ALLELI LETALI Nel 1905 L.Cuenot scoprì l’esistenza degli alleli letali, che possono provocare la morte negli individui in cui si manifestano. Egli incrociò topi con pelo giallo, e vide che si ottenevano topi con pelo giallo o grigio: ciò voleva dire che i topi gialli erano eterozigoti. Ma incrociando 2 topi gialli, non si otteneva il risultato atteso in base alle leggi di Mendel (cioè il rapporto 3:1), bensì i topi gialli erano il doppio di quelli grigi (2:1). Altri genetisti effettuarono incroci analoghi, ottenendo i risultati di Cuenot, ed esaminando l’utero delle topine gialle notarono che alcuni embrioni non si erano sviluppati, e in particolare gli embrioni non sviluppati erano circa il 25%. Si trattava dei topi mancanti all’appello!! Il gene che controlla il colore del pelo giallo (Y) evidentemente è letale in doppia dose, quindi gli embrioni YY muoiono, quelli eterozigoti Yy sono topi gialli, quelli omozigoti recessivi yy sono a pelo grigio. Studi successivi dimostrarono che gli alleli letali esistono nelle piante e negli animali; in particolare, nei vertebrati, le specie più colpite sono il topo, il pollo e l’uomo. Nell’uomo ricordiamo la brachidattilia e la talassemia, oltre all’emofilia (nelle femmine). Brachidattilia = accorciamento delle dita nelle mani e nei piedi Allele letale B BB muore Bb è brachidattilo bb è normale Talassemia o anemia mediterranea Si manifesta nelle popolazioni che vivono nel bacino del Mediterraneo ed è dovuta secondo alcuni al gene codominante TM, secondo altri all’allele t. Si tratta di un’anomalia nell’emoglobina, formata da 4 catene proteiche e da 4 gruppi eme. Nell’embrione (fino al 3° mese di vita intrauterina), sono presenti 2 catene alfa e 2 catene epsilon (HbF2). Nel feto (dal 4° al 9° mese) sono presenti 2 catene alfa e 2 catene gamma (HbF). Dopo la nascita, le due catene gamma vengono progressivamente sostituite da 2 catene beta, portando all’emoglobina dell’adulto (HbA). L’adulto presenta nei propri GR ancora residui di HbF (1%), mentre il 99% è HbA. L’allele patologico, che sia esso TM oppure t, può essere presente in doppia dose negli omozigoti, generando una grave patologia detta morbo di Cooley o talassemia maior: in questi individui l’elevata concentrazione di HbF determina alterazioni dei GR, che vengono precocemente distrutti, comportando ipertrofia della milza e del fegato che si ingrossano (addome gonfio). Negli eterozigoti, invece, affetti da talassemia minor o anemia microcitica familiare, i GR sono più piccoli e c’è una lieve anemia, che consente una vita pressoché normale, anche se presentano un lieve deficit di Hb. Gli omozigoti con 2 alleli normali non mostrano problemi, la loro Hb è HbA. In Italia la talassemia è frequente negli individui originari di Sardegna, Puglia, Calabria e delta padano. Il problema è legato al fatto che due genitori eterozigoti, apparentemente sani, hanno la probabilità di generare un figlio con morbo di Cooley nel 25% dei casi. I portatori del gene anomalo possono essere identificati con un esame del sangue, specifico per questa diagnosi.