La teoria del portafoglio presuppone che tutti gli investitori siano neutrali nei confronti del rischio: a) vero b) falso La teoria del portafoglio ipotizza che gli investitori non abbiano il medesimo (le medesime) (la medesima) a) b) c) d) e) orizzonte di valutazione opportunità di investimento curva d'indifferenza nei confronti del rischio set d'informazioni aspettative Un portafoglio domina un altro se ha a) b) c) d) un rendimento e rischio maggiore una varianza e uno scarto quadratico medio maggiore un rendimento maggiore e un rischio minore un rendimento e un rischio minore Il coefficiente di correlazione di due attività è uguale: a) b) c) d) alla covarianza diviso il prodotto degli scarti quadratici medi delle attività alla covarianza per il prodotto delle varianze al prodotto dei rendimenti delle attività diviso il prodotto delle varianze la covarianza per il rendimento atteso della attività Se due attività sono perfettamente correlate in senso negativo, possono essere combinate per originare un portafoglio privo di rischio a) vero b) falso Se due attività sono perfettamente correlate in senso positivo, lo scarto quadratico medio dei rendimento del portafoglio è uguale alla somma degli scarti quadratici medi di ciascuna attività per la percentuale di fondi investita in ogni attività a) vero b) falso La correlazione fra i rendimenti di due attività determina il rendimento atteso di un portafoglio formato da due attività: a) vero b) falso Alcune imprese possono accettare un progetto d'investimento che altre rifiuterebbero perché: a) le attività reali seguono il CAPM b) le imprese hanno un costo del capitale diverso c) il mercato delle attività reali non è efficiente d) non tutte le imprese hanno la stessa disponibilità di fondi Il costo del capitale è: a) b) c) d) il minimo rendimento richiesto da un progetto il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa di un progetto il rendimento offerto da progetto con uguale rischio tutte le definizioni precedenti Se il manager vuole considerare anche il rischio diversificabile di un investimento, può aggiungere un ulteriore premio al tasso d'interesse privo di rischio e al premio per il rischio sistematico: a) vero b) falso Supponete il tasso di interesse privo di rischio è 7%. Immaginate che una attività costi 100 e generi un flusso di cassa incerto pari a 120. Dovreste: a) b) c) d) rifiutare il progetto accettare il progetto perché il VAN è maggiore di zero accettare il progetto perché il TIR è superiore al costo del capitale non è possibile rispondere senza conoscere il tasso di rendimento atteso di investimento con il medesimo grado di rischio Il costo del capitale di un'impresa in cui utili e dividendi sono ipotizzati non crescere è uguale al tasso di dividendo (ECCESSIVAMENTE DIFFICILE): a) vero b) falso Qual è lo scarto quadratico medio di un portafoglio ben diversificato con un beta pari a 1,21 ? a) b) c) d) non è possibile rispondere se non si conosce la correlazione fra titoli del portafoglio lo stesso scarto quadratico medio del portafoglio di mercato 1,21 volte lo scarto quadratico medio del portafoglio di mercato 1,1 volte lo scarto quadratico medio del portafoglio di mercato RISPOSTA: in un portafoglio ben diversificato la varianza totale converge alla covarianza totale. Quindi la risposta corretta è la d). infatti, prendi la formula del Beta, sostituisci 1.21 e inverti la formula, da cui ottieni che VAR(Mercato)*1.21=covarianza(Portafoglio/Mercato). Ma in un portafoglio ben diversificato la covarianza tra il portafoglio e il mercato è la varianza del portafoglio stesso, quindi VAR(P)=VAR(Mercato)*1.21, da cui, estraendo la radice quadrata da entrambe le parti hai che sigma(P)=sigma(Mercato)*1.1 Le azioni con un beta pari a zero offrono un rendimento atteso pari a zero: a) vero b) falso Qual è lo scarto quadratico medio di un portafoglio non efficiente con un beta medio pari a 0,8% ? a) b) c) d) è inferiore a 0,8 volte lo scarto quadratico medio del portafoglio di mercato è superiore a 0,8 volte lo scarto quadratico medio del portafoglio di mercato è uguale allo scarto quadratico medio del portafoglio di mercato non è possibile rispondere RISPOSTA: ECCESSIVAMENTE DIFFICILE, SI RISOLVE PER VIA ALGEBRICA Un portafoglio è formato da due azioni il cui scarto quadratico medio è 20%. Il coefficiente di correlazione di queste due azioni è +1. Qual è lo scarto quadratico medio del portafoglio ? a) b) c) d) minore del 20%, perché il portafoglio è diversificato 20% maggiore del 20% a causa del rischio sistematico non è possibile rispondere perché non si consoce l'incidenza di ciascuna azione sul valore del portafoglio RISPOSTA: quando la correlazione tra i due titoli è pari a 1 la volatilità (deviazione standard o sqm) di portafoglio è la media ponderata delle due volatilità; in teoria quindi ti servirebbero i pesi dei due titoli, ma siccome entrambi hanno la stessa volatilità pari al 20% in questo caso puoi concludere che il rischio di portafoglio è esattamente il 20%, perché qualsiasi media ponderata dei due darebbe comunque quel risultato. Un portafoglio è formato per due terzi dall'azione alfa il cui scarto quadratico medio è 20% e per un terzo dall'azione gamma il cui scarto quadratico medio è 40%. Il coefficiente di correlazione di queste due azioni è -1. Qual è lo scarto quadratico medio del portafoglio ? a) 0 per cento b) 26.6% c) 30% RISPOSTA: detti x1 e x2 i due pesi, e s1 e s2 le due volatilità, quando la correlazione è pari a meno 1 la volatilità di portafoglio è pari a x1*s1-x2*s2 quindi la risposta corretta è zero Il rischio di un portafoglio ben diversificato dipende dal rischio sistematico dei titoli inclusi nel portafoglio a) vero b) falso Il rendimento atteso di un portafoglio è una media ponderata dei rendimenti attesi dei singoli titoli: a) vero b) falso I portafogli che offrono il maggiore rendimento atteso per una data varianza dei rendimenti sono chiamati portafogli efficienti: a) vero b) falso Il lavoro di un investitore si può dividere in due parti. La prima è selezionare il miglior portafoglio rischioso, la seconda è aggiustare tale portafoglio per ottenere un rischio adatto alle sue preferenze: a) vero b) falso Il CAPM non fa altro che affermare che il portafoglio di mercato è efficiente: a) vero b) falso E' difficile testare il CAPM, perché non è possibile osservare i rendimenti attesi: a) vero b) falso Il compito di un manager finanziario è costruire un portafoglio efficiente di progetti di investimento in attività reali: a) vero b) falso EP1 - Un portafoglio è costituito dai due titoli A e B. Il rendimento atteso di A è il 10%, con volatilità del 8%; il rendimento atteso di B è il 30%, con volatilità del 38%. Si scelgano i pesi dei due titoli in modo che il rendimento atteso del portafoglio sia pari al 16%. Si calcoli quindi il rischio del portafoglio così costituito, assumendo una correlazione tra i due titoli pari a 0,15. Soluzione Per individuare i pesi è necessario costruire una equazione di primo grado in una incognita, che dia come risultato il rendimento desiderato, da mettere a sistema con una equazione che metta in relazione tra loro i pesi dei due titoli, ricordando che la loro somma deve fare il 100%: 10% ∗ π€(π΄) + 30% ∗ π€(π΅) = 16% { π€(π΄) + π€(π΅) = 100% { 10% ∗ (100% − π€(π΅)) + 30% ∗ π€(π΅) = 16% π€(π΄) = 100% − π€(π΅) 20% ∗ π€(π΅) = 6% { π€(π΄) = 100% − π€(π΅) { π€(π΅) = 30% π€(π΄) = 70% Con i pesi così determinati possiamo ora calcolare la varianza di portafoglio: ππ΄π (π) = 8%2 ∗ 70%2 + 38%2 ∗ 30%2 + 2 ∗ 0,15 ∗ 8% ∗ 70% ∗ 38% ∗ 30% ππ΄π (π) = 0,003136 + 0,012996 + 0,0019152 = 0,018 = 1,8% Da cui infine il rischio (= volatilità = scarto quadratico medio = sigma = deviazione standard) di portafoglio: ππ = √ππ΄π (π) = 13,4% EP2 - Il titolo A ha un rendimento atteso del 25% e un rischio del 19%, il titolo B ha un rendimento atteso del 44% e un rischio del 32%. La correlazione tra i due è 0,43. Costruite un portafoglio fatto dei due titoli in modo che il rendimento atteso totale sia del 28%. Calcolatene poi il rischio globale. Soluzione Per individuare i pesi è necessario costruire una equazione di primo grado in una incognita, che dia come risultato il rendimento desiderato, da mettere a sistema con una equazione che metta in relazione tra loro i pesi dei due titoli, ricordando che la loro somma deve fare il 100%: 25% ∗ π€(π΄) + 44% ∗ π€(π΅) = 28% { π€(π΄) + π€(π΅) = 100% { 25% ∗ (100% − π€(π΅)) + 44% ∗ π€(π΅) = 28% π€(π΄) = 100% − π€(π΅) 19% ∗ π€(π΅) = 3% { π€(π΄) = 100% − π€(π΅) π€(π΅) = 15,8% { π€(π΄) = 84,2% Con i pesi così determinati possiamo ora calcolare la varianza di portafoglio: ππ΄π (π) = 19%2 ∗ 84,2%2 + 32%2 ∗ 15,8%2 + 2 ∗ 0,43 ∗ 19% ∗ 84,2% ∗ 32% ∗ 15,8% ππ΄π (π) = 0,0256 + 0,00256 + 0,00696 = 0,035 = 3,5% Da cui infine il rischio (= volatilità = scarto quadratico medio = sigma = deviazione standard) di portafoglio: ππ = √ππ΄π (π) = 18,7%