ISCHEMIA TRANSITORIA DEL NEONATO E CARDIOMIOPATIE Mara Pilati Dipartimento di Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma 2 Scompenso cardiaco Lo scompenso cardiaco è uno stato fisiopatologico in cui il cuore è incapace di pompare una quantità di sangue adeguata alle richieste metaboliche dell’organismo o può farlo a spese di elevate pressioni di riempimento Eugene Braunwald 3 Scompenso cardiaco: fisiopatologia 4 Scompenso cardiaco nel neonato - Incremento del volume telediastolico per improvviso aumento dell’output (limite più alto della curva di Frank Starling) - minor numero di unità contrattili - grande capacità di iperplasia -minor numero di terminazioni simpatiche ma concentrazione 30 volte maggiore di catecolamine MECCANISMI DI COMPENSO RIDOTTI E TARDIVI 5 Ischemia transitoria del neonato Asfissia perinatale Stato ipossico Discrepanza tra richieste e apporto di O2 al muscolo cardiaco Ischemia o necrosi Disfunzione miocardica e insufficienza delle valvole AV 6 Ischemia transitoria del neonato Ventricolo sn Bassa perfusione sistemica Ventricolo dx Rigurgito tricuspidalico e ipertensione polmonare Entrambe i ventricoli Forme più gravi Transitoria Shock cardiogeno 7 Ischemia transitoria del neonato: quadri clinici 1. Tachipnea transitoria del neonato 2. Insufficienza mitralica o tricuspidale transitoria 3. Insufficienza cardiaca e shock cardiogeno 8 Ischemia transitoria del neonato: terapia e prognosi FORME LIEVI FORME GRAVI O2 terapia Inotropi e inodilatatori Correzione degli squilibri metabolici Diuretici PROGNOSI Elevata resistenza del miocardio immaturo all’ischemia 9 Cardiomiopatie CLASSIFICAZIONE: - Dilatativa -Ipertrofica - Restrittiva 10 Cardiomiopatie: epidemiologia - Incidenza 1: 100000 - 1% delle malattie pediatriche - durante la prima infanzia l’incidenza è 10 volte maggiore che nel bambino più grande 11 Cardiomiopatia dilatativa Caratteristiche cliniche: Età media alla diagnosi: - 7,5 mesi (Australian Registry) - 19,5 mesi (US Registry) - 50% dei casi diagnosticati nel primo anno di vita Tasso di mortalità a 2 anni: - 13,6 % (US Registry) Incidenza di trapianto a 2 anni: - 12,7% (US Registry) 12 Cardiomiopatia dilatativa: cause Solo nel 35% dei casi è stato possibile identificare una cusa specifica (Australian e US Registry): Disordini neuromuscolari Miocarditi Forme familiari Errori congeniti del metabolismo 13 Cardiomiopatia dilatativa: nel neonato • • • • Perinatal insult/ maladjustment – Asphyxia – Persistent fetal circulation • Sdr di Barth Myocarditis – Infectious – endotoxins, exotoxicins Inborn errors of metabolism – Mucopolysaccharidosis – Disorders of fatty acid metabolism (Carnitine deficiency) – Amino & organic acidiurias Maternal connective Tissue dse – SLE 70-80% di CMD anomalie strutturali 14 Cardiomiopatie: diagnosi differenziale I SETTIMANA DI VITA • stenosi aortica • Interruzione dell’arco aortico • coartazione • dotto arterioso pervio II SETTIMANA DI VITA • cardiopatie con shunt sn-dx • origine anomala della coronaria sn dal tronco polmonare (ALCAPA) • ritorno venoso anomalo polmonare totale non ostruito 15 Cardiomiopatia dilatativa: storia clinica - Esordio insidioso, acuto solo nel 25% dei pazienti - tosse, irritabilità, scarso accrescimento e tachipnea sono sintomi iniziali - dolore toracico, palpitazioni, ortopnea, emottisi, dolore addominale, sincope e deficit neurologici sono altri modi di presentazione (20%) - la cardiomegalia o aritmie riscontrate casualmente all’Rx torace e all’ECG possone essere le basi per l’iniziale valutazione cardiologica - quasi il 50% dei bambini con CMD ha una storia di malattia virale e il 25 % una storia familiare di CMD 16 Cardiomiopatia dilatativa: sintomi Circ Heart Fail 2009; 2: 63-70 17 Cardiomiopatia dilatativa: sintomi Scompenso cardiaco: Scompenso cardiaco nel lattante: Tachipnea Riduzione dell’accrescimento Tachicardia Difficoltà alimentazione Cardiomegalia Sudorazione (no edema) Ritmo di galoppo Tachicardia con galoppo Epatomegalia Polso periferico ridotto Polsi piccoli e celeri Dispnea (rientramenti intercostali, Pallore e cianosi intermittente alitamento delle pinne nasali) Sudorazione Difficoltà all’accrescimento 18 Cardiomiopatia dilatativa: approccio STEP 1: valutazione iniziale STEP 3: test specifici - ECG -Cateterismo cardiaco - Rx torace - biopsia miocardica - Ecocardio - ECG dinamico sec. Holter STEP 2: valutazione di screening - livelli di carnitina (muscolo, cuore, urine) - Esami laboratoristici (emocormo, PCR..) - studio dei fibroblasti - enzimi: SGOT, SGPT, CPK - studio cromosomico - carnitina sierica frazionata - acidi organici urinari - mono/oligoaccaridi urinari 19 Cardiomiopatia dilatativa: ECG -Alterazioni diffuse della ripolarizzazione ventricolare - segni di ipertrofia e sovraccarico ventricolare sinistro - Aritmie significative - bassi voltaggi: versamento pericardico - ATTENZIONE: la presenza di onde Q e inversione onda T in I, II aVL e V4-V6 possono essere segni di ALCAPA 20 Cardiomiopatia dilatativa: ECO - Dilatazione ventricolare sinistra (> 95°percentile) con ipocinesia diffusa (FS < 25% e EF < 50%) senza anomalie strutturali: DCM - Ipo/acinesia della parete libera e del setto interventricolare con iperecogenicità dei muscoli papillari e flusso retrogrado continuo nella coronaria sinistra :ALCAPA - possibile presenza di versamento pericardico 21 Cardiomiopatie Approach Abnormality noted Possible diagnosis Clinical features Encephalopathy, Myopathy Dysmorphic features Hepatosplenomegaly Metabolic disease or storage disorder Blood investigations 1) Raised ESR, C-reactive protein, elevated cardiac enzymes, positive viral titres Viral myocarditis Glycogen storage disease, organic acidhaemias 2) Hypoglycaemia with acidosis ECG Echo and cardiac catheter studies Myocardial biopsy 3) Hypoglycaemia without acidosis 1) Supraventricular tachycardia 1) Antero-septal infarction pattern Fatty acid oxidation defect, systemic carnitine deficiency DCM secondary to arrhythmia Anomalous coronary artery Congenital heart disease Secondary DCM Inflammation with necrosis, positive viral antigens Myocarditis 22 Cardiomiopatia dilatativa: terapia Terapia di supporto Terapia specifica - Inotropi (dopamina, dobutamina) - dipende dalla patologia sottostante - Inodilatatori (Milrinone) - Supplementi di carnitina - Levosimendan - Chirurgia Ventilazione meccanica solo se strettamente necessario ACE-inibitori (enalapril, captopril) Beta-bloccanti (metoprololo, carvedilolo) Digossina Diuretici (furosemide) 23 Cardiomiopatia dilatativa: sdr di Barth - X-linked - analisi molecolare : mutazione gene tafazzina - caratteristica neutropenia - aspetto spongioso del miocardio 24 Cardiomiopatia dilatativa: Miocardite - tutti gli agenti infettivi coinvolti, pincipali Coxsackie B, ECHO Virus, Herpes Virus, HIV, Rubella - Patologia: infiltrati multicellulari - caratteristiche del processo infettivo acuto - possibile coinvolgimento altri organi - beneficio gamma-globuline (nel bambino più grande corticosteroidi e ciclosporina) - terapia infezioni sottostanti: Interferone, Ribavirina 25 Cardiomiopatia dilatativa: deficit di carnitina - trasmissione autosomica recessiva - difetto del trasporto della carnitina, ridotta ossidazione degli acidi grassi - acidosi metabolica, ipoglicemia intrattabile, grave idrope nonimmune, possibile debolezza muscolare - ECG: onde T giganti (patognomonico) - terapia dell scompenso minimo beneficio - supplementi di carnitina - prognosi buona se diagnosi precoce e terapia precoce - rischio di ritardo mentale e di crescita 26 Cardiomiopatia ipertrofica - Aumento simmetrico o asimmetrico degli spessori del ventricolo sinistro - una delle principali cause di morte imporvvisa in età pediatrica 27 Cardiomiopatia ipertrofica: eziologia • Familial – Idiopathic Hypertrophic • Maternal disease – Diabetes Grande eterogeneità genetica • Drugs /Iatrogenic – Dexamathasone (BPD) – Adriamycin – Chloramphenicol Glycogen storage dses (Pompe’s dse) • Malformation syndrome – Noonan – Leopard Mutazioni su cromosomi 1,3,7,11,12,14,15 28 Cardiomiopatia ipertrofica: storia clinica - raro lo SCA, frequenti sincope, pre-sincope, vertigini, palpitazioni, fino alla morte imporvvisa - cardiomegalia - ECG: ipertrofia ventricolare e possibili aritmie - ECO: ipertrofia ventricolare (ostruttiva, non ostruttiva) 29 Cardiomiopatia ipertrofica: terapia Nelle forme ostruttive Ca-antagonisti Beta-bloccanti PM Miotomoia, miectomia 30 Cardiomiopatia ipertrofica: da diabete materno - cardiomiopatia asimmetrica ipertrofica - meccanismo non ancora chiarito (iperinsulinismo?) - non correlata con il controllo glicemico materno - bambini gonfi, pletorici con segni e sintomi di scompenso - possibili vari gradi di ostruzione intraventricolare - terapia sintomatica - evitare digitale o inotropi - prognosi buona, risoluzione nel giro di pochi mesi 31 Cardiomiopatia ipertrofica: malattia di Pompe - deficienza di alfa-glucosidasi lisosomiale - autosomica recessiva - cardiomiopatia infiltrativa - ipotonia muscolare: lingua protrudente, pianto flebile - iporeflessia - diagnosi: misurazione dell’attività enzimatica o analisi DNA - ECG: PR breve, onde P prominenti, QRS giganti - Terapia ERT 32 Cardiomiopatia ipertrofica: malattia di Pompe 33 Cardiomiopatia restrittiva - Rara - Eziologia frequentemente sconosciuta - tra le cause: amiloidosi, emosiderosi, ipereosinofilia, fiboelastosi endocardica 34 Cardiomiopatia restrittiva - Rx torace: cardiomegalia - ECG: onde P giganti - ECO: dilatazione biatriale, ventricoli normali con normale EF - Doppler: segni di disfunzione diastolica - Cateterismo cardiaco: aumento delle pressioni proto e telediastolica del ventricolo sn - Terapia: solo sintomatica (diuretici) 35 Cardiomiopatia restrittiva: fisiopatologia PRECOCE AUMENTO DELLE RVPA TRAPIANTO CARDIACO 36 Cardiomiopatia restrittiva: fibroelastosi endocardica - non cause definite - Patologia: ispessimento fibroblastico bianco opaco dell’endocardio - bambini < 6 mesi - grave scompenso cardiaco/disturbi del ritmo - Rx: cardiomegalia - ECG: bassi voltaggi - ECO: superficie lucente dell’endocardio 37 Cardiomiopatia restrittiva: fibroelastosi endocardica