Definizione di Cardiomiopatia Riunisce un grande gruppo di malattie in cui la caratteristica è il coinvolgimento primitivo del muscolo cardiaco NON secondarie a malattie pericardiche, valvolari, congenite, ipertensione o coronaropatia comunemente si parla di cardiomiopatia ischemica se la dilatazione e l’insufficienza contrattile sono dovute a malattie coronarica: meglio cardiopatia ischemica in fase dilatativa Classificazione W.H.O. solo forme primitive malattie miocardiche secondarie a problemi sistemici malattie miocardiche specifiche dilatativa dilatazione delle cavità disfunzione sistolica spesso scompenso ipertrofica ipertrofia inappropriata spesso asimmetrica setto interventricolare funzione sistolica normale restrittiva alterato riempimento talora fibrosi endocardica Cause di Cardiomiopatie Infiammatorie Infiltrative infettiva virale Chagas non infettiva collagenopatie-LES Metaboliche nutrizionale obesità scorbuto kwashiorkor endocrine acromegalia iper- ipotiroidismo m. di Cushing diabete mellito Tossiche etanolo antracicline doxorubicina litio CO piombo cocaina Miste acquisite post-parto amiloidosi emocromatosi glicogenosi Fibroplastiche fibrosi endomiocardica carcinoide Ematologiche Ipersensibilità rigetto del trapianto Genetiche cardiomiopatia ipertrofica m. neuromuscolari atassia di Friedereich cardiomiopatia dilataviva familiare cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro Da agenti fisici irradiazione ipotermia “heat shock” tachicardia Idiopatiche Cardiomiopatia Dilatativa Dilatazione (bi)ventricolare Disfunzione sistolica Scompenso cardiaco non obbligatorio Epidemiologia sensu strictu (primitiva) piuttosto rara: <10/100.000 uomini:donne = 3:1 neri:bianchi = 3:1 Etiologia non completamente nota cardiomiopatia alcoolica (secondaria) molto frequente, simile alla primitiva diagnosi anamnestica (non sempre facile) molte cause convergono nelle manifestazioni anatomo-cliniche della cardiomiopatia dilatativa genetiche (circa ¼ del totale) eterogenee, autosomica dominante o recessiva anche X-linked (cardiomiopatia da distrofina), cardiomiopatie mitocondriali autoimmuni forse miocardite virale persistenza virale formazione di autoanticorpi solo il 15% di miocarditi cardiomiopatia dilatativa spesso la biopsia rivela infiammazione anticorpi effetto o causa di danno cellulare? Cardiomiopatia Dilatativa Anatomia patologica macroscopica dilatazione delle cavità assottigliamento delle pareti spesso trombosi intracavitaria istologica fibrosi interstiziale ipertrofia/degenerazione dei miociti Clinica Anamnesi sviluppo graduale dei sintomi evidenza di dilatazione ventricolare mesi o anni prima della comparsa di sintomi spesso un’infezione virale (influenza) precede consumo di alcool (paziente e familiari) affaticamento da esercizio e debolezza ridotta portata cardiaca segni di scompenso destro (edemi declivi, epatomegalia, turgore delle giugulari) segni prognostici sfavorevoli Esame obbiettivo dilatazione dell’aia cardiaca segni di scompenso cardiaco edemi declivi, rantoli S4 (talora S3) insufficienza mitralica Cardiomiopatia Dilatativa Esami strumentali Laboratorio funzione tiroidea funzione renale (cardiomiopatia uremica) HIV Rx torace cardiomegalia e congestione polmonare ECG tachicardia se c’è scompenso molto spesso blocco di branca sinistro segni di dilatazione atriale sinistra ECG Holter talora fibrillazione atriale spesso aritmie ventricolari (rischio di morte improvvisa) Ecocardiogramma frazione di eiezione (non relazione con sintomi e (VTD VTS ) SV FE prognosi) VTD VTD grado di dilatazione ventricolare sinistra studio delle valvole Diagnosi differenziale Indispensabile escludere etiologia ischemica scintigrafia perfusionale ton Tl201 scintigrafia con gallio o anticorpi antimiosina ecocardiografia con dobutamina coronarografia Cardiomiopatie Dilatative Principi di trattamento (come scompenso) digitale e diuretici riduzione del post-carico (ACE inibitori, vasodilatatori) b-bloccanti (attivazione adrenergica prognosticamente sfavorevole) anticoagulanti (fibrillazione atriale, embolie, ictus) trattamento delle aritmie (amiodarone, ICD) antiinfiammatori (prednisone) non provata efficacia trapianto (palliativo intervento di Batista) Cardiomiopatia alcoolica Causa principale di cardiomiopatia dilatativa secondaria dopo l’ischemia circa il 10% della popolazione fa abuso di alcool la cardiomiopatia è di solito reversibile cause: 1) effetto tossico dell’alcool, 2) deficit di tiamina (beri-beri) spesso associata a malnutrizione (barboni) ed epatopatia Cardiomiopatia Aritmogena del Ventricolo Destro Sostituzione fibroadiposa di parte del V.D. Autosomica dominante (1/3 dei casi) Aritmie ventricolari a partenza dal V.D. V.D. dilatato e poco contrattile, V.S. normale