Biopsia trans-rettale in 3D per la diagnosi del carcinoma prostatico

Biopsia trans-rettale in 3D per la diagnosi
carcinoma prostatico: iniziale esperienza clinica.
3 Della
del
Camera PA, MD, 1 Altieri VM ,MD, 1 Pini G, MD, 1 Ascalone L, MD, 2 Castellucci R,
MD, 1 Fornara P, MD, Phd 2, 1 Greco F, MD
1Department
of Urology and Renal Transplantation, Martin-Luther-University, Halle/Saale, Germany.
2Cattedra
e Scuola di Urologia, Università` ‘‘G. D’Annunzio’’, Dipartimento di Urologia, Chieti, Italia.
3 Cattedra
e Scuola Di Urologia, Università ‘’Tor Vergata’’, Dipartimento di Urologia, Roma, Italia
ABSTRACT
Scopo del lavoro: L’obiettivo del nostro studio e’ stato quello di valutare l’accuratezza diagnostica della
biopsia prostatica trans-rettale eco-guidata tridimensionale (3D-B TRUS) nella diagnosi di carcinoma prostatico.
A tal fine, è stata utilizzata un’ apparecchiatura ‘’UROSTATION KOELIS’’, capace di simulare il tragitto dell’ago e
registrare in tempo reale il sito e la traiettoria del prelievo, con la possibilità di poterne modificare il percorso
all’occorrenza. Inoltre, è stato possibile ricostruire una mappa tridimensionale delle biopsie effettuate per
ricostruire i limiti anatomici della ghiandola, localizzare la sede e il volume dell’area neoplastica.
Materiale e Metodi: Il nostro campione è composto da un totale di 60 pazienti, di età media pari a 67.8 anni
(56-74), con antigene prostatico specifico (PSA) medio di 10.37 ng/ml (5.3-18.6), e/o esplorazione digito-rettale
sospetta. 36 di questi presentavano aree sospette all’ ecografia prostatica trans-rettale tridimensionale (3D
TRUS). Per tutte le 3D-B TRUS sono stati eseguiti 10 prelievi (5 per lobo), includendo anche le aree segnalate
come sospette. Infine abbiamo valutato la precisione dei prelievi bioptici e correlato i risultati istopatologici con le
immagini precedentemente segnalate alla 3D TRUS, per ricavarne calcoli statistici.
Risultati: Il cancro della prostata è stato rilevato in 42 pazienti (70%) sottoposti a 3D-B TRUS. In 30 su 36
pazienti le aree anisoecogene segnalate alla 3D TRUS corrispondevano con la sede tumorale ed in particolare
risultavano associate a lesioni di grado Gleason pari o maggiore di 6. In un solo caso è stato necessario
sottoporre il paziente a cateterismo vescicale per sanguinamento. La sensibilità della 3D TRUS è risultata del
71%, la specificità del 67%, il valore predittivo positivo dell’ 83%, il valore predittivo negativo del 50%, RV+
uguale a 2 e RV- a 0,43.
Discussione: L’ utilizzo della 3D-B TRUS ha reso più agevole l’esecuzione di prelievi bioptici mirati e la visione
tridimensionale ha permesso di eseguire biopsie più precise in corrispondenza delle aree sospette. Inoltre, la 3D
TRUS ha mostrato una buona accuratezza nell’identificare lesioni anisoecogene sede di carcinoma prostatico.
Conclusione: La 3D-B TRUS è una metodica emergente che promette di aumentare l’accuratezza diagnostica
del carcinoma prostatico ed eseguire prelievi bioptici sempre più precisi, così da ridurre al minimo il rischio di
errori di classificazione della malattia, eseguire diagnosi più precise e affidabili al fine di indicare per ogni
paziente il trattamento più adeguato e limitare gli effetti collaterali e conseguentemente i costi assistenziali.