VIGILE ATTESA PER CARCINOMA PROSTATICO INCIDENTALE : RISULTATI A LUNGO TERMINE Maurizio Brausi; Mirko Gavioli; Giorgio Verrini; Alberto Romano; Gianluca Simonini; Giuseppe De Luca; Giancarlo Peracchia ; Massimo Viola; Giovanni Luca Giliberto. Carpi ; AUSL Modena Introduzione ed obiettivi Il trattamento del carcinoma prostatico incidentale è ancora molto controverso. Lo scopo di questo studio retrospettivo è la sopravvivenza a lungo termine dei pazienti con tumore incidentale in seguito ad adenomectomia prostatica o TUR. Metodi Sono stati analizzati i dati relativi a 93 pazienti con diagnosi di carcinoma incidentale diagnosticato in un periodo compreso tra il 1976 ed il 1984. L’età media è stata di 68,2 anni. Tutti i pazienti inclusi nello studio sono stati ricoverati per la risoluzione della sintomatologia disurica. 56 pazienti hanno avuto diagnosi di tumore a seguito di adenomectomia prostatica , 37 dopo TURP. I frammenti resecati sono stati analizzati da un patologo esperto e stadiati secondo la classificazione TNM. 52 pazienti avevano malattia T1a, 41 malattia T1b. Secondo la classificazione di Mostofi 48 pazienti avevano malattia G1, 34 malattia G2, 5 G3 e 6 Gx. I pazienti sono stati seguiti al follow up senza aver subito alcun trattamento adiuvante . Il follow up minimo è stato di 10 anni; 75 pazienti hanno avuto un follow up di 15 anni e dieci pazienti di 20 anni. Risultati La sopravvivenza complessiva a 10 e 15 anni è stata rispettivamente del 76 e del 50,1% mentre la sopravvivenza malattia specifica è stata dell’86% per i T1a e dell’85,7% per i T1b. La sopravvivenza malattia specifica a 10 anni per i tumori G1-2 è stata dell’86% contro il 37,5% per i G3. 14/93 pazienti ( 15%) sono andati in progressione, 4 in progressione locale e 10 in progressione sistemica. Il tempo medio di progressione è stato di 7,5 anni. 10 pazienti sono deceduti e 4 sono ancora vivi, con malattia metastatica. Tutti i pazienti con malattia G3 sono progrediti. Nelle malattie G2 e G1 la progressione è avvenuta rispettivamente in 5/34 /( 14,7% dei casi) e 4/48 % ( 8,3%). Conclusioni La vigile attesa è una opzione ragionevole nei pazienti con diagnosi di tumore prostatico incidentale soprattutto nei gradi G1 e G2. I tumori di alto grado dovrebbero essere trattati in maniera più aggressiva.