Rassegna Stampa del 07/01/2011

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AESVI
Rassegna Stampa del 07/01/2011
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INDICE
AESVI
Il capitolo non contiene articoli
VIDEOGIOCHI
06/01/2011 Avvenire - Nazionale
Uomo impazzisce per i videogame
5
06/01/2011 Libero - Milano
In astinenza da videogiochi, operaio pesta la moglie
6
06/01/2011 Il Secolo XIX - Imperia
Il Ni-Box conquista i giovanissimi
7
07/01/2011 L'Espresso
Videogiochi a prova di Islam
9
07/01/2011 Panorama
Resident Evil - Afterlife
10
04/01/2011 Pubblicita Italia
Tokyo Game Show 2010
11
07/01/2011 Max
riecco Tron
12
05/01/2011 Media Key
II futuro è in mano nostra
13
05/01/2011 PC Magazine
Notebook desktop replacement, i migliori modelli a confronto
16
05/01/2011 PC Magazine
» ANTEPRIMA AMD RADEON HD 6800
23
05/01/2011 PC Magazine
Videogame per iPhone
28
04/01/2011 PC Magazine
A ciascuno il SUO videogiocatore
30
05/01/2011 ANSA 05:28
Dieci anni iTunes-iPod Festa alla Apple
31
05/01/2011 La Stampa Web 10:16
Entra nel videogioco e diventa leader
32
07/01/2011 Airone
I VIDEOGAME CI RENDONO PIÙ STUPIDI? AL CONTRARIO!
33
05/01/2011 Rolling Stone
Ma c'è anche la gag
34
05/01/2011 Rolling Stone
Fenomenologia del "game over"
35
VIDEOGIOCHI
17 articoli
06/01/2011
Avvenire - Ed. nazionale
Pag. 12
(diffusione:105812, tiratura:151233)
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
MALATTIE MODERNE Nino C. trascorreva sino a 20 ore al giorno davanti al computer, assentandosi dal
lavoro
Uomo impazzisce per i videogame
Licenziato e arrestato 44enne milanese L'impiegato diveniva violento ogni volta che moglie e figli cercavano
di distoglierlo dal video
DOMENICO MONTALTO
Dall'innocente manìa alla colpevole follia il passo può essere molto breve. Ne sa qualcosa Nino C., un
44enne di Carugate, nel Milanese, che amava troppo i videogiochi. Al punto da passare oltre venti ore al
giorno ipnotizzato davanti al computer, completamente «dipendente» da clic, mouse e video. Ebbene, questa
sua ossessione gli ha fatto prima perdere il lavoro e la salute mentale, e poi anche la libertà, visto che è finito
in carcere per maltrattamenti nei confronti dei familiari. L'uomo è stato infatti arrestato dalla polizia del
commissariato di Legnano dopo che, ricoverato in ospedale, aveva aggredito la moglie che lo era andato a
trovare. La donna, una quarantatreenne madre di due figli di 18 e 22 anni, che non lo aveva mai denunciato
prima di allora, in quel frangente ha raccontato agli agenti tutte le angherie subite per l'assurda dipendenza
del marito. Una passione che era divenuta ossessione nel 2009, e che ben presto, col volgere dei mesi,
aveva portato l'uomo a diventare violento ogni volta che lei, o i figli, vedendolo restare ore e ore davanti al
computer di casa, cercavano di convincerlo a smettere, ricevendone in cambio schiaffi, lancio di suppellettili,
privazione dei pasti. Una situazione drammatica e assurda che non era migliorata neppure dopo un primo
ricovero coatto in ospedale per motivi psichiatrici. Non solo: per le ripetute assenze dal lavoro, nel novembre
scorso è arrivato per Nino il licenziamento dall'azienda edile in cui era impiegato. Infine, lunedì, la sua
ossessione gli ha aperto le porte del carcere. Per quanto eclatante, quello di Carugate non è il primo episodio
del genere a finire nelle cronache. Nel giugno scorso aveva avuto vasta eco il caso di un 13enne genovese,
anch'egli «drogato» di videogame, al punto di non solo rifiutare la scuola, non solo dimenticarsi di genitori e
amici, ma addirittura di saltare i pasti, pur di restare inchiodato davanti all'ultimo wargame scaricato da
Internet. Alla fine la madre disperata di era rivolta ai carabinieri che erano intervenuti sequestrando la XBox
del ragazzo. Resta comunque il fatto che la videodipendenza, la manipolazione compulsiva della colsole si
configurano sempre di più - nei grandi e soprattutto nei piccoli - come una patologia dell'anima, come una
malattia sociale, e per curarla non basta certo l'intervento dei carabinieri.
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2011
5
06/01/2011
Libero - Milano
Pag. 45
(diffusione:125215, tiratura:224026)
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CARUGATE (MI)
In astinenza da videogiochi , operaio pesta la moglie
L. MAR.
CARUGATE (MI) Una famiglia intera rovinata dai videogiochi. Un 44enne residente in città è stato arrestato
dopo aver aggredito la moglie in ospedale, dove si trovava per curare la sua passione maniacale per i giochi
di ruolo al computer. Una storia assurda che si trascinava da un anno e che ha avuto il suo epilogo due giorni
fa. Lunedì, infatti, la moglie di Nino C., ex operaio edile di Carugate, si è recata in ospedale a Legnano dove il
marito era stato ricoverato la sera prima per motivi psichiatrici. Appena la donna è entrata nella stanza, però,
il marito l'ha letteralmente aggredita con urla, calci e pugni. La poveretta ha chiamato subito medici e
infermieri che hanno calmato il paziente e poi chiamato il poliziotto di guardia al nosocomio. A quel punto
sono intervenuti gli agenti del Commissariato legnanese e l'uomo è stato arrestato per lesioni e resistenza a
pubblico ufficiale. I sanitari hanno spiegato che il motivo dell'aggressività del 44enne era una vera e propria
crisi di astinenza da videogiochi. Da almeno un anno si era fatto prendere dalla mania di usare playstation,
psp e consolle varie non meno di 20 ore al giorno e non riusciva a smettere. Al punto che, per terminare le
partite, non andava a lavorare e la sua ditta lo aveva licenziato. Una situazione insostenibile per la moglie e i
figli che, anche se non lo avevano mai denunciato formalmente, avevano cercato di farlo smettere e per tutta
risposta erano stati più volte picchiati e aggrediti. L'escalation la sera di domenica quando lui aveva fatto
l'ennesima scenata e la donna aveva chiamato i soccorsi: erano stati proprio i medici a praticargli un
Trattamento sanitario obbligatorio per farlo disintossicare nell'ospedale legnanese. La vista della moglie il
giorno successivo, però, ha scatenato l'aggressione.
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2011
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06/01/2011
Il Secolo XIX - Imperia
Pag. 31
(diffusione:103223, tiratura:127026)
Il Ni-Box conquista i giovanissimi
Il paese dei balocchi delle nuove generazioni permette divertimento "sotto controllo"
FRANCESCA VILLAGGIO
NEL cuore del Principato, a pochi metri dal tunnel dove passa la Formula1 sorge un'avveniristica costruzione
bianca, dalle forme sinuose che ricorda un po' un transatlantico. è la sede di un club per i giovani che si
chiama Ni-Box, inaugurato nell'aprile scorso, in poco tempo ha saputo conquistarsi una clientela sempre più
numerosa anche grazie ad un'incredibile varietà di attività che si possono svolgere al suo interno. Due sono
gli ingressi per entrare in questo universo dei giovani: uno al piano inferiore, a livello del tunnel, l'altro
all'ultimo piano, da un passaggio a fianco dell'hotel Fairmont. All'interno ambiente modernissimo, ampie
vetrate, oblò giganteschi, volumi arrotondati fanno da cornice ad una moltitudine di sale dedicate al
divertimento. Al piano inferiore ecco dei tavoli da calcetto (2 euro a partita), un divertimento classico ma
sempre amato da tutte le età, mentre poco lontano c'è l'area dedicata al biliardo (4 euro a partita), un gioco
che è quasi un'arte e che per molti giovani è tutto da scoprire. Saliamo di un piano e ci troviamo in una
magnifica sala da bowling con otto piste illuminate, di giorno, dalla luce del sole che entra da enormi oblò e la
sera da grandi cascate di luce. Si può giocare a bowling tutti i giorni dalle ore 14 fino a notte fonda e il prezzo
della partita va da 4.50 euro a 6.50 euro, secondo il giorno della settimana e l'orario con 2 euro in più si
possono affittare anche le scarpe adatte. Al livello superiore troviamo i videogiochi di ultima generazione da
giocare seduti davanti a delle magnifiche consolle per immergersi in una miriade di mondi virtuali, compresi
dei simulatori di Formula1, al costo di 2 euro a partita. Per i meno sedentari c'è poi lo "jorkyball", una via di
mezzo tra lo squash e il football, dato che si gioca con un pallone, ma in una sala di di- mensioni ridotte e con
solo cinque giocatori. Un nuovo sport pieno di adrenalina che fa correre, sudare e divertire i ragazzi in un
ambiente super colorato, fatto apposta per mettere il buonumore. Il costo di una partita di jorkyball (minimo 45
minuti) varia da 5.50 euro a 12 euro. Saliamo all'ultimo piano dove, sul tetto, troviamo la pista di pattinaggio,
naturalmente di ultimissima generazione dato che è una pista "ecogliss" in teflon, sulla quale sembra di
volare. Un terreno dove scatenarsi e fare le acrobazie più incredibili senza problemi e per di più godendo di
una magnifica vista sul mare. La tariffa per pattinare è di 5.90 euro, affitto pattini compresi. Ma in questo
concentrato di divertimento che è il Ni-Box non poteva cero mancare una discoteca. Basta scendere al piano
interrato ed ecco un magnifico tempio per i nottambuli, con una decorazione molto d'effetto, giocata sul
contrasto tra il nero opaco, che domina tutto l'arredamento, e le luci colorate che lo illuminano. Da notare che
le serate alla discoteca del NiBox prevedono il "before" per i più giovani dai 12 ai 17 anni, per i quali l'accesso
è consentito il sabato dalle ore 18 alle 22, oppure il mercoledì e la domenica dalle 15h alle 19h. I più grandi
possono invece fare le ore piccole il venerdì e il sabato fino alle 4.30 del mattino, o il giovedì dalle 19 all'1.
L'entrata costa di 10 euro. Altra rivoluzione è il sistema di pagamento all'interno del NiBox, dato che qui non
circola denaro contante, ma si utilizzano unicamente delle carte prepagate che i ragazzi devono caricare
preventivamente per effettuare le consumazioni, come una specie di porta monete elettronico. La carta si
acquista all'ingresso, è nominativa e serve anche come documento di identità per ogni attività che si svolge
all'interno del club, inoltre, può essere ricaricata per via telematica attraverso il sito internet del NiBox. Le
novità non finiscono qui, perché in questi mesi invernali, fino a giugno, il Ni-Box propone una serie di atelier
davvero divertenti, capaci di stimolare l'interesse anche dei ragazzi più svogliati. Un'iniziativa particolarmente
interessante con un programma che spazia dal disegno di cartoni animati, all'iniziazione per DJ con prove
pratiche in discoteca, oppure, sempre per chi ama la musica, ci sono corsi di percussione o di street-dance.
Per chi ha estro creativo può scegliere l'atelier per la creazione di tee-shirt e accessori, o i corsi per truccatori
di scena. Info: +37797987777 www.nibox.mc Le moderne piste da bowling sono sempre frequentatissime
Gli interni del Ni-Box
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2011
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
NUOVE TENDENZE
06/01/2011
Il Secolo XIX - Imperia
Pag. 31
(diffusione:103223, tiratura:127026)
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
LE PROPOSTE
ANIMAZIONE, DISCOTECA E ANCHE ATELIER ••• Discoteca, videogiochi ma anche pattini, bowling e un
ricco programma di animazioni e di atelier davvero divertenti, capaci di stimolare l'interesse anche dei ragazzi
più svogliati. Le serate alla discoteca del NiBox prevedono il "before" per i più giovani dai 12 ai 17 anni
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2011
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07/01/2011
L'Espresso - N.2 - 13 gennaio 2011
Pag. 105
(diffusione:369755, tiratura:500452)
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internet news
Videogiochi a prova di Islam
a cura di Alessandro Gilioli
Videogame col bollino di Allah. A fine novembre, durante l'esposizione mondiale dei videogiochi di Dubai, è
stata presentata la Entertainment Software Rating Association, un'associazione islamica che classificherà i
giochi come rispettosi o meno della morale musulmana, in base a parametri come la presenza di violenza, di
scene di sesso o di utilizzo di droghe, tabacco o alcool. Nelle parole di Behrouz Minaei, direttore della Iran
National Foundation of Computer Games, promotrice dell'iniziativa assieme alla Index Holding di Dubai,
l'obiettivo è quello di «garantire un comportamento psicologico equilibrato nei bambini e nei giocatori». La
Esra intende dialogare con le software house occidentali per assicurarsi che titoli come Assassin's Creed,
Ballad of Gay Tony o Dante's Inferno non turbino la serenità di società conservatrice come quelle
maomettane. L'adesione al programma di rating sarà volontaria, ma si teme possa essere l'inizio di una forma
di "censura" religiosa dei videogame e l'ennesima scusa per lo "scontro di civiltà" auspicato dagli estremisti di
entrambe le parti. Federico Guerrini julian assange
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2011
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07/01/2011
Panorama - N.3 - 13 gennaio 2011
Pag. 10
(diffusione:446553, tiratura:561533)
Resident Evil - Afterlife
UN VIRUS HA INFETTATO L'UMANITÀ. IL MONDO È POPOLATO DI ZOMBIE. A SALVARE I
SOPRAVVISSUTI DOVRÀ PENSARCI LA BELLISSIMA MILLA JOVOVICH. UN FILM CHE MISCHIA
L'ADRENALINA DEL THRILLER CON L'AZIONE DEI VIDEOGAME .
Bellissima, spietata, coraggiosa, armata fino ai denti. E pronta a tutto per salvare il mondo dagli zombie. Milla
Jovovich ( Il quinto elemento) torna a vestire i panni di Alice, l'eroina saltata fuori dal mondo dei videogame
per conquistare quello del cinema. Succede in Resident Evil - Afterlife, quarto capitolo della saga
cinematografica (il primo in 3D) tratta dai videogiochi della Capcom basati sulla sopravvivenza del
personaggio in un'ambientazione horror. E prossima anteprima dvde bluray di Panorama. Dietro la macchina
da presa torna anche il regista (e marito di Jovovich) Paul W.S. Anderson, già direttore del primo film della
serie (era il 2002 e fu un successo strepitoso) e di altri «cinegame» cult come Mortal Kombat o Alien vs
Predator. Il risultato? Un assalto ai botteghini. La formula che somma horror a thriller e fantascienza,
insomma, continua a funzionare. Soprattutto se si può fare affidamento sull'affetto dei fan del videogioco da
cui sono tratti i lungometraggi. Resident Evil - Afterlife fonde insieme alcuni elementi dei giochi Resident Evil
Code - Veronica e Resident Evil 5. Ne viene fuori un capitolo a tutta adrenalina, senza un attimo di tregua,
con cambi di location spettacolari (si passa da Tokyo all'Alaska per finire a Los Angeles) e combattimenti
acrobatici tra effetti speciali. Ecco la trama. Sono passati quattro anni dalla fuga del Tvirus che ha infettato
l'umanità trasformando quasi tutti in zombie. Ma Alice adesso è decisa a trovare l'Arcadia, una colonia di
uomini e donne sopravvissuti al contagio. Peccato che il cattivissimo Wesker (Shawn Roberts di X-Men ), il
presidente della perfida Umbrella Corporation, privi la protagonista dei suoi superpoteri. Alice tornerà dunque
a essere una normale donna.E così, vulnerabile (ma mai indifesa), dovrà affrontare paurose schiere di mostri,
traditori, trappole e morti viventi assetati di sangue. Al suo fianco ci sarà l'amica Claire (la Ali Larter di
Heroes) e suo fratello Chris (Wentworth Miller della serie tv Prison Break ). Riusciranno a raggiungere
l'Arcadia? E, soprattutto, sarà ciò che si aspettavano di trovare? Nel finale, la risposta arriva dopo una
quantità spaventosa di scontri al rallentatore con ogni arma immaginabile. Ma resta uno spiraglio aperto: per
il prossimo episodio sul grande schermo, Resident Evil 5.RESIDENT EVIL PER TRE
Oltre a «Resident Evil - Afterlife», quarto episodio della serie «Resident Evil», il 14 gennaio «Panorama»
offrirà in edicola il cofanetto con i tre episodi precedenti della saga cinematografica ispirata all'omonimo
videogame (a 19,90 euro più il costo del settimanale).
Foto: Alcune scene del film, con Milla Jovovich (sopra il titolo e qui sotto a destra) e Ali Larter (qui sotto a
sinistra e nell'immagine a fianco con l'attore Wentworth Miller).
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2011
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
IN EDICOLA LA PROSSIMA SETTIMANA SUPER ANTEPRIMA
04/01/2011
Pubblicita Italia - N.21 - novembre 2010
Pag. 69
(diffusione:2773, tiratura:3038)
Una grande fiera del videogioco Tokyo Game Show, durante la quale sono stati presentati nuovi software e
hardware di videogiochi in cui i movimenti, la voce e il 3D divertono e appassionano. Ultimo 'nato' il reparto
per iPhone. Quest'anno sono state 194 le imprese giunte da ben 14 Paesi. Microsoft America ha presentato
un software (Kinect) che non si prevede l'utilizzo del joystick, ma solo di voce e gesti. Anche Sony Computer
Entertainment ha presentato un gioco basato sui movimenti del corpo e in 3D. I visitatori erano interessati alla
'nuova sensazione' provocata da questi giochi, e si mettevano in fila per più di 100 minuti.
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2011
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Tokyo Game Show 2010
07/01/2011
Max - N.1 - gennaio 2011
Pag. 112
(diffusione:140311, tiratura:203111)
ArriVA Tron LegAcy, remAke deL miTico cuLT moVie. Super TecnoLogico, in 3d, e Anche in VerSione TV e
VideogAme
Tutine fosforescenti e moto mirabolanti che correvano nel buio. Ops, nel programma... Il primo Tron del 1982
era di Steven Lisberger. Raccontava di tre programmatori che entravano nel computer centrale per
dimostrare che il capo era un ladrone e rubava il loro software. Ah, dimenticavo: entravano nel computer
proprio sotto forma di software e lì vivevano la prima vera avventura virtuale, come elementi di un grande
videogame parallelo. " Tron" voleva dire Trace On, trova l'errore: incontravano personaggi dei videogame e
anticipavano tutto l'immaginario che oggi sembra quasi normale. A quel tempo il film era stato ridipinto a
mano da schiere di artigiani coreani. Tron Legacy rivede quasi trent'anni dopo Bruce Boxleitner e Jeff Bridges
di nuovo nel programma per gladiatori virtuali che nel frattempo si è mangiato uno dei tre amici. Ovviamente
è il trionfo della computer graphic più avanzata e ne discendono una serie tv e un videogame molto
intrecciato al film. Stavolta dirige Joseph Kosinski, esordiente, e Lisberger è produttore. Il tutto buio
fosforescente e stavolta in 3D. (M.B.)
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2011
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riecco Tron
05/01/2011
Media Key - N.300 - dicembre 2010
Pag. 28
(diffusione:10500, tiratura:10500)
Fino al 30 gennaio 2011 è allestita a Milano la mostra '2050 - II pianeta ha bisogno di te', evento organizzato
dal Science Museum di Londra allo scopo di far riflettere i visitatori su come il domani possa essere cambiato
da loro stessi, attraverso progetti di sostenibilità e comportamenti individuali etici e rispettosi dell'ambiente.
Emiliano Martini
Promossa dall'assessorato alla cultura del Comune di Milano e da Codice Idee per la Cultura, arriva anche in
Italia, alla Rotonda di via Besana a Milano, la mostra '2050 II pianeta ha bisogno di te'. L'evento è stato ideato
dal Science Museum di Londra nell'ambito di un tour internazionale per sviluppare un tema di assoluta
attualità nell'anno mondiale della biodiversità delle Nazioni Unite: la sostenibilità della vita sul nostro pianeta.
E lo affronta con una proiezione nel futuro, portando i visitatori in un ipotetico ma raggiungibile 2050, dove la
sostenibilità sarà frutto dei grandi progetti ma anche dei comportamenti di ciascun individuo. In uno scenario
caratterizzato da fenomeni legati alle dinamiche demograhche, all'incertezza sulle riserve petrolifere, alla
limitata disponibilità di cibo e di acqua e al riscaldamento globale, il concetto di 'sostenibilità' è diventato
imprescindibile in tutti i campi per garantire uno sviluppo finalizzato primariamente al bene delle persone. Il
linguaggio multimediale e l'approccio interattivo della mostra stimolano in tal senso la responsabilità
individuale nella costruzione di un domani sostenibile e agevolano la conoscenza di queste tematiche,
rivolgendosi a un pubblico ampio ed eterogeneo, con particolare attenzione ai bambini e ai giovani. "Questa
mostra", ha affermato Letizia Moratti, sindaco di Milano, "è una bellissima occasione per i milanesi e per i
tanti visitatori della nostra città per scoprire, con un approccio innovativo che fonde intrattenimento e
interazione, le strategie e le soluzioni che il futuro ci riserva per una vita più ecosostenibile. L'iniziativa ha nei
giovani e nei bambini i propri interlocutori privilegiati. I bambini sono il futuro del mondo: i primi a ricevere i
benefici degli sviluppi dell'umanità ma anche i primi a pagare le conseguenze di una crescita non a misura
d'uomo. Per questo la sostenibilità ambientale è un tema imprescindibile del nostro tempo, un'urgenza
globale con profonde implicazioni in numerosi ambiti dell'agire umano. La mostra ci conduce, attraverso gli
oggetti che ci circondano e le azioni quotidiane, a riflettere sul rapporto tra noi e l'ambiente in cui viviamo e
sugli effetti del progresso. L'acqua che beviamo, il cibo che mangiamo, le città in cui abitiamo, i mezzi di
trasporto, il modo in cui trascorriamo il tempo libero diventano occasioni per misurare, in un grande gioco
interattivo, l'impatto dei nostri comportamenti sulla natura. La mostra è solo uno degli elementi di un percorso
che prosegue nelle pagine stesse del catalogo: al suo interno, per i più piccoli, troviamo esempi, consigli,
notizie, esperimenti da provare a casa e un bellissimo gioco da tavola. E un modo per continuare a
mantenere desta l'attenzione verso un tema cruciale per il mondo dei nostri figli". "Il primo investimento per il
futuro", ha aggiunto l'assessore alla cultura di Milano, Massimiliano Finazzer Flory, "è indirizzato all'equa
osmosi fra l'uomo e l'ambiente che lo circonda. La scelta di un'esposizione interattiva che sollecita a una
maggior consapevolezza e sensibilizzazione verso i problemi dell'ambiente è uno strumento interessante che,
a ben guardare, corrisponde allo statuto ontologico dell'Expo 2015: 'Nutrire il pianeta, energia per la vita' ".
Ma entriamo più nel dettaglio della mostra, che è articolata in quattro sezioni, ognuna delle quali esplora e
approfondisce gli ambiti fondamentali su cui agire per migliorare il mondo di domani. La prima è dedicata
all'alimentazione (cibo e acqua) e si interroga sulla scarsità delle risorse disponibili, fino ad arrivare all'utilizzo
delle nuove tecnologie, tra cui O G M e biotecnologie. Per esempio, occorre sempre più riflettere sul fatto che
l'acqua è un bene primario che non tutti hanno a disposizione. Nei paesi ricchi consideriamo la sua
disponibilità come una cosa scontata: basta aprire il rubinetto per averne quanta ne vogliamo. In diverse parti
del mondo, invece, moltissime persone non sanno nemmeno cosa sia un rubinetto. In quelle zone procurarsi
da bere è un vero e proprio lavoro quotidiano, faticoso ma essenziale. Ma c'è di peggio: sul nostro pianeta
circa una persona su sei non ha accesso all'acqua potabile. Il nostro paese è uno dei maggiori consumatori al
mondo di acqua potabile e ogni italiano, mediamente, utilizza 179 litri l'anno di acqua in bottiglia. Si preferisce
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2011
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
II futuro è in mano nostra
05/01/2011
Media Key - N.300 - dicembre 2010
Pag. 28
(diffusione:10500, tiratura:10500)
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2011
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
infatti acquistare l'acqua al supermercato, anche se quella del rubinetto nella maggior parte delle città italiane
è di ottima qualità. Scegliere l'acqua del rubinetto significa non solo risparmiare ma soprattutto evitare uno
spreco di plastica e l'inquinamento provocato dai mezzi necessari per il trasporto delle bottiglie. La seconda
sezione della mostra è dedicata al divertimento e al tempo libero, che hanno un impatto sempte maggiore in
termini di risorse impiegate e di effetti sui cambiamenti climatici. Quando viaggiamo per incontrare gli amici o
la famiglia utilizziamo mezzi di trasporto che bruciano petrolio, diesel o altri carburanti fossili, liberando
anidride carbonica nell'atmosfera. Videogiochi, televisioni e altri dispositivi domestici funzionano con
l'elettricità, spesso prodotta bruciando combustibili come il carbone, il gas e il petrolio, con la conseguente
emissione di anidride carbonica. Produrre libri, giochi, vestiti e consolle per giochi elettronici richiede materie
prime, acqua ed energia. Forse non tutti sanno che l'abitudine di lasciare in standby dispositivi come la
televisione, il lettore di dvd o una consolle è responsabile di circa il 6-10% dei consumi annuali domestici.
Anche il trasporto aereo è causa di elevate emissioni di anidride carbonica e contribuisce in maniera decisiva
all'effetto serra e all'inquinamento atmosferico. La terza sezione è dedicata alla mobilità e ai trasporti, che
sono in continua evoluzione verso nuovi mezzi e modalità. Tutti i nostri spostamenti hanno un impatto
sull'ambiente. I carburanti che alimentano automobili, aerei, navi e treni sono di fatto gasolio o benzina,
entrambi derivati del petrolio. La loro combustione genera anidride carbonica, che viene liberata
nell'atmosfera contribuendo ai cambiamenti climatici. Senza contare il fatto che il petrolio, prima o poi, si
esaurirà. In futuro, probabilmente, dovremo utilizzare i combustibili fossili in maniera più efficiente, oltre che
avvalerci di nuove fonti energetiche. La benzina si ottiene dal petrolio che, oltre a essere una risorsa
esauribile, è molto dannoso per l'ambiente. Negli ultimi anni si stanno sviluppando nuovi sistemi di
alimentazione o carburanti con minor impatto ambientale, come il gas GPL, il metano e i primi motori elettrici.
Nella mostra si ricorda con grande piacere il World Solar Challenge, un campionato mondiale di corse
automobilistiche che si svolge da vent'anni in Australia. I veicoli che vi partecipano si muovono
esclusivamente a energia solare e riescono a raggiungere una velocità di addirittura 300 km/h! Veniamo
infine alla quarta sezione della mostra, dedicata alla casa, che oltre a proteggerci dagli elementi naturali
conferisce a ognuno di noi anche un senso di identità e di comunità. La costruzione di un edificio richiede
però molte risorse. Prima di poter essere utilizzati, i materiali vengono sottoposti a processi di lavorazione e
poi trasportati con un notevole consumo energetico e rilascio di anidride carbonica. Bisogna far arrivare il
legno dalle foreste e poi tagliarlo su misura, mentre i mattoni tradizionali devono essere modellati a partire
dall'argilla, con un procedimento che richiede molta acqua, per poi essere cotti in una fornace ad alta
temperatura. Il calcestruzzo, infine, viene prodotto con un processo che genera anidride carbonica. Scegliere
materiali da costruzione locali o riciclati è un modo per ridurre l'impatto sull'ambiente. Oggi gran parte
dell'energia che utilizziamo nei nostri edifici (per il riscaldamento, l'aria condizionata, la luce e l'elettricità)
viene generata utilizzando combustibili come il gas, il carbone e il petrolio. Questo modo di produrre energia
libera molta anidride carbonica e contribuisce ai cambiamenti climatici. La mostra sottolinea l'importanza della
bioarchitettura, una pratica rispettosa dell'ecosistema e dei principi di sostenibilità, che ha come obiettivo
quello di instaurare un rapporto equilibrato tra l'ambiente, l'uomo e eli edifici. Fra i suoi principi vi sono
l'utilizzo di materiali e tecniche eco-compatibili, l'impiego di fonti energetiche rinnovabili che non siano causa
di emissioni dannose e l'attenzione al rapporto fra l'edificio e l'ambiente in cui viene costruito. Le nostre case
potrebbero fornirci calore ed energia sfruttando esclusivamente fonti rinnovabili non inquinanti: si possono
infatti impiegare pannelli fotovoltaici per generare energia e per riscaldare la casa; a quest'ultimo scopo si
può inoltre provvedere installando nel sottosuolo un impianto geotermico che recupera il calore prodotto
naturalmenre dalla terra. Il viaggio attraverso queste quattro sezioni è accompagnato da personaggi virtuali
che arrivano direttamente dal 2050 e che rappresentano in maniera stimolante diverse modalità di approccio
alla sfida per il futuro del pianeta. C'è Lek, che si fa avvocato di un nuovo modello di sviluppo urbano che
unisce la tecnologia verde ai moderni grattacieli e ai centri commerciali alimentati da pannelli solari. Ma c'è
anche il simpatico Eco, che si fa paladino e sostenitore dei valori 'green', ribadendo l'imprescindibilità di
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Media Key - N.300 - dicembre 2010
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(diffusione:10500, tiratura:10500)
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
questa scelta per non portare alla distruzione il nostro amato pianeta. Insomma, un pluralismo di voci che
sottolinea come non esista un'unica formula magica per risolvere tutti i problemi: gli aspetti da gestire e
valutare sono numerosi, e solo un dialogo costruttivo da parte di tutti può portare all'implementazione di
soluzioni valide. La mostra si snoda attraverso un tour digitale tecnologicamente all'avanguardia, con un
percorso 'hands on' studiato appositamente per i bambini, come un grande gioco interattivo: una personalcard assegnata a ogni visitatore ne registra durante il percorso le abitudini quotidiane fino a indicare, alla fine
della mostra, se il suo comportamento sia virtuoso o meno in termini di sostenibilità ambientale. L'evento
propone inoltre un ricco calendario di incontri collaterali di approfondimento con esperti internazionali e
un'articolata offerta didattica organizzata in percorsi guidati interattivi e laboratori creativi per scuole, gruppi e
famiglie, curata dagli esperti dell'Associazione Didattica Museale (A.D.M.), responsabile dei servizi educativi
presso il Museo Civico di Storia Naturale di Milano, a
Foto: La locandina della mostra '2050 - I pianeta ha bisogno di te', allestita alla Rotonda di via Besana a
Milano. In basso a sinistra, l'area dedicata alla casa del futuro.
Foto: A sinistra, un videogioco interattivo sul tema dell'alimentazione; a destra, console per creare proprio
mezzo di trasporto ideale; in basso, veduta d'insieme della mostra.
Foto: A sinistra, lo schermo introduttivo della sezione 'Acqua'. Sotto, la sezione 'Le città del futuro'.
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Notebook desktop replacement, i migliori modelli a confronto
ALBERTO DE BERNARDI E DARIO ZINI
il notebook è utilizzato sempre più come sostituto del desktop, anche da chi ha scarse esigenze di mobilità.
Ecco i migliori modelli progettati per questo Acer Aspire Ethos 8943G Euro 1.954,80 W L'Aspire 8943G è un
desktop replacement in piena regola, con grandissimo schermo da ben 18,4" e risoluzione Full-HD
(1.920x1.080). Stilisticamente si discosta in modo deciso dai precedenti modelli con finitura plastica lucida.
Qui troviamo invece alluminio satinato a profusione, che oltre a dare un tocco di classe risulta meno propenso
a conservare impronte digitali; stranamente, proprio il touchpad mantiene finitura lucida! Misteri dei
designer... L'ergonomia è convincente, grazie all'ottima, ampia tastiera a tasti separati e alla buona
disposizione complessiva dei pulsanti, ma la tastiera tende a flettere sotto la pressione delle mani, dando una
poco piacevole sensazione di economia. Da rivedere completamente invece il touchpad, che proprio a causa
della finitura lucida risulta assai scomodo. Impressionate il display con finitura lucida, che mostra di avere una
luminosità più che adeguata e un contrasto soddisfacente, nonostante il punto di nero forse troppo alto.
Purtroppo, e inevitabilmente viste le dimensioni, basta scostarsi di poco dall'angolo visivo ottimale per vedere
peggiorare contrasto e resa cromatica. Le prestazioni sono il pezzo forte di questa macchina, grazie al
processore Core Ì7-720 QM, che è uno dei processori mobile più performanti oggigiorno, e alla grafica
Mobility Radeon 5850 con i GB di memoria DDR3 dedicata (qui Acer ha risparmiato un po' rinunciando alla
GDDR5, ma le prestazioni rimangono in assoluto molto elevate). Notevoli anche la dotazione di RAM (6 GB)
e la sezione disco con due unità da 640 GB ciascuna, oltre alla presenza di un masterizzatore Bluray. Infine,
una menzione per l'impianto audio, che è un 5.1! Qualità e realismo ai massimi livelli grazie alle coppia di
casse inferiori frontali. Nonostante alcuni difetti, si tratta quindi di un'eccellente macchina ad alte prestazioni,
ideale per i giochi e la multimedialità in genere. La buona connettività (Wi-Fi 802.11n, Gigabit Ethernet, 5
porte USB?) e la webcam integrata completano il buon quadro generale. Acer Aspire 57450 3D Euro
1.078,80 caratteristica più innovativa e peculiare di questo modello presenza di un display 3D, che
caratterizza immediatamente la macchina come strumento di gioco o di intrattenimento. Con il notebook
vengono forniti degli appositi occhialini 3D (kit nVidia 3D Vision) a infrarossi che si sincronizzano con
trasmettitore integrato nella cornice superiore del display, accanto alla webcam; si ricaricano tramite porta
mini-USB e sono piuttosto leggeri e comodi da indossare anche se come tutti i prodotti di questi tipo - mal si
prestano a essere indossati da chi già porta occhiali da vista. Lo schermo, caratteristica 3D a parte, è un
16,6" da 1.366x768 pixel retro-illuminato a LED di buone performance. Non dovesse bastare, è disponibile
un'uscita HDMI per un eventuale TV esterno. L'unica configurazione per il momento disponibile prevede una
CPU di ultima generazione ma non al top di gamma (Core-i3 370M), quindi il 5745D 3D non è certo la
macchina più veloce di queste pagine, ma la grafica evoluta nVidia GT425M con 1 GB di DDR3 dedicata
consente di giocare in modo fluido con qualsiasi titolo, il che è in definitiva il vero scopo di questa macchina.
L'hard disk offre 500 GB di spazio, la RAM di base è 4 GB (espandibile a 8 GB) e la connettività è di alto
profilo: gigabit Ethernet, Wi-Fi 802.11 n e Bluetooth 3.0. Buona anche la dotazione di porte USB, 4 di tipo
USB2.0. Apple MacBook Pro 15" Euro 1.949,00 Il MacBook Pro 15 è il modello intermedio della gamma di
punta di portatili Apple. Come indica la sigla, è equipaggiato con uno schermo da 15,4 pollici di diagonale, di
base con finitura glossy e risoluzione nativa di 1.440x900 pixel. Il portatile può in alternativa essere
configurato con display opzionale di risoluzione maggiore, da 1.680x1.050 pixel, disponibile anche con
finitura opaca, a nostro avviso molto più adatta per lunghe sessioni di lavoro. La retroilluminazione dello
schermo è a Led, per un'ottima uniformità, un'eccellente resa cromatica e minori consumi. In questo ambito, il
MacBook Pro è un notebook da record, con un'autonomia massima di 8-9 ore (dichiarata). La batteria non è
sostituibile dall'utente, ma ne è garantita una durata, in condizioni normali, di 5 anni. Un elemento
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
VERSUS. il notebook è utilizzato sempre più come sostituto del desktop, anche da chi ha scarse esigenze di
mobilità. Ecco i migliori modelli progettati per questo
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caratterizzante dell'intera gamma MacBook Pro è la realizzazione del guscio, che è in alluminio di tipo
Unibody: il suo guscio brevettato nasce da lavorazioni meccaniche di precisione, grazie alle quali l'intero
chassis è ricavato, mediante tagli di precisione, da un unico blocco di alluminio. Una soluzione che conferisce
eleganza e robustezza al prodotto. Il MacBook Pro 15 utilizza una sezione grafica dedicate nVidia GeForce
320m con 256 MB di memoria Gddr3 dedicata, in grado di fornire potenza a sufficienza non solo per le
applicazioni 3D di produttività ma anche per I videogiochi più esigenti e assetati di frame. Nella versione base
il MacBook Pro 15 è configurato con processore Intel Core i5 da 2,4 GHz, sostituibile opzionalmente con
Core i5 da 2,53 GHz oppure, nella configurazione massima, con Core i7 quad, a 2,66 GHz. La memoria è di
base da 4 GHz, di tipo Ddr3, espandibile fino a 8 GHz, mentre l'hard disk è da 320 GB: anche in questo caso
in fase di configurazione è possibile selezionare una capacità diversa (fino a 500 GB e 7200 rpm) oppure
optare per una velocissima unità SSD allo stato solido, disponibile nella capacità di 128, 256 o 512 GB.
L'unità ottica, comune a tutte le configurazioni, è un SuperDrive _ j (DVD+R DL/DVD±RW/CD-RW) 8x con
caricatore automatico. Apple MacBook Pro 17" Euro 2.249,00 Il modello di punta della gamma MacBook Pro
di Apple condivide buona parte delle caratteristiche esteriori del fratello più piccolo da 15 pollici. La più
evidente differenza è nella dimensione dello schermo, che è da 17 pollici, con risoluzione nativa di
1.920x1.200 pixel, quindi oltre la risoluzione Full HD. SI tratta di un pannello di elevatissima qualità
retroilluminato a Led, con una superficie sufficientemente ampia per lavorare agevolmente senza rimpiangere
troppo la propria postazione fissa. Ingombro e peso di questo modello, unitamente alle specifiche hardware di
alto livello, rendono il prodotto particolarmente adatto per un impiego professionale, per la grafica 0 per la
produttività da ufficio. Anche per il MacBook Pro da 17 pollici è prevista la possibilità di sostituire, in fase di
configurazione, il processore di serie Intel Core i5 da 2,53 GHz con un potentissimo Core i7 quad da 2,66
oppure 2,8 GHz. La memoria SoDimm Ddr3 a 1066 MHz, di base da 4 GB, è espandibile fino a 8 GB. La
scheda grafica è la stessa utilizzata sulla versione da 15 pollici: una nVidia GeForce 320m, in questo caso
con memoria dedicata da 512 MB, di tipo Gddr3. La scocca del MacBook Pro è in alluminio, realizzata con
procedimento Unibody. Comune anche la tipologia di batteria, ai polimeri di litio e capace di fornire energia
fino a un massimo di 8-9 ore: in pratica un'intera giornata di lavoro. La dotazione di porte è abbastanza
ridotta, come usuale sui sistemi portatili Apple: le USB 2.0 sono solamente due, alle quali si aggiungono una
Ethernet 10/100/1000, una FireWire 800, una mini DisplayPort e uno slot per schede di memoria in formato
SD: sono tutte allineate sul lato sinistro del case, mentre a destra è posizionato il lettore ottico SuperDrive.
Tastiera nera con lettere retroilluminabili e touchpad multitouch privo di tasti sono altri due elementi
fortemente caratterizzanti: la tastiera è precisissima e confortevole da utilizzare; l'ampio touchpad è
altrettanto confortevole e preciso, e la gestione multitouch contribuisce notevolmente all'ergonomia
complessiva. Il MacBook Pro da 17 pollici, come il resto della gamma, integra una sottosezione wireless
802.11 n e una webcam l incorporata nel monitor. Asus NX90Jq Euro 1.899,00 W L'NX90Jq appartiene alle
"serie speciali" Asus, per chiarezza le serie che comprendono modelli come il Lamborghini VX6, e in effetti
bisogna dire che un po' speciale, questo notebook, lo è davvero. Il design, studiato da Devid Lewis, è
concepito per non passare assolutamente inosservato con le sue finiture in alluminio lucido, a specchio, ma è
anche funzionale agli scopi che questo notebook si prefigge di soddisfare: offrire una piattaforma di
intrattenimento ai massimi livelli. La prima cosa che si nota sono le due casse ai lati dello schermo, studiate
in collaborazione con Bang & Olufsen per portare, per la prima volta su un notebook, un'esperienza d'ascolto
simile a quella di un televisore convenzionale; gli altoparlanti sono infatti posizionati in verticale, accanto allo
schermo, e offrono prestazioni per nulla paragonabili a quella dei classici diffusori integrati nei notebook. Il
display, da ben 18,4", è Full HD con retroilluminazione LED e finitura lucida; è quindi il giusto completamento
di questa vera e propria stazione audio/video portatile. Grazie all'abbondante spazio a disposizione (tra
display e casse, arriviamo a 53 cm di larghezza), Asus ha pensato di sistemare ai lati della tastiera due
touchpad; idea innovativa, che però costringe a rinunciare al tastierino numerico separato, così, nonostante le
dimensioni, la tastiera non offre un perfetto layout. La configurazione hardware è di primo piano: CPU Core
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Ì7-720QM, grafica nVidia GeForce GT 335M, disco fisso da 640 GB con supporto dual disk, RAM fino a 12
GB (secondo configurazioni), unità ottica combo (masterizzatore DVD / lettore BD). Da segnalare l'utilizzo
dello standard USB 3.0. Asus N53Jq Euro 1.126,00 ^ T L'NX90Jq è certamente un notebook "impegnativo".
L'NX90Jq ha, però, anche dei fratelli minori, tra cui questo interessantissimi N53Jq. La lettera N lo colloca
nella categoria "multimedia" dei notebook Asus, e infatti anche l'N53 dispone di un sistema audio sviluppato
in collaborazione con B&O e un reparto video ai massimi livelli. Lo schermo, più piccolo rispetto al modello
precedente, misura 15,6" di diagonale, e senza le casse verticali a lato il notebook appare decisamente più
compatto (39 cm contro 53). Non si tratta di un peso piuma (2,9 Kg), ma il peso è "speso bene", perché la
rigidezza e quindi l'impressione di solidità dello chassis (che fa largo uso di alluminio spazzolato) è davvero
notevole. Buona la dotazione e disposizione di porte e connettori, che comprende anche una USB 3.0, e
buona anche l'ergonomia complessiva. La tastiera è confortevole e il touchpad sufficientemente preciso;
l'unico appunto che si può muovere, in questo senso, è il tastierino numerico troppo vicino alla tastiera
principale (viste le dimensioni, si poteva fare meglio). Tornando al display, questo vanta una risoluzione di
1.366x768 pixel, un elevato contrasto "reale" - poco meno di 500:1 - e un ampio angolo visivo; sarebbe quasi
perfetto se non fosse per una certa disuniformità di retro-illuminazione tra la parte alta, sempre più scura, e la
parte bassa. Le performance sono di alto livello, grazie a una configurazione hardware perfino superiore a
quella dell'NX90: troviamo qui una CPU Core Ì7-740QM, grafica nVidia, disco fisso da 500 GB, RAM fino a 8
GB (secondo configurazioni). I 4 core fisici del processore e la sezione disco veloce e capiente si sfruttano
particolarmente bene con applicazioni audio/video, e suggeriscono quindi che questo notebook possa fare
felice più di un video-maker. Questi ultimi saranno tra l'altro lieti di sapere che la rumorosità è sempre
contenuta, mentre l'autonomia non è certo il pezzo forte di questa configurazione (come di nessun desktopreplacement, del resto): circa 2 ore e 30 se poco sfruttato, meno di 1 ora con la CPU a pieno carico. Deli
Inspiron 17R 2 L'Inspiron 17R viene proposto da Dell come notebook generico "per la casa", cioè per gestire
le proprie foto, navigare, scaricare la posta e utilizzare qualche applicazione di produttività personale. La
ricetta è semplice: ampia personalizzabiiità, anche per quanto riguarda i colori dello chassis che è disponibile
nelle tre varianti nero, rosso e blu (anche se questi ultimi si pagano 30 Euro in più), schermo generoso da
17,3" WLED da 1600x900 punti, piattaforma intel Core di ultima generazione ma senza reali) e l'elevata
sensazione di contrasto tipica dei display giare, ma a eccessi (si arriva qui al Core i5) e prezzo interessante.
Per le attività menzionate, infatti, non occorrono super-macchine, e allora ecco che un Core Ì5-460M, con i
suoi due core, offre tutta la potenza necessaria senza far rimpiangere i modelli superiori, perché con queste
applicazioni la differenza non si percepirebbe nemmeno; ecco allora che una scheda grafica mid-range come
la ATI Mobility Radeon HD 5470 da 1 GB è la scelta perfetta, che consente all'occorrenza anche di giocare
un po'; ecco che i 4 GB di RAM danno la giusta verve e i 500 GB di disco lo spazio che serve. Lo chassis
restituisce un buona impressione di solidità, e il feeling d'uso è ottimo grazie alla tastiera e al touchpad
veramente precisi e piacevoli da utilizzare. Un'impressione quasi altrettanto buona la dà il display, che ha
dalla sua una luminosità veramente elevata (si sfiorano le 300 cd/m uno sguardo più attento si scopre che la
luminosità è un po' "troppo" elevata anche quando non dovrebbe, e i neri tendono un po' al grigio scuro;
inoltre, la risoluzione di 1.600x900 è corretta per le dimensioni dello schermo, ma una risoluzione FullHD non
avrebbe guastato in tempo di Blu-ray. Segnaliamo che, come da tradizione Dell, la configurazione è
ampiamente configurabile. Quella qui presentata è il top di gamma, ma scegliendo un processore Core Ì3370M, 3 GB di RAM, grafica integrata e disco da 320 GB, si possono risparmiare 200 Euro. Fujitsu Lifebook
AH530 Euro 699,00 'Wr "La qualità costa? Non è detto". Questo è lo sloga con cui Fujitsu accoglie i potenziali
clienti dell'AH530, e ha ben ragione di farlo. L'AH530 è un notebook solido e ben costruito, pensato per chi
lavora prevalentemente in ufficio ma ha bisogno, di tanto in tanto, di muoversi con il suo notebook, a cui
richiede essenzialmente due cose: buone performance e connettività ad alta velocità, ovunque si trovi. Il
display da 15,4", 1366c768, ben si accorda con tale esigenza di mobilità occasionale. Tutta la solidità
caratteristica dei Fujitsu-Siemens è stata trasportata dai nuovi modelli Fujitsu, che in più hanno guadagnato
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un look più accattivante. È stato fatto un buon lavoro tanto con tastiera, che offre un tastierino numerico
separato laddove altri, in maggior spazio, ne sono sprovvisti, quanto con il totchpad, che è preciso e
piacevole da usare, anche se qualche mm di spazio in più non avrebbe certo guastato. Meno lusinghiero il
giudizio sul display, che non ci ha favorevolmente impressionato. Gli si deve riconoscere una elevata
luminosità, ma il punto di nero troppo elevato fa apparire i neri tendenti al grigio, abbassando il contrasto
complessivo; inoltre, una finitura lucida - con gli inevitabili riflessi - mal si adatta a una macchina da lavoro, e
se questa era l'intenzione di Fujitsu, si sarebbe dovuta fare una scelta diversa. La configurazione prevede
diverse opzioni per tutti i componenti principali; ad esempio, il processore va dal Celeron al Core i7. Il prezzo
in questa pagina e i successivi commenti si riferiscono alla seguente configurazione, a nostro avviso la più
corretta per questa macchina: Core Ì3-370M, 4 GB di RAM, video Radeon HD550V, hard disk da 320 GB.
Con queste componenti, la macchina si utilizza con piacere per tutte le situazioni lavorative; il Core Ì3-370M,
2,4 GHz dual-core, risponde benissimo. Abbinato alla grafica Radeon HD550v (che è poi un HD4650 con la
frequenza leggermente ridotta) permette anche di far girare qualche gioco, purché non si esageri con la
risoluzione. Chi desidera qualcosa in più potrà fare il passo successivo verso il Core Ì5-460, che con la
modalità turbo mode (qui assente) fino a 2,8 GHz garantisce un 10% di performance in più. Uno dei pregi di
questa macchina, che potrà certamente costituire motivo di preferenza per una certa tipologia di utente, è il
modulo 3G/ UMTS integrato, che permette di lavorare ovunque senza impazzire alla ricerca di un hot-spot
wireless. Il ridotto rumore e il ridotto calore prodotti durante l'uso rappresentano un altro buon plus per
l'utilizzo in mobilità Dell Alienware M17x Euro 1.699,00 L'Alienware M17x si colloca, nella gamma Dell,
all'estremo opposto rispetto ail'lnspiron 17R, pur condividendo l'impostazione desktop-replacement. Se nel
caso dell'lnspiron la parola d'ordine era equilibrio e discrezione, nel caso dell'M17r tutto è portato all'estremo,
"strillato". È un notebook pensato come macchina da gioco e non fa nulla per nasconderlo, a iniziare dal
design aggressivo e particolare, con le due feritoie frontali che richiamano le prese d'aria di auto sportive. La
configurazione è ai massimi livelli, e rappresenta il motivo principale di acquisto di questo modello. Secondo
Dell, si tratta del portatile più veloce al mondo per i videogame, e ci si può credere. Iniziamo dalla grafica, che
è ovviamente la parte più importante per i videogame: troviamo, qui, le opzioni per una singola Radeon HD
5870 0 una singola nVidia GeForce GTX285M, due 5.870 in configurazione Crossfire o due GTX285M in
configurazione SLI! Doppio anche il disco rigido: è possibile avere configurazioni RAID 0 e RAID 1 2 unità
SATA da 7.200 rpm fino a 500 GB ciascuna e perfino RAID 0 con due unità SSD da 128 o 256 GB ciascuno,
per prestazioni veramente "stellari". Il processore parte dal Core i5 520M (dual core, 2,4 GHz, 2,93 GH in
turbo mode, 3 MB cache) per arrivare al core i7 920XM (quad core, 2 GHz, 3,2 GHz in turbo mode, 8 MB
cache); in tutti i casi, la CPU sarà ben supportata da almeno 4 GB di veloce DDR3-1333. Anche il display è
personalizzabile, seppur col vincolo dei 17"; si possono scegliere un modello da 1.440x900 pixel e due FullHD, uno dei quali con retroilluminazione LED. Una configurazione, insomma, da fare invidia a chiunque.
Unico contro, il prezzo ... i 1.699 Euro a cui facciamo riferimento rappresentano infatti solo la base di
partenza! Esagerando, e scegliendo il processore "top", doppia grafica, RAID 0 con SSD e 8 GB di RAM si
superano abbondantemente i 5.000 Euro. Fujitsu Celsius H700 Euro 2.149,00 Molte volte, la ricerca di
performance estreme in un notebook è solo un vezzo. Altre volte, però, è davvero utile spingersi al limite, e
questo capita, tipicamente, quando si ha a che fare con la grafica - che si tratti di videogiochi o CAD. Per
quanto riguarda i giochi, molte macchine in questo "versus" sapranno soddisfare anche i palati più fini. Solo la
Celsius H700 saprà, invece, soddisfare utenti di software CAD e modellazione, che richiedono sezioni
grafiche particolarmente evolute. La caratteristica saliente di questa macchina sta infatti tutta nella sezione
grafica nVidia classe Quadro, una Quadro FX 880M per la precisione, che pone la Celsius H700 a pieno titolo
tra le workstation grafiche anche se non è certo la soluzione più potente della sua classe. Anche per questo
modello sono disponibili diverse opzioni, e il prezzo si riferisce a una configurazione "intermedia" con CPU
Core Ì7-640M, 4 GB RAM, 500 GB hard disk (disponibili CPU fino a core Ì7-840QM e dischi SSD).
Configurazione particolarmente interessante a nostro avviso per il prezzo, che potrà a prima vista sembrare
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
elevato ma che in effetti è sensibilmente inferiore a quello dei componenti in questa categoria di prodotti, e
per le prestazioni offerte, di alto livello con ogni applicazione e ottime con il software di modellazione 3D. Se
volete far girare su un portatile Maya, Catia 0 simili, questa potrebbe essere la macchina per voi. La struttura
è senza fronzoli, a prima vista persino povera considerato il posizionamento del prodotto, ma la solidità c'è e i
dispositivi di input fanno il loro lavoro onestamente. Lo schermo, importante per questa macchina, non è stato
trascurato, e nella versione 15,6" - 1.600x900 pixel che abbiamo preso in esame ha dimostrato eccellente
luminosità massima e un contrasto elevatissimo, tra i migliori in assoluto. Rumore prodotto e temperatura non
raggiungono mai vette esagerate, ma per lavorare in modo confortevole serve una scrivania a disposizione;
del resto, la potenza da smaltire è elevata e le leggi della fisica non si possono violare... HP Elitebook 8740w
Euro 2.469,00 Altra workstation grafica portatile, la HP Elitebook si presenta con un aspetto impeccabile e
granitico. I materiali utilizzati, tutti di ottima qualità - da evidenziare lo chasiss interno in lega di magnesio - gli
donano un aspetto da notebook "di lusso" e una rigidezza davvero notevole. Buoni i dispositivi di input. Sia la
tastiera, impeccabile, sia il touchpad/trackpoint; HP è rimasta una delle poche a offrire ancora il doppio
sistema di puntamento con il caratteristico piccolo joystick affogato tra i tasti, che non ha riscosso molto
successo ma aveva, a nostro modesto parere, i suoi vantaggi. Buona anche la dotazione di porte e
connettori, che include tra l'altro due porte USB 3.0. Anche in questo caso sono disponibili diverse
configurazioni, e noi ci siamo indirizzati verso il modello siglato WD938ET che è il primo a utilizzare lo
schermo da 17" con risoluzione Full-HD 1.920x1.200. Proprio il display rappresenta uno dei punti di forza di
questa macchina: basato su tecnologia IPS, al pari dei monitor professionali, e retroilluminato a LED,
garantisce ottimi angoli visivi e una copertura completa dello spazio colore sRGB, cosa che non si può dire di
molti altri notebook. La luminosità medio-alta viene gratificata con un punto di nero tra i più contenuti, cosa
che garantisce un contrasto prossimo a 1.000:11 Notevole davvero. Il resto della configurazione prevede una
CPU Core Ì5-540M, 4 GB di RAM, disco da 500 GB. Lasciamo per ultima la scheda grafica perché, come nel
caso precedente, è la parte più importante di una workstation. Troviamo qui a bordo una nVidia Quadro FX
2800M, soluzione di classe superiore al concorrente Fujitsu ma ancora non al top; le Quadro 2800 sono, in
effetti, la versione professionale delle GPU consumer 9800 GT, non certo l'ultimissima novità. Chi desidera
potrà optare per configurazioni con ATI FirePro M7820 o nVidia Quadro 3800M / 5000M, ovviamente
mettendo mano al portafogli. HP Envy 17-1100 Euro 1.699,00 I modelli della serie Envy 17-17 come i pollici
dello schermo, 17,3" per la precisione - sono classici desktop replacement per il mercato consumer: design
ricercato, piattaforma aggiornata (è disponibile anche un modello con schermo 3D, visibile in foto), buona
connettività (porte USB 3.0, HDMI) e, soprattutto, ottime performance, anche con i videogame, grazie al
potente processore Intel Core Ì7-720QM e alla grafica Radeon 5850. II prezzo indicato si riferisce al modello
"base", la cui configurazione è già comunque molto ricca e comprende, oltre ai componenti indicati, 6 GB di
RAM e unità disco SATA da 500 GB. Per poco meno di 2.000 Euro (Euro 1.999) si possono avere lo schermo
3D, 8 GB di RAM e l'unità ottica BD / combo al posto del più classico masterizzatore DVD. Lenovo ThinkPad
T510 Euro 2.151,60 ' Per molti anni, il ThinkPad IBM serie T è stato "il" notebook professionale per
antonomasia. Dopo l'acquisizione da parte di Lenovo, la gamma ha perso un po' di smalto, inutile negarlo, ma
resta un punto di riferimento nel settore dei notebook "da lavoro". Il T510, con il suo schermo da 15,6", è il
modello che più si avvicina all'esperienza d'uso consumer, ed è sicuramente da annoverare tra i desktop
replacement a pieno titolo, ma l'impostazione professionale si ravvisa in molti "dettagli", a partire dalla
copertura dello schermo che è antiriflesso, e non "a specchio" come accade con la maggior parte dei
notebook oggi sul mercato. Minore "effetto wow", certo, ma anche minori riflessi fastidiosi che alla fina della
giornata procurano micidiali emicranie. Non si tratta di notebook economici in assoluto, la gamma parte da
circa 1.200 Euro, ma qui abbiamo voluto prendere in considerazione l'attuale modello top di gamma
(NTH4JIX), dotato di CPU Core Ì/-620M (2.66 GHz), schermo da 1.600x900 punti di risoluzione, 4 GB di
RAM, disco rigido da 320 GB. Citiamo comunque anche l'interessante modello NTFD4IX, che a parità di tutto
il resto, ma utilizzando un più modesto processore Core Ì5-450M (2,4 GHz) costa 1.578,80 Euro. In entrambi i
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
casi, si ha l'essenziale per lavorare bene (accesso protetto da lettore di impronte digitali, elevata autonomia,
ottimo feeling, robustezza grazie anche alla tastiera resistente ai liquidi, ottimizzazione delle funzioni VolP) e
nulla più (resa musicale trascuratissima, design fedele a se stesso da decine di anni. Ottimo il display da
1.600x900 punti, vale senz'altro il piccolo sovrapprezzo rispetto alla versione da 1.366x786 punti. Samsung
P580 JA01 Euro 931,20 (rilevato sul Web) W Il Samsung P580 JA01 è un notebook realizzato all'insegna
della robustezza e della qualità costruttiva: offre un mix ottimale di potenza computazionale e dotazione, ed è
in grado di soddisfare appieno le più moderne esigenze multimediali, videoludiche e lavorative. Il Samsung
P580 JA01 è caratterizzato da un design resistente ed ergonomico in grado di sopportare e agevolare gli
spostamenti. Il suo sensore di caduta protegge i dati in caso di urto, portando automaticamente il disco rigido
in "posizione protetta" quando vengono rilevati movimenti bruschi. Il processore Intel Core i3 che lo
equipaggia offre una buona potenza complessiva, garantendo allo stesso tempo consumi energetici ridotti: si
tratta di una CPU Intel Core i3 330m con frequenza di clock pari a 2,13 GHz, a doppio core. La tecnologia
Intel Turbo Boost indirizza automaticamente e in maniera intelligente più potenza laddove è necessaria, per
garantire sempre la velocità e le prestazioni adatte a soddisfare il carico di lavoro. Il Samsung P580 presenta
una scocca robusta e resistente, in grado di proteggerlo e di ridurre il rischio di graffi e impronte. Inoltre, il suo
design ergonomico ed elegante lo rende accattivante e affidabile. Il Samsung P580 è dotato di sezione
grafica integrata Intel GMA HD, capace di buone prestazioni in ambito multimediali, anche se un po' limitate
per quanto riguarda l'impiego di videogiochi pesanti. Samsung P580 è dotato di un display antiriflesso da
15,6" a LED che consuma meno energia, e offre un'elevata qualità di immagine. Grazie alla docking station
Samsung è possibile connettere tutte le periferiche con una serie di porte: presa microfono, presa cuffie, 5
porte USB 2.0, porta eSATA, porta seriale, porta monitor digitale, porta monitor analogico, porta display
opzionale, porta LAN, porta PS/2, porta alimentazione IN. Samsung Q530 JS01 Euro 849,00 W Il Samsung
Q530 JS01 è caratterizzato da un design moderno, sottile e leggero: offre un ottimo equilibrio tra prestazioni
e portabilità e, grazie alle soluzioni tecnologiche volte al risparmio energetico, è capace di un'autonomia della
batteria particolarmente elevata. La batteria a sei celle offre infatti fino a 6 ore (6 celle da 5200 mAh) di
autonomia per consentire in pratica, di coprire quasi l'intera giornata lavorativa. Il display retroilluminato LED
a risparmio energetico e le prestazioni ottimizzate del processore Intel mobile sono la garanzia di ore e ore di
performance. Grazie allo spessore di soli 27 mm e al peso di 2,36 kg, Samsung Q530 è garanzia di ultra
mobilità, ma offre molto più del semplice design e comfort. Il Samsung Q530 è estremamente completo per
quanto riguarda la dotazione: incorpora un'unità ottica, numerose porte USB e uscita HDMI. Grazie alla sua
tecnologia innovativa che ottimizza le prestazioni del PC, il processore Intel Core i5 garantisce potenza di
calcolo e bassi consumi. La tecnologia Intel Turbo Boost indirizza automaticamente e in maniera intelligente
la potenza, equilibrando il carico di lavoro tra le diverse applicazioni. Dotato della più recente scheda nVidia
GeForce GT 3310M, di avanzate funzionalità grafiche 3D e di una memoria dedicata GDDR3 da 1 GB,
questo modello consente di vivere i film d'azione in HD e i giochi 3D con una maggiore intensità. Per
condividere immagini e archivio multimediale in maniera semplicissima, è presente la funzione Samsung
AlIShare, che consente di trasferire e riprodurre i filmati, la musica e le foto sul PC portatile senza dover
installare ulteriori driver. Inoltre è possibile condividere facilmente tutti i contenuti multimediali con tutti i
dispositivi connessi tramite DLNA, per visualizzare facilmente le foto della fotocamera o riprodurre i video dal
PC sulla TV. Toshiba Qosmio X500 Euro 1.850,00 Wf Il Toshiba Qosmio X500 è progettato per essere la
migliore soluzione mobile d'intrattenimento, integrando le più avanzate tecnologie per rendere la vita più
semplice e divertente. Questo notebook Toshiba porta l'intrattenimento digitale ai massimi livelli, offrendo le
più recenti e potenti soluzioni tecniche, a partire dal processore Intel Core i7I720QM, con frequenza di 1,66
GHz e funzione Turbo Boost. Questa tecnologia permette un incremento dinamico nella frequenza di lavoro
di ciascun core (la CPU è quad core) fino a un massimo di 2,8 GHz: il Turbo Boost entra in gioco solo nel
momento in cui l'applicazione in esecuzione richiede più potenza. In questo modo la CPU ottiene
un'ottimizzazione dei consumi, fornendo potenza di calcolo solo quando serve davvero. La CPU quad core è ,
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,-r^-BM^Bfc affiancata da 4 GB di memoria Ddr 3, espandibile fino a 8 GB, mentre l'hard disk, in standard SAta, è da 500 GB. Il Qosmio è una macchina perfetta per giocare e per sfruttare al massimo i software
multimediali e le applicazioni 3D. Utilizza una scheda grafica nVidia GeForce con tecnologia TurboCache e
fino a 1.024 MB di memoria grafica. Lo schermo presenta una generosa diagonale di ben 18,4 pollici e
risoluzione Full HD a 1.920x1.080 pixel. Si tratta di un pannello retroilluminato a LED e dotato di tecnologia
Toshiba TruBrite, in grado di offrire una qualità di immagine eccellente, soprattutto nella visione di film Bluray. Questo modello è infatti equipaggiato con un lettore ottico Blu-ray combo, per poter guardare film ad alta
definizione anche in movimento. Il Toshiba è estremamente completo per quanto riguarda le connessioni:
sono presenti una porta Ethernet di classe Gigabit, il Wi-Fi 802.11n e il Bluetooth 2.1 EDR. Il comparto audio
è di elevatissimo livello: si tratta di un sistema realizzato dal prestigioso brand Harman Kardon, capace di
offrire un'elevatissima qualità musicale sia nell'ascolto di musica sia per quanto concerne le colonne sonore
di videogiochi e film.
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» ANTEPRIMA AMD RADEON HD 6800
AMD presenta la seconda generazione di schede grafiche con tecnologia DirectXH.
ROBERTO BUFFA
Lafami glia Radeon HD 5000, presentata circa 1 anno fa ha rappresentato una tappa importante per AMD. È
stata infatti la prima serie di schede grafiche ad introdurre ufficialmente sul mercato il supporto DirectX11, ma
soprattutto lo na fatto con diversi mesi d'anticipo rispetto ad nVidia e alla sua famiglia di schede Fermi.
Questo ha permesso ad AMD in pochi mesi di colmare il gap con la rivale in termini di share di mercato e
addirittura dal secondo trimestre 2010 di passare in posizione di vantaggio. I punti di forza della famiglia
Radeon HD 5000 erano le prestazioni, l'innovativo supporto a tre monitor con una singola scheda (Eyefinity)
e la varietà di modelli disponibili, in grado di soddisfare pressoché qualsiasi esigenza. In 5 mesi infatti AMD
aveva lanciato ben 11 schede, dalla "piccola" Radeon HD 5450 che ricopriva il ruolo di entry level, fino alla
mastodontica Radeon HD 5970 a doppia GPU, indiscussa top di gamma. Una strategia di marketing eseguita
alla perfezione e che ha tramutato queste schede in veri e propri "best seller" rafforzando così la leadership di
AMD. Una leadership ribadita sul piano delle prestazioni, perché sebbene nVidia con la propria GeForce
GTX480 potesse contare sulla GPU in assoluto più performante era ancora AMD ad avere la singola scheda
più veloce sul mercato con il modello Radeon HD 5970. Ma soprattutto AMD poteva contare su una maggiore
diversificazione dell'offerta, soprattutto sulla fascia entry level, a cui le GeForce basate su Fermi sarebbero
approdate solo di recente. Oggi con l'arrivo della famiglia 6000 l'architettura Radeon di classe DirectX 11 si
rinnova e giunge ufficialmente alla seconda generazione. Complice la maturità raggiunta dal processo di
fabbricazione a 40nm AMD è pronta ad aggredire in modo deciso il mercato della grafica, catturando
l'interesse di sempre più appassionati. RADEON HD 6000: TRE SERIE DI PRODOTTI La famiglia 6000 non
rappresenta uno stravolgimento dell'architettura DX11 che ha debuttato con le schede Radeon HD 5000,
bensì un'evoluzione e un affinamento della stessa. Le modifiche apportate da AMD sono state volte ad
ottimizzare l'efficienza e i consumi. In particolare AMD è riuscita a ottenere fino al 35% in più di prestazioni
per ciascun mm di superficie del chip. Sono tre le declinazioni di questa nuova famiglia. La serie 6800 si basa
su Barts, un chip che propone un'architettura ottimizzata derivata da quella delle schede 5800. E che punta
ad offrire prestazioni analoghe a fronte di consumi e costi inferiori. Cayman è invece il chip che sta alla base
della serie 6900. Si tratta di una GPU profondamente ridisegnata, capace di fornire prestazioni sensibilmente
più elevate rispetto a quelle 2 di superficie TI MEI INF • delle 5800, soprattutto sul fronte della geometria
(tessellation), rivelatosi uno dei punti deboli della famiglia 5000 su cui nVidia ha fatto leva in questi ultimi mesi
nel promuovere le proprie soluzioni Fermi. Infine abbiamo Antilles, nome in codice che identifica il prodotto di
punta della famiglia 6000, ovvero la soluzione a doppia GPU su singola scheda che si sostituirà al vertice
dell'offerta AMD rimpiazzando l'attuale Radeon HD 5970. Partiamo da una premessa. Gli appassionati di
gaming si dividono in due categorie. Da una parte ci sono gli entusiasti, coloro che cercano il massimo delle
performance e che chiedono quindi maggiori prestazioni senza badare a compromessi di prezzo o consumi.
Dall'altra invece ci sono coloro che desiderano prodotti in grado di offrire ottime prestazioni a prezzi però
competitivi. Con la famiglia Radeon HD 6000 AMD ha cercato di accontentare entrambi. La serie 6800 nello
specifico si rivolge a coloro che ritenevano sufficienti le performance delle schede 5800. L'obiettivo è stato
dunque fornire quelle stesse prestazioni a costi e consumi decisamente inferiori. La serie 6900 invece si
rivolge agli entusiasti e propone prestazioni più elevate rispetto ai modelli della famiglia 5000 rappresentando
quindi il vero step evolutivo sulla scala delle performance. In tutto la famiglia Radeon HD 6000 potrà contare
in questa prima fase su 6 prodotti: 6850, 6870, 6950, 6970 e 6990. In questo articolo ci concentreremo sulle
schede serie 6800. AMD RADEON HD 6800. LE NOVITÀ SULL'ARCHITETTURA Di BARTS La serie
Radeon HD 6800 debutta portando in campo diverse novità a livello architetturale. Innanzitutto il core grafico
è stato ridisegnato e diverse unità funzionali sono state duplicate. In particolare la componente di
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SOFTWARE/GESTIONE DOCUMENTALE
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rasterizzazione e l'Ultra-Threaded Dispatch Processor, che si occupa di assegnare il carico di lavoro agli
Stream Core, ovvero le unità di calcolo di cui è dotata una GPU. Si tratta di una modifica sostanziale, perché
gli Stream Core sono presenti a centinaia sulle GPU Radeon e la difficoltà sta proprio nel tenerli impegnati
sfruttando adeguatamente la loro capacità di elaborazione parallela. La presenza di due processori che
smistino i compiti invece di uno solo rappresenta un bel passo in avanti sul fronte dell'efficienza. Tra le altre
novità della serie 6800 troviamo poi un'unità di tessellation migliorata e un numero doppio di ROP (Render
Output), prestazioni superiori sul fronte del calcolo della geometria, poi dei miglioramenti qualitativi sugli
algoritmi di antialias (riduzione delle scalettature nelle immagini in 3D) e nel filtro anisotropico. Immutata
rispetto ai modelli top di gamma della famiglia 5000 l'interfaccia di memoria che rimane a 256 bit cosi come la
configurazione dei SIMD Engine. Ciascun SIMD Engine contiene infatti 20 Thread Processor, 4 unità di
texturing (TMU) e una cache L1 per le texture. A sua volta ogni Thread Processor contiene 5 Stream Core,
una Branch Unit e una piccola quantità di memoria condivisa per i registri. Il modello 6850 dispone di 12
SIMD Engine per un totale di 960 Stream Core. Il modello 6870 dispone invece di 14 SIMD Engine per un
totale di 1120 Stream Core, esattamente come sulla Radeon HD 5830. Barts quindi è una razionalizzazione
dell'architettura di Cypress (il chip alla base delle Radeon HD 5800). Una GPU che nel complesso è stata
ottimizzata per eseguire con maggiore efficienza il codice DirectX11 dei moderni videogame oltre che le
applicazioni di GPU Computing che utilizzano la componente chiamata DirectCompute. Il risultato sono
prestazioni elevate ad un costo però inferiore. RADEON HD 6800. MENO TRANSISTOR. PRESTAZIONI
SIMILI La superficie del chip nel caso della GPU Barts di una Radeon HD 6870 è di 255mm 1.7 miliardi di
transistor, contro i 334mm liardi di transistor necessari per una 5850. In pratica una riduzione del 25%. Il
numero di Stream Core complessivo delle schede 6800 è inferiore rispetto alle 5800, ma a compensare
intervengono i fattori di ottimizzazione sopra citati insieme ad una maggiore frequenza di clock. Infatti la
potenza di calcolo della geometria è di 900 milioni di poligoni/sec per la 6870, a confronto dei 725 milioni di
poligoni/sec per una 5850. La nuova unità di tessellation grazie a un buffering migliorato e a una più efficiente
gestione dei thread offre prestazioni anche doppie (a seconda dello scenario d'uso) rispetto a quelle della
famiglia 5000. Inferiori per la nuova scheda i consumi a riposo, mentre il consumo a pieno carico (di circa
150W) è allineato a quello della 5850. UNA NUOVATECNICA Dt ANTIALIAS Parlavamo di miglioramenti
all'antialiasing, ossia al filtro che riduce le scalettature nelle immagini renderizzate in 3D. Con le schede 6800
debutta una nuova tecnica di antialias chiamata Morphological Anti-Aliasing, che si applica all'intera scena
ma che è più veloce ed efficiente del supersampling (notoriamente dispendioso in termini di banda di
memoria). In pratica il filtering viene calcolato utilizzando DirectCompute. Il Morphological AntiAlias è
compatibile con tutti i titoli DirectX9,10 e 11, senza necessità di ottimizzazioni specifiche, offrendo quindi agli
utenti di schede 6800 una superiore qualità delle immagini senza incidere sulle prestazioni. EYEFINITY: ORA
FINO A 6 SCHERMI! Il supporto multi monitor è ormai diventato un marchio distintivo dei prodotti AMD,
introdotto dalla famiglia Radeon 5000 con la tecnologia Eyefinity. Grazie ad Eyefinity gli utenti possono
realizzare configurazioni multi monitor con, fino a, 3 monitor utilizzando una sola scheda. Cosa che con le
soluzioni nVidia è possibile fare solo installando nel sistema due schede. Eyefinity è disponibile su tutte le
schede Radeon 5000, quindi anche chi opta per una economia 5400 potrà usufruirne. Ovviamente solo i
prodotti di fascia più alta consentono di giocare in multi monitor, mentre con quelli di fascia più bassa
l'opzione è utilizzabile più che altro in un contesto di produttività personale. La famiglia 6000 evolve il
concetto di Eyefinity, offrendo maggiore flessibilità nelle opzioni di connessione degli schermi e
incrementando il numero di schermi pilotabili da ciascuna scheda. Al tempo stesso viene introdotto il supporto
ad una tecnologia che sta catalizzando sempre di più l'attenzione degli utenti, ovvero il 3D stereoscopico.
Nello specifico le schede serie 6800 dispongono di due connettori miniDisplayPort con supporto allo standard
DisplayPort 1.2, un connettore HDM11,4a e due connettori DVI. Grazie alla connessione DisplayPort 1.2 è
possibile il cosiddetto multi streaming, ovvero la gestione di più schermi (fino a tre) tramite un singolo
connettore grazie ad una banda passante molto più elevata. Il tutto utilizzando un hub MultiStream Transport
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
oppure collegando gli schermi in cascata tra loro. In questo modo ciascuna scheda Radeon HD 6800 può
gestire configurazioni Eyefinity a 6 schermi, ciascuno con risoluzione fino a 2.560x1.600, per una risoluzione
massima complessiva di 7.680x3.200 punti. Il che significa dover muovere ben 1.4 miliardi di pixel ogni
secondo! Ovviamente alle risoluzioni più elevate e al massimo del dettaglio il dover pilotare configurazioni a
più schermi potrebbe diventare un compito troppo impegnativo per una singola scheda. Ecco allora che entra
in gioco la possibilità di collegare due schede in modalità Crossfire. In questo modo le performance scalano
quasi linearmente e diventano all'incirca doppie. Ad oggi più di 45 videogiochi in commercio sono certificati
Eyefinity e dispongono di modalità esclusive per l'utilizzo in multi schermo, mentre centinaia di altri sono
compatibili con questa tecnologia. OPENSTEREO 30 E AMD HD3D Altra novità importante è HDMI 1.4a.
Uno standard indispensabile per interfacciare le schede Radeon HD 6800 con le TV 3D di nuova concezione
e quindi permettere la riproduzione di film in Blu-ray 3D. Riguardo al 3D stereoscopico AMD ha optato per un
approccio "aperto", diversamente da nVidia che punta su una tecnologia proprietaria come 3DVision. Ecco
quindi OpenStereo 3D: un ecosistema aperto per la visualizzazione di contenuti in stereoscopia. OpenStereo
3D prevede il supporto a vari modi di implementare la stereoscopia usando una scheda AMD Radeon: ad
esempio tramite un software di conversione stereo 3D come quelli di DDD o ÌZ3D grazie al supporto Quad
Buffer (tecnologia AMD HD3D), oppure usando dei player capaci di riprodurre BluRay3D come quelli di
Cyberlink, Arcsoft, Roxio e Corel. E ancora tramite connessione a display con supporto ai 120Hz prodotti da
LG, Samsung, CMI, Viewsonic e altri marchi. Infine utilizzando occhiali 3D come quelli di Bit Cauldron, XpanD
e RealD. li termine HD3D significa la possibilità di pilotare schermi a 120Hz in stereoscopia a risolùzione
FuliHD mantenendo una perfetta fluidità di gioco. Per avere un'idea con una 6870 si ottengono quasi 60fps
con World of Warcraft, 50 con Dragon Age Origin e Cali of Duty Modem Warfare 2 e infine 40 con Starcraft 2.
Ma soprattutto usando software di conversione come il TriDef Ignition di DDD è possibile già oggi convertire
al 3D stereoscopico oltre 350 titoli DX9, DX10 o DX11. Tra i titoli di prossima uscita dotati di specifico
supporto ad Eyefinity e al 3D stereoscopico troviamo Deus Ex Human Revolution di Eidos, nuovo capitolo del
celebre franchise Deus Ex ideato da Warren Spector. Il titolo sfrutterà anche parecchie funzionalità di DX11
implementate in hardware sulla serie 6800, come la tessellation, l'ambient occlusion e gli effetti di depth-offield (profondità di campo). EYESPEED E UVD3 Le funzionalità multimediali sono da sempre uno dei punti di
forza delle soluzioni Radeon e la famiglia 6000 non fa eccezione. Il tutto rientra ora sotto il nome di
"tecnologia AMD Eyespeed" e riguarda sia l'accelerazione video che il calcolo assistito via GPU (GPU
Computing). Nel primo caso protagonista è il motore video UDV che approda alla terza generazione. Rispetto
a UVD 2.0 (presente sulla famiglia 5000) il nuovo motore UVD 3.0 offre la decodifica accelerata in hardware
anche dei formati Blu-ray 3D e DiVX, insieme ad una migliore accelerazione dell'MPEG2, permettendo quindi
agli utenti di visualizzare film e filmati compressi in questi formati al massimo della qualità, in alta definizione
e con un dispendio minimo di risorse di CPU. Nel secondo caso invece troviamo la tecnologia AMD APP
(Accelerated Parallel Processing), ossia il nuovo nome dato a quella che era nota come ATI Stream
Technology. La tecnologia APP permette l'accelerazione di compiti quali la compressione dei video, o
l'upscaling dei comuni DVD a risoluzione FuIlHD. Tra le applicazioni che fanno uso di questa tecnologia
troviamo MediaEspresso di Cyberlink 0 TruMedia Theater di ArcSoft. Una conversione video con
MediaEspresso effettuata con l'ausilio di APP dimezza i tempi di calcolo e riduce del 70% il carico sulla CPU.
UVD 3 e APP lavorano congiuntamente nel fornire un'esperienza multimediale di primissimo livello. Ad
esempio con l'accelerazione Adobe Flash, supportata dalla versione 10.1 di Flash Player. La qualità di
visualizzazione dei filmati è al top come dimostra il test HQV 2. Le nuove schede Radeon 6800 raggiungono
un punteggio di 198 sui test di qualità, rispetto ad un massimo teorico di 210. Le schede nVidia GTX400 si
fermano a 141. AMD RADEON HD 6870 E 6850: GAMING FULLHD ANCHE SU PIÙ SCHERMI E ALLA
PORTATA DI TUTTE LE TASCHE La serie 6800 si compone di due schede: la Radeon HD 6850 e la
Radeon HD 6870. Si tratta di soluzioni per sistemi dotati di bus PCI Express con connessione 16x (ossia con
slot a piena lunghezza). L'ingombro di ciascuna scheda per via del dissipatore con ventola è pari a due slot.
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La 6850 è più corta di circa 2 cm rispetto alla 6870. E quest'ultima è di poco più lunga rispetto ad una 5850. Il
nome non deve però trarre in inganno perché in realtà queste schede non puntano ad essere più performanti
delle precedenti 5800, bensì ad eguagliarne le performance ad un prezzo però inferiore. Il modello di punta
6870 ha una frequenza di clock della GPU di 900MHz, mentre gli Stream Core sono 1120 e i Render Output
(la componente preposta al calcolo di antialias e filtro anisotropico) sono 32. La potenza di calcolo stimata è
di 2 Teraflop. Il bus di memoria è a 256 bit e si interfaccia con 1GB di RAM GDDR5, con velocità di 1050MHz
(e resa equivalente a 4.2GHz), per una banda passante di 134,4GB/ sec. All'alimentazione provvedono due
connettori a 6 pin per schede PCI Express, proprio come sulla serie 5800. Il consumo dichiarato è di 19W a
riposo e di 151W sotto carico. Il modello 6850 si differenzia dalla 6870 per una frequenza di clock inferiore
(775MHz) e per la presenza di soli 960 Stream Core. La potenza di elaborazione stimata è di 1.5 Teraflop. Il
numero di Render Output (ROP) è sempre pari a 32. La memoria installata è sempre di 1GB di tipo GDDR5 e
con bus a 256 bit, ma la velocità della stessa è leggermente inferiore (1GHz, con resa equivalente a 4GHz),
quindi la banda passante scende a 128GB/sec. Il consumo della scheda a riposo è sempre di 19W mentre a
pieno carico è di soli 127W. Infatti per l'alimentazione è sufficiente un singolo connettore PCI express a 6 pin.
Sia il modello 6870 che il 6850 dispongono sulla parte superiore di un connettore CrossFire per
l'implementazione di configurazioni a più schede video. Il prezzo suggerito da AMD per le schede Radeon HD
6870 è di 209/219 Euro, mentre quello delle schede Radeon HD 6850 è di 159/169 Euro. LE PRESTAZIONI
In modalità singolo schermo le nuove Radeon serie 6800 riescono a gestire i videogame più recenti alla
risoluzione di 2.560x1.600 punti con antialias attivo, senza scendere sotto la soglia di giocabilità di 30 fps
medie. F1 2010, Mafia 2 e Battlefield Bad Company 2 girano ad oltre 40 fps, Starcraft 2 a oltre 60 fps e
Civilization 5 addirittura a 10Ofps. La "birra" è davvero tanta e queste schede hanno potenza sufficiente per
pilotare tre schermi in modalità Eyefinity alla risoluzione di 5760x1080 punti mantenendo la soglia di
giocabilità. Ad esempio World of Warcraft WOTLK su tre schermi gira a circa 50 fps su una 6870, Dragon
Age Origin sfiora le 60 e titoli lanciati di recente come il nuovo Medal of Honor, oppure Mafia 2 o ancora Ruse
si attestano sulle 40fps. I risultati nel caso della 6850 sono tra il 10 e il 20% inferiori, rimanendo sempre
ampiamente entro la soglia di una perfetta giocabilità. Guardando alle proposte concorrenti il posizionamento
iniziale era il seguente. AMD Radeon HD 6870 veniva posizionata come diretta concorrente della nVidia
GeForce GTX 460 in versione da 1GB. Mentre il modello 6850 aveva come antagonista sempre la GTX460
ma in versione da 768 MB. Accostamento basato sul prezzo d'acquisto di questi prodotti. Il vantaggio di AMD
nel primo caso oscillava tra il 10 e il 50% circa a seconda dell'applicazione considerata. Ad esempio con
Batman Arkham Asylum la 6870 aveva un vantaggio di circa il 25% sulla GTX4560 1GB, con Borderlands di
oltre il 50%, con Crysis del 40%, con Metro 2033 del 30% e con Battlefield Bad Company 2 del 35%. Nel
secondo caso i margini erano ancora più marcati. Un 60% in più con Borderlands. Un 30% con Civilization V,
con Battlefield Bad Company 2 un 40% in più, con Batman Arkham Asylum un 35% in più, con Metro 2033 un
45% in più, con DiRt 2 un 25% in più e infine con Alien Versus Predator un 30% in più. Per contrastare
questa mossa nVidia ha ridotto il prezzo delle proprie proposte, in particolare portando a 219 euro il prezzo
del modello GTX470 e a 169 euro quello della GTX460 1GB. Ecco allora che tutto cambia. La diretta
concorrente della Radeon HD 6850 diventa la GTX460 da 1GB, mentre il modello Radeon HD 6870 si deve
ora confrontare con la GTX 470 che ha subito un sostanziale taglio di prezzi e che si porta in dote un
quantitativo superiore di memoria, ovvero 1280MB. Visto in questi termini il confronto diventa più interessante
ed equilibrato. La GTX460 da 1GB ha clock di 675MHz, 56 unità di texture mapping e RAM GDDR5
funzionante a 900MHz (con resa equivalente a 3.6GHz) per una banda passante complessiva di
115,2GB/sec su un'interfaccia a 256bit. Quindi una minore frequenza rispetto ad una 6850 e una banda
passante inferiore sulla memoria, ma di contro un maggior numero di unità di texture mapping. La GTX470
invece ha un clock di CPU inferiore ad una Radeon 6870 ma un numero superiore di ROP. Identico il numero
di unità di texture mapping e anche la banda passante sulla memoria. In queste condizioni Nvidia diventa
molto più competitiva. Mentre il modello 6850 è tipicamente più veloce di una GTX460 anche in versione da 1
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GB, la 6870 non riesce a contrastare la maggior potenza di una GTX470. In definitiva lo scenario diventa il
seguente. La Radeon HD 6870 ha prestazioni in qualche caso simili ma tipicamente inferiori ad una Radeon
HD 5870 ed è più lenta di una GTX470. Anche se il divario tende ad assottigliarsi al salire della risoluzione. Di
contro il modello Radeon HD 6850 ha prestazioni analoghe 0 superiori ad una Radeon HD 5850 ed è
tipicamente più veloce di una GTX460. In altre parole queste schede non sono un upgrade per chi già
possiede una 5870 o una 5850. Anzi, al contrario il modello 5870 offre tipicamente delle performance
leggermente superiori. Le schede 6800 si rivolgono dunque a quegli appassionati che desiderano oggi dei
prodotti in grado di gestire 1 videogiochi più recenti in FullHD e con dettaglio massimo e antialias attivo
contenendo però l'investimento sotto la soglia dei 250 Euro. Una 6870 costa all'incirca come una 5850 e
sensibilmente meno di una 5870 il cui prezzo si aggira ancora nell'intorno dei 300 Euro. Mentre una 6850
costa meno di una 5830 e va più veloce di una 5850. Dunque possiamo dire che AMD in un certo senso si fa
concorrenza in casa. E infatti proprio per questo motivo nei prossimi mesi assisteremo ad un "phase out" dei
modelli 5800, che non essendo più competitivi come qualità prezzo rispetto alle 6800 e anche in termini di
prestazioni rispetto alle 6900 verranno completamente rimpiazzati da queste due serie. Rimarrà invece la
serie 5700 che cambierà nome diventando serie 6700. A VINCERE SONO I CONSUMATORI Orientarsi nella
scelta di una schede grafica è sempre più difficile per i consumatori perché ogni fascia di prezzo è popolata
da numerosi prodotti e alcuni di questi sono in sovrapposizione tra loro. Di contro però si tratta di una
parentesi particolarmente positiva, perché l'accelerazione tecnologica imposta da AMD e la necessità da
parte di nVidia di arginarne la marcia "implacabile" si traducono in prezzi sempre più bassi e vantaggiosi da
una parte e in prestazioni sempre più alte dall'altra. Mentre in passato per giocare con schede performanti
servivano cifre nell'intorno dei 400/500 Euro oggi per fare la stessa cosa, ossia giocare al meglio ai moderni
videogame, al massimo del dettaglio e in risoluzione FullHD basta una cifra che è la metà. I prodotti più
costosi in fondo sono un lusso a cui è facile rinunciare quando la fascia "media" offre già così tanto. nVidia
con GeForce GTX470 proposta a 219 Euro ha il prodotto dal miglior rapporto qualità/prezzo nella fascia tra i
200 e i 250 Euro, ma se non ci limitiamo a valutare le semplici performance e teniamo in considerazione il
supporto multi monitor Eyefinity e la qualità di riproduzione video ecco che la nuova Radeon HD 6870 risulta
decisamente più appetibile. Sulla fascia 150-200 Euro è invece AMD a tenere banco. Anche con il taglio di
prezzo la GTX460 non offre abbastanza rispetto ad una 6850, che offre prestazioni analoghe o superiori ed
un set di funzionalità più ricco, che non è bilanciato dal supporto (esclusivo nVidia) alla tecnologia PhysX.
L'appuntamento a questo punto è con il prossimo numero della rivista in cui prenderemo in esame nel
dettaglio le nuove soluzioni Cayman serie 6900, per vedere quanto in altro sia stata in grado di spingersi
AMD con la nuova famiglia Radeon 6000. ^ ^
05/01/2011
PC Magazine - N.287 - gennaio 2011
Pag. 130
Videogame per iPhone
La mia rassegna dei più recenti e interessanti titoli di giochi
DARIO ZINI
La mia rassegna dei più recenti e interessanti titoli di giochi L'iPhone di Apple, insieme al suo fratello minore
iPod Touch, si sta imponendo da tempo come console per videogiochi molto versatile e potente, capace di
battere, per numero di utenti, Sony PSP e Nintendo DS insieme. In questo articolo proponiamo una rassegna
dei più recenti e interessanti titoli per lo smartphone della Mela, disponibili sull'App Store a pagamento o
gratuitamente. FARMVILLE FarmVille, il gioco più popolare del Web, è ora disponibile anche in versione per
iPhone. I gioi catari di FarmVille possono accedere alle loro ( fattorie su Facebook e i nuovi utenti possono
crearne una nuova. Scopo del gioco è di arare, seminare e raccogliere i campi, rendendoli sempre più
rigogliosi: scegli tra una varietà di | semi per far crescere splendida frutta e verdura. j Ottieni monete e XP per
decorare la tua fattoria o espandere il tuo terreno. Lavora più rapidamente con veicoli come trattori e
seminatrici, e alleva anima i come mucche, pecore e maiali. Più aiuti i tuoi vicini, più velocemente salirai di
livello. Avrai inoltre accesso a oggetti esclusivi iPhone/iPod! Per ^ giocare a FarmVille è necessario un
account Facebook. La creazione di un account Facebook è gratuita Prezzo: Gratuita TOM CLANCY'S
H.A.W.X. Tom Clancy's H.A.W.X., il famoso gioco per conso e, è disponibile anche nella versione per iPhone
e iPod Touch. Diventa un signore della guerra nell'appass onante gioco di battaglia aerea: la qualità e lo
spessore del gioco per console e la trama ricca di colpi di scena ricreano l'universo dei romanzi di Tom
Clancy. Gioca nei panni di David Crenshaw, un pilota scelto che lavora per una potente società militare
privata... Come pilota scelto di jet, volerai su F-14A Tomcat, Mirage 200HC, F-117 Nighthawk, Eurofighter
Typhoon e molti altri aerei. Scegli il velivolo più adatto a seconda dell'obiettivo e delle caratteristiche
specifiche di ognuno di essi. Il gioco include 13 missioni con diversi obettivi e varie modalità di gioco: affronta
combattimenti aerei, infiltrati in una base nemica, proteggi i tuoi alleati, bombarda obiettivi strategici, fornisci
supporto aereo alle truppe di terra e molto altro ancora. 26 aerei autentici sono perfettamente ricreati in 3D.
Sorvola più di 13 paesaggi real come Rio de Janeiro e Los Angeles in notturna, un deserto mediorientale, il
Pentagono e la Casa Bianca a Washington. Scegli la modal tà di comando più adatta al tuo stile di pilotaggio.
Con la visuale dall'abitacolo sarai nel cuore cell'azione, mentre con la vista dall'esterno potrai usare la tattica
migliore ed evitare più facilmente i missili. Distruggi aerei, elicotteri, carri armati, caccia e altri mezzi nemici a
più di 12.000 metri di altezza. Prezzo: 0,79 Euro DRIVER FREE Driver, un gioco di guida molto noto da anni
nelle versioni per console, torna a far appassionare anche gli utenti di iPhone e iPod Touch, proponendo una
fisica strabiliante e una grafica completamente rinnovata. Sei Tanner, un poliziotto sotto copertura che si
finge autista della mala per scoperchiare un giro malavitoso su scala nazionale. il gioco, nella versione
completa, offre un'appassionante modalità storia con 40 missioni in 4 città sconfinate: Miami, Los Angeles,
San Francisco e New York, e altre modalità per tenere sempre desto l'interesse (Allenamento, Fatti un giro,
Giochi di guida). La fisica della guida è senza precedenti, e permette di effettuare manovre incredibili, salti
vertiginosi e scontri impressionanti. La tua macchina subisce danni e potrebbe addirittura esplodere! Le
ambientazioni urbane sono estremamente realistiche con effetti visivi rinnovati, texture dettagliate e favolosi
effetti di luce. Ogni città ha semafori funzionanti, pedoni, traffico e pattuglie della polizia per le strade. La
colonna sonora può essere impostata su tre stazioni radio che trasmettono musica ispirata a quella degli anni
'70. Prezzo: Gratuita GRAND THEFT AUTO CHINATOWH WARS LITE Grand Theft Auto: Chinatown Wars
Lite porta l'intero mondo di Liberty City su iPhone e iPod touch. Grand Theft Auto: Chinatown Wars Lite è
un'introduzione alla tua carriera criminale nella città più pericolosa d'America. Affronta le prime tre missioni
del gioco completo, incontra zio Wu "Kenny" Lee e aiutalo a riprendere il controllo delle gang che formano la
Triade di Liberty City. Preparati ad affrontare furti, sezioni di guida spericolata e inseguimenti folli. Dopo la
morte di suo padre Huang Lee ha una missione: consegnare un'antica spada allo zio Kenny per assicurare
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2011
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
WHAT'S APP & TOOLS
05/01/2011
PC Magazine - N.287 - gennaio 2011
Pag. 130
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2011
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
che la sua famiglia mantenga il controllo della Triade a Liberty City. Huang è un ragazzino ricco e viziato e si
aspetta che tutto fili liscio, ma il viaggio non si svolge esattamente corre previsto. Dopo essere stato rapinato
e abbandonato quasi morto, dovrà combattere con tutte le forze per riconquistare l'onore, arricchirsi e
soprattutto ottenere la sua vendetta nella città più perversa e pericolosa del mondo. Grand Theft Auto:
Chinatown Wars è compati bile con iPhone e iPod touch Firmware 3.12 e superiori. Prezzo: Gratuita
WATERSLIDE EXTREME Prova la sensazione della velocità affrontando curve folli in uno scivolo d'acqua in
fantastiche gare realizzate grazie a Barclaycard. Nove livelli ti aspettano, sfida il tempo collezionando più
punti possibili. Divertiti godendo di spettacolari panorami di città tra il giorno e la notte. Prendi velocità tra
curve mozzafiato, improvvisi cambi di direzione e loop sullo scivolo. Più forte andrai e più punti raccoglierai.
Ma attenzione, i bordi sono pericolosi e potrebbero riservarti particolare sorprese. Goditi la velocità
ammirando fantastici panorami 3D e osserva il giorno diventare notte attraverso 9 livelli differenti. Divertiti
sullo scivolo in prima 0 terza persona, cambiando di visuale e scegliere se essere uomo o donna. I controlli
sono tramite accelerometro e touch per controllare la velocità. Conquista bonus per la velocità o colleziona 5
oggetti consecutivamente, e prendi velocità per affrontare il loop. Prezzo: Gratuita VOLKSWAGEN
TOUAREG CKALLENGE Uno straordinario gioco di guida che offre una pura sensazione off-road di classe
superiore con la nuova Volkswagen Touareg! Puoi scegliere tra la Touareg V6 TDI BlueMotion Technology e
la Touareg Hybrid. Dall'Ocean-Drive all'avventura off-road: puoi verificare la versatilità delle nuove Touareg
su sei diversi percorsi on- e off-road, su ghiaia, fango 0 piste di ghiaccio. Puoi conferire loro un nuovo look
grazie alle opzioni attive di verniciatura e alla scelta dei cerchioni. Se ti decidi per la Touareg Hybrid, ottieni
ulteriori punti per uno stile di guida efficiente. Affinché non resti solo un viaggio virtuale, attraverso la funzione
di ricerca puoi farti guidare da un concessionario Volkswagen per un consiglio. Grazie a Facebook, Twitter 0
il tasto per la e-mail, puoi confrontare il tuo punteggio con altri giocatori di tutto il mondo. Il giocatore può
ascoltare musiche delle tre band della Volkswagen Sound Foundation: Tonbandgeràt, Jona'S e Jupiter
Jones. Prezzo: Gratuita
04/01/2011
PC Magazine - N.286 - dicembre 2010
Pag. 50
A ciascuno il SUO videogiocatore
A sua vita corre sul filo dell'adrenalina. Dopo aver sconfitto orde di alieni terrificanti, conquistato la pole
position al GranPrix di Monza, risolto i puzzle •più assurdi, c'è ancora tanto spazio per giocare a nuove
avventure digitali. Chi ha la passione per i videogiochi non potrà scegliere null'altro che un netbook dotato di
acceleratore 3D. In questo modo, sacrificando qualche dettaglio, si potrà giocare con una buona fluidità
anche a videogame realizzati in grafica tridimensionale. I netbook di questo tipo non costano poco, ma sanno
regalare più di una soddisfazione.
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2011
30
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
VERSUS
05/01/2011
05:28
ANSA
Sito Web
Dieci anni iTunes-iPod Festa alla Apple
Il software che ha ridato vita al mercato della musica on line è nato il 9 gennaio 2001
di Laura Giannoni ROMA - Se milioni di persone escono di casa con le canzoni più amate in tasca e se
l'industria discografica ha trovato nuova linfa dopo esser stata messa in crisi dal 'peer to peer' su Internet, il
merito è in buona parte di Apple e della rivoluzione digitale che lanciò dieci anni fa, prima con iTunes, il 9
gennaio 2001, e poi con l'iPod, nell'ottobre successivo. Oggi il software Apple per la gestione e l'acquisto dei
brani musicali digitali, che ha per slogan 'Tutto quanto fa spettacolo', è arrivato alla versione 10 ed è, oltre
che multipiattaforma, accessibile online anche dai cellulari. Dieci anni fa le potenzialità di iTunes erano però
meno evidenti, anche se sin dall'inizio fu chiaro l'entusiasmo degli utenti per questo nuovo software. La
strategia della casa di Cupertino divenne più evidente con l'arrivo, il 21 ottobre 2001, dell'iPod: un lettore mp3
in grado di contenere mille canzoni trasferibili dal Mac proprio con iTunes. Col tempo le canzoni sono
diventate sempre di più e oggi il 'Classic' può contenerne fino a 40 mila, grazie ad un hard disk da 160
Gigabyte. Ma l'iPod è diventato anche 'touch' (e nano), grazie allo schermo tattile, e, proprio come iTunes, é
in grado di archiviare e riprodurre migliaia di brani, immagini e video. Grazie al WiFi può inoltre navigare in
rete, gestire la posta elettronica e soprattutto far girare applicazioni e videogiochi dalla grafica avanzata. Il
successo dell'iPod è sancito dalle cifre: dal debutto ad oggi Apple ha venduto circa 280 milioni di dispositivi
nel mondo. Il terzo ingrediente della 'rivoluzione digitale dell'entertainment' targata Apple è arrivato due anni
dopo, nel maggio del 2003. L'iTunes Music Store, accessibile da iTunes, è un negozio online su cui comprare
singole canzoni a 99 centesimi. L'idea si rivela subito vincente: in poco più di quattro mesi i brani venduti
negli Usa raggiungono i 10 milioni e le case discografiche iniziano a dar credito alla piattaforma, in un
momento in cui lo scambio illegale di musica su internet sta intaccando notevolmente le vendite tradizionali. Il
catalogo, che all'esordio contava 200 mila canzoni, arriva al milione nel giro di un anno e il negozio esce dai
confini americani. Ad oggi i brani disponibili sono oltre 14 milioni, mentre i download hanno superato i 10
miliardi nel febbraio scorso, rendendo l'iTunes Music Store primo al mondo nella vendita di musica online.
Negli Stati Uniti è anche il primo vendor assoluto di musica dal 2008, anno in cui il negozio virtuale ha
superato i negozi fisici della catena Wall Mart. Steve Jobs, mente e guida di Apple, intuisce che la formula
può essere applicata anche all'audiovisivo. Il negozio perde la parola 'Music' nel nome e inizia a vendere
videoclip, telefilm di culto come 'Friends' e 'Desperate Housewives', poi giochi e film, di cui fruire in mobilità
con l'iPod e, successivamente, anche con l'iPhone e l'ultimo nato, l'iPad. Al momento il catalogo dell'iTunes
Store conta 65 mila episodi tv e oltre 10 mila film in vendita o noleggio, da guardare anche sul televisore
grazie alla Apple Tv, da poco anche in Italia. E con l'aggiornamento di iTunes del luglio 2008 la Mela dà il via
a un nuovo business: lancia il fiorente mercato delle applicazioni per cellulari e obbliga i costruttori di
smartphone alla rincorsa. Sull'App Store si possono scaricare 300 mila applicazioni per iPhone, iPad e iPod
Touch rispetto alle appena 500 iniziali. I download hanno raggiunto quota 10 milioni nei primi quattro giorni e
lo scorso ottobre hanno superato il traguardo dei 7 miliardi. Tra le app ci sono software per il lavoro e lo
svago, utility, videogame. Ma non solo. L'ultima scommessa di Apple è infatti l'editoria, con gli audiolibri, i 5
milioni di e-book scaricati dal nuovo negozio iBookStore e un numero crescente di quotidiani e riviste che
pubblicano applicazioni per lasciarsi sfogliare su iPhone e iPad.
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2011
31
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Economia
05/01/2011
10:16
La Stampa Web
Sito Web
Entra nel videogioco e diventa leader
Un manager e un suo dipendente possono trovarsi di fronte allo stesso problema aziendale, ciascuno nel
ruolo dell'altro. Un adolescente italiano può fare esperienza delle difficoltà di integrazione in classe di un
coetaneo nordafricano. I rappresentanti di due comunità in conflitto religioso o sociale possono essere indotti
a trovare soluzioni di negoziazione. Tutti scenari possibili, se simulati in un mondo virtuale, che riproduce
fedelmente le situazioni reali. E' ciò che avviene nei «serious games» - i giochi di ruolo virtuali - i cui
partecipanti muovono il proprio avatar in ambientazioni 3D, interagendo con altri giocatori virtuali o con
personaggi dotati di un'autonoma intelligenza artificiale. Questi giochi sono l'ultima frontiera delle tecnologie
per la formazione e la didattica, in particolare per l'apprendimento delle cosiddette «competenze relazionali
complesse», come sviluppare il senso della leadership, gestire al meglio persone e risorse durante le
emergenze, immedesimarsi nelle difficoltà altrui per lavorare in gruppo. Sono le capacità che gli anglosassoni
chiamano «soft skills», vale a dire abilità non strettamente tecniche e intangibili. Gli scenari possibili di
applicazione sono teoricamente infiniti e alcuni sono stati già sperimentati con successo. Per primi sono
arrivati i reparti per la formazione di aziende e multinazionali, che, anche in Italia, hanno cominciato a
utilizzare i giochi virtuali per simulare diversi contesti aziendali e addestrare i manager. Ma qualche volta i
comportamenti innescati dal gioco sono stati del tutto imprevisti: avere una controfigura virtuale e non
conoscere la reale identità degli altri giocatori, infatti, può far emergere comportamenti di solito censurati. I
«serious games», d'altra parte, come dice il nome, non sono videogiochi standard, ma strumenti con cui
mettere alla prova e analizzare i nostri comportamenti «intelligenti» nelle relazioni interpersonali. Come
dimostrano le sessioni, l'immedesimazione dei giocatori nella situazione simulata è totale, mentre i
comportamenti e le reazioni - istintive o calcolate - risultano addirittura aumentati per intensità e realismo. Tra
i leader in questo settore c'è «ALT», «Advanced Learning Technologies»: si tratta di un gruppo di ricerca
dell'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche (ISTC-CNR),
diventato capofila di numerosi progetti finanziati dalla Comunità Europea. Ne sono nati altrettanti «case
studies» di piattaforme interattive adattabili a diversi contesti e disponibili online. È il caso di Eutopia
(http://www.nac.unina.it/eutopia/), che è stato usato come gioco di mediazione culturale tra la comunità greca
e quella turca di Cipro, nonché tra i protestanti e i cattolici di Belfast. Lo scenario di un disastro ambientale un terremoto o l'incidente di un'industria chimica - è stato invece sperimentato con la piattaforma Dread-ed da
organizzazioni no-profit o pubbliche, come la Protezione Civile dell'Abruzzo e l'unità di crisi del «Chemical
Park Bayer» in Germania. Qui è il team di soccorso che si addestra a prendere decisioni, ottimizzando le
risorse umane e materiali. Queste applicazioni sono un inedito laboratorio di sperimentazione, perché
permettono di confrontare differenti modelli cognitivi e di comportamento, sia a livello individuale sia a livello
collettivo. Non solo: potranno aiutarci a interpretare meglio il nostro ruolo sociale e le relazioni con gli altri, al
di là della tentazione di una «second life» avulsa dalla quotidianità.
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2011
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Giochi
07/01/2011
Airone - N.357 - gennaio 2011
Pag. 66
(diffusione:101270, tiratura:126887)
• Cimentarsi con videogiochi movimentati due ore al giorno per un mese migliora del 20 per cento la
concentrazione. A rivelarlo è uno studio dell'Università di Rochester, negli Usa. «I videogame modificano il
modo in cui il cervello processa le informazioni visive», spiega Daphne Bavelier, docente di Scienze cerebrali
e cognitive dell'ateneo statunitense. «Dopo 30 ore i giocatori mostrano un miglioramento del campo visivo e,
anche in uno spazio affollato, percepiscono in modo più nitido segni, lettere o figure». L'équipe è arrivata a
queste conclusioni esaminando studenti messi alla prova con il classico Tetris.
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2011
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
I VIDEOGAME CI RENDONO PIÙ STUPIDI? AL CONTRARIO!
05/01/2011
Rolling Stone - N.87 - gennaio 2011
Pag. 138
(diffusione:70000)
Ma c'è anche la gag
Il terzo episodio di "Fable", gioco di ruolo col sorriso
M A T T E O B O R D O N E NEL M O N D O DEI VIDEOGIOCHI E UN PO come nel cinema, dove le
maestranze sono 100 quando gli attori sono cinque. E poi, sempre al cinema, sono pochissimi i nomi dei
registi che vanno in cima alla locandina, sopra il titolo, prima del nome dei protagonisti. Il regista spesso è
soprattutto un elemento di gestione e supervisione... Ecco. Nei videogiochi succede più o meno lo stesso. Gli
autori che meritano interesse sono una manciata, e sono quelli che hanno costruito questo mondo, quando
ancora non c'erano tutti questi soldi; quando quello dei videogiochi era da Confartigianato, non da
Marcegaglia. Uno di questi colossi è senza dubbio Peter Molyneux, quello di Populous, ovvero la prima
simulazione divina della storia. La struttura del gioco e l'idea di base, ovvero quella dell'onnipotenza e del fare
ciò che si vuole di un intero mondo, essendo la più capricciosa e inaffidabile delle divinità, è uno dei tasselli
fondamentali della storia dei videogiochi. Sulla base di quel titolo, qualche tempo dopo Molyneux si inventò
Blac\&'White, un altro incredibile simulatore di dio che si giocava in costante stato di estasi e stupore. E
mentre lui diventa direttore creativo del ramo videogiochi europeo di Microsoft, la sua Lionhead fa Fable.
Fable è un altro gioco dei suoi, che alla prima stranezza di dialogo, alla prima gag, capisci che è roba di
Molyneux. Di Fable è uscito da un paio di mesi il terzo episodio, ed è un'altra di quelle cose che uno dice:
eccolo, Molyneux, è sempre lui. Come in Fable e Fable 2, si va in giro per la campagna, si parla con la gente,
si cerca di portare a termine delle missioni. E un gioco di ruolo, ma un po' travestito da commedia. In un
regno finito in pugno a un figlio stronzo, il figlio buono (noi) deve conquistarsi il favore della popolazione per
preparare la rivolta. Il tutto con una serie interminabile di diramazioni che hanno un effetto concreto sulla
storia. Nel senso che, a seconda di come ci si comporta, cambiano le cose intorno a noi, le spade si
allungano se tiri allunghi, si ingrossano se gli dai di taglio. A quanto pare. Perché io di fare le prove non avevo
voglia. Se anche non è così, se anche alcune delle cose che il buon vecchio Peter ha promesso all'uscita del
gioco non sono così sostanziali, quello che fa Molyneux alle console è quello che fa Fabio Fazio ai
programmi televisivi: sei ipnotizzato dalla gradevolezza dell'ambiente, non puoi che stare lì e godertela.
Lesperienza di gioco a Fable 3 è simile a una passeggiata in campagna, a un vecchio film rivisto dopo tanti
anni, ma non nel senso che è un gioco prevedibile o datato: si tratta di un sottile senso di svago, di allegria, di
intelligenza frizzante messa a fare anche piccole cose un po' venute e un po' no. A cominciare dalle galline
che imperversano ovunque nel gioco, dal fatto che tutti i personaggi siano umoristi inglesi, da quel senso di
familiarità che comunica solo chi per natura o cultura ha imparato a fare il pop.
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2011
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Games
05/01/2011
Rolling Stone - N.87 - gennaio 2011
Pag. 138
(diffusione:70000)
Fenomenologia del "game over"
Se l'orgasmo è la petite mort, la morte videoludica è un'orgia necrofila. Sugli schermi delle con-sole e dei
tablet, si muore spesso. Si muore e si risorge. I videogame ci preparano spiritualmente e materialmente
all'estrema possi-bilità. Più che catarsi, esorcismo. La morte è un'animazione, una cut scene, una punizione:
prendi Resident Evil 5o Kane & Lynch. Oltre il danno, la beffa. In altri casi, la morte equivale a una
retrocessione. Oppure il gioco prosegue senza di noi, escluden-doci: è il caso di Too Human. Si moltiplicano i
casi in cui la morte è bannata e bandita. Il mio esem-pio preferito: Braid di Jonathan Blow, ma anche Prince
of Persia: Sands ofTime. Erase and rewind, come direbbero i Cardigans, gran-di estimatori di Gran Turismo.
Per restare in tema: i racing game celebrano la morte (l'incidente frontale, la caduta nella scarpata) con
un'esplosione di replay ballar-diani. L'impatto devastante viene ripreso da ogni possibile angola-zione: la
morte acquista una valenza oscena e pornografica. Nei mondi videoludici, la morte è spesso un nuovo inizio.
Fa parte del (video)gioco. Riprova, sarai più fortunato. Punteggia l'azione, spesso svolge il ruolo di segnalibro: «Ok, sono cascato nel pozzo, ma al prossimo tentativo ce la farò». Morire è ripetere, come in Ricomincio
da capo: per superare l'ostacolo ci vuole pazienza zen, persistenza, destrezza sovrumana. Salvo che ti trovi
di fronte a indie games come The Craveyard di Tale of Tales o The Passage di Jason Rohrer. Lacrime
assicura-te. Quando un tuo compagno di squadra non riesce a raggiungere la casa-base in Left 4 Dead, ci
resti male, anzi malissimo. In Defcon, la fine del player coincide addirit-tura con l'estinzione del genere
umano, it's the end of the world as we know it. And I feel fine. P.S. Se il tema vi appassiona, recu-perate Oltre
la morte. Per una mediologia del videogioco, di A. Ceccherelli (Liguori, 2007): tutto quello che avreste voluto
sapere sul game over, ma non avete mai osato chiedere. MATTEO BITTANTI
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2011
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REPLAY
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