Pittore Fiammingo (XVII secolo, I metà) Paesaggio con figure vicino a un castello Rame, 11,5 x 18,2 cm Collezione Gian Giacomo Pezzoli (inv. n. 1057) Firma apocrifa in basso a sinistra “Joan.breugel” Paesaggio invernale con pattinatori Rame, 11,6 x 18,3 cm Collezione Gian Giacomo Pezzoli (inv. n. 1056) Firma apocrifa in basso a sinistra “Joan.breugel” I due piccoli rami raffigurano rispettivamente un paesaggio con figure vicino ad un castelletto tra gli alberi lungo la sponda di un fiume ed una veduta di villaggio in inverno con viandanti e pattinatori lungo un corso d’acqua ghiacciato. Di concezione ancora manieristica, nel punto di vista rialzato, nello schema a più colori e nella condotta pittorica definita che dal primo piano va dissolvendosi nelle lontananze sfumando i contorni, i due dipinti traggono spunto dai paesaggi di Jan Brueghel il Vecchio, non senza elementi desunti da altri maestri a lui contemporanei. In particolare, nel primo rame, il tono teatrale della parte sinistra, con numerose figurette in abiti eleganti colte in piacevole intrattenimento, trova un diretto contatto con i dipinti di Sebastian Vrancx (Anversa, 1573 – 1647), a loro volta peraltro fortemente influenzati dal paesaggismo di Brueghel. Anche gli eleganti edifici di ispirazione classica presenti negli ameni giardini di Vrancx lasciano qui un ricordo nei portali con timpano del castelletto. Nel secondo rame, il ricordo va ai paesaggi invernali di Jan Brueghel iI Vecchio e Josse de Momper, spesso attivi in collaborazione, come nel caso del Paesaggio invernale della Collezione Lodi a Campione (ill. in K. Ertz, Jan Brueghel der Altere (1568-1625), Die Gemälde mit kritischem Oeuvrekatalog, Köln 1979, cat. n. 398, fig. 586), esemplificativo termine di riferimento per il dipinto milanese. Natale (1982) rileva nel pendant punti di contatto con alcune opere di Christoffel ven den Berghe (Middelburg, 1577-1642), artista olandese fortemente influenzato dal paesaggismo fiammingo alla “Brueghel” che trovò ampia diffusione a Middelburg anche e soprattutto attraverso la figura di Adriaen van de Venne (Delft, 1589 – The Hague, 1662). Tale l’indicazione risulta pertinente soprattutto per il Paesaggio invernale con pattinatori, come conferma una certa affinità di questo con il piccolo paesaggio su tavola del Van den Berghe già nella Collezione De Jonckheere (ill. in G. G. De Jonckheere, Le Paysage dans la peinture flamande de 1500 à 1750, Torino 1996, p. 171). Non si esclude pertanto che l’autore dei due dipinti possa essere un pittore olandese che opera nella tradizione bruegheliana. La qualità pittorica non elevata ed una certa disomogeneità compositiva impediscono peraltro di precisare la generica indicazione ad un anonimo artista che assembla spunti diversi, ripresi probabilmente da precisi modelli. Interessante in questo senso la notazione in Jansen, Meijer, Squellati Brizio (2001/02) che individua in un dipinto della cerchia di Vrancx conservato nella Collezione Cagnola a Gazzada il simile staffage del Paesaggio con figure vicino a un castello (cfr. Jansen, Meijer, Squellati Brizio 2001/02, II, p. 229, n. 861). Raffaella Colace Bibliografia aggiornata al 2004 G. Bertini, Fondazione Artistica Poldi Pezzoli. Catalogo Generale, Milano 1881, p. 25. Museo Artistico Poldi Pezzoli. Catalogo, Milano 1902, p. 50. A. Morassi, Il Museo Poldi-Pezzoli in Milano, Roma 1932, p. 21. F. Russoli, Il Museo Poldi Pezzoli in Milano. Guida per il visitatore, Firenze 1951, p. 24. F. Russoli, La Pinacoteca Poldi Pezzoli, Milano 1955, p. 132. F. Russoli, Pittura e scultura, in Il Museo Poldi Pezzoli, Milano 1972, pp. 197-288; p. 256. F. Russoli, Il Museo Poldi Pezzoli in Milano. Guida per il visitatore, Firenze 1978, p. 31. M. Natale, Museo Poldi Pezzoli. Dipinti, Milano 1982, cat. 234 e 235, p. 168. G. Jansen, B. W. Meijer, P. Squellati Brizio, Repertory of Dutch and Flemish Paintings in Italian Public Collections. II Lombardy, 2 voll., Firenze 2001-2002; I, cat. 293, p. 186.