Fisica 2 2 Febbraio 2017 Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni 1. Sono date le 4 lastre piane di figura, A,B,C,D indefinite, perpendicolari all’asse x con centri posti rispettivamente nelle coordinate xA = - d; xB = 0, xC = d, xD = 2d ( d = 1cm ). Le lastre A e C hanno spessore h = 2mm e sono cariche con densità volumetrica di carica rispettivamente: 10-6 C/m3eC = -. Le lastre B e D, di spessore trascurabile, sono cariche con densità superficiale di carica rispettivamente h e D = –. Determinare la funzione campo elettrostatico E e mostrare in grafico il suo modulo in funzione di x. 2. (a) Indicare come si redistribuiscono le densità di carica sulle quattro lastre nel caso in cui nell’esercizio 1 le lastre siano metalliche e all’equilibrio. (b) Mostrare l’andamento del potenziale elettrostatico lungo l’asse x in questo caso. 3. Determinare il campo magnetico al centro della spira quadrata di lato L = 20cm di figura, caratterizzata da un momento di dipolo magnetico di modulo m = 0.08Am2. -d A O +d B C x 2d D y L/2 I -L/2 I O L/2 x -L/2 4. Si abbia un avvolgimento posto su un anello di materiale ferromagnetico. Il flusso concatenato con l’avvolgimento dipenda dalla corrente I che scorre in esso secondo l’andamento indicato nel grafico. R è la resistenza del circuito, alimentato dalla f.e.m. costante Vo. Al tempo t = 0 (B) viene chiuso l’interruttore: determinare l’andamento della corrente che scorre nel circuito f nel tempo e mostrarla in grafico. 5. Un cilindro cavo di altezza h, raggio interno R e f spessore s << R è posto all’interno di un solenoide molto lungo con l’asse coincidente con quello del solenoide. Il cilindro è di materiale conduttore con conducibilità elettrica . Il solenoide ha n spire per unità di lunghezza ed è percorso dalla corrente I(t) = I 0 cost. Determinare l’espressione della potenza dissipata per effetto Joule nel cilindro da parte delle correnti indotte, considerando trascurabile l’effetto di queste sul campo magnetico. Soluzione 1. Il problema si risolve utilizzando il teorema di Gauss. Per la geometria del problema E ha direzione dell’asse x. All’interno delle lastre con spessore non trascurabile, essendo la densità volumetrica di carica costante, il campo è lineare e tale da raccordarsi ai valori nelle regioni esterne adiacenti. Dato che la carica sulle lastre è complessivamente nulla, il campo elettrostatico all’esterno del sistema di carica è nullo. x < -d –h/2 U X > 2d E = 0 𝜌 ℎ -d-h/2 < x < -d + h/2 𝐸(𝑥) = 𝜀 (𝑥 + 𝑑 + 2) 0 𝜌ℎ -d + h/2 < x < 0 𝐸(𝑥) = 0 < x < d - h/2 𝐸(𝑥) = 2 𝜀 𝜀0 𝜌ℎ 0 𝜌 ℎ d-h/2 < x < d+ h/2 𝐸(𝑥) = − 𝜀 (𝑥 − 𝑑 + 2) + 0 d + h/2 < x < 2d 𝐸(𝑥) = 2𝜌ℎ 𝜀0 𝜌ℎ 𝜀0 2. All’equilibrio le cariche si distribuiscono solo sulle superfici delle lastre metalliche. Le densità superficiali di carica siano: 1, 2 lastra A; 3, 4 lastra B; 5, 6 lastra C; , 8 lastra D, come in figura. Per la simmetria del sistema, date le cariche sulle lastre metalliche abbiamo: 𝜎1 = 𝜎2 = 𝜎3 = 𝜎4 = −𝜎5 = −𝜎6 = −𝜎7 = −𝜎8 = 𝜌ℎ 2 . Il campo E è nullo all’interno delle lastre A, B, C, D, nelle altre regioni non ha cambiato il suo valore, rispetto all’esercizio 1: -d O V V A B d 2d x D C 𝜌ℎ -d + h/2 < x < 0 𝐸(𝑥) = 0 < x < d - h/2 𝐸(𝑥) = 2 𝜀 d + h/2 < x < 2d 𝐸(𝑥) = 𝜀0 𝜌ℎ 0 𝜌ℎ 𝜀0 Calcolo il potenziale elettrostatico ad esempio ponendo V(-d) = 0. Allora abbiamo: - ∞ < x ≤ -d + h/2 -d + h/2 < x ≤ 0 V(x) = 0 𝑥 𝜌ℎ ℎ 𝜌ℎ ℎ 𝑉(𝑥) = − ∫−𝑑+ℎ/2 𝐸𝑑𝑥 = − 𝜀 (𝑥 + 𝑑 − 2); 𝑉(0) = − 𝜀 (𝑑 − 2) 0 0 0 𝜌ℎ 𝜌ℎ 𝜌ℎ 0 𝜀0 𝑉(𝑥) = ∫𝑥 𝐸𝑑𝑥 = −2 𝜀 𝑥 + 𝑉(0) = −2 𝜀 𝑥 − 0 ≤ x ≤ d - h/2 0 𝜌ℎ ℎ (𝑑 − 2) ℎ 𝑉(𝑥) = −3 𝜀 (𝑑 − 2) d - h/2 ≤ x ≤ d + h/2 0 d + h/2 ≤ x ≤ 2d 𝑑+ℎ/2 𝑉(𝑥) = ∫ 𝐸𝑑𝑥 𝑥 =− 𝑉(𝑥) = − 𝜌ℎ ℎ ℎ (𝑥 − 𝑑 − ) + 𝑉 (𝑑 + ) 𝜀0 2 2 𝜌ℎ 𝜌ℎ 𝑥 − 2 (𝑑 − ℎ) 𝜀0 𝜀0 𝜌ℎ x > 2d 𝑉(𝑥) = −2 𝜀 (2𝑑 − ℎ) 0 3. Nella spira scorre la corrente I = m/L2 = 2 A. Il campo magnetico al centro è dato dalla somma dei contributi dovuti ai singoli lati della spira. Utilizzando la I legge elementare di Laplace . Considero dapprima un tratto di filo AB della spira, distante L/2 dal punto di calcolo C. Considero gli assi cartesiani di figura. Il contributo dB del tratto dx in cui scorre la corrente I per la legge elementare di Laplace è dato da: dB 0 I dx u x xr 4 r3 0 I Ldx u z , uscente dal 4 2r 3 L L rsen e tg foglio. Ricordando che da cui si ottiene: 2x 2 L d L 1 dx dx d e quindi: . Risulta: 2 sen 2 2 tg con r = -r cosux + L/2 uy. Quindi: dB y -L/ x L/ O P x r dx Q dB 0 4 I d u z L 2 I 3 sen 0 sen d u z 3 2L L 2 sen 2 2 I 4 I I 2 Integro tra P e Q: B 0 sen d u z 0 cos 2 cos 1 34 u z 0 u z . Osservo che 2L 3 2L 2 L 4 4 ogni tratto di filo contribuisce allo stesso modo al campo in O→ B(O) = 4 0 I 2 2 2 0 I =3.55x10-5 T. 2 L L 4. Osservo che, per I < If l’autoinduttanza del sistema è costante e pari a 𝐿 = dell’interruttore nel circuito si genera la f.e.m. indotta: 𝜀𝑖 = − quindi: 𝑑𝜑(𝐵) 𝑑𝑡 𝑑𝐼 𝜑𝑓 𝐼𝑓 . Alla chiusura = −𝐿 𝑑𝑡. L’equazione del circuito è 𝑑𝐼 𝑉0 = 𝑅𝐼 + 𝐿 𝑑𝑡 considerando che I(t=0) = 0 integrando otteniamo l’espressione: 𝐼(𝑡) = 𝐼∞ = 𝑉0 (1 − 𝑅 𝑉0 𝑅 𝜑𝑓 𝑒 −𝑡/𝜏 ) con 𝜏 = 𝐼 𝑓𝑅 , che assume come valore maassimo asintotico: . Se If > V0/R l’andamento della corrente nel tempo è quello in If V0/R figura. Nel caso si abbia If < V0/R all’istante: 𝑅 𝑡1 = −𝜏 𝑙𝑛 (1 − 𝐼𝑓 𝑉 ) la corrente raggiunge il valore: t 0 𝐼𝑓 = 𝑉0 (1 − 𝑅 𝑒 −𝑡1 /𝜏 ). Per I > If dato che il flusso non varia nel tempo si ha: 𝜀𝑖 = 𝑑𝜑(𝐵) − 𝑑𝑡 = 0 quindi 𝐼(𝑡) = 𝑉0 . 𝑅 V0/R If t L’andamento della corrente nel tempo è mostrato in grafico. t1 5. Il campo magnetico all’interno del solenoide è uniforme e diretto come l’asse: B = 0nI = 0nI0cost. Sia r la distanza radiale dall’asse del cilindro. La circuitazione del campo elettrico indotto E, sulla circonferenza di raggio r è: ∮ 𝐸𝑑𝑙 = 𝐸2𝜋𝑟 = − 𝑑𝜑(𝐵) = 𝜋𝑟 2 𝜇0 𝑛𝐼0 𝜔𝑠𝑒𝑛(𝜔𝑡) 𝑑𝑡 Da cui otteniamo l’espressione del campo elettrico: 𝐸(𝑟, 𝑡) = 𝜇0 𝑛𝐼0 𝜔 𝑟 𝑠𝑒𝑛(𝜔𝑡) 2 Se s << R possiamo pensare che il campo elettrico nel cilindro cavo sia uniforme e pari a E(R,t). Lungo il cilindro cavo scorre la densità di corrente: J = E . La potenza dissipata è: P = JE V = E2 V con V = Volume di materiale nel cilindro cavo = 2Rhs. 𝑃= 𝜎𝜋𝑅 3 ℎ𝑠 𝜇0 2 𝑛2 𝐼0 2 𝜔2 𝑠𝑒𝑛2 (𝜔𝑡) 2 2𝜋𝑟 Alla stessa relazione si perviene considerando P = RI2; con I= shJ = shE ed 𝑅 = 𝜎ℎ𝑠 .