8b - Uniba Brindisi

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L’EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE E
L’ECONOMIA DEL BENESSERE
• Per esempio, se l’allocazione iniziale fosse stata corrispondente al
punto k nella figura 12.8 sarebbero state individuate allocazioni
efficienti nel consumo d_4 e d_5.
• All’interno della scatola di Edgeworth, esiste tutta una serie di punti
corrispondenti ad allocazioni efficienti nel consumo che prende il
nome di curva dei contratti, la curva MM della figura 12.8.
• Si noti che tutte le allocazioni efficienti nel consumo ( vale a dire
tutte quelle appartenenti alla curva MM) corrispondono a un punto in
cui le curve d’indifferenza di Carlo e Andrea sono tangenti tra loro,
cioè hanno la stessa pendenza.
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L’ECONOMIA DEL BENESSERE
12.8
Litri di
vino
all’anno
Andrea
d_6
g
d_1
r
d_2
d_5
d_3
Carlo
Filoni di pane all’anno
L’EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE E
L’ECONOMIA DEL BENESSERE
L’EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE E
L’ECONOMIA DEL BENESSERE
L’EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE E
L’ECONOMIA DEL BENESSERE
• Se entrambi gli individui sono bene informati e liberi di agire, nessuno
di loro acconsentirà a uno scambio che peggiora la propria
condizione.
• concepire ogni redistribuzione delle risorse come uno scambio
permette di interpretare in modo diverso la curva dei contratti, essa
indica tutte le allocazioni in corrispondenza delle quali non è possibile
trarre ulteriori vantaggi dagli scambi.
• Una volta che i consumatori si trovano sulla curva dei contratti, ciò
implica che tutte le opportunità di trarre reciproco beneficio dagli
scambi sono state sfruttate.
L’EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE E
L’ECONOMIA DEL BENESSERE
• Questa interpretazione spiega anche il nome della curva: ogni punto
MM è il risultato finale di un accordo (contratto) per lo scambio di
beni al quale Carlo e Andrea pervengono al termine di una
contrattazione.
• Nella figura 12.5 l’allocazione iniziale di Carlo e Andrea partivano era
g e siamo stati in grado di stabilire esattamente il loro punto di arrivo
(l’allocazione e*) mentre nella figura 12.8 Carlo e Andrea partono
sempre dal punto g, ma l’unica cosa che siamo in grado di dire è che,
una volta esaurite tutte le opportunità di effettuare scambi
reciprocamente vantaggiosi essi si troveranno sulla curva dei contratti
in un punto compreso tra d_2 e d_1.
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L’ECONOMIA DEL BENESSERE
• Come mai non si arriva allo stesso risultato ?
• Perché la figura 12.4 presuppone che Carlo e Andrea operino in un
contesto concorrenziale e che i due beni possano essere scambiati
solo a un tasso pari al rapporto tra i loro prezzi di mercato.
• Nella figura 12.8, invece, i due beni possono essere scambiati in
qualunque rapporto concordato dai due consumatori: e quindi non
siamo in grado di prevedere con esattezza quale sarà l’allocazione
finale.
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L’ECONOMIA DEL BENESSERE
IL CASO DEL RAZIONAMENTO DELL’ACQUA
Negli anni novanta, a causa della siccità che colpi la Sicilia, molte
amministrazioni locali decisero di razionare l’acqua.
Il nostro sistema di valutazione dell’efficienza nel consumo basato sulla
scatola di Edgeworth, può aiutarci a capire se l’adozione di quel
provvedimento sia stata opportuna o meno.
La figura 12.9 si riferisce ad una comunità composta da due persone.
Rosario e Carmelo, che consumano due prodotti: l’acqua e l’insieme
costituito da tutti gli altri beni.
Inizialmente, la quantità di tutti gli altri beni consumata da Carmelo è Oa e
quella consumata da Rosario è O’b.
Tutti gli
altri
beni
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Rosario
h
b
a
m
n
Carmelo
Litri d’acqua
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• Supponiamo che, dato il perdurare della siccità, le autorità pubbliche
giudichino opportuno ripartire equamente la quantità d’acqua
disponibile tra i due, e, per evitare speculazione, vietino la vendita
della propria quota d’acqua.
• Il punto h, che è equidistante dai punti a e b, rappresenta la
conseguente allocazione dei beni disponibili.
• Osserviamo che il punto h non appartiene alla curva dei contratti e
quindi, qualora fosse possibile scambiare i due beni, almeno uno dei
due individui potrebbe migliorare la sua condizione, senza peggiorare
quella dell’altro.
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