce tuJe le allocazioni efficien8 di consumo all’interno della scatola di Edgeworth La curva dei contratti La curva dei contraI unisce tuJe le allocazioni efficien8 di consumo all’interno della scatola di Edgeworth Ogni allocazione sulla curva dei contraI corrisponde ad un punto sulla fron8era delle possibilità di u8lità, e viceversa Equilibrio generale e produzione efficiente • Introduciamo l’attività di produzione; l’equilibrio concorrenziale rimane sempre Pareto efficiente • L’efficienza dello scambio non è però più sufficiente; anche la produzione deve infatti risultare efficiente • Due condizioni per l’efficienza della produzione: – Efficienza dei fattori – Efficienza dei prodotti • Efficienza dei fattori: non esiste modo per aumentare di una unità l’output di un’impresa senza ridurre l’output di un’altra – Tutto ciò mantenendo costante l’ammontare complessivo degli input impiegati all’interno del sistema economico • L’efficienza Paretiana richiede che vi sia efficienza dei fattori Esempio di efficienza dei fattori • Due input: – Lavoro (per un totale di 50 lavoratori) – Capitale (per un totale di 25 macchinari) Esempio di efficienza dei fattori • Due input: – Lavoro (per un totale di 50 lavoratori) – Capitale (per un totale di 25 macchinari) • Due imprese: – Delizie SpA (che produce cibo) – Palazzo SpA (che costruisce case) Esempio di efficienza dei fattori • Due input: – Lavoro (per un totale di 50 lavoratori) – Capitale (per un totale di 25 macchinari) • Due imprese: – Delizie SpA (che produce cibo) – Palazzo SpA (che costruisce case) • Usiamo la scatola di Edgeworth per illustrare le allocazioni degli input fra le due imprese PUNTO A Palazzo L=25; K=17 Delizie L=25; K=8 Esempio di efficienza dei fattori • I punti in corrispondenza dei quali gli isoquanti si intersecano rappresentano allocazioni inefficienti Esempio di efficienza dei fattori • I punti in corrispondenza dei quali gli isoquanti si intersecano rappresentano allocazioni inefficienti • Nei punti in cui gli isoquanti delle due imprese risultano tangenti, i due input sono allocati in modo efficiente Esempio di efficienza dei fattori • I punti in corrispondenza dei quali gli isoquanti si intersecano rappresentano allocazioni inefficienti • Nei punti in cui gli isoquanti delle due imprese risultano tangenti, i due input sono allocati in modo efficiente – Non c’è modo per incrementare l’output di un bene senza ridurre quello di un altro Condizioni per l’efficienza dei fattori • La curva dei contratti di produzione mostra le allocazioni efficienti degli input fra due imprese all’interno di una scatola di Edgeworth • Se l’allocazione è efficiente, le due imprese hanno lo stesso SMST fra lavoro e capitale – Gli isoquanti delle due imprese sono tangenti alla stessa retta – L’inclinazione della retta mostra il saggio al quale entrambe le imprese possono sostituire lavoro e capitale, mantenendo invariato il loro livello di produzione • Condizione di efficienza dei fattori: ogni coppia di imprese condivide lo stesso SMST per ogni coppia di fattori. • Ci indica il tasso a cui entrambe le imprese possono sostituire K con L senza cambiare il loro livello di produzione – Gli isoquanti delle imprese non devono avere punti angolosi e devono presentare un SMST decrescente – Le allocazioni che soddisfano tale condizione sono efficienti Frontiera di produzione • La frontiera delle possibilità di produzione (FPP) mostra le combinazioni di input che le imprese possono produrre quando gli input risultano allocati in modo efficiente fra di esse – La FPP è definita sulla base della tecnologia e dell’ammontare complessivo di input disponibile • La relazione fra la FPP e la curva dei contratti della produzione è la stessa che sussiste fra la curva dei contratti e la frontiera delle possibilità di utilità • Ogni allocazione di input sulla curva dei contratti della produzione è associata ad un punto sulla FPP e viceversa • La FPP è sempre inclinata verso il basso. v FPP include solo le combinazioni efficienti • Se avesse inclinazione positiva: – partendo da un punto sulla frontiera, sarebbe possibile aumentare l’output di entrambi i beni senza modificare l’ammontare complessivo di ciascun input. Questo significa che l’allocazione degli input sulla frontiera sarebbe inefficiente La frontiera delle possibilità di produzione • La FPP descrive le combinazioni di input che, in condizioni di efficienza, le imprese possono utilizzare per raggiungere il livello di output reso possibile dalla tecnologia disponibile al momento La frontiera delle possibilità di produzione • La FPP descrive le combinazioni di input che, in condizioni di efficienza, le imprese possono utilizzare per raggiungere il livello di output reso possibile dalla tecnologia disponibile al momento Il punto A’ non soddisfa la condizione di efficienza, poiché, dato il livello di produzione raggiunto per uno dei beni, la produzione dell’altro bene risulta inferiore a quella che potrebbe essere realizzata u8lizzando in modo efficiente gli input Saggio marginale di trasformazione • L’inclinazione negativa della FPP riflette il trade-off implicito nella produzione: se scegliamo di produrre di più di un certo bene, dobbiamo produrre meno di un altro • Il saggio marginale di trasformazione tra il bene X e il bene Y è l’ammontare addizionale di Y che può essere prodotto sacrificando un’unità di X • In ogni punto sulla FPP, il SMT è uguale all’inclinazione della retta tangente alla frontiera in quel punto, con un meno davanti • Il SMT è legato pure al prodotto marginale dell’impresa: MPKY MPLY SMTXY = = X MPK MPLX • La frontiera diviene più inclinata muovendosi verso destra – Il SMT da X a Y aumenta: ciò riflette i rendimenti di scala decrescenti delle tecnologie di produzione Efficienza della produzione • Efficienza della produzione: non c’è modo di migliorare la condizione dei consumatori spostando la produzione da un bene ad un altro (aggiustando le dotazioni di input) Si considerano tuJe le allocazioni che soddisfano l’efficienza dello scambio e l’efficienza dei faJori Efficienza della produzione • Efficienza della produzione: non c’è modo di migliorare la condizione dei consumatori spostando la produzione da un bene ad un altro (aggiustando le dotazioni di input) Si considerano tuJe le allocazioni che soddisfano l’efficienza dello scambio e l’efficienza dei faJori Raggiungiamo l’efficienza dei faJori individuando un punto sulla curva dei contraI della produzione Efficienza della produzione • Efficienza della produzione: non c’è modo di migliorare la condizione dei consumatori spostando la produzione da un bene ad un altro (aggiustando le dotazioni di input) Si considerano tuJe le allocazioni che soddisfano l’efficienza dello scambio e l’efficienza dei faJori Raggiungiamo l’efficienza dei faJori individuando un punto sulla curva dei contraI della produzione È equivalente a individuare un punto sulla FPP Efficienza della produzione • Efficienza della produzione: non c’è modo di migliorare la condizione dei consumatori spostando la produzione da un bene ad un altro (aggiustando le dotazioni di input) Raggiungiamo anche l’efficienza dei prodoI, scegliendo il punto giusto fra ques8 Efficienza della produzione • Efficienza della produzione: non c’è modo di migliorare la condizione dei consumatori spostando la produzione da un bene ad un altro (aggiustando le dotazioni di input) Raggiungiamo anche l’efficienza dei prodoI, scegliendo il punto giusto fra ques8 L’allocazione soddisfa l’efficienza dei prodoI se, per ogni coppia di beni, il SMS per ogni consumatore coincide con il SMT Efficienza della produzione • Efficienza della produzione: non c’è modo di migliorare la condizione dei consumatori spostando la produzione da un bene ad un altro (aggiustando le dotazioni di input) Raggiungiamo anche l’efficienza dei prodoI, scegliendo il punto giusto fra ques8 L’allocazione soddisfa l’efficienza dei prodoI se, per ogni coppia di beni, il SMS per ogni consumatore coincide con il SMT Il punto A soddisfa la condizione di efficienza dei faJori, ma non quella della produzione Efficienza della produzione • Efficienza della produzione: non c’è modo di migliorare la condizione dei consumatori spostando la produzione da un bene ad un altro (aggiustando le dotazioni di input) Raggiungiamo anche l’efficienza dei prodoI, scegliendo il punto giusto fra ques8 L’allocazione soddisfa l’efficienza dei prodoI se, per ogni coppia di beni, il SMS per ogni consumatore coincide con il SMT Il punto c soddisfa sia la condizione di sia Il punto C soddisfa dei la cefficienza ondizione di faJori, che quella dfi aJori, efficienza efficienza d ei della produzione che quella della produzione Ancora sul primo teorema del benessere • L’equilibrio generale in una economia concorrenziale di produzione è Pareto efficiente • Verifichiamo le tre condizioni di efficienza: – Nell’economia di produzione, la condizione di efficienza dello scambio vale per le stesse ragioni per cui vale in un’economia di scambio – Ipotizzando che le imprese impieghino una quantità positiva di ciascun input, dal Capitolo 7 sappiamo che SMSTLK = w/r per ciascuna impresa – Tutte le imprese fronteggiano gli stessi prezzi, così che i SMSTLK sono uguali fra le diverse imprese – La condizione di efficienza dei fattori è verificata Ancora sul primo teorema del benessere • Condizione di efficienza della produzione: – Ipotizziamo che ogni individuo consumi, in equilibrio, una quantità positiva di ciascun bene – Dal Capitolo 4, sappiamo che SMSXY = Px/ PY – Le imprese concorrenziali producono fintanto che il prezzo non eguaglia il costo marginale – Ricordiamo che – Quindi SMSXY MCX = W X L MP e MCY = W MPLY MCx W / MPLX MPLY = = = = SMTXY Y X MCy W / MPL MPL Teoremi del benessere • I. Un sistema economico di mercato che assume la forma di concorrenza perfetta assicura il raggiungimento di una situazione di ottimo paretiano • II. Ogni scelta che genera una situazione efficiente in senso paretiano riproduce le condizioni per l'esistenza di un mercato concorrenziale. Giustificazioni del libero scambio • I sostenitori del libero scambio ritengono che lo Stato non dovrebbe avere alcun ruolo significativo di supervisione, direzione o esercizio delle attività economiche • Essi condividono un approccio non interventista sul commercio privato. Tale dottrina politica è nota come laissez-faire • Il primo teorema del benessere supporta parzialmente tale posizione: esso ci dice che un’economia perfettamente concorrenziale produce dei risultati efficienti • Gli oppositori esprimono due tipi di riserve: – Pochissimi economisti descriverebbero la realtà economica come perfettamente concorrenziale. Le fonti di tali inefficienze sono conosciute come fallimenti dei mercati – Molti esprimono delle preoccupazioni in merito al libero mercato poiché esso può potenzialmente produrre dei risultati non equi Equità e redistribuzione • In base al primo teorema del benessere, l’equilibrio concorrenziale è Pareto-efficiente, ma ciò potrebbe non essere sufficiente a convincerci che una politica liberista sia ottimale – Le allocazioni efficienti possono essere estremamente inique • Anche se l’allocazione dell’equilibrio concorrenziale giace sulla curva dei contratti, su tale curva potrebbero esistere altri punti più attraenti dal punto di vista dell’equità • Il secondo teorema del benessere ci dice che ogni allocazione Pareto efficiente costituisce un equilibrio concorrenziale per una data allocazione iniziale delle risorse – In linea di principio, le società possono ricorrere ai mercati concorrenziali, per raggiungere sia l’efficienza sia l’equità • Se una società può ridistribuire le risorse in maniera appropriata, i mercati concorrenziali porteranno alla più equa allocazione Paretoefficiente Conflitto fra equità ed efficienza • Il secondo teorema del benessere suggerisce che le società possono utilizzare i mercati concorrenziali e i trasferimenti secchi per raggiungere l’equità e l’efficienza • Trasferimenti secchi: ammontare fisso di risorse ricevute o cedute da ciascun consumatore – Tali quantità non dipendono dalle scelte del consumatore • Un esito equo può essere raggiunto attraverso i trasferimenti delle risorse fra i consumatori – Assumiamo che si possano osservare le dotazioni dei consumatori in modo che si sappia chi tassare e chi sussidiare • Un esito efficiente può essere raggiunto lasciando operare le forze del mercato concorrenziale • Dal punto di vista pratico, le scelte in materia di redistribuzione portano spesso ad un conflitto fra equità ed efficienza: per avere più equità, si deve accettare una minore efficienza