cap15_equilibrio economico generale

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Economia Politica
Microeconomia (ECN0006)
10 CFU
a.a. 2012-2013
Eleonora Pierucci
[email protected]
La natura dell’equilibrio generale
•  Fino ad ora, abbiamo considerato l’equilibrio concorrenziale
in un mercato isolato: abbiamo quindi condotto un’analisi di
equilibrio parziale
–  Utile quando domanda e offerta di un bene risultano ampiamente
indipendenti dalle attività relative ad altri mercati
–  Tuttavia, molti mercati risultano spesso interdipendenti (come nel
caso, per esempio, di beni sostituti e complementi)
•  L’analisi di equilibrio generale è lo studio dell’equilibrio
concorrenziale che si verifica simultaneamente su molti
mercati
–  Consente di comprendere le conseguenze dell’interdipendenza fra i
mercati
–  I fattori che influenzano domanda e offerta in un mercato possono
avere effetti significativi in altri mercati
–  L’interdipendenza dei mercati produce effetti di retroazione
(feedback)
La natura dell’equilibrio generale
La natura dell’equilibrio generale
Equilibrio generale nel mercato dei gela2 e delle torte Quando il prezzo unitario delle torte è di 12 €, sul mercato dei gela8 la curva di domanda interseca la curva di offerta ad un prezzo pari a 6 €/Kg Equilibrio generale nel mercato dei gela2 e delle torte Quando il prezzo dei gela8 è di 6 €/kg, sul mercato delle torte la curva di domanda interseca la curva di offerta ad un prezzo pari a 12 € per ogni torta Equilibrio generale nel mercato dei gela2 e delle torte In corrispondenza di ques8 prezzi (6 €/kg per i gela8 e 12 € per ogni torta), entrambi i merca8 risultano essere in equilibrio Criteri normativi per valutare
la performance economica
•  Gli economisti dispongono di criteri precisi per
misurare l’efficienza economica, mentre equità e
giustizia sono molto più difficili da determinare e
valutare (profili soggettivi)
•  Un’allocazione delle risorse è Pareto-efficiente se
non è possibile migliorare le condizioni di un
consumatore senza peggiorare quelle degli altri
–  Assumiamo che ogni individuo sappia cosa è meglio per lui
•  La frontiera delle possibilità di utilità mostra i livelli
associati ad ogni possibile allocazione efficiente
delle risorse
Frontiera delle possibilità di utilità
Equità
•  L’equità è più difficile da definire e da misurare rispetto
all’efficienza, poiché rappresenta un concetto soggettivo
–  Due nozioni fondamentali di equità:
1) Nozioni di equità orientate ai processi: si soffermano
sulle procedure attraverso cui si giunge ad una certa
allocazione delle risorse (pari opportunità)
–  Il libero mercato rappresenta un processo equo?
2) Nozioni di equità orientate ai risultati: si soffermano
sul fatto che il processo utilizzato per allocare le risorse
abbia portato ad un risultato equo oppure no
–  Alcuni si focalizzano sulla distribuzione del benessere (come
l’utilitarismo)
–  Altre si focalizzano sulla divisione equa delle risorse della
società (come l’egualitarismo)
Funzioni del benessere sociale
•  Le funzioni del benessere sociale vengono usate per sintetizzare
i giudizi sulle possibili allocazioni delle risorse
–  Per ogni possibile allocazione, la funzione assegna un numero che
indica il livello totale di benessere sociale
–  Un numero più elevato riflette un maggiore benessere sociale
•  A ciascun consumatore viene associato un certo livello di utilità in
base alle funzioni di utilità
•  Applichiamo quindi una funzione che converta queste utilità in
una misura di benessere sociale
–  Livelli di utilità più elevati per i singoli implicano più alti livelli di
benessere sociale
–  Possiamo catturare sia gli aspetti legati all’efficienza che quelli legati
all’equità secondo una nozione orientata al risultato
Figura 15.6: Applicazione delle funzioni
di benessere sociale
•  Le curve di indifferenza
più lontane dall’origine
corrispondono ad un più
alto livello di benessere
sociale
Figura 15.6: Applicazione delle funzioni
di benessere sociale
•  Le curve di indifferenza
più lontane dall’origine
corrispondono ad un più
alto livello di benessere
sociale
•  Il punto A rappresenta
l’esito migliore possibile
Figura 15.6: Applicazione delle funzioni
di benessere sociale
•  Le curve di indifferenza
più lontane dall’origine
corrispondono ad un più
alto livello di benessere
sociale
•  Il punto A rappresenta
l’esito migliore possibile
•  Siccome il punto A giace
sulla frontiera delle
possibilità di utilità, tale
allocazione risulta
Pareto efficiente
Equilibrio generale in una economia di
scambio
•  In una economia di scambio, le persone scambiano i beni che
possiedono, ma non è contemplata alcuna attività di produzione
•  Una dotazione rappresenta un paniere di beni di cui un individuo
dispone prima che abbia luogo uno scambio
•  Un semplice esempio:
– 
– 
– 
– 
Due soli consumatori (Andrea e Laura)
Due soli beni di consumo: cibo e acqua
La dotazione di Andrea è di 8 chili di cibo e 3 litri d’acqua
La dotazione di Laura è di 2 chili di cibo e 7 litri d’acqua
•  Verifichiamo attraverso una rappresentazione grafica sotto quali
condizioni si realizza l’equilibrio generale in questa economia di
scambio
Equilibrio generale in una economia di
scambio
•  Andrea dispone inizialmente di 8 chili di cibo e 3 litri d’acqua e si trova
quindi nel punto AA
Equilibrio generale in una economia di
scambio
•  Andrea dispone inizialmente di 8 chili di cibo e 3 litri d’acqua e si trova
quindi nel punto AA
•  Laura è di 2 chili di cibo e 7 litri d’acqua; il suo punto di partenza è
quindi rappresentato da AL
Equilibrio generale in una economia di
scambio
•  Se il cibo costa 1€/Kg e l’acqua 1€/l, il vincolo è dato dalla retta grigia
Equilibrio generale in una economia di
scambio
•  Se il cibo costa 1€/Kg e l’acqua 1€/l, il vincolo è dato dalla retta grigia
–  Andrea vuole collocarsi in BA (scambiando 3 kg di cibo con 3 l d’acqua)
Equilibrio generale in una economia di
scambio
•  Se il cibo costa 1€/Kg e l’acqua 1€/l, il vincolo è dato dalla retta grigia
–  Andrea vuole collocarsi in BA (scambiando 3 kg di cibo con 3 l d’acqua)
–  Laura preferisce il punto BL (scambiando 4 l d’acqua con 4 kg di cibo)
Equilibrio generale in una economia di
scambio
•  Se il cibo costa 1€/Kg e l’acqua 1€/l, il vincolo è dato dalla retta grigia
–  Andrea vuole collocarsi in BA (scambiando 3 kg di cibo con 3 l d’acqua)
–  Laura preferisce il punto BL (scambiando 4 l d’acqua con 4 kg di cibo)
•  Offerta e domanda non coincidono, non c’e equilibrio
Equilibrio generale in una economia di
scambio
•  Se il cibo costa 2€/Kg e l’acqua 1€/l, il vincolo è dato dalla retta celeste
Equilibrio generale in una economia di
scambio
•  Se il cibo costa 2€/Kg e l’acqua 1€/l, il vincolo è dato dalla retta celeste
–  Andrea vuole collocarsi in CA (scambiando 2 kg di cibo con 4 l d’acqua)
Equilibrio generale in una economia di
scambio
•  Se il cibo costa 2€/Kg e l’acqua 1€/l, il vincolo è dato dalla retta celeste
–  Andrea vuole collocarsi in CA (scambiando 2 kg di cibo con 4 l d’acqua)
–  Laura vuole collocarsi in CL (scambiando 4 l d’acqua con 2 kg di cibo)
Equilibrio generale in una economia di
scambio
•  Se il cibo costa 2€/Kg e l’acqua 1€/l, il vincolo è dato dalla retta celeste
–  Andrea vuole collocarsi in CA (scambiando 2 kg di cibo con 4 l d’acqua)
–  Laura vuole collocarsi in CL (scambiando 4 l d’acqua con 2 kg di cibo)
•  L’offerta eguaglia la domanda e l’economia raggiunge l’equilibrio
La scatola di Edgeworth
•  La scatola di Edgeworth è un diagramma che mostra
le opportunità e le scelte di due consumatori all’interno
di in un unico grafico
–  Viene spesso utilizzata per descrivere una semplice economia
di scambio
•  Ogni punto rappresenta una possibile allocazione delle
risorse tra i due consumatori
–  Le dimensioni della scatola sono determinate dall’ammontare
totale di ciascun bene disponibile all’interno dell’economia
•  Quando l’economia ha raggiunto l’equilibrio generale, i
punti che rappresentano le scelte dei due consumatori
dopo l’effettuazione dello scambio coincidono
perfettamente
15-27
Figura 15.8: Equilibrio in una
scatola di Edgeworth
•  Il punto A rappresenta le
dotazioni iniziali dei due
consumatori
La dotazione di Andrea è di 8 chili di cibo e 3 litri d’acqua
La dotazione di Laura è di 2 chili di cibo e 7 litri d’acqua
15-28
Figura 15.8: Equilibrio in una
scatola di Edgeworth
•  Il punto A rappresenta le
dotazioni iniziali dei due
consumatori
•  Se i prezzi unitari di
acqua e cibo fossero
pari a 1, lo scambio
avvrebbe muovendosi
lungo la retta grigia
La dotazione di Andrea è di 8 chili di cibo e 3 litri d’acqua
La dotazione di Laura è di 2 chili di cibo e 7 litri d’acqua
15-29
Figura 15.8: Equilibrio in una
scatola di Edgeworth
•  Il punto A rappresenta le
dotazioni iniziali dei due
consumatori
•  Se i prezzi unitari di
acqua e cibo fossero
pari a 1, lo scambio
avvrebbe muovendosi
lungo la retta grigia
•  Andrea vorrebbe
scambiare in modo da
raggiungere BA, mentre
Laura vorrebbe
collocarsi in BL: non c’è
equilibrio
15-30
Figura 15.8: Equilibrio in una
scatola di Edgeworth
•  Se il prezzo dell’acqua
fosse 1 €/l e quello del
cibo fosse 2 €/kg, lo
scambio avvrebbe
muovendosi lungo la retta
celeste
15-31
Figura 15.8: Equilibrio in una
scatola di Edgeworth
•  Se il prezzo dell’acqua
fosse 1 €/l e quello del
cibo fosse 2 €/kg, lo
scambio avvrebbe
muovendosi lungo la retta
celeste
•  Entrambi i consumatori
vogliono collocarsi in C e
le quantità di acqua e
cibo che offrono e
richiedono alla
controparte coincidono
perfettamente: l’equilibrio
economico è raggiunto
Primo teorema del benessere
•  Primo teorema del benessere: in un equilibrio generale
con informazione perfetta, l’allocazione delle risorse è
sempre Pareto-efficiente
¢ Chiarisce cosa intendesse Adam
Smith per “mano invisibile”
Primo teorema del benessere
•  Primo teorema del benessere: in un equilibrio generale
con informazione perfetta, l’allocazione delle risorse è
sempre Pareto-efficiente
¢ Chiarisce cosa intendesse Adam
Smith per “mano invisibile”
¢ Guardiamo alla scatola di
Edgeworth per comprendere
il 1° teorema del benessere:
Primo teorema del benessere
•  Primo teorema del benessere: in un equilibrio generale
con informazione perfetta, l’allocazione delle risorse è
sempre Pareto-efficiente
¢ Chiarisce cosa intendesse Adam
Smith per “mano invisibile”
¢ Guardiamo alla scatola di
Edgeworth per comprendere
il 1° teorema del benessere:
Primo teorema del benessere
•  Primo teorema del benessere: in un equilibrio generale
con informazione perfetta, l’allocazione delle risorse è
sempre Pareto-efficiente
¢ Chiarisce cosa intendesse Adam
Smith per “mano invisibile”
¢ Guardiamo alla scatola di
Edgeworth per comprendere
il 1° teorema del benessere:
¢ In corrispondenza
dell’allocazione di equilibrio
generale, i due consumatori
fronteggiano gli stessi prezzi di
equilibrio
Primo teorema del benessere
•  Primo teorema del benessere: in un equilibrio generale
con informazione perfetta, l’allocazione delle risorse è
sempre Pareto-efficiente
¢ Chiarisce cosa intendesse Adam
Smith per “mano invisibile”
¢ Guardiamo alla scatola di
Edgeworth per comprendere
il 1° teorema del benessere:
¢ In corrispondenza
dell’allocazione di equilibrio
generale, i due consumatori
fronteggiano gli stessi prezzi di
equilibrio
¢ La linea che passa per questi
punti rappresenta la retta di
bilancio per entrambi
consumatori
Primo teorema del benessere
•  Primo teorema del benessere: in un equilibrio generale
con informazione perfetta, l’allocazione delle risorse è
sempre Pareto-efficiente
¢ In corrispondenza dei prezzi di equilibrio, è impossibile scegliere un’allocazione diversa dall’allocazione di equilibrio che consenta ad un individuo di migliorare la propria condizione senza penalizzare l’altro Primo teorema del benessere
•  Primo teorema del benessere: in un equilibrio generale
con informazione perfetta, l’allocazione delle risorse è
sempre Pareto-efficiente
¢ In corrispondenza dei prezzi di equilibrio, è impossibile scegliere un’allocazione diversa dall’allocazione di equilibrio che consenta ad un individuo di migliorare la propria condizione senza penalizzare l’altro ¢ L’equilibrio generale risulta pertanto Pareto efficiente Efficienza dello scambio
•  Ogni volta che un’allocazione risulta inefficiente,
esistono guadagni potenziali dallo scambio
–  Se l’allocazione è efficiente, non esistono invece scambi che possano
essere mutuamente benefici
•  Condizione di efficienza nello scambio: ogni coppia
di individui condivide lo stesso SMS in riferimento
ad ogni coppia di beni
–  Vale se le curve di indifferenza del consumatore non presentano punti
angolosi e hanno SMS decrescente
–  Quando il SMS dei consumatori è diverso, entrambi possono
guadagnarci con lo scambio
•  La curva dei contratti mostra ogni allocazione
efficiente dei beni di consumo all’interno della scatola di
Edgeworth
La curva dei contratti
La curva dei contraI unisce tuJe le allocazioni efficien8 di consumo all’interno della scatola di Edgeworth La curva dei contratti
La curva dei contraI unisce tuJe le allocazioni efficien8 di consumo all’interno della scatola di Edgeworth La curva dei contratti
La curva dei contraI unisce tuJe le allocazioni efficien8 di consumo all’interno della scatola di Edgeworth La curva dei contratti
La curva dei contraI unisce tuJe le allocazioni efficien8 di consumo all’interno della scatola di Edgeworth La curva dei contratti
La curva dei contraI unisce tuJe le allocazioni efficien8 di consumo all’interno della scatola di Edgeworth La curva dei contratti
La curva dei contraI unisce tuJe le allocazioni efficien8 di consumo all’interno della scatola di Edgeworth La curva dei contratti
La curva dei contraI unisce tuJe le allocazioni efficien8 di consumo all’interno della scatola di Edgeworth La curva dei contratti
La curva dei contraI unisce tuJe le allocazioni efficien8 di consumo all’interno della scatola di Edgeworth Ogni allocazione sulla curva dei contraI corrisponde ad un punto sulla fron8era delle possibilità di u8lità, e viceversa Equilibrio generale e
produzione efficiente
•  Introduciamo l’attività di produzione; l’equilibrio concorrenziale
rimane sempre Pareto efficiente
•  L’efficienza dello scambio non è però più sufficiente; anche la
produzione deve infatti risultare efficiente
•  Due condizioni per l’efficienza della produzione:
–  Efficienza dei fattori
–  Efficienza dei prodotti
•  Efficienza dei fattori: non esiste modo per aumentare di una
unità l’output di un’impresa senza ridurre l’output di un’altra
–  Tutto ciò mantenendo costante l’ammontare complessivo degli input
impiegati all’interno del sistema economico
•  L’efficienza Paretiana richiede che vi sia efficienza dei fattori
Esempio di efficienza dei fattori
•  Due input:
–  Lavoro (per un totale di
50 lavoratori)
–  Capitale (per un totale
di 25 macchinari)
Esempio di efficienza dei fattori
•  Due input:
–  Lavoro (per un totale di
50 lavoratori)
–  Capitale (per un totale
di 25 macchinari)
•  Due imprese:
–  Delizie SpA (che
produce cibo)
–  Palazzo SpA (che
costruisce case)
Esempio di efficienza dei fattori
•  Due input:
–  Lavoro (per un totale di
50 lavoratori)
–  Capitale (per un totale
di 25 macchinari)
•  Due imprese:
–  Delizie SpA (che
produce cibo)
–  Palazzo SpA (che
costruisce case)
•  Usiamo la scatola di
Edgeworth per
illustrare le allocazioni
degli input fra le due
imprese
PUNTO A
Palazzo L=25; K=17
Delizie L=25; K=8
Esempio di efficienza dei fattori
•  I punti in
corrispondenza dei
quali gli isoquanti si
intersecano
rappresentano
allocazioni inefficienti
Esempio di efficienza dei fattori
•  I punti in
corrispondenza dei
quali gli isoquanti si
intersecano
rappresentano
allocazioni inefficienti
•  Nei punti in cui gli
isoquanti delle due
imprese risultano
tangenti, i due input
sono allocati in modo
efficiente
Esempio di efficienza dei fattori
•  I punti in
corrispondenza dei
quali gli isoquanti si
intersecano
rappresentano
allocazioni inefficienti
•  Nei punti in cui gli
isoquanti delle due
imprese risultano
tangenti, i due input
sono allocati in modo
efficiente
–  Non c’è modo per
incrementare l’output di
un bene senza ridurre
quello di un altro
Condizioni per
l’efficienza dei fattori
•  La curva dei contratti di produzione mostra le allocazioni
efficienti degli input fra due imprese all’interno di una scatola di
Edgeworth
•  Se l’allocazione è efficiente, le due imprese hanno lo stesso
SMST fra lavoro e capitale
–  Gli isoquanti delle due imprese sono tangenti alla stessa retta
–  L’inclinazione della retta mostra il saggio al quale entrambe le imprese
possono sostituire lavoro e capitale, mantenendo invariato il loro livello
di produzione
•  Condizione di efficienza dei fattori: ogni coppia di imprese
condivide lo stesso SMST per ogni coppia di fattori.
•  Ci indica il tasso a cui entrambe le imprese possono sostituire K
con L senza cambiare il loro livello di produzione
–  Gli isoquanti delle imprese non devono avere punti angolosi e devono
presentare un SMST decrescente
–  Le allocazioni che soddisfano tale condizione sono efficienti
Frontiera di produzione
•  La frontiera delle possibilità di produzione (FPP) mostra le
combinazioni di input che le imprese possono produrre quando
gli input risultano allocati in modo efficiente fra di esse
–  La FPP è definita sulla base della tecnologia e dell’ammontare
complessivo di input disponibile
•  La relazione fra la FPP e la curva dei contratti della produzione è
la stessa che sussiste fra la curva dei contratti e la frontiera delle
possibilità di utilità
•  Ogni allocazione di input sulla curva dei contratti della
produzione è associata ad un punto sulla FPP e viceversa
•  La FPP è sempre inclinata verso il basso.
v  FPP include solo le combinazioni efficienti
•  Se avesse inclinazione positiva:
–  partendo da un punto sulla frontiera, sarebbe possibile aumentare
l’output di entrambi i beni senza modificare l’ammontare
complessivo di ciascun input. Questo significa che l’allocazione
degli input sulla frontiera sarebbe inefficiente
La frontiera delle possibilità di
produzione
•  La FPP descrive le combinazioni di input che, in condizioni di
efficienza, le imprese possono utilizzare per raggiungere il livello
di output reso possibile dalla tecnologia disponibile al momento
La frontiera delle possibilità di
produzione
•  La FPP descrive le combinazioni di input che, in condizioni di
efficienza, le imprese possono utilizzare per raggiungere il livello
di output reso possibile dalla tecnologia disponibile al momento
Il punto A’ non soddisfa la condizione di efficienza, poiché, dato il livello di produzione raggiunto per uno dei beni, la produzione dell’altro bene risulta inferiore a quella che potrebbe essere realizzata u8lizzando in modo efficiente gli input Saggio marginale di trasformazione
•  L’inclinazione negativa della FPP riflette il trade-off implicito nella
produzione: se scegliamo di produrre di più di un certo bene,
dobbiamo produrre meno di un altro
•  Il saggio marginale di trasformazione tra il bene X e il bene Y
è l’ammontare addizionale di Y che può essere prodotto
sacrificando un’unità di X
•  In ogni punto sulla FPP, il SMT è uguale all’inclinazione della
retta tangente alla frontiera in quel punto, con un meno davanti
•  Il SMT è legato pure al prodotto marginale dell’impresa:
MPKY MPLY
SMTXY =
=
X
MPK MPLX
•  La frontiera diviene più inclinata muovendosi verso destra
–  Il SMT da X a Y aumenta: ciò riflette i rendimenti di scala decrescenti delle
tecnologie di produzione
Efficienza della produzione
•  Efficienza della produzione: non c’è modo di migliorare
la condizione dei consumatori spostando la produzione
da un bene ad un altro (aggiustando le dotazioni di input)
Si considerano tuJe le allocazioni che soddisfano l’efficienza dello scambio e l’efficienza dei faJori Efficienza della produzione
•  Efficienza della produzione: non c’è modo di migliorare
la condizione dei consumatori spostando la produzione
da un bene ad un altro (aggiustando le dotazioni di input)
Si considerano tuJe le allocazioni che soddisfano l’efficienza dello scambio e l’efficienza dei faJori Raggiungiamo l’efficienza dei faJori individuando un punto sulla curva dei contraI della produzione Efficienza della produzione
•  Efficienza della produzione: non c’è modo di migliorare
la condizione dei consumatori spostando la produzione
da un bene ad un altro (aggiustando le dotazioni di input)
Si considerano tuJe le allocazioni che soddisfano l’efficienza dello scambio e l’efficienza dei faJori Raggiungiamo l’efficienza dei faJori individuando un punto sulla curva dei contraI della produzione È equivalente a individuare un punto sulla FPP Efficienza della produzione
•  Efficienza della produzione: non c’è modo di migliorare
la condizione dei consumatori spostando la produzione
da un bene ad un altro (aggiustando le dotazioni di input)
Raggiungiamo anche l’efficienza dei prodoI, scegliendo il punto giusto fra ques8 Efficienza della produzione
•  Efficienza della produzione: non c’è modo di migliorare
la condizione dei consumatori spostando la produzione
da un bene ad un altro (aggiustando le dotazioni di input)
Raggiungiamo anche l’efficienza dei prodoI, scegliendo il punto giusto fra ques8 L’allocazione soddisfa l’efficienza dei prodoI se, per ogni coppia di beni, il SMS per ogni consumatore coincide con il SMT Efficienza della produzione
•  Efficienza della produzione: non c’è modo di migliorare
la condizione dei consumatori spostando la produzione
da un bene ad un altro (aggiustando le dotazioni di input)
Raggiungiamo anche l’efficienza dei prodoI, scegliendo il punto giusto fra ques8 L’allocazione soddisfa l’efficienza dei prodoI se, per ogni coppia di beni, il SMS per ogni consumatore coincide con il SMT Il punto A soddisfa la condizione di efficienza dei faJori, ma non quella della produzione Efficienza della produzione
•  Efficienza della produzione: non c’è modo di migliorare
la condizione dei consumatori spostando la produzione
da un bene ad un altro (aggiustando le dotazioni di input)
Raggiungiamo anche l’efficienza dei prodoI, scegliendo il punto giusto fra ques8 L’allocazione soddisfa l’efficienza dei prodoI se, per ogni coppia di beni, il SMS per ogni consumatore coincide con il SMT Il punto c soddisfa sia la condizione di sia Il punto C soddisfa dei la cefficienza ondizione di faJori, che quella dfi aJori, efficienza efficienza d
ei della produzione che quella della produzione Ancora sul primo
teorema del benessere
•  L’equilibrio generale in una economia
concorrenziale di produzione è Pareto efficiente
•  Verifichiamo le tre condizioni di efficienza:
–  Nell’economia di produzione, la condizione di efficienza
dello scambio vale per le stesse ragioni per cui vale in
un’economia di scambio
–  Ipotizzando che le imprese impieghino una quantità
positiva di ciascun input, dal Capitolo 7 sappiamo che
SMSTLK = w/r per ciascuna impresa
–  Tutte le imprese fronteggiano gli stessi prezzi, così che i
SMSTLK sono uguali fra le diverse imprese
–  La condizione di efficienza dei fattori è verificata
Ancora sul primo
teorema del benessere
•  Condizione di efficienza della produzione:
–  Ipotizziamo che ogni individuo consumi, in equilibrio,
una quantità positiva di ciascun bene
–  Dal Capitolo 4, sappiamo che SMSXY = Px/ PY
–  Le imprese concorrenziali producono fintanto che il
prezzo non eguaglia il costo marginale
–  Ricordiamo che
–  Quindi
SMSXY
MCX = W
X
L
MP
e MCY = W
MPLY
MCx W / MPLX MPLY
=
=
=
= SMTXY
Y
X
MCy W / MPL
MPL
Teoremi del benessere
•  I. Un sistema economico di mercato che
assume la forma di concorrenza perfetta
assicura il raggiungimento di una situazione di
ottimo paretiano
•  II. Ogni scelta che genera una situazione
efficiente in senso paretiano riproduce le
condizioni per l'esistenza di un mercato
concorrenziale.
Giustificazioni del libero scambio
•  I sostenitori del libero scambio ritengono che lo Stato non
dovrebbe avere alcun ruolo significativo di supervisione,
direzione o esercizio delle attività economiche
•  Essi condividono un approccio non interventista sul
commercio privato. Tale dottrina politica è nota come
laissez-faire
•  Il primo teorema del benessere supporta parzialmente
tale posizione: esso ci dice che un’economia
perfettamente concorrenziale produce dei risultati
efficienti
•  Gli oppositori esprimono due tipi di riserve:
–  Pochissimi economisti descriverebbero la realtà economica come
perfettamente concorrenziale. Le fonti di tali inefficienze sono
conosciute come fallimenti dei mercati
–  Molti esprimono delle preoccupazioni in merito al libero mercato
poiché esso può potenzialmente produrre dei risultati non equi
Equità e redistribuzione
•  In base al primo teorema del benessere, l’equilibrio concorrenziale
è Pareto-efficiente, ma ciò potrebbe non essere sufficiente a
convincerci che una politica liberista sia ottimale
–  Le allocazioni efficienti possono essere estremamente inique
•  Anche se l’allocazione dell’equilibrio concorrenziale giace sulla
curva dei contratti, su tale curva potrebbero esistere altri punti più
attraenti dal punto di vista dell’equità
•  Il secondo teorema del benessere ci dice che ogni allocazione
Pareto efficiente costituisce un equilibrio concorrenziale per
una data allocazione iniziale delle risorse
–  In linea di principio, le società possono ricorrere ai mercati
concorrenziali, per raggiungere sia l’efficienza sia l’equità
•  Se una società può ridistribuire le risorse in maniera appropriata, i
mercati concorrenziali porteranno alla più equa allocazione Paretoefficiente
Conflitto fra equità ed efficienza
•  Il secondo teorema del benessere suggerisce che le società
possono utilizzare i mercati concorrenziali e i trasferimenti
secchi per raggiungere l’equità e l’efficienza
•  Trasferimenti secchi: ammontare fisso di risorse ricevute o
cedute da ciascun consumatore
–  Tali quantità non dipendono dalle scelte del consumatore
•  Un esito equo può essere raggiunto attraverso i trasferimenti
delle risorse fra i consumatori
–  Assumiamo che si possano osservare le dotazioni dei consumatori
in modo che si sappia chi tassare e chi sussidiare
•  Un esito efficiente può essere raggiunto lasciando operare le
forze del mercato concorrenziale
•  Dal punto di vista pratico, le scelte in materia di redistribuzione
portano spesso ad un conflitto fra equità ed efficienza: per avere
più equità, si deve accettare una minore efficienza
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